L'ultimo spettacolo
di
Karin
genere
masturbazione
Era una sera di metà settimana ma avevo voglia di uscire. Stufa di studiare avrei voluto solo non pensare alla data d’esame che si avvicinava. Provai a contattare qualche amica ma, per un motivo o per un altro, nessuna era libera. Indossai i primi vestiti che mi capitarono a tiro e andai a fare due passi. La temperatura era molto rigida e, passando di fronte al cinema, decisi di entrare per vedere se proiettassero qualcosa di interessante. Non mi colpì nulla ma, pur di non tornare a passeggiare da sola al freddo, presi un biglietto per l’ultimo spettacolo di un film d’amore chiedendo una fila centrale. Entrai nella sala con le luci già spente mentre stavano mandando alcuni trailer. Oltre me c’erano solo due coppie, una seduta in ultima fila ed una al centro della sala. Mi diressi verso il posto che mi era stato assegnato che si trovava proprio affianco alla coppia in centro sala, praticamente sarei stata il terzo incomodo. Dopo essermi seduta mi tolsi il piumino appoggiandolo sul sedile vuoto alla mia sinistra e, nel voltarmi, notai che la coppia in fondo alla sala aveva già cominciato a baciarsi. Era palese che i due fossero lì non per il film ma per avere a disposizione un posto al caldo e lontano da occhi indiscreti. Alla mia destra era seduto il ragazzo dell’altra coppia che, dalle spalle larghe e dal fatto che sporgesse abbastanza dalla sedia, sembrava alto e prestante nonché molto carino. La fidanzata alla sua destra era invece minuta ed aveva una voce stridula, tanto da sembrare quasi una bambina affianco a lui. Il film era lento, noioso, e dopo un po’ che era cominciato, mi girai per vedere se l’altra coppia stesse impiegando meglio quel tempo notando una sola sagoma. Subito la mia mente cominciò a fantasticare su ciò che stessero facendo, se la sagoma che avevo visto si stava godendo del buon sesso orale oppure se l’altra sagoma era distesa aspettando di essere posseduta. Quei pensieri mi eccitarono molto e in un attimo mi ritrovai tutta bagnata. Ripresi il piumino dalla sedia affianco e me lo misi sulle gambe come una coperta, scivolai un po’ in avanti con il bacino e mi infilai una mano nelle mutandine. Chiusi gli occhi e cominciai ad accarezzare le grandi labbra che erano già molto umide. Passai a solleticare con due dita il clitoride con movimenti circolari mentre una sensazione di piacere cominciava a pervadermi tutto il corpo. Il respiro cominciò a farsi affannoso e in un attimo mi ritrovai ad emettere un mugolio. In quell’istante mi ricordai di essere al cinema e per giunta affianco ad altre persone ed aprii gli occhi all’improvviso. Il ragazzo al mio fianco mi stava guardando ed in quel momento mi sentii morire dall’imbarazzo. Lui, invece di disapprovare, mi indirizzò un sorrisetto malizioso e fece l’occhiolino ed io, nel ricompormi, notai che la ragazza al suo fianco stava dormendo beatamente. Mi tranquillizzai e di nuovo mi ritrovai ad essere molto eccitata. Spostai il piumino alla mia destra in modo che mi coprisse per bene il braccio ed appoggiai la mano proprio sul pacco del ragazzo. Doveva aver apprezzato molto lo spettacolo che gli avevo regalato poco prima dato che sotto il mio palmo potevo sentire un grosso e duro rigonfiamento. Il ragazzo, impreparato a quella situazione, fece un piccolo sobbalzo ma io, portando alla bocca l’indice della mano libera gli feci segno di fare silenzio. Lui si girò verso la sua ragazza e, vedendo che stava dormendo, prese a sua volta il suo giubbino e se lo mise sopra alle gambe. Entrambi avevamo lo sguardo rivolto verso lo schermo, come se stessimo normalmente vedendo il film, ma sotto i nostri soprabiti, la mia mano destra aveva già cominciato a frugare all'interno dei pantaloni della sua tuta. Spostai in basso i suoi boxer e cinsi completamente il suo membro che sentivo turgido e caldo nel mio palmo. Cominciai a masturbarlo delicatamente, nonostante la posizione e gli abiti mi fossero non poco d’intralcio. La situazione mi eccitava molto, stavo masturbando uno sconosciuto mentre la sua fidanzata dormiva ignara al suo fianco, con il pericolo che si potesse svegliare in qualunque momento. Credo che la cosa risultasse molto eccitante anche per quel ragazzo dato che, dopo poco che avevo cominciato il mio lavoretto, sentii il suo pene farsi ancora più duro per poi ritrovarmi tutta la mano bagnata. Il ragazzo era stato davvero bravo, non aveva emesso nemmeno un gemito mentre il suo caldo seme si riversava sulla mia mano. Ritrassi delicatamente il braccio, avvicinai la mano alla bocca e leccai un po’ di quello sperma per sentire il suo sapore dopodiché, senza dire nulla, presi le mie cose, mi alzai ed uscii dalla sala senza neanche guardare il ragazzo in volto. Quella situazione mi aveva eccitata al punto che tornai subito a casa dove ripresi ciò che avevo interrotto immaginando la faccia ed i pensieri di quel ragazzo vedendomi andare via senza avergli mai rivolto una parola.
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