Paola la mia Dea parte 3

di
genere
dominazione

....Avevo i capezzoli in fiamme, le sue dita apparentemente esili nascondo una
Forza innaturale .
Il suo sadismo è innato .
Si allontana, noto essere combattuta su quale strumento scegliere per punirmi .
Fortunatamente inizia con un flogger, il suo utilizzo è ottimo per scaldare la pelle e preparare a strumenti più pesanti .
Penso: la mia Padrona è perfetta, bella intelligente e competente. Non poco succedermi nulla di male.
Un primo colpo mi sfiora i glutei , sento il rumore flogger penetrare l’aria .
Gira sempre più veloce, la punta della frusta sfiora la mia pelle che inizia a diventare rossa e calda ...cerco di inarcare la schiena sperando di diminuirne il dolore , invece capisco solo che mi faccio più male da solo , toccando per terra solo con. Le punte dei piedi.
I colpi dopo un inizio sopportabile, diventano sempre più veloci precisi e salgono di intensità.
Non smette mai, quando lo fa, penso sia finita, invece cambia solo strumento e mi comunica : “ bene, ora cominciamo “... mi si blocca il respiro.
La vedo prendere il cane in plastica, adesso sono cazzi .....
Si pone di lato, mi ordina di contare.
“Uno”.
“ due”
“Tre”
“Quattro”
“Cinque “
“Sei” grido, faccio un balzo avanti , scarico il peso del mio corpo sui polsi,
“ sette” pietà Padrona , brucia.
“ otto nove dieci “ sono in successione rapida, mi levano il fiato ed ogni inibizione .
Cerco un suo contatto, ne ho disperatamente bisogno .
Lei mi si pone davanti , mi guarda . La supplico con lo sguardo di abbracciarmi , ma si allontana . Prende il cane di legno.
Provo ad allontanarmi.
La supplico di non usarlo.
“ taci o Ricomincio da capo”
Mi prende una caviglia me là solleva, so cosa vuole.
Prendo un grosso respiro.
Una scarica elettrica mi trafigge , una colpo sulla pianta dei piede .
È terribile, ansimo, mi agito , ma le prosegue imperterrita.
Perdo il conto dei colpi, così come del tempo , dello spazio e di ogni cosa.
Mi ha reso un oggetto nelle sue mani e al suo volere.
La sento allontanarsi, perché la mia vista è offuscata dal dolore, L’ adrenalina nella mia mente ha completamente alterato la mia percezione.
Mi benda. Non che c’è ne fosse bisogno, non percepisco più alcun rumore.
È scalza, non sento nulla.
Ad un tratto, un dolore acuto, lancinante . Brucia , é caldo. Non capisco cosa sia.
Ancora lo stesso dolore sul braccio, scapola, gambe , gluteo. Urlo, la supplico , mi agito come se avessi delle convulsioni.
Finalmente la quiete dopo la tempesta . Mi leva la benda, mi slega, mi cedono le gambe , mi sorregge le braccia intorpidite dicendomi di non abbassarle per riattivare la circolazione pian piano.
Ho dei segni rossi bollenti.
Ora capisco cosa fosse. Mi ha graffiato con un ago caldo.
Non ho più energie, mi sdraio per terra, lei su di me passa del disinfettante sulla mia pelle . Mi sento appagato di tutto. Avrei voglia di urlare quanto è incredibile ma non c’è la faccio.
Mi abbraccia, ci perdiamo insieme .
Grazie Padrona.
di
scritto il
2019-11-09
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