Eva e il Principino

Scritto da , il 2019-02-10, genere incesti

Buongiorno o buona notte, fate voi. Quanto sto per raccontare mi è stato recapitato in busta chiusa e senza mittente. La storia, penso vera, che veniva narrata su due fogli di carta da lettere di color rosa è sicuramente degna di nota, ma è ora di passare al racconto che narrerò in prima persona per facilitarmi il compito:

mi chiamo Alberto, sono laureato in matematica, ho venticinque anni, sono un metro e novanta e le mie amiche dicono che sono un bel ragazzo. La mia mamma è la moglie di secondo letto di mio padre che dalla prima moglie, deceduta in un incidente aereo, aveva avuto Eva, di tre anni più grande di me; vi parlerò diffusamente di lei perché è la vera protagonista della storia. Fin da piccoli mi sovrastava per intelligenza ed io l'accontentavo facendo tutto quello che mi chiedeva perché era estremamente gentile ed educata. In casa mi chiamavano il principino, per i modi garbati e per la flemma nel fare le cose. La nostra è una famiglia molto agiata e mio padre è spesso assente per motivi di lavoro. A quindici anni, completato lo sviluppo sessuale, ero un ragazzino felice perché la natura era stata benigna nei miei confronti, poi capirete. Durante la giornata si studiava e si faceva un po' di sport, io palla canestro ed Eva atletica leggera, per essere precisi salto in alto. Inutile dire che lei era fantastica e che io ne ero perso, vi basti sapere che era un metro e settantacinque, un corpo da barbie e il viso di un angelo in cui splendevano meravigliosi occhi blu ed un sorriso abbagliante; in pratica un concentrato di sex appeal, una bomba erotica. Lei conseguì la maturità classica col massimo dei voti e si iscrisse all'università alla facoltà di lettere antiche. Era molto corteggiata e le avevano anche fatto proposte di girare degli spot pubblicitari, ma rifiutò sempre dicendo "la mia vita è già tracciata, non posso permettermi distrazioni". Conseguii la maturità scientifica con un buon voto anche grazie al suo aiuto e così per tutta la stagione estiva mi dedicai alle cose che mi gratificavano: la soluzione di calcoli matematici e giocare a palla canestro. (I miei amici mi avevano soprannominato "batocco" per via dell'abbondante dimensione dei miei attributi sessuali e mi prendevano spesso in giro). Il mese di settembre la mia adorata lo passò tutto sui libri per via dell'esame che avrebbe concluso il suo terzo anno accademico, non facemmo passeggiate non andammo mai in piscina. Mamma era assai preoccupata e mi confidò che temeva una crisi depressiva. Quella sera la trascorsi in assoluto silenzio a studiare un problema matematico che però non mi riuscì di risolvere così, come faccio sempre, andai in camera, misi i pantaloncini del piagiama poi in bagno per l'igiene serale. Quando uscii vidi la porta aperta della camera di Eva e lei in terrazza appoggiata coi gomiti alla balaustra che si sorreggeva il viso. Non vi nascondo che mi preoccupai molto, anche ripensando a quello che mi aveva detto mamma, così la raggiunsi, mi misi di fianco a lei e chiesi "c'è qualcosa che non va?" Lei si girò verso di me e "no Albi, sono solo tesa per l'esame che devo sostenere domani" - "ma dai, non è da te!!" - "Il fatto è che il Professore mi corteggia ed io l'ho respinto, capisci..." - "Si Eva, capisco capisco" e le misi un braccio sulle spalle "caspita sei gelata" - "si è un po' fresco stasera" io mi misi dietro di lei e le massaggiai le braccia e le spalle "va meglio?" - "Si Albi" poi prese le mie mani e le portò sul pancino "il tepore del tuo corpo mi sta riscaldando" pensai poi la sua mano s'insinuò fra i nostri corpi e "ti faccio questo effetto Albi?" - "Veramente mi basta guardarti, se poi mi tocchi...." - "Anche a me fai questo effetto sai? E lo provo solo per te" io ero al settimo cielo e pensai "Penserai che sono strana, ma solo tu mi dai sicurezza e so che mi ami e desideri da tempo. Me ne sono accorta da come mi guardi, da come sei attento alle mie necessità, da come soddisfi ogni mia richiesta. Sei un uomo molto affidabile e perspicace, non ti sei mai permesso di invadere la mia privacy o di fare battute col doppio senso" e intanto si godeva il mio membro. "Rientriamo, vai a chiudere la porta che stanotte mi terrai compagnia" io stavo per scoppiare dalla felicità, non potevo credere che la mia dea mi volesse accanto a se', chiusa la porta mi avvicinai al letto e mi sedetti "Albi sdraiati vicino a me. Non ti sei mai chiesto perchè non ho il ragazzo?" - "No, perché so che sei perdutamente innamorata di me" lei mi diede un buffetto poi "tu ci scherzi, ma le cose stanno proprio così!!" Io quasi svenni per la felicità poi "giura che non mi stai prendendo in giro" lei mi accarezzò il viso, posò le sue morbide labbra sulle mie e "lo giuro Albi, sono innamorata di te da sempre. Ora basta parlare, insegnami a fare cose che io sono vergine ed inesperta!" Io ero basito, anzi terrorizzato. La mia unica esperienza consisteva in due scopate con la figlia dell'allenatore, una maialina niente male che avendo saputo cosa voleva dire "batocco" volle sperimentare, ma poi troncò dicendomi che l'allargavo troppo e che il moroso si sarebbe accorto. Eva allungo la mano sul mio pene e "cominciamo dal fracosce?" Non risposi, mi girai verso di lei e solo in quel momento mi accorsi che si era tolta i pantaloncini del pigiama e mutandine. Le sollevai una gamba ed appoggiai il membro alla sua calda natura poi le abbassai la gamba e dissi "ora tesoro segui il tuo istinto e non vergognarti di nulla" mi diede un gran bacio e iniziò a muoversi "va bene così?" - "Benissimo, ti piace?" - "Si tanto" - "questo è quello che conta tesoro" le accarezzai il viso, i bei capelli, la schiena e le natiche spettacolari poi le riempii il viso di dolci baci "ohh Albi quanto mi piace" poi prese il membro con la mano e lo guidò all'ingresso "farai il bravo vero?" - "Si, non aver timore ti avvertirò nel caso che..." - "Ma no sciocco, io prendo la pillola. Voglio che tu stia fermo" non risposi e lei cominciò a strofinare il glande sulla natura già pregna di umore poi, con molta cautela, lo fece entrare ed iniziò a godere "ohh ohh che godimento" io non mi mossi mai e lei arrivò a prenderne una buona metà "perché non l'abbiamo fatto prima? E' colpa mia lo so Albi ma recupereremo" - "mi piaci tanto Tesoro, ti fa male?" - "No sto godendo tanto aahh uuhh" sentii il suo corpo fremere e la vagina sparare miele in quantità, abbassai una mano e col dito ne raccolsi un po' che portai alla bocca, era buonissimo quasi dolce poi, all'improvviso s'irrigidì, strinse forte le gambe e la setii gemere di piacere, prese il viso fra le mani e mi baciò con tanta passione "ti amo tanto Albi, amerai solo me?" - "Si amerò solo te per sempre" mi baciò ancora ed io venni dentro di lei che fu presa da spasimi intensi, la sua vagina si contrasse con violenza attorno al mio membro e sentii di nuovo una casacata di miel bagnarmi il membro. Poco dopo si abbandonò completamente esausta tenendomi la mano. Uscii da lei e l'accarezzai tutta con tanto amore e piacere . Poco dopo si alzò e "vado in bagno tesoro, ma torno subito aspettami" la seguii con lo sguardo e pensai ......

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