Sottomessi al bull 3

di
genere
dominazione

Prendemmo un altro appuntamento col bull la settimana successiva.
“Lei dovrà essere vestita come una puttana da strada, robe che le nigeriane di vergognerebbero a mettere e tutto di taglie più piccole così si vedono i rotolini… così impari a mangiare e a non andare in palestra.”
Si vestì di nuovo con i tacchi vertiginosi, una minigonna che chiuse a stento enfatizzando la pancetta e una maglietta troppo stretta e corta perché gliela coprisse.
Trucco pesante e volgare.
Si vergognava anche solo stare con me così, figuriamoci a farsi vedere dal bull… però quel pensiero la eccitava di già.
Arrivò e la ispezionó, la palpò sulla pancetta e sui rotolini, afferrò e strinse violentemente l’interno coscia burroso.
“Bene vedo che per lo meno ti sei impegnata, se fossi per strada non mi fermerei… ma chissà… adesso verrai via con me. Tu resta qua. Ti terremo aggiornato”
Uscirono in auto.
Dopo venti minuti mi arrivò una telefonata.
“Siamo in via XXX, adesso tua moglie farà la puttana in strada. Le professioniste sono un chilometro più in là, non dovremmo dare fastidio. Ora le istruzioni, questi sono i preservativi e le salviette, li puoi portare qua dietro che c’è una vietta sterrata. Questi sono i prezzi che chiederai per bocca figa e culo. Tratteranno, puoi arrivare fino a 20 euro per la pompa, 50 euro per la figa e 80 per il culo. Fatti pagare prima. Ti puoi rifiutare solo se non gli va bene il prezzo. È chiaro che non essendo una gran figa non puoi chiedere di più, sono prezzi abbastanza popolari, non da nigeriana però.”
Non credevo a quello che stavo sentendo ma la telefonata finì lì e dopo un paio di minuti arrivò una foto di mia moglie che batteva.
Dopo 5 minuti mi arrivò un’altra foto stavolta con una macchina ferma. Seguì poi quando la riportó indietro.
Andarono avanti un paio di ore, contai 6 auto con cui si era appartata, poi mi dissero che stavano tornando indietro.
Arrivò a casa, era provata e sporca. Mi dissero che aveva sempre usato il preservativo. Mi raccontò per filo e per segno che aveva dovuto succhiarlo a un vecchio e tutti gli altri che l’avevano scopata, delle sveltine nel sedile dietro. Un ragazzo più giovane invece voleva fare sesso anale, ma in auto era un po’ complicato così dovette scendere e prenderlo in piedi appoggiata all’auto.
Ero eccitatissimo, ce lo avevo duro al pensiero del degrado in cui era finita.
Il bull mi disse “vorresti scoparla?” Gli risposi di sì.
“Costa 50 euro” lo guardai allibito.
“Le puttane mica ti fanno scopare gratis”.
Tirai fuori 50 euro e glieli porsi.
Ordinò a lei di mettersi sul divano, tirarsi su la gonna e scostare le mutandine. Mi avvicinai col cazzo di fuori, il bull mi fermó di nuovo “che cazzo fai, scopi le puttane senza goldone? Mettiti il preservativo.”
Mi fece mettere il preservativo e mi avvicinai a mia moglie, in quel momento mi resi davvero conto che aveva fatto quello per tutta la sera. La penetrai e venni in meno di un minuto nel preservativo.
Il bull si mise a ridere “vedi? Se non pagano questi non scopano proprio.”
Fece alzare mia moglie e la fece mettere in ginocchio davanti a lui “un piccolo premio per me… ma c’è un piccolo premio anche per te. Sfilati il preservativo, strizzati bene il cazzo per quelle due gocce di sborra che butti fuori. Mettiti l’apertura tra le labbra e aspetta.” Feci come mi aveva detto.
Il preservativo pieno mi penzolava tra le labbra mentre lui aveva tirato fuori il cazzo e se lo stava facendo succhiare. Le venne in bocca e mi ordinò di svuotarmi il preservativo e di bere il mio sperma. Lo sollevai e lo strizzai facendomi colare tutto dentro e ingoiai come mia moglie stava ingoiando il suo.
di
scritto il
2022-08-25
5 . 2 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.