Mio zio porco (Sesta Parte)

Scritto da , il 2022-06-28, genere incesti

Devo ammettere che scrivendo questo racconto apertamente, rivivo quei giorni come mio zio fosse ancora con me e con la stessa eccitazione di allora quando avevo 18 anni.
Dunque eravamo arrivati alla sera del sesto giorno, che ero inginocchiato davanti a mio zio e gli avevo leccato il suo sperma che aveva sulle gambe x poi andare a finire sempre con la lingua a leccargli la cappella del suo cazzo, faccio x alzarmi dico -ahi- facendo x finta una smorfia di dolore -zio ho preso uno strappo alla schiena mi fa' malissimo- logicamente non era vero faceva parte della mia vendetta così lui mi dà una mano x alzarmi e mi dice - togliamo l'accappatoio e sdraiati sul il divanetto con la pancia in giù che ti faccio un bel massaggio e vedrai che ti sentirai meglio dopo- e così incomincia a massaggiarmi le sue mani e quei massaggi mi davano un certo rilassamento, le sue mani poi passarono a massaggiare anche il mio culo e dissi -zio cosa stai facendo quella non è la schiena e il mio culo- e lui mi rispose -nipotino lascia a fare al tuo zietto- da un massaggio all'altro intanto se n'è stava approfittando a toccarmi anche il buco del culo che mi provocava un certo piacere che dovevo trattenere all'improvviso si ferma mi giro verso di lui e vedo il suo bel cazzo era di nuovo duro e pronto che stava x esplorare e mi alzo dal divanetto e dico -grazie zio ci voleva proprio un bel massaggio- gli dò un bacio sulla bocca e come al solito anche sulla sua cappella del cazzo e vado a letto nudo,ma non riuscivo a dormire xchè pensavo quello era successo così mi sparo una sega e mentre sborrai urlai -sì zio così godo- x paura che lui avesse sentito presi subito un fazzoletto e mi asciugai tutto lo sperma che avevo addosso e buttai il fazzoletto sotto il letto, infatti mio zio in quell'istante entrò in camera mia e mi disse - mi hai chiamato e io facendo finta di essere mezzo addormentato gli rispondo di no e di andare a dormire e mi metto a pancia in giù con la faccia rivolta allo specchio del armadio avendo una lucina sempre accesa di notte vedevo mio zio allo specchio era nudo anche lui e mi dice - non riesco a dormire non resisto più ti voglio penetrare adesso nel tuo bel culetto- mentre mi palpeggiava il culo e io gli rispondo adesso è tardi e ora di dormire ma lui continuava ad insistere a quel punto gli dico sempre facendo sempre finta di essere addormentato -di spararsi una sega- che così sbolliva il suo sporco pensiero e aggiungendo -Buonanotte- io intanto dallo specchio vedevo tutti i suoi movimenti prese il suo cazzo x le mani e si incomincia a masturbarsi sussurrando frà un sospiro all'altro delle frasi che non capivo e sborrò in mezzo al mio culo lo apri per permettere la sua sborra calda di scivolare nel mio buco mi girai e dissi - cazzo zio ti ho detto di farti una sega ma non sborrare sul mio culo- e lui avvicinandosi a me mi passò sulle mie labbra la sua cappella e poi uscì dalla mia camera mia. Mi misi la mano sul mio culo e incomincio a spalmarmi tutto quello sperma x tutto il mio sedere e mi addormento con la mano sporca di quello che rimaneva sul naso x sentire il suo odore.
Ed eccoci arrivati alla mattina del settimo è ultimo giorno come al solito io sono il primo ad alzarmi e x fare eccitare mio zio x il finale del mio piano vado in salotto completamente nudo lui dormiva ancora mi avvicino sulla sua bocca e gli dò un bacio e gli dico -buongiorno- e gli bacio anche la sua cappella del cazzo ormai era diventato anche lui uno di famiglia.
Adesso dovevo trovare il coraggio di portare avanti il finale mio zio si alza dal divano e mi dice vado a fare una -doccia- e io gli rispondo -vengo anche io così ci aiutiamo a vicenda a lavarci la schiena- e così andiamo nel bagno ed entriamo nella doccia e gli dico -zio inizia te a lavarmi la schiena- e così lui inizio a lavarmi la schiena ad un certo punto appoggio le mani sulle piastrelle della doccia e sporgendo il mio culo in alto gli dico -zio anche il bel culetto mio vuole essere lavato- e così incomincia a strofinare il mio culo e passando anche al mio buco con la spugna, e x paura che il mio piano crollasse presi la spugna e iniziai a lavare la schiena a mio zio e mano mano che la lavavo con la la spugna scendevo sempre di più fino al suo sedere lavando anche il suo buco eccitandolo a quel punto scendo ancora fino alle sue palle gonfie e incomincio a saponarle e con la mano a tastarle e gli dico -zio hai due belle palle gonfie- dopo di che lui si gira verso di me e passo la spugna sul suo corpo scendendo fino al suo cazzo dove faccio cadere la spugna e gli prendo il cazzo in mano mio zio mi sbatte contro le piastrelle della doccia e incomincia a baciarmi sulla bocca mentre anche lui mi prende il cazzo e incominciamo a masturbarci uno con altro sborrandoci addosso e dopo fatti una bella doccia insieme scendiamo x fare colazione intanto io facevo di tutto x mettere in mostra il mio culetto mi mettevo sulle sue gambe e mi strusciavo su di lui o mi mettevo inchinato con il culo in aria ecc.ecc. fino a quando lui mi dice -insomma dove voi arrivare lò sai che io voglio il tuo culo- e io gli rispondo - zietto ma ti piace così tanto il mio culo- e lui mi risponde di -sì che lo eccitava - e io gli rispondo -ok ma x avere questo bel culetto mi devi fare un bel regalino- a quel punto mentre mio zio mi stava dando una risposta squilla il telefono di casa corro nel salotto e rispondo al telefono erano i miei genitori che mi dicevano che stavano arrivando ritornai nel soggiorno e dissi a mio zio- ci dobbiamo vestire stanno tornando i miei- ma prima volevo sentire la risposta di mio zio e gli dissi -allora hai capito se vuoi il mio bel culetto devi farmi un bel regalino e mio zio mi rispose -vuoi dei soldi x farti inculare- a quella risposta non rispondo è lui allora mi disse và bene x il tuo culo- sono disposto a darti 50.00 Mila lire (allora c'era ancora la lira) io gli rido in faccia e gli rispondo -vale così poco il mio culetto vergine minimo mi devi dare 500 Mila lire- e lui con un solbazzo mi dice -ho un nipote pazzo se vuoi al max. X il tuo culo- ti dò 150 Mila lire e non una lira di più pensaci- e così andai in camera a vestirmi dopo di che scesi e gli dissi -allora zio niente continua a sognare il mio culetto questa era unica occasione x te- e lui con un sorriso malizioso mi dice -ho avuto tempo una settimana e secondo te se volevo lo prendevo con la forza ma non ho voluto farti del male xchè ti voglio bene- e io gli rispondo -secondo me non l'hai fatto xchè avevi paura di mio padre tuo fratello- e così arrivarono i miei ci chiederò se era tutto apposto io e mio zio gli rispondiamo di sì- e lui torno a casa sua quel porco. PS. ovviamente io i soldi non lì volevo x me era stato solo un gioco x vendicarmi della prima sera cmq. La storia non finisce quì xchè tutti i racconti sempre reali della mia vita sono legati da questo racconto ma cambierà il titolo

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