Lara una moglie con tanta voglia di uomini 2

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tradimenti

Quando Lara riprese il lavoro, ebbe subito una discussione molto accesa con il padre per aver assunto Obi senza averla consultata, sinceramente l'uomo non se ne capacitava, lei aveva sempre parlato bene del figlio di Paki, che proprio come suo padre era affidabile oltre che un prezioso amico e inoltre dopo aver ricevuto il suo aiuto con la scuola, si era anche dimostrato sveglio. Sentendosi rinfacciare tutte queste cose, Lara effettivamente non sapeva più come controbattere e se ne andò in silenzio visibilmente contrariata.
Era una brava mamma ed era tornata anche ad essere una moglie fedele, temeva però che la presenza di Obi in ufficio potesse rovinare tutto, e farle tornare strane voglie.
Da parte del ragazzo era evidente quanto l'esperienza con Lara lo avesse fatto crescere e diventare velocemente uomo, era più intraprendente e con più fiducia in se stesso, per un periodo aveva anche sperato di poter essere lui il padre della figlia di Lara, era invaghito di quella donna che gli aveva fatto scoprire il piacere del sesso, ed ingravidarla sarebbe stato sicuramente un modo per farla sua.
Durante i primi tempi di lavoro insieme, Obi non nascose a Lara le sue intenzioni di farsela ancora, d'altro canto lui era proprio lì per darle una mano, ma la donna riusciva ad essere determinata a non trasgredire.
Nel frattempo in ufficio arrivò Elena, una stagista di 24 anni, alta, formosa con i capelli neri lunghi, occhi azzurri, era molto bella, stava simpatica a tutti, specialmente a Luca oltre che alle ragazze dell'ufficio.
Elena era fidanzata con un ragazzo che viveva in un'altra città e manteneva quindi un rapporto a distanza, per questo motivo forse faceva un po' la gatta morta con tutti, Lara notò che le attenzioni di Obi si stavano spostando versa la giovane stagista che sembrava non essere affatto dispiaciuta della corte di un ragazzone di colore.
Lara con il passare del tempo si sentiva trascurata, le mancavano le battute di Obi e degli altri ragazzi, non voleva ammetterlo ma era tutto sommato gelosa di quella giovane ragazza così diversa da lei.
Durante un convegno di lavoro Lara chiese ad Obi di andare con lei, non voleva lasciarlo in ufficio in sua assenza, gli disse che era giunta l'ora che lui uscisse in trasferta e vedesse come si svolgeva l'attività al di fuori della ditta.
Dopo la giornata passata insieme, la sera rientrarono in treno, Obi si stava messaggiando con Elena, Lara se ne accorse avendo il ragazzo sul sedile di fianco a lei, si guardo intorno e vide che non c'era nessuno nei sedili vicini ai loro, allungò la mano e la mise in mezzo alle gambe del giovane Obi. Iniziò a palparlo, massaggiarlo, lui si fece serio, rimase di stucco da quel comportamento che non si aspettava, si girò alla sua destra per controllare che non ci fosse nessuno a guardare, poi si sistemò il pene che nel frattempo si stava indurendo, lungo la gamba. Lara gli prese il cellulare, lo mise nella sua borsetta e gli diede un bacio appassionato. Obi chiese perchè, come mai ora, lei rispose che lui doveva essere solamente suo, che solo lei lo poteva far impazzire di piacere. Lara si alzò, vide che nei posti vicini a loro non c'era nessuno, così ordinò ad Obi di tirarlo fuori, che la sua bocca lo voleva. Non si fece pregare due volte, lo estrasse dai pantaloni non senza difficoltà, Lara ci si buttò sopra con la bocca, non aspettava altro. Purtroppo non poterono andare avanti molto, la preoccupazione di essere visti dalla gente nella carrozza era tanta, lei gli disse che appena arrivati in stazione lo avrebbe fatto venire. Arrivarono nella piccola stazione del paese di Obi, fuori era già buio ed era abbastanza freddo, lui faceva fatica a camminare, era evidente l'erezione nei suoi pantaloni. Scesero dal treno e si diressero nel bagno della stazione, a quell'ora non c'era nessuno e le poche persone scese dal treno si diressero velocemente nelle loro auto. Appena raggiunti i bagni Lara entrò in quello degli uomini seguita come un cagnolino da Obi, mentre entravano in bagno uscì un uomo che comprese la situazione e pensando fosse una prostituta l'apostrofò dandole della zoccola.
In bagno c'era il classico fetore da gabinetto degli uomini, chiusi dentro iniziarono a baciarsi calorosamente, Obi si slaccio i pantaloni, lei si inginocchio ed iniziò a leccarglielo e succhiarglielo con cura maliziosa. Aveva molta voglia di sentirlo dentro di lei, ma non fu possibile, il bagno era davvero molto sporco ma soprattutto Obi le venne in faccia mentre lei gli leccava i testicoli. Cercò di pulirsi come meglio poteva, uscendo il signore di prima che era rimasto ad origliare nei paraggi, la vide e le fece i complimenti aggiungendo che se voleva c'era anche lui, Lara lo ignorò e con Obi si diressero in macchina dove lei gli disse: “ricordati, che sei mio e solo io ti posso avere”.
La sera a casa Lara ancora molto eccitata cercava le attenzioni di Massimo, ma lui molto stanco come sempre, fece finta di non accorgersene mandandola in bianco.
Il giorno dopo arrivando in ufficio vide al bar sotto lo stabile Elena ed Obi che facevano colazione insieme, Lara fece finta di nulla, poi appena i due giovani entrarono a lavoro, lei chiamò Obi e gli disse di andare subito nel suo ufficio che doveva parlargli, lui entrò velocemente sfilandole accanto,lei lanciò un' occhiata a Elena come a volerla sfidare. Chiusa la porta, Lara rimproverò al ragazzo di non aver capito bene il discorso che gli aveva fatto la sera precedente, ed ora avrebbe dovuto riscattarsi. Lo fece sedere sulla sedia, lei si mise sulla scrivania, Lara vestiva una gonna comoda, la tirò su leggermente, aprì le gambe facendo notare che non aveva le mutande e disse a lui di darsi da fare. Il ragazzo iniziò a leccargliela proprio come lei gli aveva insegnato, passava la lingua ovunque, lei tentava di tenere a bada i suoi spasmi oltre che la sua voce anche se in realtà si sarebbe voluta far sentire da Elena, stava godendo tantissimo dopo di che lui si alzò, si slacciò la cintura abbassandosi i pantaloni, si bagnò la punta del pene con la saliva, lo sfregò sulla vagina bagnatissima e pulsante di Lara e glielo spinse dentro. Era appoggiata con i gomiti sulla scrivania, la bocca aperta e lo sguardo fisso quasi incredula nel vedere quel pene così grande che stava finalmente entrandole dentro. Lui dopo averlo affondato tutto, iniziò a spingere prima piano e poi velocemente, successivamente lei si girò con il busto appoggiato alla scrivania, lui dietro di lei stava per raggiungere il limite, lei lo avvisò che non poteva più venirle dentro come una volta perchè dopo la gravidanza sarebbe stato troppo pericoloso, così Lara si mise in ginocchio, lo prese in bocca e lo fece svuotare completamente. Dopo una mezzora dal loro ingresso nell'ufficio della donna, i due riaprirono la porta, Obi tornò alla sua scrivania con lo sguardo basso, Lara appoggiata allo stipite della porta con le braccia incrociate, lanciò uno sguardo ad Elena sorridendole con un tono di superiorità ma soprattutto passandosi la lingua sulle labbra.
Lara riuscì nel suo intento, Obi tornò a dare tutte le attenzioni solo a lei, che da parte sua lo ricambiava praticamente tutti i giorni sia in ufficio che al motel sulla strada di casa dopo l'orario di lavoro. Si sentiva giudicata ad entrare così spesso in quello squallido posto, frequentato per lo più da uomini con prostitute.
Indubbiamente non c'era buon sangue tra Lara ed Elena, quest'ultima aveva iniziato a fare gli occhi dolci anche al padre di Lara, capendo che non avrebbe avuto vita facile in azienda con la figlia, cercò di farsi prendere in simpatia dal capo riuscendo nell'intento.
Passò così qualche mese, poi un giorno Lara fu costretta a passere una settimana a casa in malattia e subito dopo cinque giorni a Londra per lavoro, non vedeva l'ora di rientrare per stare un po' con Obi, ma con grandissima sorpresa trovò Elena ed Obi sotto l'ufficio mano nella mano. Lara era furiosa, specialmente perchè Elena le aveva restituito lo stesso sorriso beffardo che aveva ricevuto mesi prima uscendo dal suo ufficio dopo aver fatto sesso con Obi.
Fosse stato per lei l'avrebbe licenziata in tronco, ma il padre come tutti gli altri uomini dell'ufficio l'adoravano. Chiamò il ragazzo a colloquio e lui le spiegò che si era fidanzato con Elena, non aveva mai avuto una vera storia amorosa, e lei era sicuramente più vicina ai suoi interessi avendo quasi la stessa età, per cui per quanto sapesse che non c'era buon sangue tra di loro, non avrebbe più potuto fare sesso con lei poichè sentiva di essersi innamorato di Elena.
Lara faticò ad arrivare a sera senza mostrare nervosismo, lei che si era già immaginata al motel con Obi rimanere delusa, per giunta anche Massimo sembrava proprio non avere più interesse per il sesso con la moglie e si negava molto spesso addormentandosi precocemente. Incazzata Lara riprese a guardare il video che aveva girato anni prima in casa sua, nel suo letto con Obi e Markus... già Markus lo stronzo che era sparito, decise di mandargli un messaggio con la foto tratta dal video, lei a pecorina con lui che la prende da dietro. Passò un'ora, lei ossessionata controllava continuamente se lui visualizzava il messaggio, lei era sul divano insieme a Massimo, la figlia era già a letto da un pezzo, il marito le chiese per quale motivo continuasse a controllare il cellulare, lei rispose che non era nulla, solo un'amica non le rispondeva, anche se il movimento nervoso del suo piede, tradiva la sua risposta.
Finalmente le spunte blu, poi le arrivò un messaggio, lei si alzò con discrezione ed andò in cucina. Era Markus che scrisse: “bei tempi, sbaglio o hai sempre molta voglia?” Lara rispose stizzita di andare al diavolo, che in tutto questo tempo almeno un messaggio lo poteva mandare, ma soprattutto gli scrisse che era ovvio che avesse voglia.
Presero così appuntamento per il giorno seguente, un aperitivo intorno alle 19, per fortuna a casa ci sarebbe stata la nonna a curare la bimba così che Lara poteva concedersi delle distrazioni senza la preoccupazione di dover correre a casa.
Markus era diventato decisamente più muscoloso di prima e si era fatto davvero un bel ragazzo, sempre con l'atteggiamento da strafottente che per qualche motivo attraeva Lara. Durante l'aperitivo Lara fu abbastanza esplicita nel fargli comprendere che se solo lui lo avesse desiderato, lei si sarebbe lasciata prendere anche lì sul tavolo davanti a tutti. Quando fu ora di andare via, Markus disse a Lara che avrebbe avuto bisogno di un passaggio, lei acconsentì, a quell'ora non erano rimaste molte auto ed il posteggio era quasi deserto.
Quel giorno lei aveva dovuto prendere il suv di Massimo visto che la sua vettura era in officina ed il marito comunque quando poteva, andava volentieri a lavoro con lo scooter. Saliti in auto Lara fece per avviare il motore, Markus le afferrò la mano e se la mise in mezzo alle gambe, lei guardò velocemente il ragazzo poi fissò la sua stessa mano che accarezzava il pene del ragazzo ancora nei pantaloni e lo sentiva crescere sotto il suo palmo. Fu pervasa di un brivido caldo lungo tutto il corpo, lei come già successo in passato si allungò per baciarlo in bocca, ma lui che nel frattempo lo aveva tirato fuori dai pantaloni, le prese la testa e la schiacciò con forza al suo pene durissimo. Quell'atteggiamento così aggressivo e violento del ragazzo la faceva sentire come se lei fosse soltanto un oggetto, alla fine però tutta quella situazione la eccitava e le andava bene così. Dopo poco si spostarono sul retro della macchina, per fortuna Massimo aveva comprato un suv più spazioso, Markus si tirò giù i pantaloni ed i boxer, si piazzò comodo al centro dei sedili, lei si sfilò il vestito rimanendo con tacchi, reggiseno e perizoma, si mise a cavalcioni su di lui, finalmente si fece baciare, lei si spostò lateralmente l'intimo e dopo essersi sfregata il pene di Markus sulle sue grandi labbra, se lo fece scivolare dentro. Mordeva le labbra carnose di Markus, prese a muovere il suo bacino avanti indietro ritmicamente, non le sembrava vero di sentire la sua vagina così piena, la riempiva totalmente con quel membro tanto largo, non si capacitava di come avesse potuto resistere quegli anni senza quelle emozioni. Markus la spostò e la mise a novanta con il sedere in alto, la faccia schiacciata sul sedile ed una mano a tenersi sul finestrino dell'auto. Lui dietro di lei lo spingeva dentro e fuori lentamente tanto che a lei sembrava di impazzire, poi più veloce così lei ebbe un orgasmo tanto forte da bagnare i sedili dell'auto.
Da fuori dei passanti osservavano l'auto, era evidente cosa si stesse facendo dentro, i vetri erano oscurati ma lei per un attimo si accorse che una coppia di signori anziani da lontano si era fermata ad osservare la scena. Per un attimo pensò al fatto che probabilmente non sarebbe mai arrivata alla loro età a passeggiare mano nella mano con il marito perchè sicuramente Massimo prima o poi l'avrebbe scoperta e lasciata. Proprio mentre osservava quella scena, stranamente rapita da un pensiero romantico, si accorse che Markus stava venendo riversando dentro di lei tutto il suo sperma.
Non capì il perchè, ma non fu in grado di dirgli nulla, lasciò che lui finisse anche l'ultima goccia e dopo qualche minuto in quella posizione, lui lo estrasse ed usò il vestito di lei per pulirsi, poi le disse che ora poteva pure accompagnarlo a casa.
Si rivestirono, scesero dall'auto, i due vecchietti vedendo uscire i due ragazzi dalla macchina, se ne andarono rapidamente parlottando, lei si sentiva a disagio ed in difetto, si mise un paio di fazzoletti di carta in mezzo alle gambe, giusto per non sporcare il sedile del guidatore dell'auto del marito, ed accompagnò a casa Markus, arrivati a destinazione con suo enorme stupore prima di scendere dall'auto, lui la bacio in bocca lasciandola di stucco.
Giunta a casa c'erano ad aspettarla Massimo e sua figlia, lei si sentiva terribilmente in colpa, baciare suo marito con ancora addosso lo sperma di un altro uomo,
lui le sussurrò che più tardi finalmente l'avrebbe resa felice a letto. A Lara scese una lacrima, misto di gioia e senso di colpa.
di
scritto il
2019-10-18
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