Sorella a sorpresa (2)

Scritto da , il 2021-07-15, genere incesti

Nei giorni successivi Anna non si fece più sentire, chissà se anche lei ripensava ogni tanto a quanto successo quel pomeriggio in centro, io non riuscivo a togliermelo dalla mente, ripescando le foto che le avevo fatto di nascosto mi sparai parecchie seghe, in particolare c’era uno scatto che mi faceva eccitare più di tutti, avevo immortalato lui nell’atto di spingere col pollice sul buco del culo di mia sorella da sopra i jeans mentre glielo strizzava, quanto mi sarebbe piaciuto farglielo ma senza i vestiti addosso.
Finché non resistetti oltre e le mandai un messaggino: “Come va? Digerito l’inconveniente dell’altro giorno?”
Mi rispose dopo un bel po’ con “Bene grazie, tutto ok”.
Io a quel punto le confessai: “Mi piacerebbe molto che lo rifacessimo”.
“No, non possiamo, era una tantum”.
“Ma dai, che ti costa? Il mio silenzio va ricompensato”
“Mi stai ricattando? Guarda che in fin dei conti è la tua parola contro la mia”
“Non è proprio così, vi ho fatto alcune foto”
Per un po’ non scrisse niente.
“Non ci credo, bluffi”
E le inviai una delle foto che avevo scattato loro in quell’attacco di libidine.
“Passa da me tra un’ora che risolviamo la questione”.
Mi dispiaceva essere arrivato a tanto ma avevo troppa voglia di lei, ero convinto comunque che sotto sotto anche lei non disdegnasse un altro incontro.
Quando entrai a casa sua, mi buttò subito sul divano e si inginocchiò davanti a me.
- Ti farò un pompino una volta al mese ok? In cambio tu starai zitto e cancellerai tutte le foto che ci hai scattato, anzi faccio io – mi prese il telefono dalla tasca dei pantaloni che mi stava sfilando giù e dall’album delle foto le cancellò subito.
- Adesso siamo a posto – e si fiondò sul mio cazzo ormai bene in tiro.
Eravamo più comodi stavolta, il suo lavoro di bocca raggiunse livelli che non avevo mai provato con nessun’altra donna, come prevedevo coinvolse anche le mie palle tenendole alternativamente in bocca e leccandole prima di risalire con la lingua lungo tutta l’asta fino a ingoiare la cappella, con le mani accompagnava il tutto segandomi e accarezzandomi il buco del culo, poi un suo braccio si abbassò e cominciò a sgrillettarsi vistosamente, iniziò così a mugugnare sempre più forte mentre mi spompinava e si masturbava.
- Voglio anche la tua figa, in fin dei conti non vi stavate solo baciando, vi stavate toccando da sopra i vestiti – azzardai io preso dall’eccitazione più accesa.
- Che porco che sei – esclamò lei togliendosi il mio cazzo di bocca e alzandosi senza tante storie per spogliarsi davanti ai miei occhi.
Quando fu completamente nuda, si abbassò sopra il mio pisello voglioso come non mai e guidandolo dentro la sua patata fradicia se lo prese subito tutto in profondità, poi cominciò a cavalcarmi, evidentemente non vedeva l’ora che glielo chiedessi.
Sembrava una cavalla al galoppo, stentavo a riconoscere la mia sorellina in quella donna arrapata che mi sbatteva in faccia le sue tette mentre ingoiava il mio cazzo con la figa, ormai eravamo entrambi vicini all’apice del piacere, lei mi teneva d’occhio perché voleva venire insieme a me (invidio la capacità delle donne di controllare entro certi limiti il proprio orgasmo), quando percepì dalla mia espressione e dal mio pisello le avvisaglie della sborrata in arrivo si lasciò andare e piegando indietro la testa cominciò a godere a voce alta, io non potei fare altro che seguirla sulla strada dell’orgasmo, godemmo tutti e due moltissimo, il mio cazzo dentro di lei schizzava sincronizzato con le sue contrazioni, fu davvero travolgente.
Restammo abbracciati seduti lei su di me con i nostri genitali uniti finché non ci passò il fiatone, quindi Anna si alzò piano e tenendosi una mano sotto la gnocca si diresse in bagno per darsi una sciacquata.
La raggiunsi dopo essermi ripigliato un po’ e appoggiai il pisello ormai moscio sulla sua schiena mentre era seduta sul bidè.
- É stato bellissimo Anna… - sospirai.
- Sì, anche per me, potremmo rifarlo ogni 15 giorni anziché una volta al mese, che ne dici? – propose lei sorridendomi maliziosa.



continua…


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