Ritorno dopo una lunga assenza.

Scritto da , il 2019-11-03, genere etero

Alto Ufficiale dell'Esercito, ritorno da una missione all'estero e trovo molte novità nel mio palazzo al quartiere Trieste in Roma. La prima novità è il portiere che anni prima non c'era, ora lo conosco quando mi consegna le chiavi del mio appartamento che avevo lasciato all'amministratore perchè lo facesse ogni tanto pulire. Il portiere Amedeo mi presenta sua moglie Sandra, una bella signora cinquantenne di nome Luisa, poi conosco anche la loro figlia Carola che mi squadra a fondo, chiaramente affascinata dalla mia divisa e subito mi fa presente che è lei che mi tiene la casa ben pulita ed ordinata e da ora penserà anche al lavare e stirare i miei abiti, divisa compresa. Salgo in casa con Carola e le dico i giorni che sarò assente da casacosì potrà lavorarci tranquilla. Intanto la osservo e noto che è una biondina, davvero gran fica. Poi lei mi lascia solo ma prima mi chiede di solito a che ora mi sveglio al mattino e le parlo tra le otto e le nove, essendo in prossimità di congedarmi dall'Esercito. Esco più tardi per fare due passi ed in portineria mi trovo di fronte ad una signora sui quarant'anni, rossa, alta, molto prosperosa e Amedeo ci presenta entrambi: io Gianni e lei Mara. Ci scambiamo una stretta di mano e lei noto chesta fissando il mio "pacco"nei pantaloni, poi, con un "arrivederci", saluto tutti e me ne vado via. Passeggiando passo davanti ad una concessionaria di auto e una nissan Juke, rosso fiammante, mi prende lo sguardo e le faccio un esame dal davanti al dietro. Mentre medito, esce sul marciapiede il concessionario e mi domanda se m'interessa quell'auto. Brevemente: dopo due ore di trattativa per ottenere il massimo dello sconto, mi faccio assicurare l'auto appena acquistata e, salitoci dentro, vado a fare un giro di prova col concessionario che mi dà suggerimenti utilissimi. Poi, lasciato il titolare, prendo la strada dell'aeroporto di Fiumicino per andare al mare a pranzare col pesce, mia passione. Dopo il lauto pranzo, ritorno a Roma in cerca di un negozio di autoaccessori per trovare la barriera che divide i passeggeri dal prossimo acquisto: il cane. Lo trovo e lo faccio montare nell'auto poi vado dritto a casa. In portineria trovo Carola che mi viene incontro e mi domanda se accetto che lei cucini per me e, per prova, mi dice che tra poco salirà da me con la cena da sperimentare. Accetto la proposta e, dopo una doccia ben gradita, sento lei aprire la porta suonando però anche il campanello onde evitare situazioni incresciose sgradite. Va dritta in cucina ed io la seguo, incantato dall'ancheggiare col suo culetto tondo e sodo. Mi fa vedere cosa ha cucinato per me e mi chiede di lasciare le stoviglie a mollo nel lavandino, poi al mattino dopo penserà lei a lavare tutto, poi saluta e se ne va via. Gusto la cena ottima e acceso un sigaro, mi bevo una grappa ed accendo la televisione ma mi annoio e la spengo. Mi viene voglia d'improvviso di uscire e godermi la nuova auto. Dopo mezz'ora sono al lungo Tevere zona sportiva e sul viale dove c'è un bar che frequentavo sempre gli anni precedenti, mi fermo e prendo una diversa grappa, molto nota. Quando esco da lì, mi trovo un gruppo di prostitute e trans, il che mi lascia un poco in imbarazzo ma vado dritto alla mia Juke e volo via da lì. L'aver visto quel mare di cosce e bei culi, mi accende il desiderio ed io che sono molto attento all'igene e la profilassi, decido di acquistare un quotidiano per vedere se trovo una prostituta in zona. La ricerca mi fa trovare una bionda che si descrive assai attraente e, preso il cellulare la chiamo e mi dà l'indirizzo. Arrivo da lei e noto con piacere che è bella, pulita e profumata. Le dò il compenso e ci spogliamo per sdraiarci sul letto. Mi fa un super bocchino ed io che sono a digiuno da tempo, sborro all'infinito e lei mi domanda da quanto non scopo. Sta per rivestirsi ma non voglio concludere così e le offro un cinquantino per farmi scopare e, dopo che me lo ha riarmato, la scopo con vigore tale che alla conclusione con un bell'orgasmo per me, mi chiede se voglio fare una seconda scopata che lei mi offrirà ed io, dopo una brevissima pausa parlando di noi due, la penetro ancora e, quando le sborro tutto dentro, lei mi fa i complimenti per la mia resistenza e mioffre addirittura il culo per soli venti euro in più. Il mio cazzo ben messo, riprende a raddrizzarsi e, dopo che lei ci passa sul glande il gel, si mette a pecorina ed allora la penetro facendola gridare per le mie dimensioni che le dilatano il forellino come una tazza da te. Finisco la serata con un sano bidet e lei mi chiede se tornerò lì di nuovo e le rispondo che ho sei anni di astinenza da rimettere in pari. Lei mi chiede se sono stato in galera ma le rispondo che sono un militare che viene da una missione all'estero e sgrana gli occhi. La lascio e vado in giro per Roma, poi, dopo mezzanotte vado a casa. Al mattino mi sveglio sentendo un profumo di caffè che viene dalla cucina e trovo Carola a darmi il buongiorno. La giornata sta proprio cominciando bene: bono il caffè, bona anche Carola. Chi sta meglio di me?

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