Una nottata da Avvocato sottomesso

di
genere
dominazione

Personaggi: Andrea e Giovanni

Una nottata da Avvocato sottomesso

Mi chiamo Andrea ho 24 anni e frequento l’università. Ogni giorno, andando al bar della scuola, trovo sempre Giovanni il mio prof di giurisprudenza che ha 25 anni in più di me. Ogni volta che lo vedo i miei occhi si sciolgono e quando lui mi guarda,facendomi l’occhiolino,(mi sento come di burro) e li sotto sento un’ ondata di calore e piacere messi insieme. Questa mattina andando al solito bar, trovo lui seduto nei tavolini vicino all’entrata tra bar e scuola che mi invita a sedere vicino a lui. Iniziamo a parlare del più e del meno ad un certo punto mi invita ad uscire a cena . Io gli ho risposto che ho paura di un eventuale conflitto di interessi . Lui mi dice che non ci sarebbero stati problemi così ho accettato. Decidiamo di vederci subito stasera.
Arriva il pomeriggio il momento estenuante dello studio e dei compiti ma la mia mente non smette di pensare a quello che sarebbe accaduto la sera. Finalmente sarebbe stato tutto per me non solo durante le interrogazioni ma anche a cena , il solo pensiero mi fa subito vibrare la mia vagina. Arriva la sera, indosso uno splendido vestito rosso comprato in un negozio 2 settimane fa; intanto che mi sto preparando sento il suono di un messaggio su whatsapp. Corro a prendere il cellulare e vedo che è un numero sconosciuto, apro l’ immagine del profilo per vedere chi sia e vedo che è lui e subito penso tra me e me: “Che stupida non ci siamo nemmeno scambiati il numero di telefono, sicuramente avrà trovato il mio numero sul registro in segreteria” leggo il messaggio e c’è scritto “Passo da te tra 10 minuti”.
Il mio cuore batte all’ impazzata e penso” mio Dio tra poco è qui e devo ancora truccarmi sarò perfetta per lui? Lui per me lo è già di sicuro”, corro a truccarmi e sento il suono del campanello. Vado ad aprire e lo trovo lì che mi fissa con gli occhi sbarrati e la bocca aperta dice solo una frase a bassa voce ma riesco comunque a sentirla : “Se-se-sei perfetta” la sua voce è tremolante sembra quasi rotta. Andiamo verso la macchina e ci dirigiamo verso il ristorante. Intanto che aspettiamo l’ ordinazione parliamo un pò di come vanno le cose sia a scuola che a casa la mia mente è in balia degli eventi. Solo una cosa mi balla in testa “ Perché ha scelto proprio me “. La cena finisce ci dirigiamo verso casa un pochino brilli sperando che non ci fermi la polizia. Arriviamo al parcheggio di casa mia, mi apre la portiera e ci dirigiamo verso la porta. Ci guardiamo, lo ringrazio, lui risponde dicendomi un ‘Prego’, ma non riusciamo a smettere di guardarci in faccia; allora io probabilmente, spinta da tutto quell’ alcool che avevo ingerito, decido di confessargli quello che provo per lui.
Mi risponde con un bacio in bocca e penso: “Oh siii.. da quanto tempo l’ ho desiderato” non riesco a farne a meno. La nostra frenesia ci porta subito in casa pronti ad affrontare il momento tanto atteso l’ attimo dove non si torna più indietro. Andiamo in camera da letto; mentre mi bacia il viso decide di girarmi di scatto e mi sussurra all’ orecchio “lo vuoi?” due parole un solo significato rispondo timidamente “Si” e inizia a tirarmi giù la zip del vestito. Intanto dal viso passa a baciare il collo. Il mio respiro inizia ad assottigliarsi, il solo pensiero di averlo dentro di me mi fa bagnare. Mi chiede dove sono i profilattici, io gli rispondo che sono nel cassetto del comodino ;lui corre subito a prenderli apre il cassetto e trova i profilattici e la mia collezione di dildi e strapon lui sorride prende i preservativo se lo mette su e mi fa sdraiare. Inizia a spogliarsi mentre io lo guardo con gli occhi vogliosi di lui; si leva i pantaloni e con esso le mutande, il suo pene è molle ma basta che mi metto in ginocchio sul letto ,con un mio tocco della mano per farlo diventare duro come un bastone. Si distende sopra di me e inizia a baciarmi in tutto il corpo fino ad arrivare li sotto al ventre. Mi guarda e dice “ Sei già bagnata e sei ancora illibata“ e io rispondo “ Certo con un bell’uomo che mi guarda con quegli occhi come faccio? E poi stavo aspettando te, quindi è tutta tua, prendi la mia verginità” sorride e inizia a leccare dopo di che si ferma alza lo sguardo si avvicina alla mia bocca, mi bacia e mi sussurra “Sei pronta faccio piano e tu poi con me potrai fare quello che vuoi” .
Io sorrido rispondo di sì e mi penetra con calma ma il giusto da farmi spalancare la bocca e mancare il fiato. Più insiste più inizio a godere. Le mie mani e braccia si irrigidiscono, attorciglio le lenzuola nelle mie mani e ne faccio pugno. Poi smette,si alza prende uno dei miei stimolatori clitoridei,lo accende, lo appoggia sul mio clitoride e con esso inizia a leccare. Inizio a gemere, sento un calore ovunque, iniziano a tremarmi le gambe e li sotto sento che mi bagno sempre di più. Inizia a guardarmi:un bruciore invade il mio corpo e inizio ad ansimare fino a che non gli vengo in bocca. Passano pochi minuti giusto il tempo per riprendere il mio battito cardiaco normale.
Giovanni è seduto vicino al mio cassetto, fissa il mio strapon e gli viene un’ idea. Mi chiede se ho mai sentito parlare del pegging con lo strapon io gli rispondo che ne avevo già sentito parlare ma nulla più. Allora lui si avvicina a me mi bacia accarezzandomi il viso e mi chiede “Vuoi essere la mia padrona?”
Io gli rispondo con voce arrapata e sguardo deciso:“Certo non vedo l’ora”. Mi avvicino a lui, lo faccio distendere mentre io sono in piedi vicino al letto. Indosso lo strapon, lo lubrifico con il gel a lunga durata. Lui è a pancia in su e gli ordino di piegare le gambe. Lui mi risponde con un semplice: “ Sì, mia Padrona”, mi bagno un dito con il lubrificante e inizio ad accarezzargli il buco del culo delicatamente seguo il percorso circolare, piano piano vedo che il suo buco si rilassa e penso: “Bene è giunto il momento”. Mi abbasso verso di lui e lentamente lo penetro lui geme e resta a bocca aperta. Vado sempre più avanti e indietro lui geme sempre di più, lo sento vibrare e continua a ripetermi: “Sì così Padrona” aumento sempre di più la velocità, sento che gli sta quasi per mancare il respiro; la sua mano si posiziona su una mia natica e cerca di farmi spingere ancora più in dentro. Lo sento godere, non riesco a fare a meno di sentirlo gemere mentre lo guardo in faccia, il suo orgasmo mi porta ad eccitarmi. Decido di avvicinarmi per baciarlo; nel mentre inizio a masturbarlo. La sua bocca rimane aperta e dopo un po' mi dice: “Padrona sto per venire”
Allora smetto di masturbarlo, gli tappo il prepuzio lui geme, io gli dico:” Non è ancora il momento”. Lui si dimena, trema, mi tocca le tette; dopo poco decido di riavvicinarmi a lui, lo bacio e gli sussurro “Ora è il momento”. Tolgo le mani dal suo prepuzio, lo masturbo e lui viene sul mio corpo. Percepisco un getto di calore che irradia tutto il mio ventre fino al seno. Mentre mi alzo per dirigermi in bagno a lavarmi e a togliere lo strapon lui mi blocca il polso e mi guarda con gli occhi sbarrati e dice: “Wow è stato bellissimo”. Stiamo abbracciati tutta la notte fino al giorno dopo quando la sveglia dei nostri cellulari suona per andare all’ università. Ci guardiamo, ci diamo un bacio appassionato, ci vestiamo e andiamo.
L’aria, fuori, è frizzante. Nessuno in vista lungo la strada deserta. Quasi timidamente, lui allunga una mano a sfiorare la mia. “Questa notte è stata la più strepitosa della mia vita. E non vedo l’ora di rifarla”
Sorrido “Sai dove trovarmi”.

FINE
scritto il
2022-02-26
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