Pompino ad uno sconosciuto

di
genere
gay

Era un caldo giorno di luglio di qualche anno fa. Un venerdì. Il mio ufficio chiudeva dopo mezzogiorno e poi avevo il treno nel tardo pomeriggio per raggiungere la famiglia al lago.
Ero rimasto un po' di più in ufficio, tanto avevo tempo prima del treno. Sbrigato qualche piccolo lavoro arretrato ho iniziato a navigare su siti pornografici. Inutile dire che mi sono eccitato.
Sono uscito per fare un pranzo veloce e ho deciso di fare una passeggiata per il parco cittadino e prendere un gelato in attesa del treno.
Sullo smartphone sono solito avere quelle app per cercare sesso, ma più che altro per curiosità. Mi piace contattare qualcuno e scambiare qualche foto. Vedere qualche bel cazzo e fantasticare.
Mai, fino a quel giorno, avrei pensato di usare quelle app per davvero,
Seduto nel parco, ho iniziato a giocare con un paio di quelle app. Per un'ora ho chiacchierato e scambiato foto con almeno una decina di uomini. Qualcuno era anche nelle mie vicinanze.
Avevo una gran voglia di cazzo.
Uno di loro mi aveva mandato una foto del suo cazzo fantastico. Un giovanotto di 10 anni più giovane di me, voglioso di scopare. Lì per lì mi dissi "perché no?". Deciso a volerlo incontrare ho fatto poi due conti e non sarei mai riuscito a raggiungerlo nell'altra parte della città, farmi scopare e tornare in tempo per il treno. Un po' preoccupato e teso, non mi ero mai fatto abbordare da nessuno in quel modo. E se poi è un pazzo? Meglio lasciare stare!
Ero comunque ancora molto eccitato. Mi spostai dal parco per raggiungere la stazione. Sempre con lo smartphone in mano, ricevo il messaggio sull'app da un uomo, di quasi 10 anni più vecchio di me stavolta, e rispondo. Verifico che si trova ad appena 200 metri da me, sulla via della stazione. Ci scambiamo un po' di messaggi e ad un certo punto gli scrivo: "io ho un treno tra un'ora, se ci vediamo subito ti faccio un pompino". Lo avevo scritto quasi per scherzo. Ma lui risponde "va bene" e mi da' indicazioni sul dove incontrarci in un posto pubblico. Era a 100 metri da dove mi trovavo. Che fare? Ci vado o gli dò il due di picche. Decido di andare all'appuntamento. Sono grande e grosso, siamo in un luogo pubblico, se c'è qualcosa che non va me ne vado o posso difendermi. Mentre vado gli scrivo per sicurezza: "ovviamente se c'è qualcosa che non va non se ne fa niente, ok?" E lui: "va bene".
In 5 minuti sono al luogo convenuto. Lui mi riconosce e mi chiama con il nickname che ho sull'app. "Ciao, sono io". Lui è un distinto signore di mezza età. Corporatura media, io sono più robusto di lui. Questo un po' mi rassicura. Mi dice di essere il titolare di un negozio lì vicino che mi indica e che possiamo andare nello scantinato. Tanto è luglio inoltrato, e nel tardo pomeriggio non ci sono clienti. Accetto di seguirlo.
Passiamo davanti al suo negozio ed entriamo in un cancello appena di fianco, Giù per uno scivolo ed entriamo da una porticina che porta alle cantine. Mi fa entrare da una porta e ci troviamo in nel magazzino del negozio. Una scala interna collega quel locale al negozio soprastante.
Ero un po' imbarazzato e tardavo a prendere ogni tipo di iniziativa. Guardavo gli scatoloni. Ad un certo punto mi dice: "che facciamo?". "Ti ho promesso un pompino" dico io. Lui si slaccia subito i pantaloni e li cala fino alle caviglie. Rimane in mutande. Io inizio a toccargli il pacco. Si abbassa anche le mutande e lo prendo in mano. Lo sego lentamente. Sento che si ingrossa.
Mi inginocchio davanti a lui e me lo metto in bocca. Inizio a succhiarlo andando su è giù lentamente. Il cazzo non è grosso, diciamo nella media, ma è apprezzabile.
Io Io tenevo per le anche, ma ad un certo punto mi toglie le mani e mi prende la testa. Vuole spingere lui il cazzo in bocca. Me lo sbatte in fondo fin dove riesce ad arrivare. Mi vuole proprio scopare la bocca. Io lo lascio fare completamente sottomesso al suo volere. Ogni tanto per prendere fiato mi stacco ed inizio a giocare con la lingua sulla cappella. Gli lecco tutta l'asta fino ad arrivare alle palle. Gli succhio un coglione peloso. Mi piace. Lo faccio un paio di volte ma lui mi riprendere la testa e me lo risbatte in bocca.
Mentre lui mi fotte senza sosta, io mi abbasso i pantaloni, me lo prendo ed inizio a segarmi. Lì per lì penso che a questo punto potrei anche farmi inculare. Mi sarebbe piaciuto, sto quasi per chiedergli di impalarmi e sborrarmi nel culo, ma lui sta per esplodere, lo percepisco dai gemiti sempre più frequenti. Mi stacco quindi un attimo a gli dico : "guarda che non ingoio la sborra". Lui me lo risbatte in bocca, avrà capito? Boh, lo lascio fare. Mi piace essere trattato da troietta.
Ad un certo punto, al culmine del suo ritmo, mi toglie il cazzo di bocca e inizia a sborrare. I primi due conati di sperma copiosi vanno a terra, ero eccitatissimo. Non mi sono perso gli altri. Gli prendo il cazzo e me lo rimetto in bocca. Il resto della sborrata me la spara in bocca. Come promesso non ingoio, ma gli ripulisco per bene la cappella. Sentivo il sapore di sborra in bocca e mi trattenevo dal non ingoiare. Finito di sborsare lo lascio uscire dalla bocca e inizio a giocare un po' con il suo sperma. Ne faccio uscire un po' sulle labbra, glielo passo sulla cappella ancora dura e mi ci strofino la faccia. Bellissimo sentirmi la sborra addosso. Sulle labbra, le guance. Una cremina tonificante per la pelle.
Il resto della sborra e dell saliva mi cola dalla bocca e finisce a terra in una piccola pozza. Lui mi indica un angolo del magazzino con un bagnetto. Ci vado. Sputo e mi pulisco la faccia. Bevo un po' di acqua.
Quando esco io entra lui a pulirsi.
Quando torna da me mi dice soltanto "grazie, sei bravo, mi hai fatto sborrare tantissimo". "Prego, magari se ripasso da queste parti possiamo ancora vederci, ma ora devo andare a prendere un treno". Mi riaccompagna in strada e ci salutiamo come se fossimo stati normalissimi conoscenti di vecchia. Invece non so nemmeno come si chiama, a parte il nickname. Un perfetto sconosciuto che ho fatto sborrare.
Vado a prendere il treno ancora eccitato, incredulo di quello che ho fatto: "un pompino ad un perfetto sconosciuto" mi ripetevo in testa.
Io non ero mica venuto comunque. Fatto il pompino era finito tutto. Appena il treno parte mi sego nel bagno della carrozza. Eccitatissimo, ho sborrato copiosamente.
All'arrivo nella stazione di destinazione, dopo circa un'ora e un quarto, vado nei bagni e mi sego di nuovo. Pensare a quello che era successo durante tutto il tempo del viaggio, mi aveva di nuovo caricato.

E' stata una bella esperienza che non avrei mai pensato di fare.

Ogni tanto ci ripenso e mi eccito. L'idea di far sborrare un perfetto sconosciuto mi ha intrigato parecchio.
Spero di possa prima o poi ripete, ma la prossima volta metto a disposizione anche il culo.
di
scritto il
2022-08-29
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