Domenica tra le coscie e le tette della Vale

di
genere
etero

Ciao sono Matteo.
Vi racconta di un gran scopata con Valentina, la migliore amica di mia zia.

Un sabato sera, arrivò un messaggio sul telefono con scritto “ Ciao Matteo. Sono Vale. Domani sei libero? Sono a casa sola e vorrei divertirmi“
Io sorpreso dal messaggio risposi di sì e ci accordammo per le 11 della mattina seguente.
La mattina seguente mi svegliai circa alle 9, mi preparai e alle 11 arrivai a casa di Valentina.
Suonai e attesi qualche istante.Valentina aprì e mi fece entrare.
Aveva addosso dei leggins bianchi, una magliettina rossa tutta scollata e un paio di calzettoni di spugna.
Ci salutammo con qualche palpatina e qualche bacetto.
Ci sedemmo sul divano, lei si sedette sopra di me facendosi palpare le tettone.
Lei si ritrasse, si inginocchiò, levò la maglietta, abbassò i miei pantaloni e prese il cazzo tra le sue tette.
Adoro come Vale faccia le spagnole, è davvero la migliore in questo. Alternò spagnole a lunghe leccate al cazzo. Mi segava mentre la sua lingua andava a toccare le mie palle.
La feci alzare, le abbassai i leggings lasciandola solo con i calzini; si distese, iniziai a penetrarla. Vale urla e geme molto più forte di zia e la cosa mi piace.
Cambiammo posizione, mi sedetti sul divano e lei venne sopra di me, prima guardandomi e con le tette che ballavano davanti a me, poi dandomi le spalle.
M: “Vale non resisto più” ansimai, V: “Riempimi tutta” sussurrò nel mio orecchio.
Diedi un colpo secco e riversai tutto il mio piacere dentro di lei. Ci guardammo per qualche istante per poi abbracciarci.
Tutti nudi andammo in cucina e bevemmo un caffè. Eravamo seduti l’uno di fronte all’altro. Il caffè era bollente per cui aspettai a berlo. Portai, allora, i piedi di Valentina sulle mie gambe, levai i calzini, li portai alla mia bocca e li baciai per un paio di minuti.
V: “Sei proprio fissato con sti piedi” disse, M: “Si Vale, mi piacciono troppo”.
Mollai i suoi piedi e mi accinsi a bere il caffè. Come presi la tazza e mi rivolsi di nuovo a lei vidi i suoi piedi afferrare il mio cazzo e iniziare un onestissimo footjob.
Poco dopo smise, si inginocchiò e prese il cazzo in bocca tra le sue labbra mentre mi tastava le palle con una mano.
La feci alzare e piagare a 90 poggiandola sul tavolo. Cominciai a leccare il suo buchetto per alcuni minuti. Ha un buco molto più piccolo della zia.
Appoggiai il cazzo strusciandolo e picchiettando il suo culo.
V”fai piano. Sai che non sopporto troppo il dolore. “
M”dai che dopo ti piace “
E premetti il cazzo all’interno.
V”ahhhhhhhhhhhhh. Siiiiiiiii.“
M”mi fermo?”
V”noooooo. Vaiiiii”
Pompai forte forte. Era strettissimo e godevo tanto.
V”ora basta. Mi stai rompendo il culo. Esci ti prego “
Diedi altre tue pompate per farla venire e venne bagnando il tavolo e le nostre gambe.
La feci stender pancia in su. Ripresi a leccarle e baciarle i piedi per farla riposare qualche istante.
Lei si alzò e si inginocchiò prendendomi il cazzo tra le tette. M”vale fermati “
Lei alzò le tette e tiró fuori la lingua, non resistetti più e le venni sulle sue tettone.
M: “Mamma che orgasmo, grazie Vale” dissi, V: “Grazie a te, mi sono divertita un sacco”.
Sistemammo la cucina ancora nudi.
V: “Io dovrei lavarmi, la fai una doccia veloce?” propose. M: “Sisi, non troppo lunga” ribattei
Ci stuzzicammo tanto e chiesi a Vale di farmi un pompino, subito non volle ma dopo accettò.
Le venni in bocca mentre l’acqua cadeva su di noi, lei si alzò e ci baciammo.
Me ne tornai a casa, distrutto ma felice.

Grazie
scritto il
2019-03-04
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