Una normale storia d’amore, ma siamo madre e figlio. 3

Scritto da , il 2019-01-27, genere incesti

Mia madre alla fine aveva scelto: voleva me come suo uomo. Il cuore a quelle sue parole mi stava scoppiando...iniziò un bacio molto appassionato. Le nostre lingue si cercavano con foga. Io ero in pantaloncini corti e maglietta e mia mamma indossava un vestito estivo, di quelli svolazzanti...
Le mie mani iniziarono a toccarla ovunque, e i baci scendevano sul collo. Eravamo in mezzo al salotto di casa, credo che il mondo attorno a noi in quel momento non esisteva. Sarebbe potuto cascare un meteorite che noi non ce ne saremmo accorti. Il bacio dal collo scendeva e iniziai a toccarle le tette e a baciarle. Non so cosa mi frenava, non osavo ancora spogliarla. Stavo diventando a tutti gli effetti il suo uomo, ma ero pur sempre suo figlio.
Le parole di mia madre però mi facevano impazzire: “Mattia sono pazza di te, è stupendo....come sono stata scema a scappare. Ora non ti mollerò più tanto facilmente”.
A quelle parole presi coraggio e la presi in braccio. “Ma sei scemo, cosa fai” diceva mia madre sorridendo. La portai in camera da letto, la sua...che di lì a poco sarebbe diventata anche la mia, la nostra.
La misi sul letto, le tolsi i sandali e con baci leggeri iniziai dai piedi. Poi pian piano cominciai a salire, fino a quando mi intrufolai sotto il vestito. Arrivai agli slip, neri semplici...ma già bagnati. A quel punto glieli tolsi. E iniziai a leggergliela, delicatamente e a giocare con la lingua. Mia madre a gambe aperta, che gemeva e io con la bocca sulla sua figa e le sue mani sulla mia testa. Ero in estasi. Le succhiavo il clitoride, lo mordicchiavo e più andavo avanti e più mia mamma godeva.

A un certo punto mi fermò con forza: “adesso basta ragazzino. Io ti voglio dentro. Avremo tutto il tempo che vogliamo per godere dei preliminari e divertirci. Ma adesso basta, ti voglio dentro di me”.
E mentre parlava mi ha tolto la maglietta, e sbottonato i pantaloni e iniziato a massaggiare il mio cazzo sopra i boxer. A quel punto fu lei a mettermi stradato e salirmi addosso. Era lei che stava conducendo un gioco al quale mi piaceva giocare. Lei prese il mio cazzo e se lo mise nella figa. Era bagnata fradicia.
Io neanche le avevo tolto il vestito, ma non mi importava. Anzi era lei che decideva....con foga mi stava cavalcando...

Se fosse una storia inventata la nostra prima volta sarebbe durata ore...ma visto che è tutto vero quella prima volta durò poco. Ero così eccitato che durai veramente poco. “Mamma fammi uscire, sto per venire” riuscii a dirle.
“Non osare uscire, tranquillo, vai avanti” mi disse mia madre. Mi fidavo di lei anche se in quel momento non avevo grande testa per pensare.
E mentre lei con foga mi cavalcava e godeva....io esclamai solo “Mammmmaaaaaa”. E venni copiosamente dentro di lei. Fu sola la prima volta della prima sera...
Continua.

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