Il mio vicino e l'intimo della moglie parte 1
di
VanessaTrv
genere
bisex
Qualche anno fa ho vissuto uno dei periodi più belli e divertenti della mia vita, grazie soprattutto ai miei vicini di casa.
Vivevo da solo in un piccolo appartamento di un condominio molto bello, con il cortile interno e accanto a me c'era una bella coppia sulla 50ina. Lei, Paola, bionda, occhi azzurri, tettona, vestita sempre da gran figa, con scollature vertiginose, minigonne che lasciavano intravedere le autoreggenti e tacchi irresistibili; Lui, Marco, castano, magro, bel tipo, molto simpatico. Devo ammettere che lei mi provocava pensieri e desideri di ogni tipo, soprattutto quando la trovavo in ascensore e sembrava divertirsi nel creare una situazione "ambigua"....
Spesso ci siamo trovati per bere qualcosa insieme, ma mai avrei immaginato che di li a poco sarei entrato ancor più in intimità con loro. Vi racconto il primo episodio avuto con lui.
Una sera di maggio ero a casa e avevo voglia di indossare e scattarmi qualche bella foto sexy così ho indossato un vestitino, perizoma di pizzo, autoreggenti e tacchi. Ma quella sera avevo voglia di essere completamente femmina e così ho messo la parrucca, mi sono truccata e ho iniziato a divertirmi davanti alla fotocamera. Faceva già abbastanza caldo, quindi ho aperto un po' la portafinestra per far entrare un po' d'aria..
Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio da Marco: "Complimenti! Stai davvero bene così vestita!" In quel momento ho realizzato che dall'apertura della finestra si poteva vedere tutto da casa loro, mi sono nascosta vicino alla parete dalla vergogna.. ma decisi di rispondere ; "Grazie! Non immaginavo potesse piacerti.. mi vergogno un po' ". Lui immediatamente mi ha risposto: "Non ti preoccupare. Puoi stare tranquilla. Rimarrà un segreto tra di noi. Paola è via stasera che ne dici se ti raggiungo per una birra? ".
Non sapevo cosa rispondere..ero eccitata e sorpresa al tempo stesso, mi vergognavo da matti per essermi fatta vedere da lui e contemporaneamente desideravo invitarlo da me. Accettai. Con il cuore che batteva a mille aprii la porta di ingresso per farlo entrare. Entrò velocemente con un sorriso enorme, due birre fredde in una mano e uno zainetto nell’altra. Mi guarda e mi dice subito: ” Sei veramente sexy “ Ringrazio, non so come comportarmi e quindi apro le birre rispondendo: “ Mi piace essere provocante quando indosso”. Brindiamo e beviamo, lui inizia ad accarezzarmi le gambe mentre mi chiede da quanto tempo ho questa passione, risposi che indosso da tanto, ma che avevo pochissima esperienza perché mi piace incontrare chi indossa come me. “Speravo mi dicessi così” - disse Marco aprendo lo zainetto – “Anche io ho la tua stessa passione” tirando fuori un paio di mutandine, delle calze autoreggenti, un reggiseno, una gonnellina corta e una camicetta. “Sono di Paola?” chiedo “ Si, adoro mettermi le sue cose! Hai visto come si veste? Non dirmi che non ti fa effetto..” “ Mi fa impazzire se posso essere sincero ..è una donna stupenda e si veste da dio” Mi fa sentire il profumo della sua lingerie: inebriante. Vorrei leccare il perizoma di Paola, ma non so se lui apprezzerebbe quindi lascio stare per il momento. Si spoglia dagli abiti maschili e inizia a cambiarsi
Non mi sembrava vero, il mio vicino di casa si stava travestendo davanti a me. Aveva delle gambe veramente belle, avvolte dal nylon erano perfette, il culetto piccolo e tonico appena attraversato dal perizoma che a stento conteneva il suo uccello già eccitato.
Anche il mio aveva iniziato a spingere sul pizzo del mio perizoma nero. Così presi la birra, mi avvicinai e lui immediatamente fece partire le mani sul mio corpo, mi toccava le cosce e mi stringeva le chiappe con passione. Posai la birra e liberai anche le mie mani, il contatto con il nylon mi dava un brivido lungo la schiena che finiva sotto le palle.
Mi presti un po' di trucco?" mi disse sussurrando "E me lo chiedi? Certo!" Dopo aver messo rossetto e matita tornò da me, con uno sguardo da vera porca. Ci baciamo immediatamente e le propongo di parlarci al femminile... Scontato dire che accettò entusiasta.
La feci sedere in divano e in piedi davanti a lei iniziai a massaggiargli il pacco con il piede sinistro. Gemeva e respirava a fondo, il pacco si gonfiava sempre di più, sbucando fuori dall'intimo, cosi gli dissi "Ora leccameli" "Subito mia padrona" Mi sfilò le scarpe leccando bene i tacchi per poi prendersi cura del piede . La lingua scorreva sul collo e sulla pianta, lo metteva in bocca fino a sbavare, il suo arnese era gocciolante di desiderio. Vedere quella cappella umida e turgida mi fece perdere la testa..Pochi istanti dopo ero in ginocchio con il suo uccello in bocca, duro come il marmo.
"Ti piace troia?" gli chiedevo tra una ciucciata e l'altra, strusciando il mio pacco sui suoi piedi "Che bocca che hai.. Mi fai morire" continuava a ripetermi.. Ci spostiamo in camera, il mio letto è grande, luci soffuse. Ci baciamo ancora, a lungo, avvinghiate. Sul comodino avevo il gel lubrificante, il dildo e qualche altro giocattolino. Presi il gel e iniziai a bagnare i nostri corpi mentre le lingue si intersecavano. Prese in mano entrambi i nostri membri umidi, segandoli insieme.
In pochi istanti si mise a 69 su di me. Senza dire una parola mi strappò le mutandine e lo prese in bocca dandomi lo spettacolo del suo culetto a pochi centimetri dalla faccia. Gli schiaffeggiai le chiappe dicendogli di succhiarlo tutto, di metterlo in gola, spostando il perizoma dal buchetto. Presi ancora il gel per vedere quel lato b così sexy tutto bagnato. Sentivo la sua saliva colare dal cazzo fino alle palle, quando la mia lingua toccò la sua pelle iniziò a tremare, chiedeva di leccarglielo a fondo, cosi dopo aver allargato le chiappe con le mani, misi la lingua dentro, facendola uscire ed entrare a ripetizione. Ho la lingua lunga e a punta, perfetta per stimolare il buco fradicio della mia amichetta. Mugola la cagna, mentre non smette di andare su e giù con la bocca, prendo in mano il suo uccello e lo mungo mentre continuo ad affondare la lingua dentro di lei.
La fermo e le ordino di stendersi supina. Obbedisce. Parto dal basso salendo sempre più verso il suo volto, leccando e toccando. Mi misi seduta sulla sua faccia allargando il culetto: presi la birra ancora rimasta nella bottiglia e la feci colare "Bevi dal mio culo" le ordinai, leccava e muoveva la bocca su tutto il culo, dandomi un piacere immenso.
Mi piegai in avanti per riprenderglielo in mano e successivamente in bocca, sentii la sua cappella pulsare, cosi dissi " Quando stai per sborrare avvisami che la voglio tutta sui tacchi". Mi staccai dal suo corpo, che ormai era diventato una droga per me, per prendere il dildo e un plug. Li metto in bocca per bagnarli per bene, "Scegli" le dico sensualmente "Il dildo" rispose mentre si metteva a pecora. Culetto in alto con le gambe divaricate, la schiena in avanti e la guancia appoggiata sul letto, mi guardava in attesa di farsi aprire tutta. Non persi tempo, dopo averla leccata ancora un pochino, appoggiai il dildo sulla fica anale e delicatamente lo spinsi dentro di lei, che si lasciò andare ad un "Mmm siii" che mi eccitò ancora di più. "Ancora! spingilo tutto dai..Sii così.. scopami il culo" la troia godeva come una matta. Le metto un piede davanti alla bocca, non perde occasione per leccarmelo mentre continuo a far entrare e uscire il dildo dal suo buco.
Il suo clito duro dondolava ad ogni colpo, lasciando cadere delle gocce di precum, ansimava e mugolava sempre più profondamente...
Continua..
Vivevo da solo in un piccolo appartamento di un condominio molto bello, con il cortile interno e accanto a me c'era una bella coppia sulla 50ina. Lei, Paola, bionda, occhi azzurri, tettona, vestita sempre da gran figa, con scollature vertiginose, minigonne che lasciavano intravedere le autoreggenti e tacchi irresistibili; Lui, Marco, castano, magro, bel tipo, molto simpatico. Devo ammettere che lei mi provocava pensieri e desideri di ogni tipo, soprattutto quando la trovavo in ascensore e sembrava divertirsi nel creare una situazione "ambigua"....
Spesso ci siamo trovati per bere qualcosa insieme, ma mai avrei immaginato che di li a poco sarei entrato ancor più in intimità con loro. Vi racconto il primo episodio avuto con lui.
Una sera di maggio ero a casa e avevo voglia di indossare e scattarmi qualche bella foto sexy così ho indossato un vestitino, perizoma di pizzo, autoreggenti e tacchi. Ma quella sera avevo voglia di essere completamente femmina e così ho messo la parrucca, mi sono truccata e ho iniziato a divertirmi davanti alla fotocamera. Faceva già abbastanza caldo, quindi ho aperto un po' la portafinestra per far entrare un po' d'aria..
Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio da Marco: "Complimenti! Stai davvero bene così vestita!" In quel momento ho realizzato che dall'apertura della finestra si poteva vedere tutto da casa loro, mi sono nascosta vicino alla parete dalla vergogna.. ma decisi di rispondere ; "Grazie! Non immaginavo potesse piacerti.. mi vergogno un po' ". Lui immediatamente mi ha risposto: "Non ti preoccupare. Puoi stare tranquilla. Rimarrà un segreto tra di noi. Paola è via stasera che ne dici se ti raggiungo per una birra? ".
Non sapevo cosa rispondere..ero eccitata e sorpresa al tempo stesso, mi vergognavo da matti per essermi fatta vedere da lui e contemporaneamente desideravo invitarlo da me. Accettai. Con il cuore che batteva a mille aprii la porta di ingresso per farlo entrare. Entrò velocemente con un sorriso enorme, due birre fredde in una mano e uno zainetto nell’altra. Mi guarda e mi dice subito: ” Sei veramente sexy “ Ringrazio, non so come comportarmi e quindi apro le birre rispondendo: “ Mi piace essere provocante quando indosso”. Brindiamo e beviamo, lui inizia ad accarezzarmi le gambe mentre mi chiede da quanto tempo ho questa passione, risposi che indosso da tanto, ma che avevo pochissima esperienza perché mi piace incontrare chi indossa come me. “Speravo mi dicessi così” - disse Marco aprendo lo zainetto – “Anche io ho la tua stessa passione” tirando fuori un paio di mutandine, delle calze autoreggenti, un reggiseno, una gonnellina corta e una camicetta. “Sono di Paola?” chiedo “ Si, adoro mettermi le sue cose! Hai visto come si veste? Non dirmi che non ti fa effetto..” “ Mi fa impazzire se posso essere sincero ..è una donna stupenda e si veste da dio” Mi fa sentire il profumo della sua lingerie: inebriante. Vorrei leccare il perizoma di Paola, ma non so se lui apprezzerebbe quindi lascio stare per il momento. Si spoglia dagli abiti maschili e inizia a cambiarsi
Non mi sembrava vero, il mio vicino di casa si stava travestendo davanti a me. Aveva delle gambe veramente belle, avvolte dal nylon erano perfette, il culetto piccolo e tonico appena attraversato dal perizoma che a stento conteneva il suo uccello già eccitato.
Anche il mio aveva iniziato a spingere sul pizzo del mio perizoma nero. Così presi la birra, mi avvicinai e lui immediatamente fece partire le mani sul mio corpo, mi toccava le cosce e mi stringeva le chiappe con passione. Posai la birra e liberai anche le mie mani, il contatto con il nylon mi dava un brivido lungo la schiena che finiva sotto le palle.
Mi presti un po' di trucco?" mi disse sussurrando "E me lo chiedi? Certo!" Dopo aver messo rossetto e matita tornò da me, con uno sguardo da vera porca. Ci baciamo immediatamente e le propongo di parlarci al femminile... Scontato dire che accettò entusiasta.
La feci sedere in divano e in piedi davanti a lei iniziai a massaggiargli il pacco con il piede sinistro. Gemeva e respirava a fondo, il pacco si gonfiava sempre di più, sbucando fuori dall'intimo, cosi gli dissi "Ora leccameli" "Subito mia padrona" Mi sfilò le scarpe leccando bene i tacchi per poi prendersi cura del piede . La lingua scorreva sul collo e sulla pianta, lo metteva in bocca fino a sbavare, il suo arnese era gocciolante di desiderio. Vedere quella cappella umida e turgida mi fece perdere la testa..Pochi istanti dopo ero in ginocchio con il suo uccello in bocca, duro come il marmo.
"Ti piace troia?" gli chiedevo tra una ciucciata e l'altra, strusciando il mio pacco sui suoi piedi "Che bocca che hai.. Mi fai morire" continuava a ripetermi.. Ci spostiamo in camera, il mio letto è grande, luci soffuse. Ci baciamo ancora, a lungo, avvinghiate. Sul comodino avevo il gel lubrificante, il dildo e qualche altro giocattolino. Presi il gel e iniziai a bagnare i nostri corpi mentre le lingue si intersecavano. Prese in mano entrambi i nostri membri umidi, segandoli insieme.
In pochi istanti si mise a 69 su di me. Senza dire una parola mi strappò le mutandine e lo prese in bocca dandomi lo spettacolo del suo culetto a pochi centimetri dalla faccia. Gli schiaffeggiai le chiappe dicendogli di succhiarlo tutto, di metterlo in gola, spostando il perizoma dal buchetto. Presi ancora il gel per vedere quel lato b così sexy tutto bagnato. Sentivo la sua saliva colare dal cazzo fino alle palle, quando la mia lingua toccò la sua pelle iniziò a tremare, chiedeva di leccarglielo a fondo, cosi dopo aver allargato le chiappe con le mani, misi la lingua dentro, facendola uscire ed entrare a ripetizione. Ho la lingua lunga e a punta, perfetta per stimolare il buco fradicio della mia amichetta. Mugola la cagna, mentre non smette di andare su e giù con la bocca, prendo in mano il suo uccello e lo mungo mentre continuo ad affondare la lingua dentro di lei.
La fermo e le ordino di stendersi supina. Obbedisce. Parto dal basso salendo sempre più verso il suo volto, leccando e toccando. Mi misi seduta sulla sua faccia allargando il culetto: presi la birra ancora rimasta nella bottiglia e la feci colare "Bevi dal mio culo" le ordinai, leccava e muoveva la bocca su tutto il culo, dandomi un piacere immenso.
Mi piegai in avanti per riprenderglielo in mano e successivamente in bocca, sentii la sua cappella pulsare, cosi dissi " Quando stai per sborrare avvisami che la voglio tutta sui tacchi". Mi staccai dal suo corpo, che ormai era diventato una droga per me, per prendere il dildo e un plug. Li metto in bocca per bagnarli per bene, "Scegli" le dico sensualmente "Il dildo" rispose mentre si metteva a pecora. Culetto in alto con le gambe divaricate, la schiena in avanti e la guancia appoggiata sul letto, mi guardava in attesa di farsi aprire tutta. Non persi tempo, dopo averla leccata ancora un pochino, appoggiai il dildo sulla fica anale e delicatamente lo spinsi dentro di lei, che si lasciò andare ad un "Mmm siii" che mi eccitò ancora di più. "Ancora! spingilo tutto dai..Sii così.. scopami il culo" la troia godeva come una matta. Le metto un piede davanti alla bocca, non perde occasione per leccarmelo mentre continuo a far entrare e uscire il dildo dal suo buco.
Il suo clito duro dondolava ad ogni colpo, lasciando cadere delle gocce di precum, ansimava e mugolava sempre più profondamente...
Continua..
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valutazione
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Commenti dei lettori al racconto erotico