Veronica mia moglie

Scritto da , il 2012-04-01, genere pulp



**Part one**


Non ho mai parlato delle abitudini sessuali di mia moglie Veronica, di quanto non riesco a togliermi dalla testa quella meravigliosa fottuta bionda che riesce a farmi perdere il controllo. Solo lei.
Essendo un regista l’ho conosciuta a un casting di diversi anni fa a Sutton, lei e Elizabeth, la sua amica mora, per il remake di un film italiano saremmo dovuti trasferirci per qualche giorno alle Eolie.
“Sei tu James?!” mi fa appena mi vede.
“In persona Tesoro.” le dissi. Appena la vidi mi eccitai da morire, aveva un miniabito con corpetto nero a balconcino che le metteva in risalto il suo decolletè bellissimo.Non indossava il reggiseno.
“Sapevo che eri tu, sai?”
“Da cosa?”
“Sei l’uomo più sexy qui.....vero Liz??” disse ridendo all’amica.
“Oh...detto da te...ti chiami?”
“Veronica. E lei è Elizabeth. Insieme facciamo spettacoli di Burlesque in diversi locali...ma io sono anche stilista di lingerie.”
Dopo aver sentito questo da lei me le sarei fatte tutte e due subito, all’idea che si sarebbero spogliate davanti a me. Alla fine non m’interessava più di tanto cercare un’attrice per il mio nuovo lavoro ma...impossessarmi di Veronica.
Anche se lei ci stava sfacciatamente provando per avere il ruolo, io la facevo fare tranquillamente, quel suo gioco cominciava a piacermi sempre di più. Al diavolo la professionalità, il film, la stampa! Quando potevo avere una donna che sarebbe stata disposta a fare qualunque cosa io le chiedessi.
Dovevo solo trovare il modo per averla con me subito.
“Ragazze per me siete perfette entrambe, vorrei solo che mi leggeste questo copione...poi partiremo per la location.” Le dissi. Le presi, anche se in quelle isole avrei portato solo Veronica, Elizabeth sarebbe rimasta qui,non per colpa mia. Cosa non avrei potuto fare su quelle spiagge con lei, immaginavo il suo corpo nudo sul bagnasciuga, la sua pelle liscia al sole....
“Grazie James!” mi disse Veronica baciandomi sulla guancia e lasciandomi la traccia del suo rossetto rosso, mentre Elizabeth mi accarezzò le spalle e se ne andò da Guy il mio assistente che l’aveva adocchiata tutto il giorno.
Eravamo rimasti soli io e lei.
Si accese una Marlboro :”Fumi?”
“Sì grazie.”
“Chissà quante donne hai conosciuto qui...”
“Sì ne ho conosciute diverse..ho lavorato con molte ragazze che adesso forse non si ricorderanno nemmeno più di me, di quando abbiamo lavorato insieme.”
“ Quante te ne sei fatte James?” non aspettavo altro che questa domanda da lei per cominciare a farle qualche avances, perché volevamo tutti e due la stessa cosa, ma a me piaceva l’idea che fosse lei a chiedermelo con quel suo tono così dannatamente sexy.
“Tante Tesoro....ma mai nessuna sarà come te...Veronica.” cominciai a palparle le cosce e mentre salivo con le dita la sentivo già eccitata; più salivo con le dita più lei allargava le gambe e con i suoi occhi verdi mi diceva “Scopami James...”
Andammo in bagno, era deserto, chiusi a chiave e lei cominciò a tirarsi giù il corpetto, aveva due tette così grandi, che cominciai a baciargliele e a leccargli i suoi capezzoli inturgiditi, mentre sentivo la sua mano che scivolava sul mio membro, lo afferrava con le dita come per masturbarmi.








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