Immissione in ruolo

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genere
tradimenti

Sono Graziella 38 anni felicemente sposata con Corrado 42 anni e un figlio di cinque anni. Sono una donna ancora piacente alta 1.65 con una cascata di capelli neri fianchi ben impostati con un culo alto armonico che non passa inosservato agli occhi dei maschi del paese
Viviamo in un paesino del sud Italia mio marito eternamente ha un lavoro precario mentre Io , anche se ho conseguito un titolo di studio importante, ero una casalinga a tempo pieno. Non eravamo in una situazione economica florida poi dopo la nascita ni nostro figlio le esigenze familiari erano diventati ancor più impegnative e lavorava solo Lui a singhiozzo ci si riuscivamo per il rotto della cuffia ad arrivare a fine mese.
Siamo stati sempre legati Io e Corrado , uomo molto tranquillo, innamorato che mi assecondava in qualunque cosa .
Ci siamo conosciuti da ragazzi cresciuti assieme dopo lunghi anni di fidanzamento ci siamo sposati gli avevo regalato la mia verginità, non avevamo grilli per la testa si viveva in armonia e sacrifici.
Per dare una svolta alla nostra vita familiare, d’accordo con mio Marito
avendo tutti i requisiti ho presentato domanda di insegnamento nel lontano Veneto.
Passato qualche anno dalla presentazione della domanda , nel bel mezzo dell’estate mi giunse la convocazione per l’assunzione in ruolo come insegnante in una piccola cittadina di quella Regione.
Lasciando il piccolo dai nonni partimmo con Corrado con qualche giorno di anticipo per trovare il tempo dio trovare una giusta collocazione e conoscere l’ambiente.
Iniziarono i miei primi giorni di scuola in un ambiente nuovo ed ostico, feci conoscenza con una collega anche Lei agli inizi e con le stesse problematiche.
Prima che mio marito facesse ritorno a casa ci accordammo con la collega prendendo un piccolo bilocale in affitto .
Tra mille difficoltà ebbe inizio questa nuova avventura, era la prima volta in tutto, ogni cosa era nuova ed non avevo l’esperienza e la dinamicità per superate tutti gli ostacoli che giornalmente dovevo affrontare. Sono stata fortunata il collega di Educazione Fisica che rivestiva anche la carica di Vice Preside , un uomo maturo cordiale disponibile il quale si accorse subito delle mie difficoltà sapeva che ero che agli inizi del mio percorso di Insegnante. Mi dimostrò tutta la Sua disponibilità mi affiancò dandomi sostegno ,mise a mia disposizione tutta la sua esperienza ed il ruolo che rivestiva nella scuola agevolandomi e aiutandomi in ogni cosa.
Graziano, con i suoi 50 anni ben portati non altissimo ma robusto e tarchiato spalle larghe, molto stempiato con i pochi capelli brizzolati , è stato sempre attento e gentile nei miei confronti aiutandomi a superare momenti difficili nel mio lavoro dandomi giusti suggerimenti affiancandomi nella mia figura di Insegnante. Le fui da subito grata e tra me e lui nacque una bella amicizia.
Non potei non notare che Graziano spesso posava i suoi occhi sulla scollatura del mio seno e sul mio culo guardandomi spesso i nostri guardi si incrociavano notando in Lui con una certa malizia ed io arrossendo abbassavo sguardo.
Era un Sabato alla fine delle lezioni nell’atrio dell’uscita della scuola Graziano si avvicinò e con fare molto galante mi chiese se quella sera sarei uscita con lui per una pizza, presa alla sprovvista non sapevo cosa rispondere Lui notando la mia indecisione mi disse “ alle otto passo sotto casa tua a prenderti “.confusa feci un leggero cenno di assenso senza rendermi conto tanto ero impacciata.

Alle otto in punto venne a prendermi con la sua bella macchina, in pizzeria mi mise a mio aggio fu molto allegro mi racconto della sua vita non si era mai sposato tanti amori ma non ha mai trovato la donna giusta.
Discendeva da una famiglia ricca e agiata e Lui aveva ereditato tutto alla fine della serata salimmo in macchina per essere riportata a casa continuando a parlare di tante cose che io ascoltavo gradevolmente.
Ad un tratto accosto la macchina in una piazzuola un po' appartata, spense il motore si girò verso di me mi guardava in maniera languida…” sei molto bella Graziella ”..la sua bocca si incollò alla mia, io impreparata per lo stupore meccanicamente apri la bocca sentivo la sua lingua che si riversava dentro rovistando ogni angolo, le nostre salive si mescolarono, dentro di me una voce mi diceva fermati sei una donna sposata, ma quando Graziano succhiava il capezzolo del mio seno in bocca persi il contatto con la realtà, mi sentivo in mezzo fracida umida del mio stesso piacere poi mi ritrovai con la mia faccia vicino alla sua patta sbottonata, sbranai gli occhi, si paventò a pochi centimetri del mio viso una sbarra di carne minacciosa un odore forte di cazzo, con una flessione leggera sul mio collo la mano del mio collega portò le mie labbra su quella grossa coppola iniziai la leccarla aprii la bocca per accogliere quello scettro, la mia bocca dilatata al massimo, Lui che faceva pressione sulla mia testa per entrare riuscì a malapena ad accogliere metà nerchia. Fino ad ora avevo solo visto il cazzo di Corrado mio marito e raramente ho fatto qualche pompino al mio consorte non avevo esperienza ora stavo ciucciando quel gran cazzo di Graziano che mi incuteva paura e timore. Ad un tratto dovetti mollare la presa lasciando fuoruscire dalla mia bocca quella mazza ho avuto una fitta di dolore, il mio collega mi aveva infilato il suo grosso dito nel culo lì ero vergine, appena il cazzo fu fuori dalla mia bocca Graziano era all’apice del piacere ed iniziò a spruzzate la sborra sulla mia faccia tra i miei capelli sulla mia camicetta, dopo che ha svotatole palle ero tutta impiastrata ed appiccicosa. Non ero abituata a quella situazione la riconoscenza per Graziano mi ha portato ad essere facile con Lui. Come risvegliata da un torpore mi ricomposi con molta fatica esigendo di essere portata a casa……
Continua…
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scritto il
2022-03-18
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