Vita da strada Ep. 1 - Il ragazzino -

Scritto da , il 2020-09-25, genere trans

Il cofano dell'auto è ancora caldo. Sento il calore sulla mia guancia mentre il mio cliente mi preme la mano sull'altra, schiacciandomi il viso contro il metallo polveroso.
Mi sta scopando il culo con vigore, cercando di giungere al piacere che tanto desidera.
Fortunatamente ha un cazzo così piccolo che è come se non sentissi praticamente nulla.
Stringo il buco del culo e lo apro ad hoc per farlo venire il più in fretta possibile.
"Vai amore dai, così, sfondami tutta dai!"
Allungo il braccio all'indietro e cerco di accarezzargli le palle mentre mi fotte.
Gliele graffio un pò con le unghie, le stringo, le lascio andare.
I trucchi del mestiere.
Il tizio geme e va più forte.
Stringo di più il buchino e mi spingo verso di lui.
Lo sento gonfiarsi di più.
Finalmente ci siamo, spinge più forte, freme, si ferma un attimo e mi sborra nel culo.
Il calore, mitigato dal preservativo è minimo, ma sento comunque la sua soddisfazione ed il suo piacere.
Si accascia sulla mia schiena ed ansima, abbastanza sfinito ma visibilmente soddisfatto.
Lo lascio fare, ma dopo qualche secondo, muovendomi un pò, gli faccio gentilmente capire che è ora di staccarsi e che non sono il suo materasso.
Sfila il cazzo ormai moscio dal mio culo e mi risistemo mentre anche lui si ricompone.
Mi accompagna alla mia piazzola e mi rimetto in attesa del prossimo cliente che non tarda ad arrivare.
Rallenta, accosta, tira giù il finestrino e mi affaccio guardando nell'auto.
Un ragazzino che a stento avrà diciotto anni, con la macchina del papi.
Gli si legge in faccia che è la prima volta che va a puttane, talmente che è imbarazzato mentre mi guarda.
Mi fa tenerezza però e visto che il cliente precedente è stato un lavoretto di assoluto relax decido di essere gentile col ragazzino.
"Ciao tesoro, sono 50 euro bocca culo con guanto".
Ah si, dimenticavo, sono un trans.
Mi chiamo Claudia, ho 32 anni e faccio questo mestiere praticamente da una vita.
Terza piena di seno, 18 centimetri di uccello tra le cosce ed un bel culetto ancora sodo che alleno con costanza ogni giorno.
Ho i capelli rossi(tinti), gli occhi verdi (porto le lenti a contatto colorate) ed una bella boccuccia che, truccata a dovere, diventa bella carnosa.
Sono parecchio gettonata nell'ambiente, per questo posso permettermi di sparare in alto col prezzo.
Potrei ricevere in casa come fanno quasi tutte, ma non voglio contaminare il mio ambiente, la mia vita privata con il lavoro.
E poi la strada mi eccita.
Fa di me quello che sono, senza limiti, tabù e restrizioni di sorta.
Certo i rischi sono all'ordine del giorno, ma dopo tanti anni di "attività" ho imparato a fiutarli ed a scansarli.
Il ragazzino mi guarda, eccitato come non mai.
Gli vedo il cazzo che gli tira nei pantaloni. Se non altro ha un bel pacco.
Prendo io l'iniziativa, altrimenti facciamo giorno qui ed apro lo sportello per salire in auto.
"Aspetta...io...quanto vuoi per...fartelo succhiare?"
Lo guardo un pò sorpresa, ma la sorpresa svanisce praticamente in un secondo.
Non è per nulla una richiesta insolita, anzi.
Solo non mi aspettavo che venisse da un ragazzino alle prime armi.
Mi tiro su il vestitino appena salita in auto e gli mostro il mio arnese.
Non per vantarmi ma sono davvero ben messa.
E' proprio grosso in tutti i sensi, lungo, cicciotto, e con una grossa cappella a coprire quella mazza gustosa.
Il ragazzino spalanca la bocca di fronte a tutta questa abbondanza e mi scappa un sorriso a guardarlo così estasiato.
"Sono 20 con il guanto tesoro e 40 senza guanto".
Mi guarda ancora intimidito e proseguo "Garantisco massima pulizia tesoro".
Gli dico leccandomi un pò le labbra e mordendomi quello inferiore.
"V..va bene senza...okay..."
Gli sorrido, lo guardo e gli dico "Pagamento anticipato amore".
Lui tira fuori il portafogli visibilmente sudato ed agitato, dandomi i 40 euro pattuiti che infilo nella borsetta.
Gli faccio cenno di imboccare la strada e di proseguire per qualche centinaio di metri, per poi farlo svoltare all'interno di una vecchia casa in costruzione e mai completata.
Gli faccio mettere la macchina in quello che sarebbe dovuto essere un garage.
Mi metto di schiena contro lo sportello e spalanco le cosce, menandomi lentamente il cazzo.
"Vai tesoro,è tutto tuo!"
Il ragazzino inizia a prenderlo in mano, saggiandone la consistenza.
Inizia a segarlo lentamente facendo andare la mano su e giù, allargandola e stringendola.
Se non altro è bravo a farsi le seghe il piccolo.
Ci sa fare ed inizia a piacermi la cosa, ed il cazzo inizia ad ingrossarsi visibilmente, riempiendo la sua mano.
Inizia a passare la lingua sulla cappella, assaggiandola con la punta prima di infilarlo in bocca.
Prima solo la cappella, che lecca e risucchia con delicatezza, e poi parte dell'asta, finchè può viste le dimensioni del mio arnese.
Inizia a pompare nella classica combo bocca mano senza praticamente mai fermarsi.
Devo ammettere che non è bravo solo nelle seghe, ma anche nelle pompe è parecchio avanti il ragazzino.
Decido di lasciarmi andare e di godermi quella pompa, d'altronde sono due giorni che non sborro e svuotare le palle fa solo bene.
E poi il ragazzino mi ha fatto montare la voglia.
Gli prendo la testa stringendo i capelli e gliela tiro su, costringendolo a guardarmi negli occhi.
"Solo bocca amore su..." e gli affondo il cazzo in gola facendolo quasi soffocare.
Gli muovo la testa dettando il ritmo del bocchino e spingendo la cappella nella sua gola, costringendolo ad aprire la bocca ed inondarmi di saliva sull'asta e sulle palle.
Mentre gli fotto praticamente la bocca allungo le gambe e con i piedi gli massaggio il cazzo attraverso i pantaloni.
Sento i suoi gemiti soffocati e senza fargli smettere di pompare il mio cazzo, visto che mi sta piacendo da matti e mi tira come un toro, gli dico di tirare fuori il suo cazzo.
Armeggia vicino alla cintura, alla zip ed al bottone del pantalone e finalmente lo tira fuori.
C'avevo visto giusto, il ragazzino è ben dotato.
Gli lascio la testa.
"Fammi sborrare puttanella" gli dico mentre gli prendo il cazzo tra i piedi ed inizio a segarglielo tra le piante e stringendo un pò le dita.
Non devo sbattermi troppo, il ragazzino è al massimo dell'eccitazione e, complice il collant a rete che avvolge le mie gambe ed i miei piedi, viene in men che non si dica, lanciando dei gemiti soffocati dalla bocca piena del mio cazzo.
Fiotti di crema parecchio liquida mi investono i piedi. Cazzo se non è parecchia. Cerco di pararla con il piede ma è troppo tardi e schizza dappertutto.
Però faccio la stronza e gli torturo il buco della cappella con il nylon mentre sborra.
Mi diverto a vederlo contorcersi mentre gode di piacere col mio cazzo ben piantato tra le labbra.
Mi eccito da matti.
E così la sento salire veloce dalle palle.
Prendo la testa del ragazzo e la tengo ferma sul mio cazzo che spingo tra le sue labbra fino alle palle.
Si dimena ma me ne fotto e godo.
Un fiotto forte e poi altri tre gli riempiono la bocca.
Bella densa e pastosa la mia crema. Sempre stata così.
Gli lascio la testa e gli do modo di respirare.
Mi guarda strabuzzando gli occhi mentre rivoli di sperma gli colano dagli angoli della bocca.
Sicuramente ne ha ingoiata un bel pò.
"Mmmm...bravo davvero!" gli dico stampandogli un bacio a schiocco sulle labbra.
Mi sono proprio divertita con quel ragazzino.
Gli do una mano a pulire alla bell'e meglio l'auto del papi e mi faccio riaccompagnare al mio posto.
Mi do una sistemata al trucco e guardo l'ora.
La notte è ancora giovane...

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