Astinenza
di
wumpscut 70
genere
masturbazione
Fine anni '80. Periodo di grande tensione, esami di maturità ai quali farà seguito, circa dieci giorni dopo, l'inizio della naja.
Una ripida montagna da scalare
Già prima degli esami la pressione psicologica aveva mandato in coma profondo la libido e il mio diciannovenne uccello non rispondeva più alla masturbazione.
La naja non aiuta di certo, l'inizio poi... Il viaggio in treno per Merano è surreale, via Milano-Verona-Bolzano, sette ore circa di vuoto mentale. Poi la vita di caserma, l'addestramento, ci vuole tempo per abituarsi. La gioia di sapere per telefono che il diploma è arrivato ma dura poco, schiacciata dalla tensione dei primi giorni di vita stravolta.
Il mio cazzo sempre paralizzato nonostante la visione, alle docce comuni, di tanti maschi nudi alcuni belllissimi e forse paralisi opportuna, eventuali erezioni lì sarebbero state pericolosette...
Una volta mi trovo al cesso. È domenica in libertà, ho tempo. Prendo in mano il pene, è più di un mese che non sborro. Si indurisce.... ma porca troia, libido nada. Piacere zero, come a masturbare una carota. Pur sapendo che è una situazione transitoria mi fa quasi paura. Smetto di masturbarmi, è inutile. Ancora una decina di giorni di addestramento, poi...
Poi c'è il giuramento. A mezzogiorno finisce e i miei sono venuti alla cerimonia e mi portano a casa, ho una licenza di 36 ore. A metà pomeriggio sono a casa. Dopo essere stato con i miei, devo andare al cesso. L'aria di casa mi ha rasserenato, mi sento libero dopo un mese e mezzo mentalmente faticoso.
Per ora dimentico che l'indomani nel primo pomeriggio devo già ripartire sul tragitto Fs via Mi-Vr-Bz.
Finito di urinare, una sensazione prende il cazzo e si intensifica rapidamente.
Una sublime sensazione. Il cazzo va in erezione a tuono, formicola. Devo. Sì, devo. È inevitabile, sembra uno tsunami che dilaga. Ora in quel cesso ci sono solo io, il mio cazzo e le mie palle che attendono da un mese e mezzo. E tutto il mondo... fuori. Un pensiero alle docce in caserma, a quello strafigo col cazzo molle e penzolante che dà l'idea di essere così lungo in erezione. L' orgasmo è già in canna. Basta poco. Dal perineo al glande è tutto un concentrato di libido che ne avrei da vendere. La mia mano compie non più di 4-5 lente escursioni sull'asta per provocare l'inenarrabile.
Una sconvolgente raffica di spruzzi parte. Gli schizzi si schiantano sul muro distante un metro, chissà se non c'era il muro dove arrivavano.
Oltre dieci secondi di sborrata piena.
Oltre dieci secondi indescrivibili. Totali, assoluti, lisergici, ultracosmici. L'essenza del mio io condensata su quell'orifizio da cui sta esplodendo estasi semi liquida.
Finisce. Si esaurisce. Termina.
Osservo impietrito i tanti rivoli che colano sul muro. Alcuni grumi si uniscono, si scavalcano, fanno a gara a chi arriva prima sul pavimento. Cosa ho fatto?!? Cosa ho visto...!?! Non posso fare rewind e rifarlo? Cazzo, no.
Sarei stato lì ore ad osservare quel laghetto di sborra ma devo tornare dai miei, la licenza è così corta... Trovo però strano che alla sera prima di andare a dormire non mi venga di masturbarmi ancora, anzi di passare tutta la notte a segarmi e sborrare, forse la lunga inattività ha scombinato l'ambaradan.
Comunque sono sbloccato, anche in caserma, al cui tran tran sono ora abituato, mi sego. Quella successiva fatta in caserma 4-5 giorni dopo è notevole, strepitosa, tanta sborra densa. Tanta. Ma quella in licenza breve rimane unica ed irripetibile, dolcemente violenta e così tanta, così lunga... Ma irripetibile perché c'era voluta una astinenza altrettanto irripetibile!
Una ripida montagna da scalare
Già prima degli esami la pressione psicologica aveva mandato in coma profondo la libido e il mio diciannovenne uccello non rispondeva più alla masturbazione.
La naja non aiuta di certo, l'inizio poi... Il viaggio in treno per Merano è surreale, via Milano-Verona-Bolzano, sette ore circa di vuoto mentale. Poi la vita di caserma, l'addestramento, ci vuole tempo per abituarsi. La gioia di sapere per telefono che il diploma è arrivato ma dura poco, schiacciata dalla tensione dei primi giorni di vita stravolta.
Il mio cazzo sempre paralizzato nonostante la visione, alle docce comuni, di tanti maschi nudi alcuni belllissimi e forse paralisi opportuna, eventuali erezioni lì sarebbero state pericolosette...
Una volta mi trovo al cesso. È domenica in libertà, ho tempo. Prendo in mano il pene, è più di un mese che non sborro. Si indurisce.... ma porca troia, libido nada. Piacere zero, come a masturbare una carota. Pur sapendo che è una situazione transitoria mi fa quasi paura. Smetto di masturbarmi, è inutile. Ancora una decina di giorni di addestramento, poi...
Poi c'è il giuramento. A mezzogiorno finisce e i miei sono venuti alla cerimonia e mi portano a casa, ho una licenza di 36 ore. A metà pomeriggio sono a casa. Dopo essere stato con i miei, devo andare al cesso. L'aria di casa mi ha rasserenato, mi sento libero dopo un mese e mezzo mentalmente faticoso.
Per ora dimentico che l'indomani nel primo pomeriggio devo già ripartire sul tragitto Fs via Mi-Vr-Bz.
Finito di urinare, una sensazione prende il cazzo e si intensifica rapidamente.
Una sublime sensazione. Il cazzo va in erezione a tuono, formicola. Devo. Sì, devo. È inevitabile, sembra uno tsunami che dilaga. Ora in quel cesso ci sono solo io, il mio cazzo e le mie palle che attendono da un mese e mezzo. E tutto il mondo... fuori. Un pensiero alle docce in caserma, a quello strafigo col cazzo molle e penzolante che dà l'idea di essere così lungo in erezione. L' orgasmo è già in canna. Basta poco. Dal perineo al glande è tutto un concentrato di libido che ne avrei da vendere. La mia mano compie non più di 4-5 lente escursioni sull'asta per provocare l'inenarrabile.
Una sconvolgente raffica di spruzzi parte. Gli schizzi si schiantano sul muro distante un metro, chissà se non c'era il muro dove arrivavano.
Oltre dieci secondi di sborrata piena.
Oltre dieci secondi indescrivibili. Totali, assoluti, lisergici, ultracosmici. L'essenza del mio io condensata su quell'orifizio da cui sta esplodendo estasi semi liquida.
Finisce. Si esaurisce. Termina.
Osservo impietrito i tanti rivoli che colano sul muro. Alcuni grumi si uniscono, si scavalcano, fanno a gara a chi arriva prima sul pavimento. Cosa ho fatto?!? Cosa ho visto...!?! Non posso fare rewind e rifarlo? Cazzo, no.
Sarei stato lì ore ad osservare quel laghetto di sborra ma devo tornare dai miei, la licenza è così corta... Trovo però strano che alla sera prima di andare a dormire non mi venga di masturbarmi ancora, anzi di passare tutta la notte a segarmi e sborrare, forse la lunga inattività ha scombinato l'ambaradan.
Comunque sono sbloccato, anche in caserma, al cui tran tran sono ora abituato, mi sego. Quella successiva fatta in caserma 4-5 giorni dopo è notevole, strepitosa, tanta sborra densa. Tanta. Ma quella in licenza breve rimane unica ed irripetibile, dolcemente violenta e così tanta, così lunga... Ma irripetibile perché c'era voluta una astinenza altrettanto irripetibile!
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