Io, il matto, mamma e mia sorella.

Scritto da , il 2022-01-15, genere incesti

Anche se è da sempre un tabù, i rapporti incestuosi sono all'ordine del giorno, particolarmente nelle famiglie che vivono un po' isolate o in piccoli centri dove esiste ancora il patriarcato o il matriarcato, era così anche a casa mia, questi ruoli esistono e regolano la vita della famiglia. Ho passato l'infanzia in un piccolo paese collinare, la città più vicina era a quaranta km, il borgo dove vivevo era formato da novecento persone circa disperse qua' e la', per studiare bisognava spostarsi nel paese vicino e tutte le mattine dovevo svegliarmi presto per prendere il pulmino comunale. Durante la giornata non è che ci fosse molto da fare, mio padre era sempre via perché lavorava nell'ufficio postale in città , mia madre era impegnata con le faccende di casa e gestiva un piccolo orto con qualche animale da cortile aiutata da un ragazzo un po' ritardato (lo scemo del paese) al quale regalava qualche spicciolo o qualcosa da mangiare per lui e la sua famiglia che abitava non molto distante da noi, mia sorella di qualche anno piu' grande rispetto a me, dopo le medie non aveva voluto continuare a studiare ed era in attesa di conoscere un uomo per poi sposarsi come spesso avviene da quelle parti. A quell'epoca ero alle prese con le mie prime fantasie sessuali che spesso sfociavano in una delle tante seghe giornaliere aiutato da qualche giornalino che ci passavamo a scuole tra compagni e dalle piccole stranezze che avevo iniziato a scoprire a casa e che tenevo come segreti per paura di essere punito. Certo è che mia madre e mia sorella, a loro modo come me, dovevano soddisfare le loro esigenze, mia madre aveva sempre voglia e tutte le sere origliavo le avances che faceva a mio padre quando andavano a letto e pensavano che io dormissi ma che molte volte andavano a vuoto perché mio padre era stanco.. ricordo in particolare quella sera che mia madre voleva ad ogni costo essere montata e leccava mio padre, come al solito stanco, chiedendogli di scoparla "in culo" o dove volesse, sentivo che chiedeva di essere toccata e si toccava a sua volta finché non venne un paio di volte, mi scappò qualche colpo di tosse e si fermò per capire se fossi sveglio, mi chiamò sottovoce ma non risposi e riprese la sua maratona sessuale... Passo' qualche anno, diventai grandicello e mi spostai in città, avevo trovato un lavoro che mi permetteva di essere indipendente, inoltre la casa dove abitavamo non era sufficientemente spaziosa per quattro persone adulte. Tutto iniziò un pomeriggio d'estate... Nei we liberi tornavo a casa per stare in compagnia dei miei, trattandosi di una sola sera dormivo in stanza con mia sorella la' dove avevo dormito fino a quando mi ero trasferito, dopo aver pranzato ed aver schiacciato un pisolino decisi di uscire in giardino per cercare un po' di frescura. Mio padre era gia' uscito ed era andato in centro paese, mia sorella stava guardando un film in tv e chiedendo di mia mamma mi disse che era nell'orto per fare dei lavoretti. Uscito in giardino a vista non trovai mia madre, pensai di trovarla un po' più in la' e andai verso l'orto dove coltivava delle verdure, per fare prima passai da dietro il pollaio quando mi sembrò si sentire qualche lamento arrivare da dentro, mi fermai ad ascoltare meglio ed in effetti sentii la voce di mia madre, mi avvicinai alla finestrella che c'era difronte e guardando rimasi di stucco, vidi mia madre che faceva una sega a Salvatore (il matto), aveva in mano il suo cazzo molto grande ma la stranezza era la cappella, larga estranamente molto larga, quasi a forma di fungo, e mentre mia madre gli faceva la sega lui le toccava le tette e ansimava, venne a flotti nelle sue mani, subito dopo lei si alzò le gonne e allargando le gambe gli disse di leccarla, non aveva le mutande e questo semplificava i suoi movimenti, lui si chinò e guidato da lei che gli teneva la testa iniziò a leccarla finché non venne, poi Salvatore fece cenno di volerla montare ma mamma gli sussurro' di non poterlo fare e gli disse di non dire "come sempre" nulla a nessuno altrimenti mio padre li avrebbe ammazzati così si acqueto' e si ricomposero. Ero rimasto malissimo nel vedere mia mamma godere come una troia, e poi con il matto del paese, contemporaneamente avevo avuto una forte erezione nel vederli, al momento sarei voluto intervenire ma non avrei saputo affrontare la situazione e pensando a come mamma ci sarebbe rimasta mi affrettai a rientrare per non essere visto. Passai tutto il pomeriggio a pensare alla scena e quando guardavo mia mamma avevo contemporaneamente un senso di nausea ma anche voglia di rivederla. Pensai a tutte le volte che era uscita dicendo che andava a pulire in giardino e c'era anche lui... chissà da quanto tempo andavano avanti... la giustificavo pensando al fatto che mio padre non le dava più le attenzioni dovute e alla sua voglia incontrollabile. Da quel giorno il mio modo di pensare al sesso era comunque cambiato, anche se avevo la ragazzina mi capito' di farmi delle seghe pensando a mia madre e a mia sorella che quando mi fermavo da loro avevo iniziato a sbirciare mentre dormiva a volte scoperta, guardavo il suo slip infilato tra le cosce e impazzivo dalla voglia. Quando ero li stavo sempre attento ai movimenti di mia madre e se andava nell'orto appena usciva ero pronto ad andare a sbirciare ed immancabilmente li beccavo giocare, più o meno sempre allo stesso modo, mia madre gli faceva le seghe e dopo si faceva leccare, quando era più vogliosa sia la figa che il culo e dopo un paio di sborrate si rilassava, probabilmente durante la settimana visto che erano da soli e mia sorella non si era accorta di nulla lo facevano anche più volte al giorno ed il loro affiatamento variava e migliorava di volta in volta sempre con la gestione sul cosa e come fare di mia madre, infatti non erano più solo seghe, una volta portò con lei il secchio dell'acqua e dopo averlo fatto sborrare con una sega gli lavo' per bene il pisello e iniziò a succhiarlo, aveva la cappella così grande che a malapena mamma riusciva a prenderla in bocca, sentivo che gli ripeteva di resistere e nel frattempo si toccava, alla fine lui venne e lei gli lecco' tutto fino all'ultima goccia poi gli intimo' di non dire nulla e lo mandò via. Nonostante le insistenze di lui e la loro voglia continua non si era mai fatta penetrare e questo mi lasciava sempre qualcosa di sospeso. Una sera che mi ero fermato li ed eravamo tutti a letto, preso dal pensiero di mamma e vedendo mia sorella scoperta che mi dava le spalle e metteva in mostra il suo culetto con il suo fine slip dentro le sue forme ed i peletti che le uscivano da tutte le parti non resistetti ed iniziai a farmi una sega senza far rumore, ero eccitatissimo, misi accanto a me un fazzoletto dove sarei venuto dentro per non sporcare e stavo per venire, non mi accorsi però che mia sorella si era girata e nella penombra vidi che aveva gli occhi aperti, mi girai di spalle ma era troppo tardi, restai immobile sperando che tutto fosse finito ma dopo qualche secondo a voce bassa mi disse : Guarda che ti ho visto... Restai ancora in silenzio.. Hai capito? Sto parlando con te... (Timidamente) cosa?.. Ho visto quello che stavi facendo... Non sapevo ne cosa dire ne cosa fare finché ancora lei disse: Se ti giri e continui sarà un segreto tra noi... Restai fermo qualche secondo poi mi girai.. Ecco bravo, continua a farti la sega... Provai a riprendere ma ero impacciato e non riuscivo più ad avere un erezione, ero spaventato e questo mi bloccava, quindi le dissi che non riuscivo. .. Vabbe' facciamo così, io ti aiuto poi tu continui, va bene?.... Si, risposi a bassa voce imbarazzato.. Lei si alzò, mi venne vicino, lo prese in mano e iniziò a farmi una sega.. Dopo un poco iniziai ad eccitarmi, divento' duro e lei tornando nel suo letto girata verso di me me disse di continuare.. Lo feci e dopo pochi secondi venni.. dopodiché lei si rigiro' come se nulla fosse, io mi ripulii e mi sdraiai addormentandomi a tarda nottata con il pensiero di quello che era successo. Il mattino seguente mi svegliai, mia sorella non era a letto, mi recai in cucina per fare colazione e trovai sia lei che mia madre perciò oltre che a sguardi non ci fu più nulla. La giornata passò come sempre, quando incrociavo mia sorella la guardavo ma non feceva nessun accenno, anzi mi sembrava stesse un po' sulle sue... Arrivò sera, mio padre era rincasato e come sempre tutti a tavola, cenammo e poi in salotto a guardare un po' di televisione finché andammo a letto. Andai avanti prima di mia sorella, mi misi a letto dando le spalle alla stanza e feci finta di dormire non appena lei rientrò dal bagno, avevo paura che mi potesse dire qualcosa relativamente alla sera precedente, dopo un po' spense la luce e finalmente iniziai a tranquillizzarmi, duro' poco, dopo qualche minuto sentii che sottovoce disse: Dormi?... Tentennai ma poi risposi, no... E stasera non lo fai?... No, non ho voglia e non lo faccio spesso.. Siii, figurati, guarda che lo so che lo fai, dai se vuoi puoi farlo, io ti guardo perché mi piace e poi non c'è nulla di male.. questo mi tranquillizzo' e mi diede coraggio, nel frattempo lei si era avvicinata, aveva acceso la luce notturna e prendendo il mano il mio pisello iniziò a farmi una sega, ci volle un attimo e si mise in tiro, lei tornò nel suo letto e mi guardò, questa volta con le mani sul suo pube, eccitato e iniziai a farmi la sega, ero pronto per venire dopo neanche un minuto ma mi chiese di resistere un po' finché toccandosi vidi che raggiunse l'orgasmo e venni anche io, poi come la sera precedente si girò di spalle e si mise a dormire tranquillamente, anche io dopo un po' mi addormentai. Il tutto andò avanti a fasi alterne, sempre con le stesse modalità e la mia grande soddisfazione anche perché avevo ottenuto di poterla guardare senza nulla addosso mentre si toccava ma non voleva che io la toccassi. Dopo un po di tempo e sempre durante ad una delle mie visite, che vista la situazione si erano intensificate, mentre ero seduto intento a leggere un libro, mia madre uscendo mi disse che sarebbe andata a fare qualche lavoretto nell'orto, ero solo, mia sorella non era presente per cui appena lei usci' sbirciai dalla finestra dove fosse diretta e vidi anche Salvatore che camminava davanti a lei in direzione del pollaio, capii subito cosa stava per succedere e dopo un po' uscii in giardino, arrivato vicino la solita finestrella guardai, loro erano già intenti a divertirsi, nel tempo erano andati avanti nel gioco, mia mamma come al solito lo segava e lui la toccava, questa volta non solo le tette ma mamma si lasciava toccare ovunque, Salvatore le aveva infilato le dita dentro per bene e mamma gli accompagnava il movimento della mano gestendo il ritmo, godevano entrambi e andarono avanti un bel po', poi come sempre appena mia madre fu soddisfatta gli disse di smettere e lui molto obbediente smise, tornai in casa e dopo un po' arrivò anche mia madre molto rilassata e soddisfatta, non mi dava più fastidio sapere cosa facesse anzi mi piaceva tantissimo guardarla ed il fatto che non si faceva penetrare mi aiutava a comprendere e perdonare la sua voglia di essere troia. Come sempre feci finta di nulla e pensavo che alla sera avrei giocato con mia sorella. Non vedevo l'ora..ed appena fummo in stanza le chiesi se aveva voglia di giocare un po' e da brava figlia che somiglia molto alla madre mi disse: Ok, visto che hai voglia inizia a toccarti e intanto si spoglio'... Avevo il pisello già in tiro, e dopo lo spettacolo del pomeriggio, eccitato da quanto visto mi feci coraggio e le chiesi: Me lo succhi?... Un po' stupita disse..certo però tu stai fermo, si avvicino e iniziò a leccarmi, lì capii quanto potesse godere Salvatore, nel frattempo iniziai a toccarla e mi faceva fare, prima sul seno poi scesi sul culo e mentre cercavo di toccarla ed entrare con le dita si fermò e mi disse: Non erano questi i patti, con la tua ragazza fai queste cose?.... Arrossendo... dissi di no... Come mai?... Non mi fa fare di più, anche se vorrei.... Vabbe' sarà come dici, è un nostro segreto, devi essere sincero con me.. Si lo sono.... Sicuro? Perché mi sembra che sai dove mettere le mani, magari guardi i film porno?.... No risposi, ma dopo un attimo, si ma tu sicura che non dici nulla? Certo, come faccio visto quello che facciamo... Ok te lo dico.. Dimmi dai.... Ho visto farlo alla mamma.... Alla mammaaa? Con papa?.... No... Come no.... Alla mamma con Salvatore nel pollaio... Salvatore? Lo scemo?.. Si... E cosa fanno nel pollaio?.... Si toccano, poi una volta mamma lo ha succhiato e lui gli ha messo le dita dentro.. . Ma davvero?... Si si davvero.... Hanno anche scopato?... No mamma quello non vuole farlo per paura che papà si accorga... Ma che', non potrebbe accorgersi..... E allora perché non lo fa secondo te?.... Si vede che non vuole e le va bene così, quante volte li hai visti, una?... No tante volte... Caspita, ok, la prossima volta mi chiami che voglio vedere anch'io... Va bene, adesso mi succhi ancora?... Certo, tu puoi toccarmi dove vuoi... Così feci , questa volta le infilai le dita dentro e lei gradi' visivamente e dopo un po' le venni in bocca. Il giorno seguente come sempre la trovai in cucina con la mamma e come se niente fosse stava tranquillamente scherzando con lei, dopo aver fatto colazione andai in paese con gli amici e rientrai dopo mezzogiorno, pranzai e mi misi sul divano per rilassarmi finché mia madre uscì con la solita scusa, appena uscita corsi in stanza da mia sorella e le dissi che era andata nell'orto e che c'era anche Salvatore, mi seguì e insieme ci avvicinammo verso il pollaio, loro erano dentro e mia mamma gli stava lavando il pisello nel secchio, mia sorella resto' sulle prime sbigottita poi iniziò ad essere più interessata, nel frattempo mamma e Salvatore che con il tempo avevano fatto progressi iniziarono a giocare, lei lo ciucciava avidamente e gli leccava la cappella mentre lui la penetrava con le mani entradando e uscendo guidato dagli ordini di mia madre che godeva tantissimo tanto e che riusci' a venire più di una volta quando fu sazia gli ordinò di venirle in bocca e finito di leccarglielo si alzò soddisfatta questa volta passandosi il cazzo che aveva ancora in mano sulla figa, se lo sfrego' più volte e si fermò solo quando Salvatore le venne tra le mani, come sempre copiosamente. Tornammo in casa velocemente, non so se mia sorella fosse più sbigottita o compiaciuta dallo spettacolo ma dovetti attendere sera per chiedere. Arrivò il momento di andare a letto, non vedevo l'ora, appena le luci si spensero cercai con gli occhi mia sorella che a sua volta mi disse: Ma a te non da fastidio vedere mamma così? Poi non mi avevi detto che non scopavano?... Inizialmente mi dava fastidio, poi è cominciato a piacermi, per scopare intendevo metterselo dentro ma si vede che tra un po faranno anche quello.... Quindi quando ti ho beccato fare la sega lo facevi per quello?.... Si, a te ha dato fastidio vedere mamma?... Solo per un po' poi mi piaceva, magari torniamo ancora a guardarli se ti va.... Certo, e tu lo faresti con Salvatore?.... No non mi piace, anzi mi fa un po' schifo, poi ha il cazzo troppo grosso e la cappella enorme, mi farebbe male..... Ah ok capito con me però non ti fa schifo vero?... No con te mi piace, e comunque speriamo che papà non si accorga di nulla altrimenti sai che casino che succede... Ok adesso facciamo qualcosa? .... Cosa vorresti fare? Giocare come al solito?.... Si... Ok ma vediamo di mettere a frutto quello che hai visto oggi, ok?... Felicemente risposi, si si va bene... Passo' nel mio letto con niente addosso, e mi chiese se avevo voglia di leccargliela, iniziai molto eccitato e guidato da lei trovai i punti giusti, era la prima volta e mi sembrava strano ma vedendo mia sorella con gli occhi sbarrati verso l'alto capii di essere sulla buona strada, andai avanti finché non venne, dopo essersi ripresa mi ricambio' iniziando a sua volta a succhiarmi poi quando vide che era bello duro mi disse di metterlo dentro, me lo feci ripetere per essere sicuro di aver capito bene... Si si, mettimelo dentro.... mi misi sopra di lei, aveva allargato bene le gambe, con le mani se lo indirizzo' e con un colpetto la penetrai velocemente, mmmmm che bello, fai piano, ricordati di uscire quando stai per venire ma cerca di resistere tanto tanto, andai su e giù più piano che potevo preso dalla voglia della mia prima volta, ogni tanto mi trattenevo per non venire, fu lei a non resistere e godere per prima, sembrò molto lungo il suo godere, poi mi disse che potevo venire anche io ma di ricordarmi di uscire un attimo prima, sarà stato per la paura di venirle dentro o per la mia prima volta che ogni qualvolta stavo per venire mi bloccavo, lei capi' benissimo e con le mani mi tolse il pisello dalla figa se lo indirizzo' sul buchetto del culo e mi disse di spingere piano, lo feci e dopo un paio di tentativi le entrai nel culo, ecco disse, adesso puoi venire dentro, bastarono un paio di colpi e le venni dentro nel culo, quando uscii mi chiese di metterlo ancora un po' dentro davanti e dopo avermelo leccato e pulito per bene senza farmelo ripetere lo feci, mi abbraccio' sentivo vibrare il suo sesso dalla voglia, venne ancora e dopo un po' tornò nel suo letto, fu un esperienza indimenticabile... Di lì a qualche giorno mi trovavo a casa e capitò ancora che mamma andasse con Salvatore, per loro era una malattia, mamma aveva sempre voglia e lui, un matto, quale opportunità avrebbe mai potuta avere per far sesso, mia madre non era male ma certamente per evitare persone che avrebbero potuto darle problemi nella vita quotidiana aveva trovato la soluzione più gestibile poi visto che si trattava solo di sesso Salvatore aveva due lati positivi, primo era un matto quindi non gli avrebbe creduto nessuno, secondo faceva invidia a chiunque con le sue dimensioni e la sua cappella a fungo, chiamai così mia sorella come mi aveva chiesto, si mise le scarpe e andammo verso il pollaio, sapevo che il loro rapporto sarebbe cambiato con il tempo, questa volta li trovammo con mamma a gambe allargate a cavalcioni su di lui che stava seduto, mamma si strofinava il cazzo sulla figa su e giù, ogni tanto si fermava e allargando bene le gambe si passava il cazzo sulla figa spingendo la cappella quasi dentro per poi tirarsi indietro, era molto bagnata e quando si tirava indietro si sentiva il ciack della cappella che di spostava, Salvatore a volte spingeva per entrare ma lei lo fermava e gli ripeteva di non venire perché era pericoloso, poi più avanti te lo farò fare gli diceva, così lui si tranquillizzava e lei poteva continuare i suoi giochi così come voleva ma continuando a giocare per un attimo tutta la cappella spari' nella sua figa, fece una gran fatica a toglierla perché si vedeva che aveva tanta voglia di prenderlo tutto ma per paura che lui non riuscisse a controllarsi e gli venisse dentro resisteva, poi vinta dalla voglia gli disse: se resisti me ne metto dentro un po... Lui: si si resisto... Attento se stai per venire dimmelo ok?... Lui fece cenno di si e mamma ricordandogli di resistire continuo' a giocare e si fece entrare oltre alla cappella metà cazzo, le era piaciuto sentirselo dentro e come, si sentiva il rumore ogni volta che se lo infilava dentro e poi lo tirava fuori, probabilmente perché mia madre sbrodolava e per le dimensioni di lui, davanti a questo spettacolo mia sorella era intenta a toccarsi e mi disse di farmi una sega, dopo un bel po' e le varie venute di mamma Salvatore iniziò a godere e fini tutto con la super pulizia della cappella con la lingua di mia mamma che ne gradiva visivamente il gusto. Ti è piaciuto? Disse mamma... si si.... Hai visto che me l hai infilato dentro? se fai come ti dico te lo farò fare sempre e ti farò scopare anche il culo, oggi mi hai allargato bene davanti, bravo. Lui era visibilmente felice di quelle parole e facendo un verso di soddisfazione si ricomposero. Successivamente con mia sorella ripetemmo il tutto altre volte sperimentando tanto altro ancora, poi purtroppo o per fortuna, trovò un fidanzato, il suo attuale marito e si sposò dopo un paio di anni andando a vivere in un altro paese, ancora oggi quando posso andarla a trovare lo faccio cornuto. Il tempo passava, pensavo fosse finito tutto lì, anche i giochi di mamma erano calati moltissimo, credo a causa della malattia di Salvatore che lo metteva spesso a letto. Non mi ero ancora accasato anche se avevamo deciso la data, con la mia ragazza ero sempre fermo ai soliti giochi, voleva che tutto accadesse dopo il matrimonio. Fu così che una volta, in una giornata piovosa rientrai a casa e distratto non tolsi le scarpe, appena entrato fui accolto dalle urla di mia madre che aveva appena pulito i pavimenti, ok ok scusami le dissi, le tolgo subito, mi scappava dovevo andare in bagno e non ci ho pensato, andai in bagno ma appena uscito trovai ancora mamma che si lamentava e sempre in modo un po' agitato mi fece notare le macchie e disse: Non sei mai attento, pensi solo a farti le seghe e ti brucia il cervello.... Sentendomi affrontato in questo modo ma volendo fare il bulletto risposi: si vero, ma se fosse per questo allora tu non ricorderesti nulla... Cosa vuoi dire eh?... Nulla, solo quello che ho detto.... Cioè? Abbi il coraggio di dire ciò che pensi... Voglio proprio dire che se fosse per quello tu non ricorderesti nulla.... Rossa in faccia, ah si? E tu che ne sai?... Lo so lo so... e andai in stanza ... Mi seguì e con la voce rotta dall'emozione quasi barbugliando disse: tu non sai proprio nulla... Invece lo so.... Cosa?... Si ti ho vista?... Sempre più rossa, Mi hai visto cosa?... Ti ho vista con Salvatore nel pollaio... Scappò via piangendo e capii di aver esagerato, sarei voluto tornare indietro ma era troppo tardi, ero davvero dispiaciuto dovevo fare qualcosa, aspettai finché non la sentii più piangere poi mi avvicinai alla porta della sua stanza ed entrai... Scusami non volevo, ti giuro che mi dispiace tantissimo.... Perché mi hai detto questa cosa? Cosa avresti visto?... Non sapevo se rispondere ma ormai la frittata era fatta, pensavo di rimediare e.. ho visto te e Salvatore di sfuggita un po di tempo fa ma nulla di ché.... Cosa hai visto? Dimmelo ti prego.... Nulla, appena vi ho visti sono andato via, non mi andava di guardarvi.... Si ma cosa esattamente, cosa hai visto?..... Che tu lo toccavi, basta null'altro. . Non ti credo.... E va bene, ma tranquilla non ho detto nulla a nessuno, ho visto che vi toccavate a vicenda.... E tu dove eri?.... Guardavo dalla finestrella... Quando?.... Più di una volta... Allora hai visto tutto..e riscoppio' a piangere.... Cercai di consolarla perché mi dispiaceva e le promisi che non avrei mai detto nulla e che fosse finito tutto lì. Durante la giornata resto' comunque triste ed anche mio padre al suo rientro capi che non era la solita tanto da chiederle se fosse successo qualcosa, no rispose lei, è solo un mal di testa ... Dopo cena andai a letto finii per dormire poco sapendo di essere andato oltre ma con la speranza che tutto fosse finito. Nei giorni seguenti non ne parlammo più, a dire il vero parlavamo anche poco, mamma era triste e stava sulle sue io invece mi sentivo in torto, non avrei dovuto dire nulla. Passo' circa un mese, speravo che con il tempo sarebbe ripreso il rapporto tra di noi ma mia mamma non parlava più di tanto, quando le chiedevo qualcosa mi rispondeva in modo lapidario e questo mi dava molto fastidio finché un giorno sbottai... Perché sei ancora arrabbiata con me? È vero forse ho sbagliato per come te l'ho detto ma alla fine non erano bugie.... Si girò con le lacrime agli occhi e disse: è vero sono io che ho sbagliato ma speravo che nessuno si sarebbe mai accorto di nulla era uno sfogo perché tuo padre mi trascura ed io ne sentivo bisogno, mi spiace che tu mi abbia vista... Lo so, ma questo non cambia nulla mamma, comunque è acqua passata meglio metterci una pietra sopra... Va bene farò del mio meglio, spero che nessuno sappia nulla d che hai visto, perché non ne hai parlato con nessuno vero?... Mentii ma per evitare di ricominciare risposi di no.... Dimmi solo un ultima cosa disse... Si ti ascolto.... Quando mi hai vista hai solamente visto che ci toccavamo vero? .. Era chiaro che aveva capito che non era così per cui risposi.. no mamma ho visto anche il resto... E cosa hai pensato?... Non so, per prima cosa mi ha dato fastidio, poi mi incuriosiva guardarvi.. Segui' un periodo di silenzio ma arrivò fortunatamente mio padre e tutto fini'. I giorni successivi non ne parlammo più, lei mi sembrava più rilassata e tutto stava tornando come prima. Un pomeriggio mentre stavo lavorando mi squillo' il telefono, era mamma le chiesi subito se ci fosse qualche problema, perché non mi chiamava mai quando ero al lavoro, no tutto a posto mi disse, volevo dirti se questa sera vieni a cena visto che non c'è tuo padre perché è fuori con gli amici così mi fai compagnia e chiacchieriamo un po'. Arrivai verso le 18 direttamente appena finito di lavorare, entrato andai a farmi una doccia prima di cena. Cenammo e dopo ci mettemmo sul divano per guardare la tv, mamma si era già messa la vestaglia come già aveva fatto altre volte, era un po' trasparente e si intravvedevano le sue forme, ero impacciato ma trovai il coraggio per chiederle se si fosse rasserenata dopo quanto era successo, mi rispose di si e mi chiese ancora scusa ... Non devi scusarti mamma, oramai è acqua passata... Bene e ricordati che se hai bisogno di sapere qualcosa io ci sono.... Poi iniziammo a guardare un film. Destino volle che ci eravamo fermati su un film tratto da una storia vera, raccontava di una ragazza costretta a prostituirsi dove si vedevano scene di sesso. Guardandomi concentrato mi disse: Non dirmi che ti ecciti a vedere queste cose?... No mamma, so che non sono scene vere... quando mi hai vista con Salvatore sbagliavo ma era per piacere..... se posso chiederti, visto che sei più tranquilla e ne parli, perché proprio con un matto?.... Perché era un modo per sfogarmi ed ero sicura di poterlo gestire a modo mio senza avere delle conseguenze o innamorarmi, per me era solo sesso.... Ok adesso ho capito..... Bene, vuoi chiedermi altro?... No grazie... Ok ma adesso dimmi tu una cosa... Si mamma dimmi.... Quando mi venivi a guardare, cosa pensavi nel vedermi nuda?.... Nulla mamma, non pensavo nulla, mi piaceva e basta... Ti piaceva vedermi nuda o ti piaceva vedere quello che facevo?.. Entrambi..... Vuoi vedermi ancora? Visto che i tuoi pantaloncini si sono gonfiati .... Arrossendo... si..... ...iniziò a spogliarsi, quando fu completamente nuda mi disse: Visto che ti piaceva guardarmi adesso puoi fare di più... Di più? Tutto? Anche toccarti??..... Si quello che vuoi così mi faccio perdonare... Non credevo ai miei occhi, tutto ciò che avevo sognato era lì davanti a me, mi tornarono in mente i giochi con mia sorella ma in effetti i pensieri erano sempre stati su di lei, iniziai a carezzare i suoi seni ed a baciarli, poi fu un crescendo di voglie sensazioni e desideri che realizzavo, lei stava ferma e si gustava le mie voglie, la baciavo ovunque, le poggiai il mio membro tra le cosce ed entrai in un attimo mentre lei colava di umori, mi disse solo che potevo venire tranquillamente dentro, ci fu una prima poi una seconda e tante altre volte quella sera, godevano come due amanti dopo tanto tempo di attesa, mi feci leccare e le venni in bocca per poi prenderla davanti e dietro, era tutto quello che avevo desiderato ed era diventato realtà. Ci furono altre volte ma con il tempo mi fece capire che dovevo pensare ad altro. Oggi è solo un ricordo indelebile.

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