Un maniaco sessuale dominante 3.

di
genere
sadomaso

Dopo accertato che la calce agiva bene, decido di cenare fuori casa e ricordo una trattoria in campagna. Per raggiungerla presto, devio dal solito percorso e vedo lungo la strada, un numeroso gruppo di prostitute: giovanissime, bellissime, di mezza età, alte slanciate ma anche cicciottelle. Una gran varietà di tipi. Arrivo alla trattoria e mi metto a mangiare;
Intanto penso a quanto mi sarebbe più facile prendere due o tre di loro e spassarmele poi a casa. Dopo cena, riparto e, arrivato al punto occupato da loro, noto una biondina da infarto: formosa il giusto, bassina, un viso bellissimo, un seno ed un culo da sogno. La faccio salire nell'auto e partiamo. Lei mi dice che a casa sua ci vogliono cento euro ed io le propongo trecento per casa mia con le mie comodità. Lei strabuzza gli occhi ed accetta subito. Ci arriviamo ed entriamo, diretti alla camera da letto, poi le faccio vedere il bagno con vasca con idromassaggio, cosa che l'affascina subito e chiede di giocare lì dentro. Ci spogliamo e giochiamo in bagno poi andiamo sul letto dove scopiamo due volte e lei poi si vuole rivestire e partire ma le chiedo di farsi dare qualche sculacciata e le riabbasso le mutandine per colpirla con la mano sul culo e, datole dei colpi decisi che la fanno lamentarsi, le ficco l'ago della siringa nella natica ed inietto il soporifero per addormentarla rapidamente. Infatti lei piega la testa e dorme. La porto giù nel sotterraneo e rinchiudo nella cella e la schiava che aveva visto aggiungersi un'altra, mi chiede dove sta quella che c'era prima ed io prontamente le dico che sta a casa sua. Ciò sembra che la conforti, infatti sorride e certo spera possa tornare anche lei a casa sua. Rivado sopra e decido di andare a vedere le puttane per scegliermene anche una terza e così faccio. Arrivato lì, faccio salire nell'auto una mora cicciottella tutta tonda e anche a lei propongo di andare a casa mia. Ci arriviamo e dopo aver fatto l'amore sul letto, le dico di volerla un poco sculacciare e lei si gira, così le buco la natica col ago iniettandole il soporifero e lei crolla. La porto nel sotterraneo e la rinchiudo in cella. Poi la seconda, la biondina si sveglia e vistosi chiusa lì, urla disperatamente ma le dico che lì non la sente nessuno, facendola uscire dalla cella e stendendola sul tavolo legandola a polsi e caviglie a pancia sotto. Prendo una siringa per clistere e la riempo di acqua calda che le mando nel culo. Dopo le faccio altre tre siringhe e lei chiede del bagno per liberarsi ma io la faccio girare a pancia sopra e lei non regge più scaricando la pancia espellendo tanta merda che scende nel foro in mezzo al tavolo.
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scritto il
2019-05-25
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