Era proprio la mia collega 2.

Scritto da , il 2022-11-21, genere etero

Come anticipai prima, con Tessa, la rossa, avviammo un rapporto esclusivamente di piacere sessuale, contornato da sadomasochismo dove io rimanei sempre sadico e Tessa la masochista perchè prima programmavamo, poi eseguivamo quanto ci eravamo proposti per trascorrere ore di piacere e dolore contemporaneamente. io entravo in scena con fruste, frustini e fascette stringicavi che applicavo ai polsi ed alle caviglie di Tessa che, messa sdraiata sul letto, le tenevo le gambe strette e fissate alla sponda, mentre i polsi li bloccavo con altri stringicavi alla testata, poi, da un cassetto ne uscivano un bel pò di aghi dorati anticipatamente sterilizzati, così, dopo una sonora sculacciata seguita da frustate, cospargevo le natiche con cotone imbevuto di alcool e dopo nelle rotonde magrissime natiche, iniziavo ad infilare aghi, uno per uno, fino agli ultimi che lasciavo da parte prima di piazzarle sulle cosce. Ad un certo punto smettevo solamente perchè da qualche buchino causato da aghi, usciva un poco di sangue ed allora disinfettavo ma poi saldavo l'eccitante tortura con altre sculacciate ed infine, senza usare unguenti o lubrificanti, sodomizzavo Tessa facendola urlare tremendamente ed io che fino a quei giorni non avevo mai minimamente sculacciato culetti di donna, godevo pazzamente nel sentirla urlare opponendosi ai miei metodi. Un pomeriggio, prima di andare a casa di Tessa, passai alla Farmacia per comprare pere di gomma e clisteri da due litri. Tra le perette vidi che alcune erano corredate di cannule ben erte, grosse che certamente avrebbero provocato dolore a Tessa ed allora ne acquistai alcune per provarle subito il giorno stesso ma quando arrivai a casa sua, non trovai Tessa da sola ma in compagnia di una giovanissima biondina che mi fu presentata col nome di Gioia. Per me fu veramente una gran gioia perchè era bellissima di viso: occhi verde-mare, bocca carnosissima ed il collo cigneo che già ad osservarlo soltanto, stimolava ad addentarlo con lievi morsetti e lasciargli poi dei succhioni quasi indelebili. Dopo la stretta di mano mi accomodai a fianco della biondina e all'altro fianco si mise Tessa che chiarì si trattava di sua cugina. Dopo un lungo discutere di varii argomenti, Tessa volle subito informarmi che tra loro due c'era un rapporto saffico da qualche mese ed allora chiesi se Gioia fosse disponibile ad unirsi ad i nostri giochi. Gioia, prevalendo in lei la curiosità, come è normale nella donna in genere, senza sapere cosa proponevo, accettò subito ma Tessa propose che sua cugina poteva stare benissimo ad osservare ed in seguito si sarebbe potutta unire a noi due. Dopo che ci eravamo denudati, notai che Gioia stava osservandoci con gli occhioni spalancati dallo stupore di quanto stava accadendo: ci lasciammo andare da sonore sculacciate, frustate con lo scudiscio e nel mentre notavo che Gioia stava ingoiando saliva di continuo...era quasi sconvolta ma ne parlerò in un prossimo episodio di questa storia.

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