La famiglia perfetta

Scritto da , il 2022-11-26, genere incesti

Siamo una piccola famiglia composta da me 36 Anni, mia moglie Dawana di 34 e nostro figlio Manuel 16 anni. Ho voluto sposare Dawana subito per paura che con me la rubassero a causa della sua eccezionale bellezza. Di origini haitiane, la sua famiglia è arrivata in Italia negli anni 80 per sfuggire alle barbarie dittatoriali di quel paese in modo particolare del papà tenace oppositore politico. Quando vidi Dawana la prima volta ne restai impressionato da tanta bellezza, cercai subito l’approccio, che fu accettato, e da allora non ci siamo distaccati neanche un minuto. Predisposti al lavoro, abbiamo iniziato subito la vita in comune. Abbiamo concepito subito Manuel per dare un impegno ad entrambi. Dopo pochi giorni del nostro incontro abbiamo avuto rapporti sessuali tanta era la nostra passione. Non abbiamo mai smesso mettendo al primo posto ,oltre al rispetto reciproco, la salute, il lavoro, la famiglia, il sesso. La nostra unione è stata basata su queste priorità.
Con la nascita di Manuel, non abbiamo mai nascosto la nostra sessualità, abbiamo fatto l’amore con la massima libertà dal momento che tutte le cose piacevoli vanno coltivate nel migliore dei modi ed il sesso da noi era ritenuto una di queste. Quindi Manuel ha avuto sempre la possibilità di vedere i nostri corpi nudi anche quando facevamo l’amore, senza mai nascondergli nulla. E’ cresciuto senza complessi. Dawana era adorata letteralmente da me e Manuel, a me poi piaceva farla vestire in modo particolare, volevo mostrare agli altri che razza di donna avevo al mio fianco. Mi accorgevo intanto che anche a lei piaceva mostrarsi per attirare gli sguardi famelici di altri ragazzi. Una volta le dissi che qualora avesse incontrato un ragazzo di suo gradimento, se avesse voluto, poteva anche scoparci. Questo senso di libertà da lei venne apprezzata moltissimo, rispose che non ne sentiva la necessità. Al mare poi metteva in evidenza il suo corpo, di carnagione scura, capelli biondi, bikini o toopless esasperati, era un’attrazione fatale per gli altri. Manuel aveva cinque anni, si era addormentato sotto l’ombrellone, era primo pomeriggio, la temperatura sfiorava i quaranta gradi, Dawana continuamente entrava in acqua per bagnarsi e subito dopo distendersi al sole mentre io vigilavo sul bambino. In una di queste entrate venne avvicinata da un ragazzo e cominciarono a parlare, ogni tanto si immergevano per poi riemergere. Il ragazzo si avvicinava sempre di più, non ero preoccupato per questo, ricordandomi di quanto le avevo detto. Avanzavano verso l’acqua più alta, li vidi attaccati come le loro bocche. A dire il vero mi eccitai abbastanza, mi piaceva quello spettacolo. Trascorse mezz’ora e si apprestarono ad uscire fino ad arrivare dove l’acqua bassa consentiva di vederli entrambi nudi. Avevano voluto dimostrarmi quello che avevano appena fatto. Rimisero i costumi e mi raggiunsero sotto l’ombrellone. Amore ti presento Luca, abbiamo fatto amicizia in acqua, dirige una palestra. Avevamo sempre coltivato il sogno di frequentare una palestra, gli orari di lavoro e forse non togliere tempo al sesso ce lo aveva impedito, ora si presentava l’opportunità. Purtroppo non potevamo frequentarla insieme a causa di Manuel, quindi ci si alternava. Luca oltre che disponibile si mostrava un ragazzo molto simpatico ed anche molto bello. Rimase con noi tutto il pomeriggio, lo dichiarò apertamente stregato dalla bellezza di Dawana. Infatti lei tranquillamente confessò che aveva scopato con Luca, forse per il modo in cui avvenne, forse per la prestanza fisica dello stesso, forse perché io li guardavo mentre scopavano e questo li eccitava, aveva goduto tantissimo. Non ci voleva molto a capire che frequentando la palestra avesse scopato ancora con Luca, quindi le proposi di portarlo a casa, l’avremmo scopata in due. Fu la decisione perfetta Luca frequentava la nostra casa quasi perennemente. Le scopate erano proverbiali, lei godeva tantissimo. Il fatto di scopare con Luca non la allontanò da me, anzi eravamo ancora più legati. Luca divenne un componente della nostra famiglia, Manuel cresceva ed a lui abbiamo continuato a non nascondere nulla del sesso neanche quello in tre, naturalmente le scopate eccitavano anche Manuel a cui Dawana si propose iniziandolo al sesso attivo. Estasi totale quando Dawana aveva tre cazzi a disposizione. Una sera mentre Manuel scopava con la madre io e Luca ci dedicammo vicendevolmente ai nostri cazzi. Fu bellissimo anche quello, eravamo in grado di interpretare perfettamente tutte le varianti del sesso. Certo che anche Manuel era dotato quanto noi.
Dawana spesso era stravolta, ma appagata. Lo diceva sempre di essere la più fortunata del mondo non solo per il sesso ma per avere tre splendidi ragazzi al suo volere. Una domenica ci invitarono a pranzo i genitori di Luca che sapevano perfettamente della nostra situazione ed erano felici. Il padre di Luca aveva una moto, seduta stante la regalò a Manuel con la raccomandazione di andarci piano altrimenti l’avrebbe fatta rottamare. Raccomandazione accolta, dovevamo conservarci in perfetta salute per soddisfare le voglie di Dawana.

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