Era mio dovere 3

di
genere
incesti

Il giorno dopo al lavoro no. Combinava niente, la notte avevo dormito poco pensando a quello che avevo fatto ed alla libidine intensa provata, ero indeciso se chiamare mia madre quando mi chiamò lei, dicendomi che era urgente parlare e che uscito dal lavoro la avrei dovuta accompagnare alla casa del mare {distante 12 km} per affrontare quello che era successo. Alle 17 la caricai in macchina sotto casa e partimmo. Subito mi aggredi dicendomi che ero stato un pazzo, un figlio degenere che non aveva rispetto né della madre né della moglie in cinta, mentre le rispondevo che nessuno avrebbe saputo niente, le feci notare che anche lei aveva goduto molto di quello che era successo, lei non rispose ma nel frattempo eravamo arrivati ed entrammo in casa. Le ribadii che la sua partecipazione, se non all'inizio,dopo era stata molto attiva.A queste parole scoppiò a piangere dicendo che non era colpa sua e che non aveva potuto resistere, allora la abbracciai e la strinsi a me con tenerezza baciandole guance e lacrime ma non avevo fatto i conti con il mio cazzo che al contatto del suo pube si inturgidi' immediatamente, fu una scossa di adrenalina per entrambi, lei sussurrava no no no, ma io la presi in braccio e la portai in camera adagia sola sul letto e cominciando a spogliarla dolcemente, continua va a dire di no ma senza reagire, era come priva di forze, mi spogliai anche io ed il mio cazzo alla vista di mia madre nuda svetta a imperiosamente. Mamma lo guardava come ipnotizzata, ti piace gli chiesi, ma non rispose, non potevo aspettare oltre, le allargai le cosce e la penetrai, entrò come nel burro fuso, era un lago. Emise un gremito profondo e contrasse la fica sul mio cazzo che spuntava dalla folta peluria nera. Le dicevo che era fradicia, che il mio cazzo le piaceva e che ne aveva bisogno dopo mesi di astinenza, non rispondeva ma partecipava alla trombata sempre più attivamente. Allora cominciai a dirle le cose che le diceva mio padre, Maama vedo che ho fatto di te la mia troia, che ti piace il mio cazzo nella fica, per un po' non rispose ma dopo qualche minuto appena gli dissi che le avrei sfondato fica e culo e sborrato in bocca si lasciò definitivamente andare dicendo si brutto maiale sfonda la fica di tua mamma sborra nel ventre che ti ha messo al mondo, il solo pensiate di avere il tuo cazzo che mi sfonda mi fa venire e squirto' mentre le inondavo la fica di sborra, ero al settimo cielo. A mia madre era tornata la voglia di vivere ed io nel rapporto edipico provavo sensazioni fantastiche il solo pensiero di trombare mia madre alla quale da adolescente dedicavo molteplici seghe, mi mandava in visibilio facendomi sentire onnipotente . Rimanemmo un po' attaccati godendo ognuno del sesso dell'altro e baciandoci. Poi seppi dentro di me che volevo ancora di più, uscii dalla fica le accostati il cazzo alla bocca e le dissi mamma voglio che me lo lecchi, all'inizio pensavo non volesse ma quando lo accostai alle labbra cominciò a leccarlo dolcemente ripulendolo tutto. Il cazzo naturalmente aveva già preso vigore, divento' come il ferro, ma il pompino non mi bastava volevo rompere definitivamente gli argini e le dissi di girarsi su un fianco. Obbedi' e cominciai a scoparla, era un lago e partecipava attivamente, dopo un po' mentre la trombavo le sondai il culetto con il dito medio preventivamente lubrificato di saliva, che vuoi fare mi chiese, ti voglio tutta, ti voglio inculare. No almeno questo no mi disse, ma alle parole non seguirono fatti, le accostai il cazzo al buchetto e lentamente ma inesorabilmente le entrai prima con la cappella poi con tutto il cazzo ben lubrificato dai suoi umori, si lamentava e gemeva ma dopo un po' appena sentii il culo abituarsi al cazzo cominciai a pomparla sempre più forte, ressi poco, qualche minuto, poi le sborrai dentro mentre urlava e squirtava, avevamo ambedue perso il lume della ragione.
di
scritto il
2022-07-28
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