Una ragazza normale

Scritto da , il 2012-08-06, genere zoofilia

Mi chiamo Giulia e ho compiuto 19 anni e sono una ragazza normale. Normale. Almeno così , fino a qualche tempo fa, potevo definirmi senza dovermi vergognare. Poi in un istante tutto è cambiato. Da ragazza della porta accanto a schizofrenica con disturbi della personalità, perversioni e sdoppiamenti vari e chi più ne ha più ne metta. Non è importante quando questo è successo, e infatti, non ne ho memoria ma come, quello sì, non potrò cerco dimenticarlo.
Pomeriggio assolato a casa di un mio zio, sdraiata sul divano aspettavo che mia cugina rincasasse per passare una tranquilla e caldissima giornata al mare vicino Roma. Il labrador Brado scodinzolava come al solito e si avvicinava per le coccole e, come al solito, lo accontentavo ma quel giorno, casualmente, la mia mano si scontrava ripetutamente con qualcosa di duro e viscido. Premetto che sapevo ben poco di organi di riproduzione e tanto meno di organi animali. Ma avevo chiaramente intuito qualcosa di anomalo e la mia mano ha cominciato ad indugiare sui testicoli e sulla guaina che conteneva a stento la protuberanza rossa e venosa.
Provavo piacere ? Devo ammettere che si ne provavo molto ed era la prima volta in assoluto che sentivo un liquido caldo invadermi ed inumidire i miei slip. Da li a poco stavo toccando il labrador con totale intenzionalità e lui restava immobile evidentemente sorpreso come me del piacere che stava accomunava. Due specie animali unite dal medesimo e magico istinto di unirsi
Un pensiero mi cominciava a martellare le tempie: prendere quel lembo di carne gonfio di sangue nella mia bocca ma non potevo rischiare che mio zio entrasse in quel momento. Qualche minuto dopo con il labrador al guinzaglio correvamo verso dei giardinetti assolati e, per via del caldo, deserti. Mi spogliavo mentre speravo che Brado non si fosse dimenticato dei suoi istinti ed, infatti, sembrava ancora più acceso e gonfio di prima. Ero in thirt e nuda completamente sotto oltre che gocciolante mentre in ginocchio con la bocca protesa cercavo di avviluppare completamente il suo grosso pene. Il sapore agro rendeva ancora più eccitante il boccone. Dopo qualche secondo la mia bocca si riempiva di un liquido e inzuppava completamente la mia tshirt disegual. Oddio che danno ho fatto, pensavo, ma non facevo in tempo a pentirmi che sentivo il suo grosso pene cercare di entrare dentro di me e cominciare a stantuffare come una locomotiva. Non potevo credere ai miei occhi e ai miei sensi. Presa da un cane in un giardino, come poteva essere successo. La seconda ondata di sperma mi riempiva la vagina mentre contemporaneamente venivo come poi non succederà più. Mentre riaccompagnavo Brado a casa pensavo che avevo urgente bisogno di uno psichiatra ma soprattutto di un cane tutto mio.
Giulia

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