Una ungherese contenta 1

Scritto da , il 2020-01-17, genere etero

Questo racconto è vero ma con nomi falsi...Alessandro (Ale) 22 anni lavora in un bar della zona del trevigiano, ragazzo normale, alto 1,80m capelli e occhi castani, fisico normale, da sportivo ma non troppo, comunque un ragazzo che si distingueva bene per la sua gentilezza al lavoro e il suo modo di trattare i clienti sempre con il sorriso.
Una mattina verso le 10 arriva una ragazza molto bella, alta 1.60 mora occhi scuri, capelli un po' mossi lunghi fino a metà schiena vestita con sandalo tacco 12 aperto unghie curate ma senza smalto, jeans abbastanza stretto che facevano intravedere le forme del basso ventre che erano perfette, una camicia bianca con aperto l'ultimo bottone e una giacca rossa in pelle, dei bellissimi orecchini a cerchio piccoli,una bella collana d'oro e le mani curate con dello smalto rosso e qualche brillantino.
Si avvicina al banco e parlando in inglese dando il buongiorno e con molta educazione chiese una spremuta d'arancia con un croissant alla crema, subito Ale notando com'era bella preparò immediatamente la spremuta e il croissant e glieli mise vicino su un piatto con della frutta di stagione che usava per dare un colore in più al piatto e prendendo un po'di fiducia iniziò a parlare con lei in inglese ma scoprì in breve che conosceva molto bene l'italiano, così iniziarono a parlare si presentò, si chiamava Eva chiese Ale come mai era in quei posti, cosa faceva nella vita, e scoprì che aveva studiato nell'ambito dell'agricoltura e per un progetto era passata da Conegliano per la grande tradizione del Prosecco... Ale prese la palla al balzo e tirò fuori qualche buon Prosecco di varie annate per farglielo assaggiare e far sentire la differenza.
Dopo aver bevuto qualche bicchiere chiese se c'era la possibilità nelle vicinanze di prendere una stanza infatti proprio di fianco al bar c'era un residence carino così decise di prendere una stanza, ma che ci andava per sera e intanto voleva fare un giro per la città di Treviso ma non da sola così con un gesto spontaneo lo chiese ad Ale che preso impreparato guardò subito il suo datore che fece un cenno che poteva andare. Iniziarono a girare per Treviso, per le varie vie, Piazza dei Signori, la zona del mercato del pesce, la zona universitaria, e prendendo una pizza da asporto visto che era una bella giornata decisero di sedersi lungo la sponda del fiume che passa per la città a gustarsela in tranquillità.
Mangiando iniziarono a parlare di se, entrambi erano single da poco avendo scoperto che i partner li tradivano e quindi cercavano solo divertimento, buon sesso niente cose troppo impegnative e parlando anche delle loro avventure scoprirono che tutti due dovevano provare ancora molte cose.
Eva con uno spirito più sicuro iniziò ad avvicinarsi ad Ale e guardandolo negli occhi e mordendosi le labbra diceva che guardando meglio aveva proprio delle belle labbra e con gesto inaspettato lo baciò lui ovviamente non si tirò indietro e cominciarono a baciarsi dolcemente e sempre più passionale fino a sentire le lingue che si intrecciavano e le labbra bagnate, mentre Eva con un gesto felino passò la mano da una coscia all'altra di Ale passando per il pacco e sentendo che era praticamente di marmo iniziò ad eccitarsi tutta. Cosi prese la mano di Ale, slacciandosi velocemente il bottone e la zip dei jeans, gli fece sentire quanto si stava già bagnando... Ale aveva delle misure nella media, così Eva visto che iniziava a farsi l'imbrunire gli propose di andare nella stanza del residence che aveva appena preso, Ale non se lo fece ripetere due volte, arrivarono nella stanza solo il tempo di posare gli oggetti in più che già si stavano limonando, togliendo le scarpe cosi vedendo la statura di Eva decise di prenderla in braccio e portarsela sul divano sedendosi con lei sopra e continuando a baciarsi, togliendosi un po' alla volta tutti i vestiti e scoprendo quelle curve del seno che nascondeva la camicia, una bella quarta piena piena dove i capezzoli erano già duri dall'eccitazione....

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