La mia prima volta con un guardone
di
Juliana _49
genere
prime esperienze
Ciao sono juliana quello che vi andro a raccontare e una situazione di un periodo della mia sfrenata vita.
All epoca dei fatti ero gia sposata ma avevo una relazione con un collega di lavoro.
Facendo i turni di notte il nostro rapporto da colleghi diventa un raporto da amanti ognuno con la sua famiglia nulla di sentimentale ma una vera passione di puro sesso.
Mi veniva a prendere e mi riaccompagnava a casa tutti i giorni.
Non so ancora il perche ma a mio marito dissi che il mio orario era dalle 22:00 alle 07:00 per 5 giorni sett sabato e domenica liberi
Il vero orario era dalla mezzanotte alle sei
Cosi col passare dei mesi la nostra amicizia diventa qualcosa di piu.
Era ormai di prassi fermarci in una radura prima di attaccare all lavoro trascorrendo un ora a parlare del piu e meno
Ma col tempo il parlare si trasformo in pomiciare arrivando a scopare
Ormai era una cosa normale una sera come spesso sucedeva ci appartiamo prima di andare al lavoro, gli stavo succhiando il cazzo, quando mi disse che c'era uno appartato a spiare,
Mi alzai con la paura che poteva farci del male,
Lui mi tranquillizzo tranquilla sarà il solito guardone che si seghera vedendoti,
Poi ho la sicura, non mi senti tranquilla e chiesi di andar via.
Facendo manovra i fari lo innluminavano e non mi diete l'aria di essere pericoloso avra avuto 70 anni o giu di li,
Gli passiamo accanto piano lo guardai era col cazzo di fuori che si segava,
Mi fece un cenno di saluto, io continuai a fissarlo dallo specchietto.
Arrivati in fabrica mentre lavoravo pensai al guardone,
Questo mi eccito pensare uno che spia e si sega per me.
Passarono i giorni noi appartati e lui li a spiare, mi eccitava la situazione,
Ormai la sera piu che scopare o spompinare era mettermi in mostra al guardone.
Col tempo si fece piu spregiudicato, era arrivato a stare a pochi metri dall'auto, questo non mi spaventa ma mi eccita
Un giorno arrivo al finistrino, si segava io osservavo eccitata, baciandovo atraverso il vetro e viene inbrattando il vetro.
Chiedevo al mio accompagnatore di fermarsi in quella radura e ogni volta la situazione prendeva nuovi orizzonti.
Ora ero presa era una droga.
Una sera il mio accompagnatore di turno abbassò il finistrino, dicendogli di toccarmi, scoprendomi il seno
Avevo il suo cazzo a pochi centimetri mi intimo di segarlo.
Una senzazione strana segavo uno sconosciuto e questo mi faceva colare.
Mi era piaciuto una nuova sensazzione e mi piaceva, cosi diviene un abbitudine ultimamente non avevo piu rapporti coi miei accompagnatori ma segavo il vecchio guardone,
Col il passare dei mesi ne furono di più ora sono in 6 che ogni sera mi aspettano,
Ora non li sego soltanto li spompino e ci scopo
L'ultima volta col mio accompagnatore talmente ero presa che arriviamo con 3 ore di ritardo con la conseguenza di un richiamo e la segnalazione.
Questa nuova pratica sessuale mi travolse ero drogata mi piaceva essibirmi, e sempre più spesso chiedevo di portarmi nella radura.
Divengo famosa tra i guardoni.
All epoca dei fatti ero gia sposata ma avevo una relazione con un collega di lavoro.
Facendo i turni di notte il nostro rapporto da colleghi diventa un raporto da amanti ognuno con la sua famiglia nulla di sentimentale ma una vera passione di puro sesso.
Mi veniva a prendere e mi riaccompagnava a casa tutti i giorni.
Non so ancora il perche ma a mio marito dissi che il mio orario era dalle 22:00 alle 07:00 per 5 giorni sett sabato e domenica liberi
Il vero orario era dalla mezzanotte alle sei
Cosi col passare dei mesi la nostra amicizia diventa qualcosa di piu.
Era ormai di prassi fermarci in una radura prima di attaccare all lavoro trascorrendo un ora a parlare del piu e meno
Ma col tempo il parlare si trasformo in pomiciare arrivando a scopare
Ormai era una cosa normale una sera come spesso sucedeva ci appartiamo prima di andare al lavoro, gli stavo succhiando il cazzo, quando mi disse che c'era uno appartato a spiare,
Mi alzai con la paura che poteva farci del male,
Lui mi tranquillizzo tranquilla sarà il solito guardone che si seghera vedendoti,
Poi ho la sicura, non mi senti tranquilla e chiesi di andar via.
Facendo manovra i fari lo innluminavano e non mi diete l'aria di essere pericoloso avra avuto 70 anni o giu di li,
Gli passiamo accanto piano lo guardai era col cazzo di fuori che si segava,
Mi fece un cenno di saluto, io continuai a fissarlo dallo specchietto.
Arrivati in fabrica mentre lavoravo pensai al guardone,
Questo mi eccito pensare uno che spia e si sega per me.
Passarono i giorni noi appartati e lui li a spiare, mi eccitava la situazione,
Ormai la sera piu che scopare o spompinare era mettermi in mostra al guardone.
Col tempo si fece piu spregiudicato, era arrivato a stare a pochi metri dall'auto, questo non mi spaventa ma mi eccita
Un giorno arrivo al finistrino, si segava io osservavo eccitata, baciandovo atraverso il vetro e viene inbrattando il vetro.
Chiedevo al mio accompagnatore di fermarsi in quella radura e ogni volta la situazione prendeva nuovi orizzonti.
Ora ero presa era una droga.
Una sera il mio accompagnatore di turno abbassò il finistrino, dicendogli di toccarmi, scoprendomi il seno
Avevo il suo cazzo a pochi centimetri mi intimo di segarlo.
Una senzazione strana segavo uno sconosciuto e questo mi faceva colare.
Mi era piaciuto una nuova sensazzione e mi piaceva, cosi diviene un abbitudine ultimamente non avevo piu rapporti coi miei accompagnatori ma segavo il vecchio guardone,
Col il passare dei mesi ne furono di più ora sono in 6 che ogni sera mi aspettano,
Ora non li sego soltanto li spompino e ci scopo
L'ultima volta col mio accompagnatore talmente ero presa che arriviamo con 3 ore di ritardo con la conseguenza di un richiamo e la segnalazione.
Questa nuova pratica sessuale mi travolse ero drogata mi piaceva essibirmi, e sempre più spesso chiedevo di portarmi nella radura.
Divengo famosa tra i guardoni.
1
3
voti
voti
valutazione
3
3
Commenti dei lettori al racconto erotico