Meglio di un cazzo ci sono solo due cazzi

Scritto da , il 2019-04-12, genere etero

Avevo ricevuto il suo messaggio, breve, schietto, senza giri di parole inutili, come succedeva sempre quando voleva svuotarsi le palle. Questa volta però aveva osato più del solito.
“ti piacerebbe a tre?”
La mia risposta era stata semplice, coincisa: “solo se siete due uomini”
Alessio aveva risposto: “godrai così tanto che ci pregherai di continuare tutta la notte”.
Io e Alessio ci siamo conosciuti in università in aula studio. Da subito il nostro è stato un rapporto basato principalmente sul sesso. Il nostro è solo desiderio e lussuria.
Così mi avviavo verso casa sua, eccitata al pensiero di una scopata a tre, cosa che prima non avevo mai fatto. Per l’occasione mi ero vestita in modo davvero provocante.
Sono alta 1.65, di costituzione normale e con un sedere sodo e invitante. Ho i capelli lunghi fino alla schiena, ricci e rossi. Indossavo delle calze a rete, scarpe sportive, dei calzoncini di jeans che lasciavano scoperte parte delle chiappe, un body in pizzo e sopra solo una giacca aperta. Mentre camminavo la gente mi fissava. Sentivo i commenti, tra chi commentava che ero vestita da zoccola e chi commentava che mi avrebbe volentieri dato due colpi.
Quando finalmente arrivai a casa di Alessio ero già eccitata. Mi ero fatta dei film su chi fosse il suo amico con cui mi avrebbe condiviso, su quanto mi avrebbero fatto godere, mi immaginavo a succhiare i loro cazzi e a ingoiare il loro sperma mentre mi dicevano che ero una troia.
Entrai e salutai subito Alessio con un bacio. Alessio è un ragazzo alto, moro, con i capelli corti; è molto bello. Subito dopo si presentò Ezio, alto anche lui e robusto, non grasso, ma spesso. Un ragazzo davvero eccitante. Ero così eccitata all’idea di una scopata a tre che a malapena gli dissi il mio nome prima di mettergli le braccia al collo e ficcargli la lingua in bocca. Parve apprezzare, perché mi tolse la giacca e mi mise le mani sui fianchi, ricambiando il mio bacio. Mi staccai per girarmi verso Alessio che mentre mi baciava mi sfilò i pantaloncini. Mi slacciò anche il body e lasciai che me lo sfilasse.
Mi lasciai cadere sul letto e lasciai che finissero di spogliarmi. Poi iniziai a spogliare loro.
Enzo iniziò a leccarmi la figa entrando e uscendo con la lingua. Mentre gemevo Alessio mi avvicinò il cazzo alle labbra e istintivamente lo presi in bocca. Mentre Enzo me la leccava e mi sditalinava, Alessio mi stava scopando la bocca e io godevo e gemevo. Ero sdraiata con la testa appoggiata sul letto, lasciavo quindi che me lo cacciasse in gola come preferiva. Esplose in un orgasmo e mi venne in bocca. Quando lo tirò fuori ingoiai tutto. In quel momento Enzo smise di leccarmela e mi spinse dentro il suo cazzo. Lo sentivo così grosso. Enzo mi prese per i fianchi facendomi sedere, continuando a sbattermelo dentro con forza. Era così duro e grosso. Con le braccia attorno al suo collo ansimavo e urlavo di piacere, poi mi venne dentro. Un orgasmo mi fece vibrare ogni parte del corpo. Ormai sentivo solo il desiderio di essere scopata ancora e ancora. Alessio mi prese di forza e mi fece piegare a 90 sulla scrivania. Sentivo la sua cappella sfregare tra le mie grandi labbra.
“vuoi che ti scopi vero? Dimmi che sei la mia troia allora”.
“sono la tua troia” e finalmente me lo sbattè dentro. Mi teneva per i fianchi e i sbatteva. Questa volta l’orgasmo fu multiplo e sentii le gambe cedere. Per fortuna ero appoggiata alla scrivania, appena Alessio lo tirò fuori, entrò Enzo. Ero sovraeccitata e ipersensibile a causa dell’orgasmo precedente e per un breve istante provai una sensazione stranissima, quasi come una scossa elettrica, mentre Enzo ricominciva a sbattermi. Mi aggrappai al bordo della scrivania mentre Enzo gemeva dicendomi che ero una troia eccezionale. Urlavo fuori da ogni controllo. Poi uscì e mi girò, sdraiandomi con la schiena sulla scrivania e iniziò a masturbarmi con le dita. Dopo un po’ sentii una strana sensazione al basso ventre, Enzo tirò fuori le dita e iniziai a squirtare. Era la prima volta che squirtavo. Urlavo e non avevo più il controllo del mio corpo.
Mi girò istantaneamente e mi ributtò dentro il cazzo. Urlai di piacere e questa volta l’orgasmo fu così forte che andai come in trans per qualche istante. Poi mi gettò sul letto.
Alessio ricominciò a stimolarmi il clitoride.
“Ne hai basta?” mi chiese.
“No” risposi con aria di sfida.
Lasciai che mi venisse dentro ancora. Mi piaceva quando gli uomini mi venivano dentro, la trovavo una delle cose più eccitanti del sesso.
Poi scesi dal letto inginocchiandomi e cominciai a spompinare entrambi. Dopo poco lasciai che fossero loro a guidare la cosa e lasciai che mi scopassero la bocca a turno. Me lo ficcavano in gola e poi lo tiravano fuori, mi schiaffeggiavano il viso col loro cazzo, mi dicevano che ero puttana e io continuavo a succhiare. Prima venne Enzo: mi tirò il cazzo fuori dalla bocca solo quando fu sicuro che ormai avevo ingoiato tutto. Poi venne Alessio, mi venne in faccia riempiendomi di sborra.

Riposammo un po’, poi li pregai di scoparmi ancora. Alessio aveva ragione: li implorai di scoparmi tutta la notte e così fecero. La mattina dopo eravamo sfiniti, la mia vagina era in fiamme tanto ero stata scopata. Avevo sborra ovunque, incrostata nei capelli, tra le cosce, sul viso, ovunque.

La morale di questa storia è che scoprii quanto mi piace essere troia. Qualche giorno dopo rividi Enzoe non avete idea della scopata sensazionale che facemmo, ma non vi anticipo altro.

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