Laura, Valentina e Francesco

Scritto da , il 2021-03-12, genere prime esperienze

La mia ragazza, Valentina, non ha mai pienamente accettato la mia bisessualità. Stiamo insieme da 4 anni, dai tempi delle superiori, da migliori amiche ci siamo a poco a poco a trasformare in una coppia. Lei è al 100% lesbica, io invece la amo ma ho sempre trovato attraenti anche gli uomini con cui però non ho mai fatto l'amore. Sono ancora vergine, nel senso che nessuno mi ha mai penetrato. Vale ha più volte tentato di sverginarmi con le dita ma non glielo ho mai permesso. Una volta si è presentata a letto con un grosso dildo di gomma ma glielo ho tirato addosso. Scopiamo spesso e la sua lingua fra le mie gambe mi porta sempre in paradiso ma ho sempre inconsciamente respinto l'idea di perdere la verginità in quel modo. Negli ultimi mesi, poi, sento una forte inquietudine: sempre più spesso le mie fantasie hanno come protagonisti uomini e ragazzi che incontro a lavoro e per strada. La realtà è che, in questo momento ho della mia vita ho voglia di scopare con un maschio. Gliene ho parlato: è diventata furiosa di gelosia, ha urlato e non mi ha parlato per tre giorni. Poi si è calmata e mi ha fatto una proposta: avrebbe scelto lei il ragazzo con cui avrei vissuto la mia prima esperienza e lei avrebbe partecipato. A me stava bene ovviamente. Il fortunato prescelto è Francesco il nostro vicino di casa, uno studente di ingegneria alto e smilzo ma atletico e con un sorriso molto simpatico. Non so come gli abbia spiegato la situazione fatto sta che ieri sera si è presentato dopocena alla porta di casa con un'espressione un po'beota. Vale lo ha preso per mano e lo ha fatto sedere sul divano. Abbiamo bevuto un po'di vino e poi Vale ha cominciato a baciarmi. Lui ci guardava rapito. Ci siamo spostati in camera da letto e ci siamo tolti i vestiti. Non avevo mai visto un cazzo ed è stata una scoperta entusiasmante. L'ho accarezzato e coccolato come un oggetto prezioso. Francesco era in estasi, il suo uccello vibrava come una corda tesa al tocco delle mie dita. Mi sono sdraiata a cosce aperte sul letto. Francesco ha cominciato lentamente a strofinare il glande sulle mie labbra e sul clitoride congestionato. Il ragazzo ci sapeva fare. Vale si è chinata su di me per baciarmi e nel farlo ha esposto allo sguardo di lui il suo culo. È una ragazza mascolina ma ha un corpo statuario, con un culo forgiato dalla palestra. È stato troppo per il povero ragazzo che già respirava con affanno. Con un gemito strozzato mi è venuto sulla pancia, schizzandomi addosso una secchiata di sperma bollente. Che frustrazione! Quella fame che sentivo nella vagina, come di un boccone prelibato offerto ma mai concesso mi pulsava dentro senza sosta. L'avrei insultato ma Vale, che è una donna buona e intelligente, ha rassicurato il povero Francesco, tremendamente deluso e mortificato. "Rilassati e guardaci" gli ha detto. Abbiamo cominciato a baciarci e ad accarezzarci di nuovo. Poco alla volta il pene di Francesco ha ripreso vita, pronto e duro come il legno. Per compensare forse la brutta figura si è lanciato su di con foga. L'ho lasciato fare: volevo averlo dentro, era una tortura attendere ancora. Il mio buco era abbastanza piccolo e stretto e Francesco ha faticato non poco a fare entrare la punta del cazzo. Faceva male, ma la sensazione di allargamento era deliziosa, come quando si gratta una puntura di zanzara. Dolore e piacere insieme. Ho alzato le ginocchia in maniera un po' sguaiata e lo ho afferrato per le natiche. Me lo sono spinto dentro con avidità. Un lampo ancora di dolore e poi quel meraviglioso ingombro che mi riempiva e mi scuoteva dentro. Francesco si era già svuotato prima e ora non aveva paura di venire troppo presto. Cavalcava, mi montava spingendo con forza. Quando sono venuta gli ho graffiato una spalla. Il piacere era insopportabile. Dopo, quando Francesco è tornato a casa mi sono inginocchiata sul letto e ho mostrato a Valentina il mio buco violato: la membrana non c'era più, solo un foro coperto di sangue e seme maschile ancora pulsante di piacere. Ci siamo masturbate tenendoci per mano venendo quasi insieme. Ora abbiamo un'opzione in più per vivere la nostra intimità

Questo racconto di è stato letto 5 0 5 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.