La mia prima volta al parco

Scritto da , il 2019-04-30, genere voyeur

La mia prima volta al parco

Ho 43 anni, forse sarà l’inizio della menopausa che mi ha scatenato questa tempesta ormonale ma da qualche tempo, ogni volta che vedo un uomo che mi guarda, mi eccito oltre misura. Questo, unito al fatto che da qualche anno con mio marito Alfonso, di oltre sessanta anni abbiamo rapporti sessuali molto diradati, al massimo una volta al mese, mi rende molto sensibile al fascino maschile. E’ vero che spesso mi trovo qualche passatempo, di solito ragazzi giovani, fuori della cerchia delle nostre conoscenze, ma ultimamente la mia voglia di sesso era aumentata.
Anni prima, dopo che la mia famiglia si era trasferita al Nord, trovai lavoro come donna delle pulizie in una grossa azienda. Una sera tardi entrai in un ufficio per le consuete pulizie, credendo fosse vuoto, invece ci trovai quello che in seguito sarebbe diventato mio marito.
Io mi scusai, ma lui dopo avermi guardato per intero, mi chiese di andare a mangiare qualcosa con lui, finito il lavoro. Lui era il capo, era un bell’uomo, io non ero una verginella, mi potevano venire solo vantaggi, pensai. Quella sera stessa finimmo a letto insieme tutta la notte e la mattina dopo, Alfonso, separato senza figli, mi chiese di sposarlo. Non avevo legami, lui mi offriva sicurezza economica e vita agiata, l’amore verrà dopo, pensai, e, anche se la differenza di età era piuttosto elevata, accettai. Il mio matrimonio dura da venti anni senza particolari problemi, perché in tutto questo tempo tutte le volte che ho tradito Alfonso l’ho fatto con molta riservatezza, prendendomi le massime precauzioni, e finora le mie scappatelle non sono mai stae scoperte.
Ma da qualche tempo mio marito era cambiato; mi venne in mente che forse poteva aver scoperto qualcosa su di me, avevo una strana sensazione. Una sera tornò a casa prima del solito ed era molto eccitato. Si avvicinò a me e incominciò a baciarmi con foga; io mi meravigliai, perché erano settimane che non facevamo l’amore, ma non mi dispiacque e ricambiai le sue effusioni. Improvvisamente si mise a sedere sul divano tirò fuori il cazzo che era già duro e mi disse eccitato: ” Fammi un pompino”. Erano anni che non gli prendevo il cazzo in bocca, sembrava un altro uomo, come se avesse un ritorno di virilità. Io gli feci il pompino, lui velocemente mi sborrò in bocca e in piena faccia e guardandomi soddisfatto mi disse: ” Grazie, Paola ho goduto molto”. Poi continuò : “Mi dispiace però di non averti dato piacere, ma per me è sempre più difficile farlo". Inoltre non mi eccito facilmente, non per colpa tua…tu sei ancora bella e molto desiderabile, ma non sono più un giovincello”. “Oggi non sembrava che tu avessi problemi di erezione” – risposi sorridendo.
“ Siediti, ti racconto cosa mi è capitato”. Io mi sedetti e Alfonso iniziò a parlare.
” Da qualche tempo tu sai che, per bilanciare la troppa sedentarietà che ho al lavoro, torno a casa a piedi. Un paio di giorni fa, passando per il parco vidi una macchina parcheggiata in un luogo appartato, ma stranamente il suo interno era illuminato e i finestrini abbassati. Passando vicino, vidi un uomo e una donna seminudi, che stavano scopando e ambedue mugolavano di piacere. Io, dopo un rapido sguardo, mi allontanai, ma mentre stavo andandomene, vidi un uomo, dall’altra parte della macchina che li stava guardando da molto vicino. Mi vide e con una mano mi fece cenno di avvicinarmi, ma io me ne andai velocemente. Ero leggermente eccitato, ma non più di tanto. In seguito, però, ripensando all’accaduto, mi resi conto che c’erano alcune cose strane. Le luci all’interno dell’auto erano accese, l’uomo, sicuramente un guardone, era molto vicino all’auto in sosta e poteva vedere molto bene quello che accadeva dentro. I due amanti non potevano non vederlo, quindi perché non facevano niente per mandarlo via, oppure per nascondersi, spengendo la luce all’interno e chiudendo i finestrini ? Preso dalla curiosità, oggi sono ripassato dal parco, sperando di trovare ancora la stessa auto, e …la trovai in un altro posto ancora più appartato. La donna era la stessa, ma l’uomo insieme a lei era diverso, però sempre luci interne accese e finestrini abbassati. La donna, questa volta stava chinata sull’ uomo che mugolava di piacere; non vedevo bene ma sicuramente stava facendogli un pompino. Mi soffermai e fu allora che vidi lo stesso uomo del giorno prima che si staccò dalla macchina e venne verso di me. “ Vieni a vedere che bello spettacolo – mi disse – è molto eccitante, poi se vuoi puoi godertela anche tu, è una bella fica e le piace chiavare in tutti i modi”. “Non mi piacciono le prostitute – gli dissi. “Prostituta ?– ribatté lui - quella è mia moglie, a lei piace fare sesso ed io godo a vederla fare l’amore con altri uomini. Guarda come succhia il cazzo di quell’uomo – mi disse tutto eccitato - tra poco gli riempirà la bocca di sborra e poi lei vorrà prendersi il suo piacere. Ieri, quando la vedesti tu, era con un uomo che la scopò due volte di seguito senza toglierle il cazzo di dentro la fica e lei ebbe una serie di orgasmi che la fecero mugolare di piacere per tutto il tempo. Fu meraviglioso vederla godere così; non hai idea di quanto sia eccitante vederla gemere di piacere, vedere il suo volto cosparso di sperma caldo e il suo amante che la possiede con tutta la sua libidine, spesso chiamandola troia, puttana e con altri epiteti ancora più triviali. Purtroppo, io da solo non la posso soddisfare e allora la faccio scopare con altri uomini” . “Ma tu, scusa se te lo chiedo, non sei geloso, non sei turbato dal suo comportamento ? – gli chiesi- “ Al contrario – ribatté l’uomo – E’ l’unico modo in cui riesco ad eccitarmi ed allo stesso tempo lei mi sta offrendo un vero atto d’amore. Lei sa che mi piace almeno quanto piace a lei, quindi è un godimento doppio, mio e suo”. Mentre parlavamo ci eravamo avvicinati ancora di più all’auto dove la donna, terminato il pompino, si era sdraiata sul sedile posteriore offrendo la fica al suo amante. Lui cominciò a leccarle il clitoride introducendo tre dita nella fica, che essendo bagnatissima ne favorì la completa sparizione al suo interno. L’uomo passò a una leccata lenta sulle labbra esterne mentre le dita roteavano all’interno della fica. La donna cominciò a gemere di piacere e si rivolse al marito, incurante della mia presenza. ”Ah come godo, Ernesto, vieni più vicino ti prego, lecca la sborra del mio amante che ho ancora sul viso e tira fuori il tuo cazzo che ti voglio spompinare; sto godendo ho già avuto un orgasmo ma non mi basta, ti prego fammi succhiare il cazzo”. “Si cara – le disse il marito – ma se per te è lo stesso mi piacerebbe lo succhiassi al mio amico qui presente – le disse indicandomi. “ Certo basta che senta un cazzo in bocca !!!” Fu allora che lui mi avvicinò all’auto aprì lo sportello e mi disse di tirar fuori il cazzo. Io, eccitatissimo, lo estrassi dai pantaloni incredibilmente duro e immediatamente la donna se lo mise in bocca, incominciando a succhiarmelo. Intanto l’uomo aveva smesso di leccarle la fica ed aveva introdotto il suo cazzo, di notevoli dimensioni, nella fica spalancata della donna. Lei smise di pomparmi e incominciò a mugolare chiedendo all’uomo: “Ti prego riempimi la fica di sborra voglio godere al massimo, dai spingi maiale, sborrami dentro, non lasciarne fuori nemmeno una goccia, dai ….vengo…vengo… ah…ah…ah…”. L’uomo spingendo sempre più forte gli sussurrava: “ Prendilo troia, sto sborrando…. ti riempio tutta la fica, puttana…senti com’è calda eccomi sborro aha….ah….ah….” E con un ultimo scossone, si accasciò sopra di lei. Io ero eccitatissimo, ma il pompino non me l’aveva finito, allora provai ad avvicinarmi, ma fui anticipato dal marito che essendosi fatto una sega incominciò a sborrare sul viso della moglie che inghiottì il suo sperma con grande voluttà. A quel punto mi sono allontanato e sono tornato a casa eccitato come mi hai visto. Ed è per questo motivo che ti ho chiesto di farmi il pompino che l’altra donna non aveva terminato”.
A quel punto, Alfonso smise di parlare ed io rimasi silenziosa per alcuni secondi. Non sapevo proprio come comportarmi. Lui mi guardava imbarazzato, ma mi sembrò ancora eccitato.
“ Allora mi hai tradito o perlomeno hai tentato di tradirmi “- gli dissi con voce calma. “Anche se quella troia non ha finito con te, tu ne hai approfittato, almeno in parte… e poi hai voluto che io finissi il lavoro. Cos’hai da dire ?” Alfonso mi guardò fisso negli occhi “ Hai ragione ma quando ripenso a quanto ho visto, mi sento ancora eccitato. Non puoi immaginare lo sguardo che aveva il marito, vedendo la moglie scopata dal suo amante. Era in estasi, godeva quanto lei e forse anche di più. L’ho visto menarsi il cazzo senza staccare gli occhi da lei che godeva gemendo, pronunciando il suo nome. In vita mia non ho mai visto un piacere così intenso coma appariva nei loro occhi !!!.”
Smise di parlare e poi fissandomi intensamente continuò :” Non so cosa mi succede e cosa ti sto chiedendo…..ma lo faresti anche tu …per me ?” “ Fare cosa? – risposi. “ Scopare con altri uomini in mia presenza” – mi disse senza alzare gli occhi- “Credo che sia l’unico modo che mi resta per eccitarmi… e poi anche tu potresti essere ampiamente soddisfatta. So benissimo che soffri la mancanza di sesso, e so anche che prima o poi, se non l’hai già fatto, mi metterai le corna”. “ Ma cosa stai dicendo. non ti ho mai tradito” – mentii, mostrandomi offesa. “Non l’ho detto – continuò Alfonso – ma pensa bene alla mia offerta; non sarebbe un tradimento perché io sono consenziente, potrai sceglierti l’amante o gli amanti che vuoi. Io voglio solo essere presente anche senza partecipare attivamente. Prenditi il tempo per riflettere e fammi sapere la tua decisione”.
Detto questo si alzò e mi disse : “Per farmi perdonare, se ne hai voglia stasera ti porto fuori a mangiare, e nel frattempo pensa alla mia offerta”. Acconsentii ed uscii dalla stanza, per andare a cambiarmi. Cominciai a valutare quanto propostomi da Alfonso. Non era poi così male, pensai, potevo fare sesso quando volevo, senza preoccuparmi di nasconderlo, e soddisfare quindi le mie voglie che diventavano ogni giorno più forti. “Bene - dissi tra me- se vuole essere cornuto, vedrò di accontentarlo “. E incominciai a prepararmi.
Mi infilai un paio di autoreggenti, un minuscolo perizoma, un vestito molto corto che mi lasciava scoperte quasi tutte le cosce, ed una ampia scollatura che mostrava generosamente il seno. Mi profumai l’interno coscia, il collo e una volta pronta, mi diressi verso mio marito che mi stava aspettando in soggiorno. Lui mi squadrò da capo a piedi, restò in silenzio per alcuni istanti, poi sorridendo mi disse : “ Ho la vaga impressione che tu abbia accettato volentieri quanto ti ho proposto. Penso che ci sarà da divertirci stasera” . Prima di uscire Alfonso si diresse al computer aprì un motore di ricerca e cominciò a navigare in alcuni siti. Io incuriosita gli chiesi cosa facesse e lui mi disse che voleva sapere quali erano i luoghi dove alcune particolari coppie si incontravano per avere rapporti sessuali visibili ai cosiddetti guardoni e quali erano i vari segnali per essere sicuri di accedervi senza avere problemi.
Io incominciai a sentire una grande eccitazione e lo feci presente a mio marito che mi disse:”Ho individuato alcune zone in cui poter andare, però aspettiamo che faccia tardi. Andiamo prima a cena e poi vediamo se questa nuova avventura ci piacerà. Andammo in un locale vicino alla zona che Alfonso aveva scelto e cenammo, ma io non avevo fame perché pensavo già a quanto sarebbe successo a breve. Ero molto nervosa e prima di lasciare il locale bevvi un paio di cognac per far diminuire la mia agitazione.
Ci alzammo e ci dirigemmo verso la zona di incontro. Era un parco fuori mano molto ampio, lontano dalla zona di traffico. Quando arrivammo c’erano già diverse auto distanziate tra loro, tutte con la luce interna accesa e le portiere posteriori aperte. Nella penombra si vedevano muoversi alcune persone vicine alle auto e altre muoversi al loro interno . Nell’oscurità si sentivano gemiti soffocati che sembravano mugolii di piacere. Alfonso, fece come aveva letto su internet; si avvicinò lentamente con la sua auto scelse un posto distante dalle altre, sfareggiò per alcune volte, accese la luce interna, aprì ambedue le portiere posteriori e uscì dall’auto. Mi guardò e mi disse :”Ho fatto come era indicato nel sito, per mostrare il nostro gradimento ad accettare estranei che vogliano vedere ed eventualmente partecipare al nostro, o solo tuo, rapporto sessuale. Preparati, togliti le mutandine, aspettiamo e vediamo cosa succede”.
Per alcuni istanti non ci fu alcun movimento poi dopo poco vidi avvicinarsi verso la nostra auto un paio di uomini che rimasero nell’ombra. Uno si rivolse a mio marito e disse:”Si può solo guardare o…anche partecipare?” . “A vostro piacimento- rispose Alfonso- se la mia signora è di vostro gradimento potete godervela”. Io ero nervosa e allo stesso tempo eccitata. Tutto questo era nuovo per me. Stavo per essere scopata da uno o più uomini sconosciuti e questo mi imbarazzava, non sapevo come comportarmi. Mentre ero assorta nei miei pensieri, l’uomo si avvicinò e mi guardò da vicino. “Eccome se mi piace – disse rivolto ad Alfonso- sempre se alla signora sta bene, la scoperei molto volentieri”. “Che ne dici cara? – mi chiese mio marito. Io un po’ tremante acconsentii muovendo velocemente la testa. L’uomo si avvicinò all’auto, estrasse un grosso cazzo già duro e me lo mostrò in piena luce. “Che ne dici di succhiarmelo un po’? ” – mi chiese – avvicinandomelo alla bocca. Io ero ancora seduta davanti, mi avvicinai di più verso l’uomo gli presi il cazzo in mano e me lo introdussi in bocca iniziando a succhiarglielo lentamente guardandolo negli occhi.
Subito l’uomo ebbe un fremito di piacere. “Si….sei brava…molto brava, continua così”. Mentre lo pompavo, l’uomo incominciò a carezzarmi e lentamente fece fuoriuscire ambedue i seni scostandomi il reggipetto, sganciandolo con maestria. Con una mano mi titillava i capezzoli e con l’altra mi spingeva il capo sempre più a fondo contro il suo cazzo. Io cominciavo a bagnarmi per l’eccitazione che mi stava prendendo sempre più. Con la coda dell’occhio vidi Ernesto con il cazzo in mano che stava segandosi lentamente con gli occhi fissi su di me e il mio occasionale amante.
“ Basta - disse l’uomo – ora ti voglio scopare, andiamo dietro”. Lentamente sfilò il cazzo dalla mia bocca e mi aiutò ad alzarmi. Io mi diressi verso la parte anteriore dell’auto, mi tirai su la gonna rimanendo con la fica completamente nuda, e mi sdraiai sul sedile con le gambe completamene aperte. Nel frattempo rivolsi un’occhiata all’uomo. Poteva avere 40-45 anni fisicamente non male e, come mi ero già accorta, ben fornito del suo attributo maschile. Mi guardò per pochi attimi e incominciò a leccarmi le caviglie salendo lentamente fino alla mia fica che era diventata un lago da come era bagnata. Quando iniziò a succhiarmi il clitoride, cacciai un urletto di piacere che mi fece fremere tutto il corpo. L’uomo eccitato dalla mia goduria continuò sempre più velocemente fino a provocarmi un orgasmo così intenso da farmi sussultare violentemente sui sedili.
“Godo ….godo….è un piacere grandissimo…oh come godo…ahahahahah……”
Il mio compagno tolse la bocca dalla mia fica, con un gesto repentino mi allargò le cosce, spinse il suo grosso cazzo all’interno della fica e cominciò a pomparmi vigorosamente. “Sta a me godere ora….grandissima puttana… ti piace eh? Dillo… dillo che ti piace…troia… lo vedo che stai iniziando di nuovo a godere….dillo troia che ti piace----“ “ Mi piace – gli risposi – mi piace… sfondami …riempimi di sborra…..ah ah ah … sto ricominciando a godere….non ti fermare aspettami sto godendo ancora…..ahahahahahah………..” E di nuovo sobbalzai sul sedile mentre l’uomo mi riempì con violenti e intensi schizzi di sborra, mugolando di piacere. “Sei veramente una gran troia – diceva – non ho mai goduto così, ah com’è bello ahahahaha………prendilo tutto senti com’è calda la mia sborra e com’è tanta…………godi troia…..godi…. come godo io….”
Ed era veramente così tanta la sborra che mi aveva schizzato dentro, che incominciò a colarmi lentamente fuori dalla fica e lungo le cosce.
A quel punto accadde una cosa inaspettata. Il mio amante si rivolse al secondo uomo che fino ad allora era stato in disparte e gli disse: “ Dai ora è il tuo momento, approfittane”. Tolse il cazzo dalla mia fica e immediatamente l’altro uomo si buttò tra le mie gambe incominciando a succhiare tutto lo sperma che mi colava dalle cosce e quello che fuoriusciva dalla mia fica. Succhiava inghiottendo a piccoli sorsi e roteando la sua lingua sulla mia bagnatissima fica. Questo movimento lento e costante mi provocò ancora grande piacere e ricominciai a godere sempre più finché esplosi in un nuovo orgasmo ancora più potente e prolungato. Quando mi ripresi dallo stordimento, la mia fica era completamente asciutta e pulita. Quell’uomo aveva succhiato tutta la sborra del suo amico e tutti i miei liquidi vaginali.
Senza altre parole, ambedue mi salutarono “Sei stata grande, mai goduto così, spero di ritrovarti ancora! - mi disse l’uomo che mi aveva scopato – spero che anche tuo marito abbia gradito”.
Uscii dall’auto e mi voltai cercando Ernesto. Lo vidi, aveva il volto fisso verso di me e si stava masturbando lentamente. “Grazie cara – mi disse con voce roca – è stato stupendo non avrei mai creduto di poter godere come ho fatto stasera. Ora però voglio sborrare, non ce la faccio più”. “Vieni caro – gli dissi- mi vuoi scopare ? ti faccio un pompino?”. “No – mi rispose “ godo di più se ti vedo scopare con un altro uomo. Ti prego fallo ancora per me”.
Mentre parlavo con lui, sentii una mano che mi toccava da dietro e un uomo uscito dall’ombra mi disse:” Ti prego ho visto come hai fatto godere quello prima di me, per favore fatti scopare anche da me”. Io non entrai in macchina e non mi voltai nemmeno, ma, appoggiandomi al cofano dell’auto e guardando solo Ernesto dissi all’uomo: “Prendimi da dietro e scopami quanto vuoi, dimmelo tu quando sarai soddisfatto”. Il mio nuovo amante non se lo fece ripetere, mi fece sdraiare sul cofano e mi infilò a pecorina. Era talmente eccitato che nemmeno dopo un minuto cominciò a sobbalzare sborrando copiosamente nella mia fica mugolando di piacere. Prima che mi rialzassi un altro prese il suo posto e prima infilò il suo cazzo nelle mia fica piena di sperma e quando fu ben scivoloso lo accostò al mio culo e con un colpo secco me lo infilò tutto dentro pompando vigorosamente. Con una mano mi scostò appena dal cofano e mi infilò tre dita nella fica facendomi mugolare di piacere. Incominciai di nuovo a godere ed ebbi ancora un nuovo orgasmo. “Godo, ahahahah…..è bello anche nel culo…..ahahhaah !!!!” Mentre stavo gemendo di piacere, vidi Ernesto venire verso di me con il cazzo in mano ed arrivatomi vicino mi aprì la bocca e mentre mi sborrava dentro sentii che mi diceva :”Bevilo tutto amore mio, tu sei la mia troia, la mia puttana, te lo dicevo che avremmo goduto tantissimo promettimi che questo sarà un nuovo inizio”.
Dopo che l’uomo dopo avermi sborrato in culo, me lo aveva tolto di dentro, mi voltai verso Ernesto e sorridendo gli dissi con la bocca impastata di sborra:” Avevi ragione caro….avevi ragione….ti prometto che ci saranno ancora numerose occasioni in cui ti renderò fiero della tua mogliettina”.
E alzandomi la sottana, mostrando la fica ancora goggiolante di sperma mi rivolsi verso l’oscurità che ci circondava dicendo con voce roca di piacere “C’è nessun altro che vuole godere?????”
Nel buio ci fu ancora movimento di persone verso l’auto.
Quella fu veramente una notte lunga e piena di piacere…….e non fu la sola…………

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