Piacevole sopresa

Scritto da , il 2019-04-27, genere etero


Appena sei entrato in quel bar mentre io e degli amici ti aspettavamo al tavolo, la prima cosa che ho pensato è stata che tu fossi un ritardatario cronico.
Non mi hai fatto una bella impressione a pelle, diciamo.
Ti sei seduto di fronte a me, hai salutato tutti e la serata è passata velocemente, forse troppo in fretta perché io e te ci rendessimo conto dell'attrazione reciproca.
Ti ho accompagnato a casa e lì la domanda, posta da un nostro amico, riguardo al mio pensiero su di te.
Dopo un paio di giorni ecco che mi arriva un tuo messaggio, anche se non mi capacito di come tu abbia avuto il mio numero, che dice se mi va di vederti. Da soli. Ti rispondo di si e messaggiamo fino a notte fonda, non l'avrei mai detto ma mi hai sopreso, anche se non sono mancate delle frecciatine oppurtunamente velate.
Ci accordiamo per la sera dopo.
Mi vesto bene, voglio che i tuoi occhi siano solo su di me per tutta la sera, ma non voglio che pensi sia una facile.
Ti passo a prendere, esci dalla portineria e subito ho i brividi, fortuna che sono chiusa nell'abitacolo.
L'unica cosa che riesco a pensare è a quanto sei figo con quei jeans ed il giubbotto di pelle.
Sali in macchina, faccio per salutarti e mi ficchi la lingua in bocca. Penso a quanto tu sia sfacciato ma non riesco a staccarmi da te, da quel bacio. Sei sempre tu che mi dici di mettere in moto prima di beccarci una multa, o peggio, perché non è ancora buio e ci vedrebbero tutti.
Ci avviamo verso il primo locale e, mentre sto per parcheggiarmi tu mi metti una mano sulla coscia, decisa.
Quel semplice gesto mi fa tirar dritto e arrivare sotto casa mia prima che mi renda conto di quello che sto facendo.
Scendiamo dall'auto e saliamo da me.
Non mi dai neanche il tempo di chiudere la porta alle mie spalle che già mi stai stringendo a te e mi baci il collo.
Cerco la tua bocca, voglio assaggiarti più di prima in macchina e piano piano i nostri vestiti sono a terra, tutti.
Ti porto in camera, ti spingo sul letto, voglio condurre io il gioco.
Sei nudo, seduto sul bordo del letto e io ti bacio il collo, scendo lentamente e gioco con i tuoi capezzoli, una parte troppo facilmente trascurata in un uomo. Li lecco, li succhio e sento il tuo respiro farsi più forte, sembra che ti piaccia il trattamento.
Scendo ancora e, senza troppo preamboli, mi bagno le labbra e ti stampo un bacio proprio sulla cappella.
Faccio ruotare la mia lingua intorno ad essa e sento il tuo sapore, qualche goccia del tuo piacere si fa sentire e io impazzisco, prendo tutto il tuo cazzo in bocca, il che non è semplice date le dimensioni, ma faccio del mio meglio; sembra piacerti. Mi prendi la testa con entrambe le mani e ti muovi nella mia bocca, non riesco più a trattenermi, mi stai eccitanto da morire e ti dico di venirmi in bocca, voglio ingoiarti.
Questa mia dichiarazione esplicita ti eccita, dai ancora qualche colpo ed ecco che sento il tuo seme caldo e dolce che mi scende in gola, è buonissimo.
Mi tiri su, evidentemente soddisfatto della mia performance e mi sussurri "questo è solo l'inizio".
Sono bagnata come mai mi era successo e prendi a baciarmi. Con una mano mi tienti stretta a te mentre con l'altra mi tocchi il culo, ci giochi, lo schiaffeggi, ed io non posso far altro che stare al tuo gioco, anche perché non riesco a trattanere dei mugolii di piacere che tu cogli perfettamente. Stai facendo un buon lavoro.
Stacchi la tua bocca dalla mia solo per spostarti a giocare con i miei capezzoli, ho una quinta e la cosa sembra piacerti, ne prendi uno in bocca e ci giochi, ruoti la tua lingua intorno a lui finché non diventa come un prelibato bocciolo che non resisti dal mordere, mentre tieni tra le dita l'altro e lo tiri, provocando in me un'eccitazione sempre maggiore.
Scendi ancora, con la tua lingua ti fermi all'altezza dell'ombelico, scendi ancora ed eccoti dove sapevo saresti arrivato, ma non hai fatto altro che prepararmi a questo momento.
Ormai sono bagnatissima, il tuo viso è esattamente dove vorrei che fosse e tu ti fermi e mi guardi con quei tuoi occhi marroni come in cerca di approvazione. Ti guardo e ci siamo già detti tutto. Sento la tua lingua scorrere tutto il mio sesso e poi soffermarsi sul clitoride, girarci attorno e io penso che un piacere maggiore non lo avrei mai provato ma mi sbaglio, non so come ma lo stai succhiando ed io mi sento morire.
Ti guardo, mi guardi. Vengo.
Non ho mai provato una sensazione del genere prima, sei un dio e non te ne vanti nemmeno.
Ti bacio, voglio sentire il mio sapore, poi ti salgo sopra, ancora un altro bacio e prendo il tuo cazzo, lo porto vicino alla mia fessura e in un colpo solo mi sei dentro. Comincio a muovermi piano, porti le tue mani sul mio culo, mi dai il ritmo. Sento l'orgasmo montare dentro di me e non riesco più a trattentemi, ti bacio e vengo, voglio che tu sappia che è solo merito tuo.
Non mi lasci il tempo di finire e mi giri a pecorina, ti avvicini al mio orecchio e mi sussurri "è dalla prima volta che ti ho visto che mi immagino di prenderti così". Ti dico "fottimi allora" e non te lo fai ripetere due volte, inizi a fottermi da dietro, è una sensazione sublime. Non so quanto tempo andiamo avanti così ma ad un certo punto mi tiri su e mi prendi un seno con la mano e con le dita tiri il capezzolo, mi baci il collo e non resisto più, capisci che sto venendo, mi dici "vieni troietta" e quelle parola non fanno altro che eccitarmi ancora di più e mi lascio andare a te, a quello che mi stai facendo provare. Ancora qualche colpo ben assestato e ti sento venire dentro di me, magnifico.
Stiamo così qualche minuto, con te accasciato sopra di me che mi accarezzi la guancia, poi mi dici che devi andare. Mi dai un bacio e mi dici di svegliarmi.
È stato un sogno, ma tu sei qui che dormi sdraiato accanto a me e mi rendo conto che sono passati ormai più di tre anni da quella prima volta di noi due, e nonostante tutto riesci ancora a sorprendermi.

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