Un ragazzo rumeno

Scritto da , il 2012-06-15, genere gay

Sono Stefano, sono totalmente passivo e adoro i giovani muscolosi, rozzi e possibilmente etero che però occasionalmente si dilettano a umiliare un frocio come me facendogli subire la loro virilità.
Premetto che ho una passione assoluta: desidero in modo folle i ragazzi che oltre a essere muscolosi e virili mostrano una estrema insensibilità al freddo. Questa cosa mi fa impazzire, letteralmente.
Ho conosciuto Mihài, un ragazzo rumeno di 19 anni, al mare a ostia, d'inverno. La spiaggia era deserta, lui era in costume da bagno con una temperatura di non più di 6 gradi. Mi sono avvicinato e l'ho conosciuto meglio. Lavora in un centro fitness, gli fanno fare di tutto, poi però può allenarsi gratis. In romania era un atleta, qui è un poveraccio, ma ha un fisico molto muscoloso e un viso già maturo e virile, anche se così giovane. Insomma, siamo diventati amici. Lui ha una caratteristica: è totalmente insensibile al freddo. Ma proprio totalmente: è una cosa da guinnes dei primati, vi assicuro. Sta perennemente nudo, per tutto l'inverno, in casa, e quando esce in genere si mette solo una tuta a carne e i jeans, anche quando c'è la neve, per dire. Gli piace farsi succhiare il cazzo da me e farsi adorare mentre sta nudo e io tutto coperto e batto i denti.
Vi faccio un esempio. Eravamo a gennaio, ci siamo dati un appuntamento a una birreria. Erano poche settimane che ci conoscevamo. Si presenta con i jeans e sopra la solita tuta adidas blu, scolorita, e sotto niente. Io gli dico che mi piacerebbe succhiargli il cazzo a lungo all'aperto, in un parco che conosco lì vicino, dove nessuno ti disturba. Lui acconsente subito, sapendo che gli avrei dato qualche soldo in cambio. Lui non ha problemi a fare sesso, il cazzo gli si rizza sempre, a comando, diciamo, e l'idea di guadagnarci soldi non lo disturba, anzi lo attizza. Insomma, andiamo al parco che dicevo, erano le dieci e mezza di sera. Mihài, appena ci siamo inoltrati un po', si spoglia subito tranquillamente e rimane in boxer, pure scalzo. Faceva un freddo notevole, proprio rigido, e nel parco era umidissimo, l'alito usciva dalla bocca come vapore. Io ammiro il suo fisico magro e muscoloso, con una ossatura molto larga, soprattutto due gran piedoni grandi e virili, caldi nonostante il freddo pungente. Come prima cosa gli chiedo di sedersi su una panchina, e poi comincio a baciargli il piede destro. Poi glielo lecco sulla pianta larga, grande, calda, lo lecco tutto con umiltà, mi voglio sentire inferiore, perché sono inferiore a un maschio così virile e giovane, un rumeno rude mentre io sono un frocetto delicato. COmincio a succhiargli le dita del piede, dita molto grandi, e lui si eccita a vedermi così sottomesso ai suoi piedoni, e comincia a toccarsi il cazzo grosso sotto le mutande. Sento che la sua virilità si sta svegliando con forza, e continuo a leccargli il piede, poi prendo anche l'altro piede e li lecco insieme, me li metto in faccia, li subisco come un frocio passivo che adora i piedoni caldi di un ragazzo rumeno rozzo e muscoloso, che parla poco italiano e ha una voce profonda e da maschio. I suoi piedi erano caldi nonostante facesse un freddo davvero insopportabile per me, che sono freddoloso e delicato, ma era freddo davvero. Lui niente, nudo e calmo, solo eccitato ormai col cazzo duro sotto i boxer. Allora lascio i piedi e gli tolgo delicatamente la manona (anche quella calda, incredibile) dal pacco e mi occupo io del suo cazzo, lo estraggo dai boxer e lo guardo bene da vicino. Cazzo bollente, pulito, molto largo di circonferenza, lungo ma non troppo, sarà di 19 cm circa, con una cappella dura, tesa come il cuoio, grossa. Comincio a leccargli la cappella delicatamente, da femminuccia in calore quale sono, anche se tremavo dal freddo, eppure avevo il piumino. Sento che lui mugola di piacere con voce roca, allora ingoio il cazzo per quanto posso, dato che è di dimensioni notevoli, e comincio a succhiarlo. Lui mi fa tenere il cazzone dentro la bocca mettendomi la mano sulla nuca. Io stringo più che posso e succhio, succhio il suo cazzone duro, e ogni tanto lo guardo, guardo il suo fisico nudo, poi guardo in basso, verso i piedi grandi ben piantati sull'erba. Mi eccita un casino succhiare il cazzo a Mihài e contemporaneamente non staccare gli occhi dai suoi piedoni scalzi che mi umiliano. Lui vuole venire, e me lo fa capire premendomi sulla nuca ritmicamente. A quel punto io devo obbedire al suo desiderio legittimo di maschio che vuole sborrare, penetrandomi in gola, e aumento l'intensità del pompino, faticando terribilmente, perché so che ci mette un sacco prima di venire, ma devo farlo per compiacerlo. Mentre subisco il suo cazzo duro come un palo mi sento femmina, guardo i suoi piedi grandi, mi si induriscono i capezzoli per il desiderio e per il freddo, sono fiero di essere penetrato da un maschio rumeno potente, e succhio, succhio, il cazzo è davvero duro, ce l'ha duro in modo pazzesco, come se sotto la pelle avesse il ferro, come se fosse un cazzo di acciaio rivestito di gomma dura. Succhio il cazzone con amore di donna, lui sento che sta per godere, mugola col suo vocione da uomo giovane virile, succhio fino a sfinirmi, lui aspetta a venire per farmi succhiare più a lungo, per subire più a lungo la sua virilità, alla fine non ce la fa più. è maschio e quindi viene, schizza dentro la mia gola, sborra tanto, una, due, tre, quattro volte. Mi riempie, poi si sbraca, allargando le gambe, sospirando profondamente, regalandomi l'ultimo sperma. Alla fine gli lecco la punta del cazzo ancora duro, ci mette un po' ad ammosciarsi, lo lecco con amore e gli stringo il cazzo con la mano, ancora mezzo duro, e so che gli fa male e gli piace, infatti mi sorride nudo. Gli lascio il cazzo e gli bacio la mano, che è calda (ma come fa?), gli succhio due dita, sono grandi.
Alla fine mi siedo anch'io accanto a lui, nudo e virile e scalzo, e lo guardo con amore femmineo. Lui con calma si rimette il cazzo dentro i boxer, ormai semirigido, ma ancora bello. Mi chiede una sigaretta che puntualmente gli do e se la fuma tranquillo. Non si riveste, nonostante il freddo e l'umidità siano davvero terribili. Mi piace chiedergli come ce la fa a resistere al freddo, e lui nudo mi dice che non lo sente proprio, che al paese suo solo le femmine hanno freddo. Io adoro quando mi umilia allegramente sul fatto che io sono delicato e freddoloso. Per umiliarmi ancora di più mi dice di restare sulla panchina con calma, così rimane ancora nudo senza problema, e io lo tocco ogni tanto e vi giuro che resta caldo, il suo corpo giovane duro e muscoloso rimane deliziosamente caldo e arrapante.
Insomma, questo è un esempio del mio rapporto con Mihài. Se avete anche voi questa passione per i ragazzi insensibili al freddo, o lo siete, scrivetemi, ciao alla prox.
vincistefano@tiscali.it

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