Le scarpe gioiello

Scritto da , il 2022-11-26, genere tradimenti

Sono annoiata. Tremendamente annoiata. Ho voglia di qualcosa di stimolante…
Decido di contattare un amico dei tempi dell’università, ora professionista serio e molto conosciuto nell’ambiente. È un uomo curioso, simpatico e di successo. Nel suo settore è considerato uno che conta. Il potere mi ha sempre affascinato. Sono tremendamente scontata, lo so, ma il potere mi seduce. Deve essere qualcosa di ancestrale. Mi piace scegliere il maschio più forte, il leader, quello più potente. E se è impegnato, mi piace tentarlo. Metto alla prova me stessa. È un puro gioco di conquista. Non mi interessa la meta, è il viaggio che mi attira. E a me viaggiare piace moltissimo.
Ci vediamo per un caffè. Già dal primo bacio di saluto, ho la sensazione che i nostri corpi si tocchino più del dovuto. Magari mi sbaglio. Entriamo al bar e parliamo del più e del meno. Filippo mi racconta della sua vita, della famiglia, delle figlie, del suo lavoro e mi confessa un segreto. Quando frequentavamo l’Università, lui avrebbe desiderato conoscermi meglio. Ero per lui una ragazza inavvicinabile, tra l’attività politica, la discoteca e tutto il resto… E ora, solo ora, trova il coraggio di confessarmelo. Me lo dice con gli occhi di un ventenne, anche se i nostri vent’anni sono passati ormai da tempo. E’ incredibile come alcuni accadimenti della nostra vita ci condizionino incredibilmente gli anni successivi. Mi sento lusingata. Lo guardo negli occhi, gli sorrido. Mi dice che vorrebbe portarmi a cena, una sera. E poi a ballare, ma non in discoteca. In un posto dove possa ballare un lento con me. Mi fa promettere che una sera glielo permetterò. È tenero, tremendamente romantico. Se sapesse che voglio solo usarlo per dimenticare un altro uomo… E non ho bisogno di andare a ballare un lento. Voglio solo fare sesso. Voglio che mi faccia dimenticare come mi faceva sentire l'altro. Voglio che mi tocchi, mi lecchi, mi guardi, mi desideri e mi faccia godere di più e più intensamente. Voglio tanti motivi per dimenticare velocemente.
Ci diamo appuntamento qualche giorno dopo, a pranzo. E’ un bel ristorante, con una vista splendida del centro della città. Arrivo con qualche minuto di ritardo, lui è già salito. Mi aspetta al tavolo. Trascorriamo un pranzo molto piacevole. Ridiamo dei tempi passati, ci raccontiamo il presente e i nostri sogni nel cassetto. Durante il pranzo, Filippo fa cadere qualcosa sotto il tavolo. Mi guarda, lo sento. Mi dice che gli piacciono molto le mie scarpe. E’ uno di quegli uomini che adorano le scarpe femminili. Trova una scusa per un prossimo incontro e mi invita alla sfilata di uno stilista di grido. Vuole che andiamo insieme, io e lui. E’ pericoloso, siamo entrambi sposati, ma a lui non sembra interessare. Mi mostra sul cellulare un paio di scarpe molto sexy che mi vorrebbe regalare. Intravedo il prezzo, sono tremendamente costose. “Sono veramente bellissime, sembrano dei gioielli”. “Sono le scarpe giuste per te. Il lento lo vorrei ballare con te mentre indossi solo quelle”. Sorrido. “Sei un po’ matto…e dove mi porteresti? Spero in un posto dove saremmo soli tu ed io…” Mi guarda, si fa serio e mi dice “Farei qualsiasi cosa per averti con me una sera e una notte, con quelle scarpe. Sei un sogno irrealizzato”. Sembra quasi vero quello che mi dice. Riesce a farmi sentire una principessa. È veramente un conquistatore. Beviamo il caffè, ci alziamo per pagare e poi ci avviciniamo all’ascensore. Voglio ringraziarlo e senza malizia mi avvicino a lui. Lo bacio dolcemente su una guancia. Senza rendermene conto, mi trovo le sue labbra calde e appassionate sulla mia bocca. Mi stringe a sé e non mi lascia andare. Mi sento a disagio, non me lo aspettavo. Mi succede poche volte di essere colta di sorpresa. Saliamo in ascensore e mi stringe a sé, sento la passione e il sapore di quando eravamo molto più giovani e anche un po’ incoscienti. “Fermati” gli dico “siamo arrivati”. “Mi piace come baci, mi piace il tuo sapore. Lo sapevo che sarebbe stato così. Lo sogno da quando avevo 20 anni. Vorrei rivederti, anche dopo la sfilata. Se ti invitassi a cena, solo noi due, in un appartamento con una terrazza bellissima e una piscina all’aperto, tu balleresti per me con le sole scarpe che ti ho fatto vedere e poi passeresti la notte con me?” Vacillo. Ci sto quasi per credere. Sono un’inguaribile romantica, sotto la corazza. Ma mi trattengo. “Dimmi dove e quando. Cerco di organizzarmi. Il numero è 39,5”. Lo saluto con un bacio innocente e fermo un taxi. Mi tremano le gambe. Cazzarola, Filippo gioca pesante. “Ma è possibile - mi domando - che quando una vuole solo una serata di sano sesso, debba trovare quello che la vuole conquistare? Ma perché? “Sorrido da sola, mentre il taxista mi chiede dove deve portarmi.

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