Leo e Chichi - Prologo

di
genere
pissing

Leonardo conosceva Chiara da oltre 6 anni.

Lei si era trasferita in città e frequentò in classe con Leo gli ultimi 2 anni di liceo.
Inizialmente non si prendevano molto, un giorno però Leonardo vide la ragazza in difficoltà fuori da scuola: due bulletti del secondo anno cercavano di convincerla a salire in macchina con loro, il ragazzo accorse istintivamente in sua difesa e fu così che tra loro nacque un sentimento di reciproco affetto.

Scoprirono di avere diverse passioni in comune, tra cui la cultura ed i videogame.
E spesso si stuzzicavano per dimostrare l'un l'altro di essere migliore in una specialità o nell'altra.

Leonardo, alto 1.80 con i capelli ricci e arruffati, slanciato ma non palestrato, si divertiva a prendersi gioco (quando ci riusciva) di quella ragazzetta dai capelli rossi, poco più bassa di lui eppure esile, conosciuta come ancora acerba ed ormai diventata donna, con le sue forme generose ma sode e le lentiggini leggere a disegnarle il viso.

Non l'amava. Nemmeno lei d'altra parte. Ma negli anni più di una volta aveva immaginato la sua amica in intimo o peggio, nuda.
La sua pudicizia ed educazione lo frenavano nei suoi pensieri, i suoi ormoni provavano invece a spingerlo oltre.

Finito il liceo entrambi si trasferirono a Firenze per l'Università. Biologia per Leonardo, Scienze veterinarie per Chiara.
Presero entrambi una stanza nel medesimo appartamento, insieme ad altri 2 studenti: Enrico e Dario, una coppia a tutti gli effetti.

Arriviamo così ad una mattina di Luglio, esami finiti per entrambi ma ancora qualche giorno da trascorrere a Firenze prima di tornare a casa. Enrico e Dario, come tutte le mattine, chiusi in bagno insieme.
Chiara bussa alla porta "Ragazzi, per favore, potreste lasciare il bagno per qualche minuto? Ogni mattina è la stessa storia!".
Leonardo, seduto in cucina a bere un caffè le sorride e sussurra "Dai Chichi, pensa che da domani e fino a quando non ripartiremo non avrai più questo problema!".
I due fidanzatini erano infatti in partenza. Destinazione Alpi per la loro vacanza avventurosa.
Chiara rifila un occhiataccia a Leo e replica "Vorrei arrivarci senza dover lavare un pigiama zuppo, a domani!".
"Chichi - incalza Leo - ti conosco da una vita, ma possibile che soffri così tanto quando devi andare in bagno? Non sai resistere nemmeno un po' con dignità?".

Chiara fulmina l'amico con lo sguardo ma nel mentre la porta si apre concedendole la libertà di fiondarsi dentro e liberare la sua vescica.
Mezz'ora dopo Enrico e Dario hanno appena salutato i coinquilini e sono andati via, Leonardo è incollato ad un videogame sul divano.
Chiara, con addosso dei leggings grigio chiaro ed un top bianco smanicato, si piazza davanti ai ricci di Leonardo e punta nell'orgoglio gli porge una bottiglia d'acqua da 1,5Litri.

Gli occhi interrogativi di Leo fanno capolino tra i suoi ricci disordinati e scrutano Chiara.
"Siccome hai pensato bene di prendermi in giro mentre ero in difficoltà, ora ti sfido. 1 bottiglia a testa, da finire entro le prossime due ore. Hai 5 minuti per svuotarti e fare sfida alla pari con me, dopodichè chiuderò la porta del bagno con la chiave e non sarà più possibile entrarci!".
"Sembri molto sicura Chichi... come sempre quando devi dimostrare di aver ragione - sbuffò Leo - ma per fare sfida equa neanche tu dovrai poter entrare in bagno!".
La reazione sul viso di Chichi non fu quella che Leo si attendeva, Chiara lo guardò con aria di superiorità e disse semplicemente "Tzè, come se potessi averne bisogno!".

Detto ciò, si diresse in cucina ed esclamò "QUATTRO MINUTI E TRENTA SECONDI! Muoversi!".

Leo si fiondò a svuotare la sua vescica, qualche minuto dopo la chiave sigillava il bagno ormai vuoto e sanciva ufficialmente l'inizio della loro sfida.
di
scritto il
2020-04-29
4 . 3 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.