Prima volta a sorpresa

Scritto da , il 2022-01-14, genere prime esperienze

Ciao a tutti, sono Matteo (nome di fantasia), ho 19 anni e durante un banale pomeriggio di quarantena vorrei raccontarvi la prima volta che ho fatto l'amore, in quarta superiore al Liceo Classico.
Inizierei col inquadrarvi più o meno il ragazzino che ero un paio di anni fa: un bel ragazzo, penso, abbastanza slanciato, che sfiorava il metro e ottanta, dei bei lineamenti, naso a patata, occhi e capelli color marrone castano, a volte ed in certe condizione di luce, quasi 'lucido', se così si può dire. Ero 'normale': buoni voti, sopra la media, al Liceo più difficile della città, passione per il calcio, sia giocato che guardato, amante della formula 1 e tanti altri hobby che molti altri miei coetanei avevano e hanno attualmente... il mio gruppo di amici con il quale, alcune volte, uscivo era quello della classe, funzionavamo bene insieme. Abitando in diversi quartieri della città ed appartenendo ad estrazioni sociali differenti mi reputavo realizzato a confrontarmi con questi ragazzi. I discorsi del gruppo erano più o meno i soliti, calcio, formula 1, come sopravvivere a scuola, un po' di politica, e ovviamente, le ragazze. Non che gli altri alla veneranda età di 18 anni fossero dei cosìddetti 'intenditori' , ma indubbiamente, mentre si parlava, percepivo più volte di essere indietro rispetto ai miei amici. Certi mi raccontavano di loro conquiste e imprese, ed io, il più delle volte, non potevo fare altro che inventarmi finte storie ed aneddoti particolarmente spinti per unirmi alle conversazioni riguardanti la 'figa'. Ero conscio di essere un imbranato con l'altro sesso, ma più di tanto non mi crucciavo... cercavo di vivere alla giornata con serenità. Ovviamente, essendo un gruppo di maschi che abitavano molto distanti uno dall'altro, l'unico gruppo di ragazze che avevamo in comune e che frequentavamo era la parte femminile della classe. Fin dalla seconda, ognuno di noi, con il passare dei mesi provava a conquistarne una, fino ad arrivare al momento cronologico della vicenda che sto per raccontare che vi si erano formate un paio di coppie contro ogni aspettativa. Io personalmente, oltre al paio di ragazze 'inarrivabili' alle quali tutti ambivamo, non ero interessato ad approfondire la conoscenza di qualcuna di loro .. fino a quando, un pomeriggio, dopo essermi dileguato per andare in bagno da una chiamata whatsapp con i compagni per ripassare in vista della verifica, sentii loro discutere del fatto che oramai si stessero creando sempre più coppie all'interno della classe... elencando i nomi dei compagni, ecco che ascoltai il mio accostato a quello di Lia. Lia? Veramente i miei compagni mi vedrebbero bene con Lia?
Non so descrivere bene cosa provai quando al mio nome venne accostato quello di Lia. Forse solo perché era stato detto da altri, quell'episodio, mi aveva messo la pulce nell'orecchio, e non riuscivo più a sbarazzarmene. Ero attratto dall'approfondire questa provocazione dei miei due amici al cellulare, e quindi, presto mi innamorai. C'erano periodi dove nei quali ripetevo nella mia mente i soliti 3 sogni erotici che facevo, pensavo, godevo, mi masturbavo, e continuavo a godere. Ero invaghito di quella ragazza che fino a quel momento era considerata da me come una 'qualunque compagna di classe con si, tutto sommato, un bel culo'. Lasciatemi che la descriva: alta un paio di centimetri in meno di me, fisico tonico dato dalle innumerevoli ore di allenamento agonistico, cosce e gambe portentose, provocanti, muscoli sodi e tonici, culo sporgente e rotondo il giusto, una terza di seno con le tette perfettamente circolari che davano l'impressione di reggersi senza alcun bisogno dell'intimo, viso regolare e sguardo profondo. Ero quasi lusingato che un normale ragazzetto come me fosse visto bene insieme a questo splendore di ragazza. Le settimane dall'episodio al cellulare passavano in fretta, fino a quando, in occasione delle vacanze di pasqua, mi si presentò la prima occasione di rendere omaggio a quella provocazione su whatsapp. Un nostro compagno benestante aveva invitato tutta la classe a passare un weekend in campagna nella sua villa fuori città. Tradotto: alcool, ormoni a palla, tante camere da letto LIBERE. L'occasione perfetta.
Prima di continuare aggiungo che fino a quel momento non avevo mai consumato un rapporto sessuale con una ragazza né tantomeno compiuto 'preliminari' di alcun tipo. Solo ed esclusivamente un paio di baci ridicoli dati durante uno stupidissimo gioco della bottiglia.
Continuando, arrivati al casolare, io ed i ragazzi preparammo la casa per la serata: acceso il camino, preparata la cena, aperto il tavolo da ping pong e stivato l'alcool in frigo non ci restava che aspettare le ragazze, che da brave figlie di papà residenti nei quartieri ricchi della città, sarebbero dovute arrivare in macchina (noi eravamo saliti con la corriera...). Appena vidi varcare Lia la porta d'ingresso, ebbi un'erezione che mi costrinse di dileguarmi un secondo in bagno per gestire la situazione. Riuscii a non masturbarmi non so come e la 'caccia' riprese come se nulla fosse accaduto. Ovviamente Lia, come le altre ragazze, si era vestita con abiti provocanti e attillati, che mi facevano fantasticare ogni volta che scorgevo quelle due maledette chiappe sode che avevano solo bisogno di una verga che le aprisse e le coccolasse per bene. Comunque, all'incirca dopo mezzanotte, dopo più di qualche shot di super-alcolico buttato giù, fu incredibilmente lei a rivolgermi la parola per prima.
'ehi Matte, sai che finalmente ho preso la patente? sono veramente al settimo cielo'
'brava Lia, sono contento... ora potrai portare la Francesca e l'Alessandra a scuola senza problemi'
'già... tu quando l'hai presa più?'
'un anno fa esatto'
'wow, molto prima d me, devi esserti impegnato molto'
'beh, si, è quello che volevo... volere è potere, si dice. no?'
'già.. forse hai ragione.. bella serata non trovi?'
'ma si dai.. ora tutti sono un po' ubriachi ma pare si stiano divertendo.. d'altro canto chi non si divertirebbe qua? guarda per esempio mario e la ludo.. sono spariti 2 ore fa oramai..'
Non so perchè durante una conversazione così piatta mi venne da tirare in ballo una delle coppie che stavano scopando al piano di sopra.. probabilmente quest'insulso riferimento deve aver fatto la differenza
'beh si.. sono innamorati'
I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo, che sembrarono anni. Poi lei aggiunse
'anche io vorrei fare una cosa ora'
Subito non capii, ma quando dalla sala dove eravamo mi prese la mano e mi diresse verso una camera da letto mi si offuscò la vista. Non capivo più niente, avrò avuto 200 di bpm e sbavavo dall'emozione. Arrivati fuori dalla camera, mi si girò verso di me e spingendomi al muro, contemporaneamente, afferrò il mio cazzo e le mie palle con una mano e con l'altra, poggiata sul fianco del mio viso, inziò a baciarmi. Mi aveva letteralmente ficcato la lingua in bocca, ed io, totale inesperto, dopo poco iniziai a prendere ritmo ed ad ambientarmi a questa danza erotica tra le lingue. Non la facevo cosi troia né intraprendente. Aprimmo la porta e continuammo la pomiciata sul letto. 'sei così ordinario che mi ecciti, matteo, spogliami'. Ubbidì ed iniziai e leccarle il seno e la pancià giungendo alla figa. Non ne avevo mai vista una prima d'ora quindi fu lei a condurmi al clitoride ed a mostrarmi come provocarle piacere. 'sei bellissima' esclamai, 'ahhh-ah, hai l'aria di essereeeeah innocuo e ciò mi eccita da impazzire.. mangiami la figa ti voglio..' poggiai la testa e la bocca su suo organo riproduttivo e la lavorai per bene. Il sapore era inebriante, l'odore fantastico, era una specie di droga, più la leccavo più ne volevo. Ciò mi portò a sborrare (si senza contatto) nelle mutande dopo appena, quanto saranno stati? 20, 25 minuti che ci toccavamo?. Finito il lavoro di bocca finalmente liberò il mio cazzo lungo una quindicina di centimetri, 'puliscimelo bene, lia', lei quasi indemoniata inizio a pompare a due mani su e giù su e giù facendoselo arrivare fino alla gola (come faceva ad essere così esperta e avanzata nei movimenti?). 'sto per venire' 'allora ti voglio dentro, daii' aggiunsi di essere senza preservativi, non le importò molto, procedemmo senza. Infilati i miei 16 cm di carne dura e pulsante ed iniziai a pompare in posizione del missionario, nel frattempo la limonavo e palpavo il seno. Anche qua sensazione inebriante e senza precedenti, difficilmente la scorderò. Le venni sul ventre, in realtà rischiando di sborrarle dentro e di fare un disastro alla mia prima scopata.
Ci riavvolgemmo sotto le coperte e ci stuzzicammo fino ad addormentarci, entrambi soddisfatti.

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