Saturno mi ha leccata

Scritto da , il 2020-04-08, genere zoofilia

Stamattina, come succede ormai da tempo, è stato un incubo a svegliarmi. Sono scossa, sudata, agitata. Inizio la giornata con il piede sbagliato anche oggi, evviva.

Disastro, è ciò che mi viene in mente guardando la mia immagine riflessa nello specchio del bagno. Capelli arruffati, occhi segnati e gonfi. La pelle bianca, diafana, avvolge un corpo troppo magro. Mi guardo rapidamente, dubbiosa, e alzo l’enorme t-shirt sformata che funge da pigiama. Tette minuscole, ossa del bacino sporgenti, sotto il perizoma giallo trasparente mi si vede la patata e sì, dovrei depilarmi. Sbuffando decido di farmi un bagno e butto tutto quello che ho addosso a lavare.

Saturno, il mio cane, mi guarda interrogativo. Forse anche lui pensa che io sia un disastro, o forse vuole solo da mangiare. Apro l’acqua calda e, in attesa che la vasca si riempia, mi dirigo in cucina completamente nuda per preparare la pappa al mio Dogo Argentino, che mi segue scodinzolando. Mi piego per versargli i croccantini e lui fa quella cosa che ogni tanto fa. Mi annusa la passera. Non ci bado, è normale... no? Avrò avuto addosso ancora l’odore dell’orgasmo di ieri sera, dopo essermi masturbata prima di dormire. Mi chino ancora per versargli dell’acqua fresca e Saturno lo fa di nuovo, mi mette il muso tra le cosce. Stavolta, però, fa in tempo anche a leccarmi le labbra semiaperte. Mi ritiro istintivamente e rido per il nervosismo. Non si fa, lo rimprovero come se potesse capirmi. Lui però si è già fiondato a mangiare e non mi fila più di striscio. Vabbè, cerco di non farci caso.

Torno in bagno, pronta per una di quelle mattinate di restauro che noi ragazze ogni tanto ci concediamo. Applico una maschera sul viso e, seduta sul bordo della vasca, inizio a depilarmi le gambe. Allargo poi le cosce per dedicarmi all'inguine e tolgo ogni singolo pelo, la voglio liscia come quella di una neonata. Dopo aver finito mi immergo finalmente nell'acqua bollente. Ho anche uno spettatore, Saturno. Chi ha animali sa, non è consentito andare al bagno da soli. Sono abituata e non ci faccio caso.

Anche se, devo ammettere, di essere un po' nervosa per via della leccata che mi ha dato prima. Cerco di non pensarci ma, urca. E' stato bello? Cioè... mi sono eccitata a sentire la lingua del mio cane sulla figa? Non dovrebbe farmi schifo? Giocherello un po' con le bolle, passo lo scrub eccetera. Poi inizio a toccarmi. Lo faccio sempre quando sono nella vasca. Mi piace guardarmi i capezzolini turgidi per via dell'acqua e tirarli, strizzarli, sentirli duri. Allargo istintivamente le gambe e inizio a toccarmi. Saturno mi guarda con la testa inclinata da un lato e con la lingua penzolante. E' curioso? Cazzo, mi sto facendo delle paranoie assurde. Mi sono sempre masturbata con lui in bagno, mica capisce cosa sta succedendo. Eppure, mentre mi stuzzico il clitoride, non posso fare a meno di guardarlo e pensare alla sua lingua ruvida, calda, umida, anche se mi ha sfiorata solo per un attimo.

Mi metto due dita dentro, mugugnando, senza smettere di guardare Sautrno. Immagino delle cose oscene mentre mi masturbo, penso al cazzo del mio cane e alla sua lingua, lo ammetto. L'ho visto più volte col pene eretto ed è veramente enorme, strano, eccitante. Vengo chiudendo gli occhi e mordendomi le labbra, scossa da violenti tremori.

Mi tiro su a sedere sul bordo. Mi penetro di nuovo per impregnare ancora di più le dita. Non so che mi passa per la testa, lo giuro, ma tendo la mano verso Saturno e gli faccio leccare via i miei umori vischiosi, per farglieli assaggiare. Lui lecca tutto in un attimo e la cosa mi fa eccitare ancora di più.

Ma che mi sta succedendo?

Questo racconto di è stato letto 2 5 1 0 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.