Come ho chiesto alla mia ragazza di scoparmi con uno strapon…

Scritto da , il 2022-11-19, genere dominazione

Mi chiamo C e ho 37 anni, alto 1.88, atletico per via dei molti anni di sport, molto tatuato, ed estremamente aperto per quanto riguarda il sesso.
Qualche anno fa stavo con una ragazza, N., mia coetanea, amici da una vita prima, scopamici poi, fino a metterci assieme vista l’alta compatibilità. Alta 1.60 circa, compensava l’altezza con due tette perfette, una terza piena che sembrava ancora più grande su un corpo minuto. Capelli nerissimi drittissimi, piercing al setto, alternativa. Di origini sarde, sembrava abbronzata anche d’inverno, capezzoli perfetti più scuri del normale, culo che parlava e una fichetta succosa che colava umori al primo segnale vagamente eccitante. Vestiva in maniera sempre vistosa, spesso in giro a bar sbottonava la camicetta per lasciar intravedere il reggiseno, attirando gli sguardi arrapati dei maschietti presenti. L’affinità sessuale tra noi due era perfetta, ad oggi ho flashbacks ad occhi aperti rivivendo certe scopate con lei…
Dopo circa un anno che scopavamo come dei conigli ogni volta che potevamo, e complice la sua apertura mentale, decisi di confessarle il mio segreto: fin da adolescente, 13/14 anni, riservavo al mio buchetto delle attenzioni prima più timide, poi sempre più ardite. Per rendere l’idea, a quell’età non avevo né il coraggio né la possibilità di procurarmi oggetti da sexy shop, per cui iniziai con oggetti vagamente fallici di uso comune, come manici di utensili vari, pennarelli di varie dimensioni o, per chi ha presente, i contenitori per sigari: essendo metallici e dalla punta arrotondata, avevano la forma che più si avvicina alla forma fallica ed erano facilmente disinfettabili. Rivelato questo mio segreto che mi ero tenuto dentro per così tanti anni, N andò letteralmente fuori di testa per l’eccitazione! Quella sera era talmente bagnata che sentivo i suoi umori che mi colavano lungo tutto il cazzo, inondandomi le palle come un’onda fino a scendere in mezzo alle natiche fino al mio buco, e quella sensazione di bagnato mi fece eccitare talmente tanto che venni quasi subito.
Certe pratiche, tuttavia, erano già abitudine, come quella di farmi leccare i capezzoli mentre con la mano di lei mi faceva esplodere il cazzo durissimo; oppure quella di stenderla sul letto e piazzarmici sopra in modo che lei potesse leccarmi il buchetto e nel frattempo segarmi fino a spruzzarle le tette e la pancia, per poi togliermi e leccare e ripulire il mio sperma dalla sua pelle perfetta; oppure, similmente, farmi fare un pompino e prima che lei potesse ingoiare il mio sperma, ce lo scambiavamo nelle bocche limonando come adolescenti. Tutto questo eccitava entrambi talmente tanto che appena lei se ne andava da casa mia, partivano messaggi di fuoco per dirci quanto era stato eccitante , quanto porco o porca eravamo stati e come ripetere o variare la volta successiva.
MA….na non si era mai parlato di strapon!
Dopo un po’ di giorni, prendo il telefono e mando a N il link di uno strapon che avevo trovato cercando sul sito di un sexy shop con la domanda “Vuoi tu N scoparmi il culetto?!”. Tempo 10 secondi e la risposta arriva con una serie di faccine stupefatte e un SI deciso. Ottimo, ora bisognava solo organizzare la serata perfetta!!!
Ordino lo strapon da internet, ordino pure un completino di lingerie per N composto da reggiseno e mutandine in pizzo nero, reggicalze coordinato e calze sempre nere. Arriva tutto, ci mettiamo d’accordo per il sabato sera. Mentre N è per strada verso casa mia, le mando un messaggio con scritto: quando arrivi, la porta è aperta…. Io, buchetto e dintorni depilati, docciato e profumato, lascio la porta di casa socchiusa e mi metto nudo a pancia in giù sul letto matrimoniale e aspetto…. Quando arriva N, entra in camera da letto e mi vede così, col culo verso la porta pronto ad essere preso! I suoi occhi erano febbricitanti da tale visione, i miei pure all’idea di quello che sarebbe successo. Mi giro, la raggiungo e senza dire niente la spoglio, le infilo il completino intimo preso per l’occasione e armeggio con lo strapon finchè non è pronta di fronte a me, in ginocchio sul letto che mi guarda e maneggia il fallo rosa in silicone attaccato allo strapon: era talmente bagnata che con una mano ha raccolto i suoi umori e mi ha lubrificato il culo con quelli (il lubrificante era pronto, ma ovviamente inutile a quel punto…). Mi fa girare a pancia in su e mi fa raccogliere le ginocchia al petto e sbam! ecco che sento il mio buco che pian piano si apre e lascia entrare quell’arnese di silicone rosa carne e dalla consistenza perfetta. Grazie agli anni di allenamento, non trova resistenza. N, dopo un primo attimo di incredulitá paralizzante, inizia pian piano a darmi colpi via via più profondi e decisi, lei di fronte a me in ginocchio che con una mano mi sega il cazzo che sbrodola pre-sperma in abbondanza. La vista del pizzo del completino, della mano di N dalle unghie perfette dallo smalto rosso scuro uniti alla sensazione di pienezza data dal fallo dentro di me, mi facevano gemere come un pazzo. “Amore non ti ho mai sentito gemere così! Sono già venuta due volte solo a sentirti godere così mentre ti scopo il culo!”, dice N. Io con la voce rotta rispondo che sto per esplodere e che se lei mi da altri due colpi di mano, il gioco è fatto! Tempo qualche secondo e degli schizzi di sperma (in quantità che non credevo fosse possibile produrre!) mi colpiscono ovunque, sull’addome prima, sul petto poi, fino a schizzarmi il collo e il mento. Mentre N diminuisce i colpi sia per frequenza che per intensitá, mi si abbassa contro e recupera dello sperma con la sua lingua e la sua bocca per poi rilasciare il carico nella mia e baciarmi appassionatamente. Sfila il fallo da dentro di me e ci accasciamo esausti sul letto.
Tempo 10 minuti e ricominciamo, stavolta lei sotto e io che cavalco quell’arnese di silicone rosa come fossi un’amazzone provetta. Di nuovo, una volta giunto il momento, esplodo sulle tette di N (che subito dopo ripuliró dietro suo preciso ordine) e sul suo collo. È stata una serata indimenticabile, ripetuta altre volte e che ricordo come fosse ieri!

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