Scuola di sesso in famiglia 2

di
genere
incesti

Arturo era un personaggio per certi versi misterioso mentre per altri,chiaro e specchiato come un cristallo al sole.Il suo mistero risiedeva soprettutto nel suo essere introverso e taciturno.Nei molti anni che ha frequentato e sconvolto la mamma col suo debordante erotismo,non ha avuto con noi, figli della sua donna,il benche' minimo rapporto.Io e mio fratello eravamo come trasparenti ai suoi occhi.
Mai uno sguardo,una parola un'attenzione e questo sia quando eravamo piccoli mocciosi che ora che eravamo nel fiore dello sviluppo ormonale.
Per lui pareva esistere solo nostra madre con la sua carica erotica e la sua molle disponibilita' ad accondiscendere passivamente ad ogni sua richiesta;anche la piu' oscena.
L'abbiamo vista giacere ad ogni richiesta(Impalata nel culo con un un'enorme dildo mentre il suo cazzo asinino le sfondava l'utero e...oltre.L'abbiamo vista impalata con un doppio plug figa/culo e con la bocca impegata a ingoiare il suo cazzo che eruttava bollenti getti di lava che, in parte lei riusciva a ingerire ma che, in gran quantita' spruzzava dai lati della sua bocca imbrattattando ogni cosa intorno a se.Ovvimente Arturo pretendava che mia madre raccogliesse con la lingua ogni goccia di sperma dispersa. Si faceva leccare il buco del culo e penetrare lui stesso col grosso dildo estratto dalla sua figa e col culo tamponato,si faceva spompinare sborrandole direttamente in gola.
L'abbiamo anche visto piu' volte portarsi in casa delle coppie che lui sottometteva con la stessa facilita' che aveva con la mamma.Aveva un cazzo instancabile e in quegli incontri,chiavava e inculava tutti compreso il maschio della coppia di turno,che giaceva anche lui sotto le sferzate del suo randello godendo e gridando come un vitello sgozzato.Tutti,quando sottomessi alle sue monte,annichilivano e di volta in volta esaltavano il loro ruolo passivo sbattendosi sotto le sue randellate e incitandolo:"Montami...montami....sono la tua cagna in calore...."-oppure:"Sfondami il culo aprimi come una giumenta....si...si...sei il mio stallone....squartami il culo....rompimi la figa....inondami con la tua sborra..." e lui di sborra ne aveva tanta e poteva accontentarli tutti compreso il maschio inculato selvaggiamente come la sua cavalla.

Troppo grande era quel cazzo per poter resistere alla voglia di provarlo e troppo bestiale era il suo porsi erotico per rifutare le sue proposte,anche le piu' oscene)davvero,non c'era richiesta da lui avanzata alla quale qualcuno abbia saputo dire di no.Arturo era un'omone alto,di stazza grossa,tutto il corpo era ricoperto di peli arricciati e neri,aveva un non so che' dell'orso eppure aveva un viso pieno e pacioso che,solo quando sfoderava il suo lato erotico,appariva istrionico e magnetico ed era a questo richiamo che era difficile resistere.
Col tempo io e mio fratello abbiamo capito che la tresca con nostra madre durava da molto prima che nostro padre abbandonasse la nostra casa.
Era una domenica quel giorno fatidico in cui mia madre ha sorpreso me che giacevo sotto i colpi del cazzo di mio fratello ed erano tutti in casa anche se non abbiamo mai capito che tipo di lavoro svolgesse Arturo.
Il nostro dialogo come ho gia' detto era pari a zero-buon giorno,buona sera o poco piu'-e nessun interesse mostrava per noi;la scuola,gli amici,i nostri problemi di crescita,nulla!
Pareva ignorarci completamente.
Al richiamo di mia madre,si e' presentato alla porta a torso nudo e con larghe bermuda.Io giacevo col membro di mio fratello in corpo e guardando verso la porta in controluce,mi appariva il corpo di mia madre come un'ombra e quello di Arturo,scuro e minaccioso come uno scimione.
Arturo si e' immediatamente avvicinato al nostro letto e come sua abitudine non ha pronunciato parola.
Vi e' salito sopra e distendendosi,si e' portato con la testa a contatto coi nostri sessi congiunti.
Ha cominciato a leccare il mio umido buco del culo e poi quello di mio fratello che era fermo in me come paralizzato.
Dopo alcune escursioni con la lingua sui nostri buchi e sui nostri sessi grondanti ma pietrificati,Arturo ha emesso un grugnito che pareva venire da una caverna e rivolgendosi a nostra madre:"Puttana che fai?fatti leccare le tette dai tuoi figli!" e rivolto a mio fratello:"E tu frocio...perche non chiavi tua sorella?"A quegli ordini perentori,il mio viso e quello di mio fratello sono stati inghiottiti dalle enormi sise dalla mamma mentre nella mia figa e' ripreso lo stantuffamento di mio fratello.
Ci pareva di essere precipitati in una situazione delirante ed estrema,oramai ogni parte dei nostri corpi era sensualmente coinvolta.Ci pareva di avere gia' raggiunto il massimo ma non era cosi'.
Dopo averci ben lubrificati,Arturo si e' sollevato ed ha puntato il suo mostruoso cazzo contro il vergine buchetto di mio fratello che sino ad allora non aveva provato altro che un mio dito e la mia lingua nei nostri innocenti giochi.
Mio fratello,ubbidendo al suo ordine,continuava a chiavarmi mentre Arturo, dopo aver ben centrato il suo forellino,ha stretto le sue braccia dietro il mio bacinoinchiodando il cazzo di mio fratello al mio utero e con un violentissimo colpo di reni ha schiantato il suo mostruoso cazzo nel culo di mio fratello che ha avuto un sussulto come fosse attraversato da una scossa a diecimila volts emettento un grido sovrumano e cadendo privo di sensi sul mio corpo.Arturo e' rimasto fermo dentro il corpo martoriato di mio fratello mentre mia madre gli accarezzava la testa perduta tra le sue gigantesche mammelle e perlustrava la mia bocca con la sua insolente lingua.
segue
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scritto il
2011-07-05
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