Doppio incesto 2

Scritto da , il 2011-06-19, genere incesti

Per un paio di giorni non accadde nulla, tranne le ormai solite occhiatine complici che mia madre mi indirizzava quando guardavo con evidente cupidigia mia figlia. Poi arrivò il sabato e Stella, come tutte le ragazze della sua età, uscì prima di cena per passare la serata tra pub e discoteca. Per conto mio, a differenza degli altri sabati decisi di restare a casa. in cuor mio speravo che sarebbe successo qualcosa con mia madre. E le mie aspettative non furono vane. Quando ebbe finito di rassettare, mi chiamò dalla cucina, e io mi alzai dal divano in salotto e la raggiunsi. Mi disse con un sorriso raggiante che mi aveva preparato una sorpresa e mi invitò a guardare delle foto che aveva disposte sul tavolo. Mi accostai e vidi che si trattava di alcune foto di Stella, per l’esattezza quattro, che posava in atteggiamenti abbastanza provocanti: una la ritraeva seduta con la minigonna e le gambe divaricate, un’altra con una camicetta trasparente che lasciava vedere chiaramente le tette, un’altra ancora che leccava un gelato e nell’ultima era di spalle con addosso solo il perizoma. Mia madre si mise dietro di me e disse con voce suadente
-Ho pensato che guardandola in queste posizioni ti sembrerà di farlo con lei, se lavori un po’ di fantasia. Ti piacerebbe che ci fosse lei in carne ed ossa invece delle foto, vero porcellino?
Così dicendo si appoggiò con il corpo alla mia schiena e portò le mani alla mia patta. Sentì che ero già in erezione e me lo tirò fuori, e mentre iniziava a segarmi diceva
-Dai, dimmi cosa le faresti…guarda quella dove sta a gambe aperte e immagina di metterle una mano tra le cosce…oppure preferiresti appoggiarti sul quel bel culetto e spostarle il perizoma…e magari infilarci dentro prima il dito e poi questo arnese….e guarda come lecca quel gelato, immagina come ti leccherebbe il cazzo.
Ero davvero eccitatissimo! Guardavo quelle foto così invitanti ma non mi concentravo solo su di esse, infatti il grosso di mia madre mi premeva sulla schiena e contribuiva non poco a fare aumentare l’eccitazione. Ma era tutta la surreale situazione che mi arrapava come una bestia: insomma una madre che ti spara una sega esortandoti ad eccitarti guardando tua figlia e immaginare di possederla, non è cosa da poco! Mamma continuava a masturbarmi sussurrandomi le frasi più oscene e depravate, era sempre più schiacciata a me con le sue enormi tette, e io sentii che stavo per venire. Mi irrigidii e portando le mani all’indietro le palpai il culo grosso e carnoso, le accelerò il ritmo della sega puntando la cappella alla foto dove Stella era in perizoma e disse
-Si dai…sborra…sborrale sul culo….inondala tutta….imbrattale le chiappe e la schiena!
Sentii lo sperma attraversami tutta l’asta dura e tesa allo spasimo, e quattro o cinque fiotti di sborra schizzarono prepotentemente facendomi raggiungere un piacere mai provato prima, e si schiantarono proprio su quella fotto. Mamma continuava a manipolarmi il cazzo e le palle senza smettere di dirmi frasi oscene a riguardo di mia figlia, e alla fine disse
-Credo proprio che ho avuto una buona idea, ti sei eccitato davvero molto guardando quelle foto.
Al che risposi
-Non sono state solo le foto ad eccitarmi tanto, la principale artefice sei stata tu.
Mia madre si schernì ringraziandomi del complimento, e io mi voltai e la baciai in bocca con la lingua. Subito dopo l’afferrai e la misi con il sederfe appoggiato al tavolo, le slacciai la vestaglia, sfilai le mutandine e mi inginocchiai tra le sue gambe aperte regalandole una appassionata leccata di fica. Leccavo con trasporto infilandole dentro la lingua, e lei godeva tenendo le mani sulla mia testa e premendo il pube sulla mia bocca. Le sentii fremere e tremare al momento che raggiunse l’orgasmo e non mi fermai portandola a godere ancora. Ormai anch’io ero di nuovo eccitato e il cazzo era dritto e duro. Allora mi rialzai e lo puntai alla fica ormai fradicia di umori e della mia stessa saliva. Mamma non oppose nessuna resistenza e si lasciò penetrare. Entrai in lei con tutta la mazza durissima fino alla base, restai immerso in lei e poi iniziai a sbatterla con crescente veemenza. Mia madre mi aveva imprigionato tra le sue gambe e mi esortava a non fermarmi. Stavamo scopando all’impiedi come porci, incuranti del nostro legame sanguineo. Anzi forse era proprio quel legame che ci univa a rendere quella scopata infinitamente eccitante. Evidentemente il gusto del proibito, l’aver infranto il tabù dell’incesto, scatenava i nostri sensi. Cercai di resistere più che potevo, regalandole più di un orgasmo. Avrei voluto far durare all’infinito quel momento di massima lussuria e depravazione, ma alla fine non riuscii più a trattenermi, e affondando con forza gli ultimi colpi, scaricai tutto il mio piacere in interminabili schizzi di sborra che si schiantarono nel ventre che mi aveva messo al mondo. Mamma aveva il volto stravolto dall’immenso piacere provato, e il mio non doveva essere da meno. Quando finalmente mi sfilai, mamma mi disse
-Non immaginavo che potesse essere tanto appagante un rapporto vietato dalla morale e dalla legge come l’incesto. Ho provato qualcosa di speciale, di mai provato prima. Spero che un giorno riuscirai a provare questo piacere anche con tua figlia. Io ti aiuterò a riuscirci.

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