La donna delle pulizie

Scritto da , il 2022-09-20, genere etero

Tra i tanti piaceri, e sfizi che mi sono tolto, vi è pure quello di essermi scopato tra i 23 ed i 25 anni la donna delle pulizie che veniva a casa nostra.
Mia madre per il tipo di lavoro non riuscì più ad un certo punto a mantenere casa in perfetto ordine, quindi dopo aver avuto l’ok da mio padre, decise di chiedere tra amicizie fino a fare la scelta su una donna di circa 40 anni.
Mora con i capelli lunghi, occhi neri, naso leggermente a patatina ,alta circa 1.65. un seno decisamente prosperoso almeno una 5ª abbondante, e, cosa che un po’ mi infastidiva aveva i fianchi un poco larghi… una 44 piena…. Marta aveva oscillava tra la 42 e la 44 e già per i miei gusti iniziava ad essere al limite ma compensava con tutto il resto, però non era una brutta donna, anzi tutt’altro, ma si notava che era una donna che aveva avuto una vita difficile, segnata da mille difficoltà.
Questa donna si chiamava Anna. Era sposata con due figli grandi una femmina ed un maschio.. si era sposata ventenne, il marito autotrasportatore sempre in giro per lavoro….
Sul momento quando me la presentarono non notai subito qualcosa che suscitasse per lei un certo interesse.
Fu assunta nel mese di Gennaio dopo le feste natalizie, e, verso Aprile, accadde che una mattina mi alzai tardi, non avevo lezione all’università e fui svegliato dal rumore della aspirapolvere….
Cavolo Anna pensai…..mi alzai dal letto e feci per stirarmi e come ogni mattina il mio arnese era in erezione e si vedeva chiaramente che sporgeva dal pantalone del pigiama. Nel mentre che mi stiravo sentii aprire la porta ed entrò Anna che subito disse “scusami!!!” e chiuse la porta di corsa.
Sicuramente aveva notato e si era vergognata…. Questa cosa mi fece sorridere… e pensai quasi quasi mi diverto un poco vediamo che fa…
Uscii dalla camera ancora in mezza erezione e mi ritrovai Anna davanti e le dissi “buongiorno Anna!!! Come stai? Tutto bene” il tutto con un gran sorriso.
Lei fece finta di non notare il mio stato e mi saluto con un sorriso anche Lei. “buongiorno Mauro, scusami non pensavi fossi rimasto a casa, la mamma non me lo aveva detto…”
“ si la mamma non lo sapeva, ho deciso di restare a casa oggi, non mi sento molto bene…spero di non crearti disturbo”
“oh Mauro non ti preoccupare, nessun disturbo.. mi spiace che non ti senti bene, eppur non si direbbe..”
“ siii? Dici e da cosa lo capisci?” feci una espressione volutamente perplessa ma in realtà ero divertito da questa risposta…
“ ehh dal.. colorito del viso”… detto questo gli occhi di Anna per un attimo si spostarono sul mio membro e poi nuovamente in viso, ma notai un rossore sul suo viso.
“bene vado a farmi una doccia e poi faccio colazione, tu continua pure i tuoi giri”
Andai in bagno e sotto la doccia pensai alla situazione che poteva diventare intrigante cosa che me lo fece diventare duro… e pensai di masturbarmi sotto la doccia in modo tale che se fosse capitato qualcosa sarei durato molto più a lungo…..”
Mi dirigo in accappatoio in stanza, quindi mi infilo al volo una tuta senza indossare volutamente le mutante ed una maglietta e mi diressi in cucina.
Anna era in salotto intenta a pulire con l’aspirapolvere accesa e non mi sentii arrivare… era in posizione prona e devo dire che quella posizione mi mostrò un corpo sodo… indossava pantaloni elasticizzati (gli odierni leggins) neri ed una maglia anch’essa nera…. I capelli lasciati fluenti sulle spalle.
Piano piano arrivai dietro di lei ammirando il suo fondoschiena e facendo qualche pensierino e le posai una mano sulla schiena e lei salto in aria in preda al panico lanciando un urlo e facendo cadere l’aspirapolvere per terra…
Io scoppiai in una gran risata e lei dopo un attimo di panico si riprese scusandosi e sorridendo mi disse che aveva dimenticato che ero in casa pensava ad un ladro…
Io ridendo le dissi “ ah quindi ti sono così indifferente che ti sei pure dimenticata che fossi in casa.. “
Lei subito arrossì “ ma nooohhh, Mauro, che dici!!!! Scusami non volevo dire quello che ho detto, era così assorta nei miei pensieri che non pensavo a te che eri in bagno a farti la doccia”
Io la incalzavo come il gatto che gioca con il topo “ah.. prima ti eri dimenticata di me in casa ora aggiungi pure che non pensavi a me…. Ed io che pensavo di piacerti…” feci una faccia triste e mi girai per andare verso la cucina.
Subito lei “Mauro, aspetta, che dici, non pensare queste cose, mi fai restare male... non volevo dire cose brutte verso di te, sei un bel ragazzo invece come fai a non piacere…ma mi riferivo al fatto che quando lavoro sono concentrata..”
Colsi la palla al balzo “Anna devi farti perdonare, non bastano le parole… vieni con me in cucina, fermati un attimo e prendiamoci un caffè insieme…e non ammetto un tuo rifiuto, le pulizie possono aspettare…”
“ eh.. ma poi tua mamma pensa che sono una che non fa nulla a me il lavoro serve sai…”
“Anna”, la bloccai, “ mia mamma saprà solo quello che io vorrò dirle….dai seguimi!”
Lei docilmente ma un poco in imbarazzo mi segui in cucina.. io stavo prendendo la caffettiera e preparare il caffè…
“lascia Mauro, fai fare a me…. Mi fa piacere prepararti il caffè” sorridendomi mi prese la caffettiera dalle mani e si posiziono sul piano cottura vicino al lavello, io mi posizionai subito dietro di lei a farle sentire la mia presenza… e strofinai leggermente il mio pube sulla sua schiena.. io sono più alto di lei e questo la fece un attimo irrigidire, quindi capì il suo disagio e le sussurrai dolcemente all’orecchio “grazie Anna, mi siedo in salotto sul divano metti la caffettiera sul fuoco e raggiungimi così parliamo un poco io e te”
Lei si fermò un attimo quindi si girò e con una sguardo obiettivamente pensieroso e timido mi dissi un “SI” molto sottovoce…
Mi raggiunse quasi subito e le dissi di sedersi accanto a me, lei lo fece.
Era tesa in viso, quasi preoccupata, io le sorrisi e si sciolse un poco, le presi la mano e le dissi, dai parlami un poco di te, della tua famiglia….
Il gesto della mano la fece arrossire un poco, ma non la ritrasse…
“Mauro, che devo dirti… sposata da quando avevo venti anni, due figli una ragazza Lisa di 19 anni avuta dopo un anno di matrimonio, e Rocco di 15 anni. Mio Marito Giacomo lo sai, fa l’autotrasportatore, sempre in giro per l’Italia rientra quando va bene i fine settimana arriva il venerdì tardi e la domenica pomeriggio già in partenza… una vita fatta di stenti ma, andiamo avanti…ed io da sola che devo gestire i ragazzi farli studiare che devo fare tutto… tutto da sola…”
Il fatto che ripetesse il fatto da sola mi colpii tanto e volli insistere facendoglielo notare.
“Anna mi hai ripetuto che sei sola a fare tutto, quanto ti senti sola e triste….”
“ Mauro , sai, sono figlia unica i miei genitori mi danno una mano ma sono oramai anzianotti…dal lato di mio marito sono in tre lui e due sorelle ,la sorella minore che vive fuori con la quale ci si vede nei periodi festivi e la sorella più grande, sposata con un muratore, di quelli che sono tutto fare che aggiustano tutto dall’idraulica all’elettricità… e che … ogni volta che ho bisogno di qualcosa anche banale lui è sempre pronto e disponibile e scappa da me per aiutarmi…”
Questo lo disse con uno strano tono e capii che era un interesse strano…
“Ma non è che tuo cognato ha interesse verso di te???”
Appena dissi questo trasalì, ebbe un fremito, e mi ritirò la mano che era ancora tra le mie e mi disse che avevo capito male e si scusava se aveva fatto intendere qualcosa….
“No Anna tranquilla, sono un ragazzo curioso…tutto qua ma non hai detto nulla di male, sono io che sono malizioso..”
Anna però non riuscì a rasserenarsi quindi io spezzai la tensione dicendole se il caffè era pronto… lei corse subito in cucina e porto in salotto due tazzine
Quindi mi porse una a me e poi si sedette con la sua in mano accavallando le gambe. Questo gesto lo fece con una sensualità pazzesca ed appena si portò la tazzina alla bocca con estrema lentezza guardandomi senza però alcuna malizia, mi sentii nei pantaloni l’arnese che iniziava ad indurirsi….
Mentre sorseggiavo il caffè dissi: “Anna, ma lo sai che sei una bella donna? Hai un fascino non indifferente!!peccato che non ti piaccio” quindi posai la tazzina sul tavolino fronte il divanetto allargando le braccia.
Appena sentii queste parole Anna ebbe un sussulto che stava per affogarsi infatti tossì leggermente e posò la tazzina anche lei quindi mi disse: “Mauro… ma che dici… mi stavi facendo affogare…che fai mi corteggi? Potrei essere tua mamma” sorrise fece per alzarsi ma io la fermai. “Perché ti stai alzando? Stavamo parlando così serenamente… “
“no.. Mauro è meglio che riprenda a lavorare devo finire.. scusami..” si rabbuiò un poco in viso mise le tazzine sul vassoio e si diresse verso la cucina… io la seguii
Anna posò sul lavello il vassoio ed iniziò a lavare le tazzine, io le ero dietro e mi posizionai esattamente dietro e stavolta poggiai volontariamente il mio pube sul suo corpo facendole sentire nuovamente il mio pene che stavolta era quasi eretto…
Anna avvertì chiaramente si irrigidì ma rimase immobile a finire di pulire le tazzine, poi sentendo ancora che ero dietro di lei mi disse senza voltarsi: “Mauro cosa fai? Mi controlli che lavi bene le tazzine? Non ti fidi?”
Mi avvicinai al suo orecchio e quasi soffiandole dietro le sussurrai “Anna, si, sto controllando che tu pulisca bene tutto…mi piace vedere una donna che sa pulire e che lo fa bene”
Anna per un attimo si irrigidì nuovamente, poi senza allontanarmi si girò verso di me facendosi strusciare tutto il mio corpo si mise le mani ancora gocciolanti sui fianchi e sporgendosi con fierezza mi disse seria “sei soddisfatto? Ho pulito bene? la pulizia è stata di tuo gradimento?”
Nel fare questo il suo petto era in fuori quasi a volerlo mostrare con orgoglio, ma non si rese conto che questa reazione mi eccitò di più…
Avvertì chiaramente la cosa ed il suo essere sfrontato svanì subito arrossendo e tornando subito timida
Risposi: “credo di si, credo che sia evidente che IO sia soddisfatto”
Questo doppio senso la fece trasalire e cerco di spostarsi da li, ma io mi feci ancora più avanti pressandola sul lavello e le posai una mano sul seno iniziando ad accarezzarlo con dolcezza…
“Maurooo, cosa fai??ti prego non andare oltre… potrei essere tua mamma, e poi non sono una donna facile… non sono una poco di buono!!! Sono una donna sposata ed amo mio marito….”. Se mi fossi accorto che non erano parole di circostanza, ma vere mi sarei fermato subito. Io non smisi, e iniziai anche con l’altra mano ad accarezzarle entrambi i seni.. lei fece una leggerissima resistenza poggiandomi lievemente le sue mani sui miei avambracci.
“Maurohhh, ti, ti prego, perché mi fai questo…mmmhhh…... dai ora basta, per favore non insistere!!”
Come lei voleva, pur se sicuro che la cosa non le dispiaceva, mi fermai. Tolsi le mani dai suoi prosperosi seni e gli dissi “ok, forse non ti piaccio proprio….scusami…Anna”, ma restai fermo dinanzi al Lei, sempre con il mio pene turgido che spingeva verso il suo ventre.
Anna invece di ringraziarmi per aver smesso, rimase nella stessa posizione e mi prese le mani tra le sue e mi disse “Mauro, mi piaci, sei un bel ragazzo, con un bel fisico, attraente, ma non posso tradire mio marito…sei anche il figlio della mia datrice di lavoro…”. Mentre mi parlava mia accarezzava le braccia
“Anna tu mi piaci, io lo so che lo vuoi fare, lo sento…lasciati andare fidati di me… non te ne pentirai…”
Mi avvicinai al suo viso e dolcemente le baciai le guance fino ad arrivare alle labbra.. iniziai a baciarla dolcemente, perché volevo che si sciogliesse a poco a poco senza forzare… Anna dopo aver preso qualche bacetto sulle labbra tenendole chiuse iniziò piano piano a schiuderle ma volli che fu lei ad insinuare la passione….infatti io ripresi a palpare il suo generoso seno, più grande di quello di Marta che già io reputavo grande… sentivo i suoi capezzoli indurirsi sotto le mie dita e la sua lingua ad intrufolarsi nella mia bocca…
Appena ebbi la piena consapevolezza che lei si era lasciata andare l’abbracciai e iniziammo a baciarsi con grande passione. Le sue mani mi accarezzavano il capo e la schiena quindi mi staccai e le tolsi la maglia e le staccai il reggiseno e mi fiondai a succhiare e mordere i suoi capezzoli che erano grandi e duri come il mio dito mignolo..
“andiamo di la Anna, andiamo nella mia stanza” le presi la mano e la condussi nel mio regno.
Appena dentro, lei , di sua iniziativa mi tolse la maglia ed iniziò a baciarmi il petto, lo fece con una sorta di devozione che nemmeno Marta e Giusy ebbero mai…
Quindi io mi allontanai da lei, mi tolsi i pantaloni e feci svettare il mio membro in erezione, Anna lo guardò con piacere sorridendo, quindi mi sedetti sul bordo del letto…. Quindi dissi a lei di spogliarsi cosa che fece in un attimo.. la guardai era soda, appesantita leggermente sui fianchi, ma il tronco non era affatto appesantito dal tempo, non aveva un filo di cellulite, ed aveva la fica nerissima e folta ed il solo vederla mi fece indurire di più il cazzo.
Mi guardava in silenzio e con un leggero pudore si pose la mano destra a coprire il seno e la sinistra a coprirsi il pube…
Le tesi la mano in segno di avanzare, lei a piccoli passi venne verso di me mi prese la mano la feci inginocchiare dinanzi a me. Non disse una parola, sembrava sapesse quello che doveva fare…
Si accoccolò, in ginocchio dinanzi a me, avvicinò il suo viso alla punta del mio membro eretto, lo prese con la mano destra e se lo strofinò con una dolcezza infinita sul suo viso, passandoselo sulle guance, sul naso sulla fronte, sul collo. Era eccitantissima questa cosa che stava facendo, perché non lo faceva per “sesso” era un fare molto dolce….
“Mauro, sei bello, sai da quanto non prendo un cazzo giovane in mano…? bello duro, profumato come il tuo…? almeno 20 anni, non sono una puttana….non sono una che va col primo che capita… ma è vero che mi piaci e stamattina quando ti ho visto che ti stiravi col tuo arnese in tiro, ho avvertito un fuoco dentro…”
Detto questo iniziò a baciarlo poi a leccarlo dolcemente fino a prenderlo tutto in bocca, a succhiarlo come se fosse un cono gelato…muoveva quella lingua in modo delicato.. stavo morendo sia Marta che Giusy erano esperte pompinare, ma si avvertiva che loro lo bramavano il pene, lo volevano possedere…
Anna invece mi stava regalando piacere in modo dolce e gratuito…dovetti fermarla, non so se avrei resistito per molto. La presi e la feci salire sul letto, accanto a me.
Iniziammo a baciarci con passione, lei mi abbracciò io posi la mano sul suo seno iniziai a palparlo con sempre più vigore… e più il bacio diventava più focoso più palpavo e strizzavo il suo capezzolo che era realmente durissimo…
La sua mano mi prese il membro duro ed iniziò a masturbarmi senza frenesia sempre dolcemente fino a quando le presi la mano con la mia la incrociai e la portai sopra la sua testa e mi rigirai in modo da essere sopra di lei…
Iniziai a strofinarle il pene sulla figa… era decisamente bagnata.. la sentii gemere, sussurrava il mio nome chiudendo gli occhi e muovendo la testa a destra e sinistra…
“Mauro, mi vuoi? Prendimi ti prego, non far durare questo supplizio…. Ti desidero!!!fammi tua.. prendimi ora!!! dai..forza prendimi!!!”
Le liberai la mano, mi posizionai e presi il membro con la mia mano e senza fare nessun movimento strano appena lo indirizzai venne letteralmente risucchiato dalla sua fica: era caldissima e oscenamente bagnata….Anna emise un lungo gemito di piacere, iniziai a stantuffare lentamente, stavo assaporando la sua fica cercando di roteare il membro mentre affondavo per farglielo sentire tutto, facendolo aderire a tutte le pareti interne.
Dopo pochi colpi mi trovai le gambe di Anna incrociate sulla mia schiena che serravano con forza e le sue mani sui miei capelli, mentre le succhiavo il collo per poi passare alle sue labbra.
Riprendemmo a baciarci con passione ed aumentai il ritmo iniziando ad incalzare con colpi più violenti e veloci. Sentivo Anna fremere di piacere sotto di me, ansimava senza sosta. Era in preda ad un piacere intenso
“ siiii, ahhhh, ahhh, ahhh, ancoraaaaa, siii, cosììììì, di piùùù, più forteeeeeeeee, ancoraaaaaaaaaaa!!! Ahhhh, ahhhhh, ahhhhh, lo sentooooo, ti sentoooooo, ahhhhh, ancorraaaaaaaaaa, ti sento che mi vuoiiiii, si mi vuoi….. prendimi cosìììì più forte Mauro ancora di più fammi tua, fammi tuaaaa!!!!”
Incalzavo sempre con più foga, le sue parole pronunciate ansimando erano un carburante per la mia energia.
Più la sentivo gemere sotto i miei colpi più avevo voglia di lei…..
La sentii godere con un violento “siiiiiiiiiiiiiiiii godoooooooooooooooo vengoooooooo”, che risuonò per l tutta la casa!!! Mi fermai un attimo per rifiatare, eravamo sudati…
“Mauroooo, tesoro ho, ho godutooooo!!!!mi ha fatto venire….. era tanto che non godevo e soprattutto che non godevo così tra le mani di un uomo” detto questo prese a baciarmi con foga e nel baciarci mi ritrovai con lei di sopra….
Prese a baciarmi il petto e scese baciandomi fino al pene, lo riprese in bocca e riprese a succhiare e leccare per un un minuto, poi mi sorrise e si impalò dolcemente, era lei stavolta che comandava l’andatura…. Dolcemente roteava col bacino e riprese ad ansimare, socchiuse gli occhi saliva e svendeva fino in fondo, lo gustava tutto il mio membro…saliva e scendeva ad un tratto mi prese le mani e se le portò sul seno iniziai a stringerle con forza e più stringevo più si impalava, strizzavo i capezzoli fino a farla lamentare l asciai i seni e l presi la testa e mentre saliva e scendeva con ritmo regolare iniziai a baciarla, sentii che stava avendo un nuovo orgasmo infatti serrò le cosce sulle mie.
“ Mauroooo si si si si si si si ah ah ah ah ah ah godo, godo ancora si si si “ mentre mi ripeteva queste cose all’orecchio sforzandosi di non gridare era distesa su di me muoveva solo il culo in alto ed in basso allora io per farla scuotere definitivamente le posizionai le mani sul culo e dopo avergliele strette con forza facendole aumentare i gemiti piazzai il dito medio della mano sinistro sul suo buco e in un attimo senza fare alcuno sforzo lo infilai tutto provocando in lei una scossa formidabile. La sentiii emettere un lamento di piacere profondissimo… e mentre con il culo si muoveva sul cazzo io stantuffai col dito per un poco fino a che sentii lei gridare un “vengoooooooooohhhhhh siiiiiiiihhhhhh” mi guardò in volto stravolta e mi disse “Mauro mi stai regalando piacere a non finire, ANCHE IO VOGLIO SENTIRE IL TUO PIACERE, prendimi da dietro, fammi tua da dietro, lo voglio sentire tutto”
Io non credevo alle mie orecchie, mi alzai la feci alzare da me la girai prona mi misi dietro e indirizzai subito il glande in direzione della fica e con un colpo secco la infilai emise un lamento poi un altro ed un altro ancora e così ad ogni mio colpo mi incitava a non fermarmi sentirla gemere ad ogni colpo era pazzesco mi ripeteva “fammi tua, fammi tua, ancora più forte, più forte spingi così daiiii”
Ad un tratto mi fermai presi il pollice della mano sinistra e portai gli umori della figa che sbrodolava sul suo ano.. forzai leggermente e fu dentro, tutto dentro, lei si irrigidiii ma non disse nulla… iniziai a muovere il pollice con il mio membro conficcato fino alle palle in figa.
Anna girò la testa e mi guardò e mi disse con uno sguardo che non dimenticherò mai “Mauro fallo, non fermarti, mettimelo in culo so che lo vuoi, ed io lo voglio, voglio sentirti venire dentro di me… in fica ho paura anche se muoio dalla voglia… daiiii inculamiiiiii”
Ho estratto il pene dalla figa grondante dei suoi umori, ho preso per le gambe Anna posizionandola sul bordo del letto ed ho appoggiato il membro duro sul suo ano.
Ho iniziato a spingere piano forzando il suo buco che sembrava cedere come il burro… fino a farlo entrare in poche spinte.
Anna ansimava con forza e sentirla gemere con il mio arnese dentro mi fece eccitare di più e sentivo il membro indurirsi di più….
“Mauroooo, siiiii, ti sento, ti sento tutto, dai scopami non avere paura, scopami come ti piace, fammi tua, fammi tua, scopami senza pietà”
Nel sentire ciò ho iniziato a dare spinte forti e violente sentivo Anna gemere… un lamento misto di dolore e piacere e più si lamentava e dimenava il suo culo più penetravo nell’ano con forza.
Io adagiai il mio petto sulla sua schiena e le presi il seno da dietro lo strinsi con forza fino a farla lamentare con un “AHIIII”! lei era carponi sul letto e le sue mani stringevano le lenzuola con forza ad ogni mia spinta.
Più “AHI “ sentivo più davo spinte violente, fino a quando non potei trattenermi di più e stringendo i suoi seni con forza diedi delle spinte forti e violenti che la fecero gridare di dolore stavolta, e scaricai non so quanto sperma nel suo culo.
Restai avvinghiato a lei fino a quando il pene non divenne moscio e lo tirai fuori. Mi alzai e appena tirato fuori il pene, vidi subito lo sperma fuoriuscire e appena lei fece per alzarsi il mio seme colò lungo la sua coscia destra.
Senza guardarmi , con gli occhi bassi mi chiese se poteva andare in bagno a lavarsi ed ovviamente le dissi di si….
Quindi si avviò nuda in bagno….
Sentii l’acqua scorrere e mi avvicinai al bagno, la porta era socchiusa. Sbirciai la vidi seduta sul bidet che si lavava e, non so perché, mi eccitai di nuovo…
Entrai con il pene che stava nuovamente ergendosi, e lei in un attimo di pudore si coprì il basso ventre, io le passai accanto dicendole che entravo a farmi una doccia.
Quindi aprii il box doccia. Azionai il rubinetto aspettai che diventò calda e entrai…
Il getto caldo su di me mi rigenerò ed avevo nuovamente il pene in erezione e appena notai che Anna stava uscendo dal bagno da dentro il box le dissi: “Anna, scusami, aspetta, potresti porgermi il bagnoschiuma che si trova nello stipetto del mobile che questo è finito…..?”
Ovviamente lei mi dissi si…. Aprì l’armadietto prese il prodotto e per darmelo aprì il box doccia e mi feci trovare con il membro in piena erezione, tant’è che lei rimase un attimo disorientata, mi porse il bagnoschiuma guardandomi negli occhi e poi guardandomi il pene e in un attimo in cui era ancora distratta le presi la mano e la tirai con forza dentro il box doccia.
Lei barcollando si trovò praticamente quasi abbracciata a me ed io ebbi il tempo di chiudere il box…
Il getto l’aveva completamente bagnata e nel riprendersi scostandosi i capelli dagli occhi e portandoseli tutti indietro mentre l’acqua scorreva su di noi riuscì a dire “Mauro. Ma cosa???...”
Non la feci finire di parlare che la strinsi a me baciandola…..
Lei rispose immediatamente al bacio e sentivo che entrambi i suoi capezzoli schiacciati sul mio petto inturgidirsi immediatamente.
Iniziai a scendere e occuparmi dei suoi seni leccandoli stavolta con avidità, volevo possedere Anna brutalmente sotto la doccia ma volevo farla eccitare molto, quindi mi inginocchiai e mi occupai della sua fica.
Anna stranamente non voleva farsi leccare, e dovetti faticare per schiudere le sue cosce ed immergermi in quella foresta nera bagnata. Ma una volta che la mia lingua si impossessò della sua passera con le mie mani saldamente ancorate alle sue chiappe che stringevo con forza lei iniziò a cedere…
Sentii le sue mani sulla mia testa che spingevano verso di lei e più davo piacere più lei gemeva e più sentivo le sue mani aumentare la pressione. La mia lingua leccava le grandi labbra, si incuneava entro la fessura del piacere, le stimolavo il clitoride che era duro con la punta della mia lingua ed iniziai a sentirla tremare ed ansimare più forte…
Mentre leccavo con avidità e forza portai le mie mani ad allargare il suo sedere e iniziai a giocherellare con l’ano e non appena entrai un dito tutto dentro l’ano emise un violento gemito che la scosse venendo stringendomi con forza i capelli fino a farmi male.
Aveva un gusto lievemente dolciastro,, e mentre l’acqua continuava a scorrere su di noi, mi alzai, lei era ancora tremante e mi guardava fissa negli occhi disorientata…., quindi senza farla parlare la girai, le feci appoggiare le mani alla parete della doccia e con le gambe le divaricai le gambe e posizionai il mio membro sulla vagina ed iniziai a strofinarlo sulle grandi labbra… lei mugolava fino a quando lo presi con la mano destra lo posizionai e lo misi dentro la sua fica.
Rimasi immobile dentro di lei e poggiai le mie mani prima sulla sua schiena accarezzandola…
Quindi le attorcigliai i capelli raccogliendoli in una coda, tenendola con la mano destra e la sinistra la posizionai sul seno sinistro…
La sentii lamentarsi, un lamento di piacere e Anna iniziò a roteare il suo bacino…. Come se aspettasse i miei movimenti…. La lasciai giocare così con il mio membro dentro, quindi lentamente lo estrassi restando con la punta del glande dentro, quindi le tirai i capelli con delicatezza facendo in modo che sebbene di schiena potesse ruotare il collo per guardarmi in viso, le strinsi il seno con la mano posizionando il capezzolo tra le dita, quindi spinsi con decisione il membro dentro di lei, facendole sgranare gli occhi….
Iniziai a stantuffare con decisione mentre le mi guardava , ed ogni colpo, ogni affondo deciso. un lamento sensuale, un gemito di piacere….
Per stare in equilibrio ed affondare in Lei, con la mano destra le tenevo con forza i capelli, mentre con la sinistra le stringevo il seno, stringendo maggiormente ad ogni colpo inferto.
Sul suo viso una maschera di piacere si era impadronita del suo volto e i suo occhi si chiusero mentre una smorfia di piacere prese il sopravvento.
“Mauro, siiiiii siiiiiii ancora… di piùùù . ancora… ancora siiiiii ahhhh, ahhhh, ahhhh, mmmmhhhh di piùùù , spingi ancora, fammelo sentire fino in fondo, ancora ti prego, ti pregooooo!!!!!” !
Ed io spingevo inesorabile dando colpi forti facendola vibrare, facendola sussultare ad ogni affondo facendo sbattere il seno destro sulla parete della doccia.
“ Maurooo siii, siii, siiii, godoooo, godooo, vennngooooo, ahhhhhhhh, ahhhhhhhh, ahhhhhh, vengo, sto venendoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo”
La sentii tremare tutta e le sue mani si dovettero tenere saldamente al gruppo idraulico della doccia mentre godeva e mentre io continuavo ad affondare per venire fino a quando penetrandola sempre con maggiore foga le tirai con forza i capelli facendola gridare di dolore e svuotando in fica tutto il mio piacere emettendo anche io un imperioso “VENGOOOOOO….!!!”
Dopo aver riversato in lei il mio piacere, mi staccai da lei, la girai e le dissi “ora si che sei mia!!!”, quindi la baciai con passione. Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo quindi la presi per la mano e ci dirigemmo nella mia stanza…
Mi sdraiai e la feci sdraiare accanto a me, quindi riprendemmo a baciarci come due fidanzatini…
Quindi lei mi bloccò, come presa da un attimo di lucidità, dicendo “Mauroooooo che hai fatto !!!!!! sei venuto dentro……….!!!!!!!!!!!!!!!speriamo bene…. Ho paura… “
“tranquilla che non accadrà nulla…” quindi le accarezzai il viso e ripresi a baciarla e mentre la baciavo le accarezzavo il seno , il cui capezzolo divenne subito duro e lei mi accarezzava il petto con la mano scendendo fino al pene accarezzandolo per poi risalire …
Quindi le dissi “ da quanto tradisci tuo marito, con tuo cognato”
Si rabbuiò e abbassò lo sguardo terminando di accarezzarmi…..
“non sono una troia….sono solo una donna sola… mio marito sempre in giro per lavoro, quando va bene ritorna il fine settimana, a volte sta fuori un mese…venti anni così è tremendo…io ho resistito così duramente quasi 5 anni poi sono capitolata…”
“In che senso sei capitolata? Lui ci ha provato e ci sei stata o …”
“no!!!io non ci sono stata volentieri… poi dopo le prime volte ho dovuto fare di necessità virtù”
“ in che senso…………??, raccontami”
Anna iniziò: “Mio cognato ha cinque anni più di mia cognata e dieci anni più grande di me. Ho avuto sempre il sospetto che mi guardasse con occhio strano, come una preda da catturare più che come un cucciolo da proteggere…mi faceva sempre battutine strane quando eravamo soli, tipo “ma come fai senza tuo marito sei così giovane e bella…” cose così…ma sempre molto attento che non ci fosse nessuno…ogni volta che avevo un problema e mio marito era fuori e lui mi diceva di chiamare sua sorella… puntualmente arrivava mio cognato pronto per farmi la spesa, o per aggiustare qualcosina che non andava.
Intanto dopo 4 anni di matrimonio io rimasi incinta del primo figlio e lui sembrava essersi calmato. Nacque la ragazza, ed io con mio marito sempre sola dovevo fare tutto, per fortuna vi era sempre mia cognata e mio cognato che mi aiutavano con le necessità perché allora in allattamento non riuscivo a sbrigare tutte le cose… un giorno di mattina presto ebbi un problema con la lavatrice quindi chiamai mio cognato dicendogli se poteva venire…. Ero sola in casa venne e lo accolsi in vestaglia perché era il periodo di allattamento…, quindi gli spiegai il problema e lui subito andò in bagno per cercare di porre rimedio alla situazione. Nel frattempo si era svegliata la bimba quindi andai in camera da letto, mi sedetti sul bordo del letto ed iniziai ad allattare….
Mentre io ero intenta ad allattare non mi accorsi che lui era salito a controllare che fosse tutto a posto, ma io non lo avevo sentito, intenta come ero ad allattare mia figlia.
Praticamente mezza vestaglia mi copriva e l’altra mezza era tutta tolta avevo il seno in vista…Ad un tratto avvertii la sua presenza e notai che nuovamente mi guardava con quella luce negli occhi che sembrava non avesse più.. ero in un forte imbarazzo, mi sentivo bruciare di vergogna, gli dissi solo se aveva bisogno di qualcosa… e lui rispose “..si, ma ne parliamo dopo che termini….”. Notai che si era messo una mano in tasca e faceva dei movimenti strani come se si lisciasse qualcosa, e notai che aveva un certo gonfiore al centro dei pantaloni….terminai di allattare che nel frattempo si era addormentata, ma nella fretta di adagiarla nella culla che non mi sistemai la vestaglia, quindi mi alzai mezza nuda per coricare la piccola…
Subito dopo che ebbi sistemato mia figlia nella culla, mi ritrovai lui alle mie spalle che in un attimo mi abbracciò da dietro afferrandomi il seno ed in un attimo mi ritrovai senza vestaglia. Gli dissi sottovoce per non svegliare la bimba appena addormentata di fermarsi, che cosa stava facendo e di lasciarmi subito, ma lui con lo stesso tono di voce mi rispose che erano 4 anni che aspettava un momento come quello, che da quando mi ha visto la prima volta con mio marito, all’epoca fidanzati, era impazzito di gelosia, che mi voleva a tutti i costi ed ora, finalmente, mi avrebbe presa…
Io non riuscivo a liberarmi, lui era più massiccio di me, più alto e mi ritrovai subito la sua mano destra che mi stava palpando con foga il seno destro e la mano sinistra sulla fica...
Mauro più non volevo stare alle sue voglie e, cercavo senza fare troppo rumore per non svegliare la bambina, più lui prendeva possesso del mio corpo.
La sua bocca era sul mio collo mi baciava, mi leccava, mi mordeva... Io cercavo di togliere le sue mani dal mio corpo usando le mie, ma LUI era più forte.
Ad un tratto avvertii chiaramente le dita della sua mano sinistra intrufolarsi dentro la mia fica ed affondare… le sue dita erano così grosse, ruvide, callose e ne infilò due contemporaneamente…
Io non avevo rapporti con mio marito da mesi, per via dell’ultimo stato della gravidanza, poi la nascita di mia figlia, lui poi sempre fuori e quando veniva si accontentava di farsi fare un pompino o una sega con le tette, ero in astinenza totale ed ero inevitabilmente molto sensibile.
Quindi tra la mano destra di mio cognato sul seno e sul capezzolo che me lo stava strapazzando e le dita della mano sinistra dentro la fica che facevano dentro e fuori e sentire il suo membro eretto e duro come una pietra che mi strusciava e pressava sul culo ebbi un orgasmo e venni copiosamente nella sua mano.
L’emozione provata da me fu fortissima anche se avuta controvoglia… e lui se ne accorse subito, infatti dopo che venni mi lasciò per un attimo, si mise di fronte a me e con un ghigno si mise in bocca la mano sinistra succhiandosi con avidità le dita e mi disse che avevamo appena cominciato… io gli dissi di fermarsi perché la bambina dormiva, lui mi prese la mano e con forza mi portò nel salotto di casa, e mi spinse sul divano.
Quindi si spogliò in un attimo buttando tutto per terra levandosi le scarpe, i pantaloni e le mutande, poi la maglia, si avvicinò con il suo membro in tiro verso di me. Io ero disorientata e non ero riuscita a ricompormi.
Arrivò davanti a me che ero rannicchiata sul divano, allungò la mano sul mio capo e mi prese per i capelli che tenevo raccolti con una coda e portò il mio viso ad un cm dal suo bastone.
Io con le mani cercai di fermargli il braccio posando il mio sinistro sul suo destro in quanto la sua mano destra aveva in mano il membro e stavo poggiando la mia mano destra sul suo sinistro, ma lui con la mano sinistra mi spostò la mano destra mi prese per la coda dei capelli facendomi emettere un “AHIA” e approfittando della mia bocca aperta con la mano destra introdusse il membro duro in bocca. Mi obbligò a succhiare e leccare tenendomi per i capelli, ma tutto ciò non durò molto, perché mi disse che mi voleva letteralmente “spaccare la fica…” Quindi mi sdraiò per terra si coricò di sopra, mi allargò decisamente le cosce e iniziò a pomparmi come un animale. Mi leccava e mi baciava ovunque sul mio corpo… dava spinte secche con forza inaudita. Sembrava volesse farmi capire che io ero solo sua e di nessun altro e allo stesso tempo punirmi per avergli fatto attendere tutto questo tempo per scoparmi.
Ogni bordata dalla sua bocca usciva un grugnito animalesco, “troia prendi, così, ti spacco tutta, siiihh!! cosiiihh!! finalmente sei mia!!! mia!!tutta mia!!!! la mia cagnaaa!!!, la mia puttanaaa!!! solo mia”.
Mi insultava in modo vergognoso e venni non so quante volte di seguito…. Lui in quel momento era il mio padrone assoluto, il mio dominatore...era talmente eccitato che non si rese conto che mentre mi scopava mi stringeva così forte il seno che fuoriusciva del latte dal capezzolo, e quando vide lo vide uscire iniziò a succhiare con forza e avidamente, provocandomi sia dolore che un piacere violento.
Sai Mauro, quest’azione del bere il mio latte mentre mi stringeva il seno, mentre mi possedeva in modo assatanato e violento mi crearono un effetto irrazionale, illogico, imprevisto.
Da che ero inerme e passiva ai suoi modi iniziai a partecipare… ho la scena nitida dinanzi ai miei occhi…
Gli chiusi le gambe sulla schiena e gli presi con le mani i capelli tirandoli ed attirando la sua attenzione.. lo incitai a continuare a scoparmi in quel modo…
“daiiihhh, cosìììììì lurido bastardo!!! scopami così” gli dicevo,” più forte!!!! oddio siiiii, pìù forte ahhhh godoooo godoooohhh!!!! mi stai scopando a dovere, siiiiiii godooooooo godooooooo, ancoraaaa ancora!!!vieni dentro di me ti voglio sentire spruzzare dentro di meeeeeee godooooooo!!!!”
Con le mani gli avvicinai la testa al mio viso e lo baciai io stavolta.
Lui era definitivamente impazzito iniziammo a baciarci con tale foga e passione che nemmeno io mi riconobbi!!!!dopo poco svuotò dentro di me una gran quantità di sperma con un grugnito che mi fece rabbrividire.
Si staccò da me solo quando il suo membro si ammosciò e si alzò per andare verso il telefono che era in cucina e chiamò subito a mia cognata dicendole che era da me per la lavatrice, che era un problema serio e che l’avrebbe tenuto occupato tutta la giornata…
Poi ritornò da me che nel frattempo mi ero rialzata e mi ero seduta sul divano con la testa tra le mani a riflettere tutto ciò che era successo…ero ancora nuda e mi ero sciolta i capelli….
Appena mi vide mi disse, “sei ancora più bona con i capelli sciolti…” quindi si sedette accanto a me e mi alzò il viso e mi disse “ti è piaciuto… ho visto quanto e come hai goduto.. ah ah ah ah sei la femmina da letto più calda che ho incontrato….come cazzo fa tuo marito a lasciarti da sola… ah ah ah buon per me… perché lo sai che te ora sei cosa mia e ti scopo come e quando voglio vero???” avevo gli occhi bassi non riuscivo a guardarlo, mi sentivo sporca, molto sporca….però è vero mi era piaciuto il modo come mi aveva posseduto, mi sentivo realmente desiderata sopra ogni cosa ed era come se mi fossi liberata da ogni mio freno inibitorio, si... mi sentivo libera…
Il fatto che non lo guardavo gli dava fastidio infatti mi disse con rabbia di guardarlo mentre parlava…
Io gli dissi di lasciarmi stare che era un bastardo che mi ha preso con la forza che non volevo che non lo avrei fatto più…
Lui, però sapeva che mentivo, infatti ridendo mi disse “ahh siii, bene...sei una troia e pure bugiarda.. io me ne vado, tanto oramai ti ho scopato….ed ora appena arrivo a casa mi scopo tua cognata pensando che sia tu!!!”
Si alza prende i vestiti e si incammina verso il bagno…. Questo fatto mi scosse, fu come ricevere 2 ceffoni violenti ebbi dentro me un attacco di gelosia….mi alzai di corsa verso di lui e lo abbracciai da dietro stringendolo e facendoli sentire il mio seno schiacciato sulla sua schiena dicendogli “aspetta!!!!fermati!!!!non andare!!! perché scoparti tua moglie pensando che sia io, quando hai me e puoi scopare me!!!!!!ti prego resta e scopami!!! scopami ancora, e ancora ,ed ancora tutte le volte che vuoi…!!!”
Io non credevo alle mie orecchie, a quello che gli avevo detto, a quell’ammissione di essere sua… con un matrimonio di soli 5 anni alle spalle ed una bambina neonata…
Lui lasciò cadere i vestiti per terra, mi tolse le mani dal suo petto e si girò…
“ANNA, ANNA ANNA…...te l’ho detto tu sei mia e farai tutto quello che dico, e ti farai scopare ogni volta che vorrò, quando e dove vorrò….” io dissi di si con la testa, mi prese con forza mi avvicinò a se e iniziammo a baciarci solo che stavolta io rispondevo con voglia ai suoi baci e ai suoi abbracci… il membro si ridestò immediatamente e sentivo che si ergeva. Avevo le sue mani sul mio culo che me lo stava palpando e mi stese nuovamente per stendere per terra, mi allargò le cosce ed iniziò letteralmente a mangiarmi la fica...venni 2 volte in preda a spasmi violenti, mai nessuno sino ad allora mi aveva mai leccato, nemmeno mio marito che voleva solo scopare e senza preamboli….
Lui era pronto col membro nuovamente in tiro e duro, ma stavolta lo fermai un attimo prima che mi penetrasse e gli dissi “aspetta un attimo, sposto la culla della bambina nel corridoio, così non si sveglia, e andiamo in camera da letto, voglio che mi scopi sul letto!!!”
Lui fece un ghigno malefico e mi precedette nella camera da letto, spostò lui la culla e la sistemò non proprio nel corridoio ma in una stanza vicina, poi si sdraio sul letto e mi disse “ora vieni e succhiami” io andai e dopo averlo succhiato per un poco mi impalai e facemmo l’amore con me sopra. Lo cavalcavo come una indemoniata, le sue mani che mi stringevano con forza i seni, dopo che raggiunsi il primo orgasmo mi capovolse e mi rimise sotto e riprese pomparmi con forza come prima e mi piaceva da matti venni almeno altre 3 volte prima che lui svuotasse nuovamente dentro di me tutto il suo ardore.
Trascorse tutto il giorno a casa mia…
In casa camminava totalmente nudo e pretese che facessi lo stesso io… ogni scusa era buona per toccarmi, baciarmi mi scopò per tutto il giorno senza tregua, non era mai sazio, mi lasciava libera solo per allattare e fare addormentare mia figlia. Figurati che fu così bastardo che mentre chiamò mio marito ed ero in piedi, ovviamente nuda mentre parlavo al telefono, si avvicinò da dietro volle possedermi in quel modo, in piedi da dietro, e feci una fatica bestiale per non farmi scoprire….fu doppiamente bastardo, perché mentre parlavo lui da dietro mi palpava però con dolcezza il seno mentre mi scopava molto lentamente, quasi volesse farmi assaporare tutto il suo cazzo duro.. io ero appoggiata con i gomiti sulla credenza della cucina ove c’era il telefono, e lui lento entrava ed usciva da me, dandomi un piacere non rude, ma dolcissimo….. stavo impazzendo ma alo stesso tempo non vedevo l’ora di chiudere la telefonata per essere presa in modo selvaggio. Infatti appena salutai mio marito mi prese con una tale violenza da dietro che si, mi fece godere da matti, ma mi fece male. Furono 5 minuti da urlo, perché urlai dal piacere ma anche un pò per il dolore…
Ma la cosa che ancora oggi non mi perdono, che mi fa tuttora un certo effetto, è che io dopo la prima volta ci stetti sempre... avevo bisogno di sentirmi donna e lui mi fece sentire desiderata, cosa che mio marito non dimostrò quasi mai, almeno quanto lui…e quel maledetto giorno, lui, approfittò pienamente di me e della mia sottomissione.
Mi diceva “vieni e succhiamelo” ed io andavo mi accoccolavo ai suoi piedi e lo succhiavo, mi diceva mentre era seduto su una sedia “vieni che ho voglia di te”, io mi dirigevo da lui, mi sedevo sopra di lui e lo facevamo sulla sedia… dopo l’ennesima volta che mi aveva scopato ed avevo realmente la fica dolorante per tutte le volte che mi aveva sbattuto in tutti i modi, non essendo sazio volle prendermi anche il culo…. Io subito non volli mi rifiutai categoricamente.. So solo che mi disse testuali parole “ femmina tu da oggi sei solo cosa mia e con le buone e con le cattive ti sfondo il culo… sappi che il tuo caro maritino quando è fuori per lavoro alle puttane questo fa…., e lo so perché tra uomini si parla di certe cose.. lo so che tu con lui non lo hai mai voluto fare. Solo che oggi tu lo fai con me perché sei la mia puttana e lo sarai per sempre… e tu mi vuoi, vuoi che ti scopi e vuoi che ti inculi”.
Mi ha preso con la forza per un braccio portandomi in camera da letto, mi messo sul letto, mi ha girata prona e mi ha iniziato a leccare il culo con foga…. Mi stimolava con la lingua tutta la figa, salendo con dalla figa al culo e viceversa, mi sditalinava in figa quando mi leccava il culo e mi infilava le dita in culo quando mi leccava la figa…non si fermò mai se non quando all’ennesima mia venuta lo supplicai proprio di farmelo sentire in culo…e lui prontissimo, dopo avermi allargato per bene mi ha letteralmente sfondato. Mi ha aperto in due l’ano, mi prese con così tanta enfasi che io sentii un male pazzesco mi sentivo bruciare, ed allargare tutta, ma più mi lamentavo più spingeva e mi fece godere di un piacere mai provato, così travolgente che mi disorientò molto, e il sentire che spruzzava dentro il mio ano lo fece godere parecchio……
Fatto sta che per mantenere i ruoli di dominio lui non mi prese più la fica, dicendo che era affare di mio marito e che lui da me voleva solo il culo. E da allora ogni occasione fu buona per incularmi e tutt’ora quando ha voglia devo soddisfarlo… e non so dirgli di no perché oramai sono quasi venti anni che lo fa e a me piace come lo fa…. “
Il suo racconto mi aveva fatto eccitare tant’è che mi prese di sua iniziativa il membro eretto in bocca, mi sorrise e mi spompinò fino a farmi venire nella sua bocca. Quando si rivestì prima di andare via mi disse “ è stato bellissimo sentirsi desiderata da un uomo più giovane, sentimi tua è stato travolgente…. Io mio marito l’ho tradito solo con mio cognato… mi hai fatto riscoprire determinate emozioni che pensavo fossero svanite, quindi io per te, se mi vorrai avere ancora ci sarò sempre”
Ci baciammo con molta passione e da li iniziò una bella storia solo di sesso senza compromessi sentimentali che durò circa un 5 anni…..

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