Finalmente

Scritto da , il 2019-10-21, genere dominazione

Mi guardo allo specchio e penso che quel rossetto rosso che tanto mi piace mi conduce sempre a un nuovo incontro..
Continuo a pensare a lui che non vedo da mesi. A lui che solo a parole riesce a farmi bagnare.
Penso a cosa ci diremo. E già mi bagno per l'idea di poter sentire il suo membro pulsare dentro di me.
Vestiti facili da sfilare. Alla fine la cosa che più ama sono i corpi e non lingerie complicate e anche a me piace sentire i corpi e non le stoffe...
Stivali, rigorosamente stivali.. è inverno e i vicini non devono intuire che sotto il vestito sono nuda..
Arrivo in ufficio entro e saluto come un qualsiasi cliente. Guardo i depliant, i pesci nel acquario.. e intanto aspetto che l'ultimo cliente esca..
Il commesso mi saluta con un anonimo 'buonasera'
Io ricambio con un sorriso e mi giro facendo finta di essere concentrata su quello che leggo.. lui mi passa affianco e distrattamente mi appoggia una mano sul culo..
Saluta l'ultimo cliente siamo soli.
Non parliamo,non c'è nulla da dirsi, ora sono solo i nostri umori a dialogare. Gli bacio il collo. Lui mi gira dicendo che vuole sentire quando sono troia oggi.
E io mi eccito sempre di più.
Sono dinuovo a fissare depliant che non riesco a focalizzare perché i miei sensi seguono le sue dita indagatrici nella mia figa piena del mio umore..
E al improvviso le due dita escono ed entra la sua mazza grossa e pulsante che mi apre la mia stretta fessura con quel misto di dolore e piacere che mi fa gemere. Il mio corpo lo vuole dentro tutto,profondo, inizia prima con colpi decisi e consecutivi poi si ferma lo sento pulsare. Mi parla con quelle parole dure che mi penetrano le orecchie ed entrano nel cervello per farmi godere. Ricomincia a muovermi ora lentamente, io invece vorrei che accellerasse.. Spingo con il mio corpo ma nulla, Lui mi comanda, lui mi possiede. E non posso che accontentarlo. Di colpo mi stacca ed in automatico sono in ginocchio davanti al suo pene grondante di me.
E lo assaporo e lo lecco e lo succhio e lo voglio dentro sempre di più fino in gola, desidero quella sborra calda come si desidera l'acqua in un giorno di calura..
Quel liquido denso è mio, lo voglio, ma non è ancora mio, mi ferma. Mi alza e mi spoglia, senza grazia ma con desiderio, mi spinge contro il tavolo io mi poggio e mi corico sopra. Lui mi inpala di nuovo. ancora sento quel misto di piacere e dolore, la mia fichetta stretta..
Colpi forti e decisi, sono li per sentirlo tutto e per godere come solo lui riesce.
Godo arrivando al massimo orgasmo, so che non è finita, so che quello è solo il prologo di una serata piena di piacere. Ma quel orgasmo implora di uscire sonoro e rumoroso con un urlo. Mi impone di non fermarmi e di godere ed io non posso che obbedire e godo ancora e gemo ancora. Lui mi fissa per possedere il mio orgasmo le mie espressioni. Sento il suo sguardo bruciarmi addosso. Ma non si ferma e continua a spingere sempre più violento sempre più profondo, all'inporvviso si ferma ed esce. Come sempre io scatto in ginocchio per bere quel liquido denso che esce come un esplosione e mi inonda la bocca ed io lo assaporo come si fa con un vino liquoroso.
Mi alzo lo guardo senza parlare e lui mi chiede come sto. Sorrido e gli rispondo con un malizioso 'meglio'. Ma mentre rispondo mi prende la mano e la porta al suo membro ancora duro e voglioso che accarezzo. Mi guarda distrattamente e mi dice andiamo. Io so dove vuole andare.. tra gli scaffali del retrobottega nella sua alcova del piacere. Mi scappa una risata sonora e contagiosa e lo seguo nel suo mondo di piacere...

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