Marta , la madre del mio migliore amico 3ª parte

Scritto da , il 2022-09-04, genere etero

La storia con Marta, fu intensa e non senza momenti difficili… durò quasi ininterrottamente per 3 anni, anche se anche in seguito avemmo dei momenti di sesso molto intenso. Ma orientativamente quando io avevo 34 anni e lei 61, inevitabilmente, le nostre esperienze sessuali, anche se saltuarie, frutto più che altro di voglie improvvise e/o di momenti in cui si ricordavano i vecchi tempi, cessarono per comprensibili scelte diverse… ma furono in totale quasi 15 anni di sesso pieno e totale in cui Lei per me, anche per non perdermi del tutto, si spinse a fare cose che giudicava impensabili, mettendo a serio rischio il sereno vivere della sua famiglia…..
La storia con me ebbe risvolti particolari ed interessanti per Marta. La ringiovanì ancora di più negli atteggiamenti… Lei che era sempre stata un tipo giovanile e con un passato abbastanza “libertino” , come mi confido e mi raccontò…. Da quando iniziò la nostra relazione segreta anche nel modo di pensare, nell’atteggiamento i cambiamenti furono evidenti… ed in certi casi ebbe difficoltà a nascondere il nostro segreto non solo in famiglia ma anche nelle confidenze più intime con le amiche, delle quali mia madre era una delle più strette…..
Ebbe molte storie fino a prima di sposarsi, anche subito poco “dopo” le nozze tradì il suo Nunzio, per poi dedicarsi solo a LUI nonostante le continue avances che riceveva giornalmente dai colleghi ma che riusciva tenere abbastanza a bada.
Gli unici intoppi nel suo matrimonio furono il Martelli che approfittò di lei, e qualche anno prima un collega che poi venne trasferito (per fortuna disse lei) in altra città al Nord.. Mi raccontò che era un periodo difficile e non si sentiva valorizzata come donna e questo collega riuscì a farla sentire nuovamente femmina, ma con lui oltre a dei rapporti orali non andò…
Marta diceva sempre che Nunzio, il marito, era un bravo ragazzo, forse troppo, dolce premuroso, ma a volte troppo legato al suo lavoro, abitudinario, e sessualmente la classica scopata veloce e a volte senza preliminari, quello che la faceva andare in estasi , senza sussulti e via…. Si erano sposati perché pensava fosse amore… ma erano trascorsi quasi 20 anni di matrimonio…..
Di Marta amavo tutto il fisico formoso e sodo, la sua capacità di liberarsi da remore se ben stimolata ed eccitata, solo una donna le fu superiore sessualmente e con la quale contemporaneamente ebbi una storia altrettanto lunga e che ancora mi da molto soddisfazioni… lei è Giusj, mia zia, la sorella più piccola di mia madre, 12 anni più grande di Me.. ma questa è un'altra storia che a parte vi racconterò……
Come dicevo la nostra storia durò con fasi varie ed alterne per ben 15 anni, e nacque in un caldo pomeriggio di Luglio.
Nei primi giorni di Agosto, però, una notizia sconvolse Marta e la sua famiglia… infatti morì il suocero, il padre di Nunzio… questo tragico evento notai che la colpì molto…. Ed è strano vedere una nuora così legata al suocero, così afflitta e addolorata…
In quei giorni e nei successivi Marta mi cercò molto, aveva bisogno di me, della mia vicinanza, ed ogni occasione era buona per restare con me, da soli… non che a me non piacesse, anzi… facevamo sempre l’amore con passione ed intensità… non faceva altro che ripetermi quanto mi amasse, che non voleva perdermi e guai a me se io l’avessi tradita o allontanata…
Ma in quei giorni, ripeto, aveva bisogno di essere coccolata e sentirsi importante e voluta bene.
Alla fine io ero sempre un ragazzo di 19 anni, che sebbene potessi renderla appagatissima dal punto di vista sessuale, le attenzioni che cercava in me erano anche eccessive per la mia età..
Quindi un pomeriggio che con una scusa mi portò in auto nel nostro “posto segreto”, una pineta poco nota e mai frequentata ove si scopava e basta…, le chiesi cosa aveva, perché era troppo strana…
Improvvisamente si rabbuiò, io lo notai e dopo qualche carezza la spinsi a liberarsi del peso che aveva….
Quello che mi raccontò ancora oggi mi fa restare sconvolto……
“sai Mauro, la morte di mio suocero , mi ha profondamente destabilizzata… certo aveva 80 anni, portati bene , ma un segreto accomunava lui a me…in modo indissolubile…”
Iniziai a essere curioso e nello stesso tempo avevo paura ad ascoltare, ma la invitai a continuare…
“io conobbi Nunzio perché il terreno agricolo dei miei nonni confinava con quello di suo padre….ci si conosceva sin da piccoli ma mai ci siamo frequentati… poi da grandi ci incontravamo ogni tanto quando visitavo a mia nonna e raggiungevo mio nonno al campo e lo vedevo con suo padre a lavorare la terra…. Mio suocero Giulio, di cui, come sai porta il nome mio figlio, era un uomo alto, fisico imponente, mani grosse da lavoratore e consumate nei campi…insomma una chiacchiera tira l’altra e con Nunzio abbiamo iniziato a frequentarci, fino a quando ci siamo fidanzati ufficialmente. Mio suocero Giulio, non ebbe mai, a mio parere, un grande entusiasmo per me, però sapevo e sentivo che non era vero.. lo avvertivo ogni volta che il suo sguardo si posava su di me….anche se per pochi secondi, riusciva a farmi sentire in imbarazzo, mi faceva sentire nuda….era uno di poche parole con me oltre i soliti ed educati convenevoli non andava…. Però, sai , le cose tra me e Nunzio bene o male andavano bene e quindi decidemmo dopo 2 anni di sposarci… nonostante ciò io frequentavo pochissimo casa dei miei suoceri, era più Nunzio a venire da me… ma ogni volta che io andavo lui, Giulio,
stava poco con noi, con delle scuse si allontanava spesso, ma ogni occhiata mi lasciava stare inquieta…,mi procurava dei brividi…”
La situazione si faceva interessante, capivo che il peso che aveva Marta era molto forte pertanto ricordo che in auto la feci accovacciare tra le mie gambe e la accarezzai sul capo per rasserenarla e farla parlare…. Aveva un abitino tipo prendisole giallo, con delle bretelline che nella parte posteriori era un tutt’uno con la stoffa mentre sulla parte anteriori erano unite alla stoffa con dei bottoni, il cui scopo era far scivolare il vestito appena sganciate….
Quindi continuò…
“arrivammo al giorno delle nozze… la cerimonia in chiesa tutto andò perfettamente per come organizzato… poi la cerimonia presso la villa “xxxxxxxxxx”( non dico il nome per opportunità), con un catering perfetto….notai però che lo sguardo di mio suocero Giulio pur essendo più sorridente era strano e, le poche volte che i nostri sguardi si incrociarono, i suoi occhi neri erano più penetranti del solito…. Dopo il pranzo ed il taglio della torta ed il tanto vino bevuto, io salì al secondo piano, ove si trovavano le camere che noi sposi avevamo in omaggio per trascorrere alcuni giorni… mentre chi voleva stare a pernottare poteva usufruire del primo piano…. Appena entrai in camera, mi ricordo, socchiusi la porta e mi diressi in bagno a sciacquarmi il viso, quando sentii chiaramente la porta che si chiudeva ed alcune mandate di chiave che venivano date… pensai fosse Nunzio…. Entrai sorridente ancora in abito da sposa e mi trovai dinanzi Giulio…era diritto dinanzi a me con le mani in tasca che mi osservava in modo penetrante…. Io non riuscii a dire una parola…. Ero letteralmente immobile, pero sudavo freddo….sentivo il sudore che mi rigava la schiena. Non riuscivo ad emettere suono dalla bocca. Giulio iniziò a venire con passo lento ma fiero verso di me con le mani in tasca…. Si fermò solo quando il suo petto era quasi a contatto con me… mi sentivo dinanzi ad una montagna. Lui disse soltanto una frase “io so che tipo di donna sei, l’ho sempre saputo dalla prima volta che ti vidi…. Che eri ancora minorenne… oggi ti sei sposata con mio figlio Nunzio, ma lui non ti merita…tu hai bisogno di ben altro”, lo disse con tono fermo, deciso, autoritario. Dopo di che mi girò. Mi sciolse i laccetti del vestito che scivolò a terra mi rigirò verso di lui, mi squadrò da testa a piedi, ero solo in reggiseno a balconcino, mutandine e reggi calze…. Con le dita della mano destra arpionò il centro del reggiseno e tirò con forza strappandomi letteralmente il reggiseno. Avevo i capezzoli duri che mi facevano male dalla tensione. Mi guardò di nuovo e non disse una parola era sempre dinanzi a me nel suo fisico impostato…aveva 60 anni, ma ne dimostrava almeno 15 di meno. Rimise le mani in tasca e mi scrutava….io ricordo che lo volevo, desideravo quell’uomo con le mani grosse e rovinate dal sole e dai campi cosi rudi e forti. Come un automa mi inginocchiai dinanzi a lui, gli sbottonai i pantaloni glieli scesi e gli abbassai le mutande. Emerse immediatamente un membro grosso e duro… feci fatica a entrarlo fino alle palle in bocca….iniziai a leccarlo e succhiarlo, più lo leccavo più mi sembrava crescesse e dopo 5 minuti di pompa, sentii la sua mano fermarmi la testa. Mi prese per i capelli senza farmi male e mi fece alzare…. Quindi con molta lentezza si levò la giacca, la camicia, si tolse i pantaloni e le mutande, rimase nudo… posò tutto su una sedia in ordine… poi si avvicinò a me e con il solo incedere verso di me, mi spinse verso il muro, mi abbassò le mutandine restai solo con il reggicalze. Chiusi gli occhi e non ebbi il coraggio di vedere cosa faceva, sentii solo che sputò sulla sua mano ed evidentemente si lubrificò l’uccello, ma io ero già bagnata di mio in modo osceno… quindi senti la sua mano che mi prese il braccio e mi fece girare…, poi la poggiò aperta sulla schiena nuda e mi fece inarcare. Dopo qualche secondo avertii chiaramente il suo pene all’ingresso della fica….Mauro gocciolavo di sudore e di piacere….era una situazione di eccitazione fortissima, un silenzio carico di adrenalina… avevo caldo e brividi di freddo… Poi il silenzio venne squarciato da una sua frase… disse “ora sentirai come Ti deve scopare un uomo vero”. Le sue mani bloccarono i miei fianchi, io riuscii in un attimo a poggiare le mie mani aperte sul muro, ed in un colpo solo sentii il suo membro fino in fondo.
Non riuscii ad emettere un grido, ma solo con il suo affondo mi fece venire… restando alcuni secondi che sembravano interminabili con il suo membro duro dentro di me che tremavo dall’orgasmo. Quindi iniziò a spingere con decisione….e forza.
Sono stata totalmente sua per almeno mezzora. Una mezzora intensa, non so quante volte ho goduto, mi ha presa da dietro con violenza inaudita, quasi a voler far capire chi comandava, colpi secchi e decisi poi mi ha girata, mi ha sollevato in braccio io gli misi le mani intorno al collo le gambe attorno alla sua vita… e mi scopò in piedi sbattendomi al muro , ed ogni affondo mi sollevava… il tutto mentre mi guardava dritto negli occhi senza mai baciarmi, poi dopo un altro poco si sedette su una sedia senza fare uscire il cazzo dalla fica e fui io a cavalcarlo senza tregua, non aveva un attimo di pausa quell’uomo, mi sembrava di stare seduta su un tronco di legno. Salivo scendevo su e giù sia piano e sinuosa che in preda a spasmi di piacere, eravamo tutti e due un bagno di sudore… al mio ennesimo orgasmo, mi prese e mi distese sul letto, si mise di sopra e cominciò a spingere come un animale, iniziavo a sentire dei grugniti…. Mi disse “ sei una troia, una cagna da monta, non ti inculo solo perché sei di mio figlio… ma lui non ti merita… sei troppo femmina e puttana per lui, che non ha capito un cazzo di te. Tu hai bisogno di un uomo vero, di uno come me, anzi tu dovevi avere Me!!!!!”detto ciò, mi ha letteralmente scopato per altri 5 minuti con affondi tremendi fino a svuotarsi dentro…… e solo mentre godeva in me mi ha baciato con una tale avidità che sembrò volesse rubarmi l’anima…mi ha letteralmente posseduto in quella mezzora di fuoco mi sono sentita un oggetto in totale sua balia…e godetti tantissimo come non mai in vita mia….dopo di che si vestì e se ne andò….non accadde più nulla tra me e lui, fu sempre galante e gentile premuroso come non mai…ma non mi sfiorò più nemmeno con lo sguardo, anche se molte volte anche con lo sguardo gli feci capire che lo avrei voluto, ma Lui nulla. L’unico dubbio che mi porto dentro è che probabilmente mio figlio Giulio, che volli soprattutto io chiamare come il suocero, sia in realtà suo figlio e non di Nunzio…. Ma non ho mai avuto il coraggio di fare esami approfonditi…. Ecco perchè la sua morte mi ha sconvolto così tanto”.
Questo racconto, ricordo mi segnò profondamente, mi lasciò sconvolto, ma con una voglia di Marta sempre maggiore, lei se ne accorse perché dopo il racconto avevo il membro che pulsava dentro i pantaloncini, e fu lei stessa che mi sbottonò, lo fece uscire dandogli respiro e dopo averlo baciato , annusato accarezzato e strofinato sul viso mi disse una frase che ancora risuona nelle mie orecchie…
“Mauro dopo Giulio te sei l’unico che mi ha fatto sentire donna in quel modo…mi hai fatto sentire cagna e troia, ma solo per te, sono solo tua, fai di me quel che vuoi, ma amami come io amo te”
Queste parole erano troppo per me le spinsi il pene in bocca e mi feci fare uno dei pompini più belli che ebbi ricevuto. Leccava e succhiava, leccandomi dalla punta del glande fino alla base per poi ritornare su e slinguazzarmi con fare veloce con la punta della lingua il frenulo, per poi roteare la lingua su tutta la cappella violacea e gonfia e riprenderlo in bocca… fece così in continuazione, per poi aumentare il ritmo del succhiare. Fui talmente assorto e trasportato in una dimensione del piacere che non mi accorsi di venire e senza dire nulla le inondai la bocca di sperma e subito mentre venivo mi resi conto che il mio membro era nella sua bocca e mentre mi accorsi che lei stava per uscirlo fuori, le bloccai la testa con le mani inarcai il corpo verso l’alto e terminai la venuta in bocca…
Marta non si aspettò questo e fu costretto ad ingoiare tutto per non affogarsi………
Appena si riprese mi guardò prima con aria incazzata, poi subito dopo con un sorriso malizioso mi disse” era la prima volta che ingoiavo….se vuoi lo farò di nuovo, ogni volta che vorrai, ma solo a te che sei il mio uomo” detto questo ci baciammo e le feci togliere le mutandine, sdraiai il sedile e la feci salire in modo tale che a sua fica era sulla mia bocca.. iniziai a leccarla fino a farla godere e visto che il mio membro e riprese vigore, si mise a cavalcioni a facemmo una grande scopata , dove mi cavalcò in modo così dolce e sensuale che godemmo quasi insieme, con lei che potè letteralmente gridare i suoi piaceri senza paura di essere sentita……
To be continued…

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