Siero ( in polvere) della verità ... anche del controllo - Parte 4

Scritto da , il 2018-11-22, genere dominazione

Passò il week end ed iniziò una nuova settimana, in laboratorio ci era stata commissionata una crema viso semplice, Francesca continuava a mandarmi messaggi del tipo:
: Ieri è tornato mio marito e non ha voluto scoparmi, sono andata in bagno a masturbarmi pensando a te
Avevo bisogno di una pausa, nell’ultimo periodo avevo lavorato troppo sia in ufficio che a casa, quindi andai da un mio amico che ha una agenzia di viaggi e ho prenotato una vacanza per 5 giorni a Cuba. Misi nella valigia molti prototipi di crema, anche se avevo paura dei controlli alla dogana. Francesca rimase molto delusa dal fatto che non le avessi proposto di venire con lei, ma non le ho detto niente per due motivi:
1) Volevo farmi una vacanza per conto mio e magari scoparmi qualche donna che non avrei più rivisto
2) Essendo lei incinta non poteva sostenere viaggi, per paura di qualche infezione
Con quest’ultima scusa si rassegno, mi diede un bacio appassionato sulla bocca e mi augurò un buon viaggio. Per il viaggio non avevo badato a spese (mi erano rimasti molti soldi dalla serata con Marco) in areo viaggiavo in prima classe, le hostess era gentilissime ed anche il servizio ristorazione era ottimo. Arrivai a L’avana nel primo pomeriggio, a prendermi c’era un operatore del villaggio cui avrei soggiornato. Entrai in stanza, posai i bagagli, doccia rigenerante e subito dopo uscì in veranda ad ammirare il panorama. Accanto sulla destra c’era una famiglia italiana composta da padre (Piero - 50 anni), madre (Marta - 45 anni) e 2 figlie (Silvia - 22 e Lucia - 20 anni), mentre sulla sinistra un’altra famiglia italiana composta da padre (Giuseppe - 48anni), madre (Anna - 47 anni) e figlio (Angelo - 25 anni). Pensai “Cazzo ho fatto tanta strada per andare via dalla routine italiana e mi trovo in mezzo ad italiani”. Provai a chiedere agli uffici preposti del villaggio se era possibile cambiare di alloggio, ma la risposta fu negativa perché il villaggio era tutto pieno.
Ero steso sulla sdraio e la signora Marta stava stendendo lo robe nella sua veranda, solo per essere educato la salutai e lei subito ne approfittò per invitarmi a prendere qualcosa da bere. Sembrava male risponderle di no, quindi anche se non contentissimo andai nel loro alloggio. Le due ragazze furono prese un po’ di sorpresa quando mi videro entrare, infatti corsero subito in stanza a cambiarsi, erano ancora vestite con abbigliamento notturno. La signora Marta era una casalinga che soffriva di depressione, era una modella di abbigliamento intimo da giovanissima, ma dopo le gravidanze non è riuscita a ritornare in forma. Il Marito era un imprenditore, aveva una azienda di abbigliamento con una forte presenza di belle donne secondo la moglie. Le due figlie erano molto carine e social, infatti stavano sempre a chattare e pubblicare storie. Vedere la signora Marta farsi in quattro per il marito che la trattava come una schiava, mi aveva fatto una un po’ pena, cercai di aiutarla cercando di lavare almeno le tazzine del caffè, ma mi fermò dicendomi di non preoccuparmi che ero l’ospite. Stavo iniziando a pensare come potevo punire Piero, ero sicuro che tradiva la sig.ra Marta in più ero convinto che anche le figlie Silvia e Lucia dovevano abbassare un po’ la cresta, avevano troppo l’aria da snob.
Uscì dal loro alloggio e stavo per andare in giro a visitare la città, ma fui fermato dalla sig.ra Anna.
A: Buongiorno, visto che è andato a far visita agli altri vicini sarebbe da maleducati non passare anche da noi.
Io: Ha ragiona signora, ma vorrei andare a fare un giro per la città
A: Insisto, poi ha tempo per visitare la città
Entrai e trovai una tutt’altra realtà, marito e moglie erano molto affiatati, progettavano insieme cosa fare cosa vedere, purtroppo era il figlio a dargli noie. Il figlio è un ragazzo chiuso, molto timido che sfoga tutta la sua repressione nei videogiochi, infatti in quel momento stava giocando alla play station. Terminato il secondo caffè consecutivo, andai in giro per la città, una bellissima città anche se in alcune zone era meglio visitarla velocemente senza molti oggetti addosso. La sera nel villaggio era stata organizzata una serata disco. Arrivato lì, inizio subito a provarci con le donne del posto, ma l’occhio cade sulle due coppie miei vicini. Marta chiedeva a Piero di ballare, ma lui rifiutava perché era concentrato sul cellulare, le figli guardavano in modo snob tutti i ragazzi presenti nella sala, mentre Anna e Giuseppe ballavano tutti i balli e il figlio aveva una console portatile ma nei momenti di pausa scrutava le due sorelle. Nonostante la serata si stava preannunciando interessante, la testa andava sempre sulla povera signora Marta, ero sempre più convinto che il marito andava punito in qualche modo, ma ancora non sapevo come. Tornando nel mio appartamento, vidi Marta fuori in veranda che piangeva, mi fermai a chiederLe il motivo e mi confidò che aveva discusso con il marito, un uomo l’aveva invitata a ballare e lui si era ingelosito e mentre lei non poteva lamentarsi di vedere il marito ballare con le ballerine del locale. Era giunto il momento di intervenire, mi sarei scopato la sig.ra Marta mentre lui doveva rimanere seduto a guardare, tanto le due figlie non si erano ancora ritirate. Mentre ero entrato in appartamento a prendere la polvere, erano rientrate sia le figlie che l’altra famiglia, erano tutti nel balcone a consolare Marta. Entrammo tutti nella casa, per cercare di convincere Pietro a riappacificarsi con la moglie, purtroppo Marta inciampò sul mobile cascando per terra. Muovendomi in modo brusco per cercare di non farla cadere a terra, mi sferra dalla tasca uno dei contenitori della polvere, che cadendo a terra si rompe. Tutti erano sotto l’effetto della polvere, l’unica mia preoccupazione era che c’era troppa polvere e non sapevo quali potevano essere gli effetti. Ormai il danno era fatto, c’erano troppe persone ma con un minimo di organizzazione ci si poteva divertire, in più avrei avuto la possibilità sia di punire Piero che dare una lezione alle due signorine. Feci spogliare tutti e misi Piero seduto su una sedia isolato. L’idea era di far scopare a tutti Marta mentre il marito guardava inerme. Marta come detto in precedenza era una ex modella, ma con le gravidanze le erano rimaste un seno abbondante ma cadente e un filino di pancia. Le figlie era molto sportive, avevano un fisico tonico, ma non erano molto formose, entrambe una seconda piena, ma il fondoschiena era ad entrambe da favola. La signora Anna invece era una donna bassina poco più di 1.50m ma con un seno prosperoso e un sedere con un po’ di cellulite (giusto per rimanere gentili). Piero era un uomo alto e robusto, con un filo di pancia, Giuseppe era poco più alto di Anna calvo con un pizzetto molto folto, Angelo era alto quanto il padre, ma per essere un fan dei videogiochi era abbastanza palestrato non gonfio ma con gli addominali pronunciati.
Le due ragazze rimasero impressionate dal fisico di Angelo, infatti il ragazzo oltre ad un bel fisico ha anche un bel cazzo di circa 20cm. Con Piero messo all’angolo, rimanevamo solo io e Giuseppe per soddisfare le due donne mature, infatti lui puntò la moglie e io la signora Marta. Penetrai subito la signora Marta senza fare molta fatica, perché era già bagnata la situazione di veder tutti nudi l’aveva eccitata. Angelo si buttò su entrambe le sorelle che nel frattempo lesbicavano tra loro. Dalla fretta non avevo preso la crema elasticizzante, quindi il mio pene era nelle sue dimensioni originarie che comunque sono leggermente inferiori a quelle di Angelo. Giuseppe e Anna scopavano normalmente tanto che sembravano noiosi, bisognava dare loro un pizzico di novità.
Io: Giuseppe vieni qui e scopa in bocca Marta, Anna vieni e concentrati sul seno di Marta mentre io continua a scoparla. Piero da stasera sarai un bel cornuto, di la verità quante volte l’hai tradita?
P: Non potete scoparla in mia presenza, vi denuncerò
Io: Non sei ammanettato quindi nessuno ti crederebbe, per noi sei consenziente
Era bloccato dal mio volere con la polvere, ma comunque vedere la moglie e le figlie scopare lo stavano eccitando
Io: Ancora non ci hai detto se l’hai tradita o no tua moglie
P: Si l’ho tradita, la mia segretaria è l’amante ufficiale, ma se posso vado sia a puttane che se mi capita l’opportunità quando sono in viaggio non me la faccio scappare.
M: Brutto porco, ecco perché non avevi mai voglia di scoparmi, te ne andavi a puttane mentre quella zoccola della tua segretaria l’hai invitata anche a casa nostra a cena
Io: Dai Marta fai vedere a tuo marito cosa si perde a non scopare con te
M: Sto pezzo di merda si pentirà di avermi tradita con quelle puttane, oggi ti farò vedere che lo sono anch’io
Io: Giusè mettigli sto cazzo in bocca, vediamo come se la cava con i pompini
I tre ragazzi scopavano come animali, Angelo sembrava riuscire a gestire le due ragazze, mentre Piero rimaneva ad ammirare la moglie trattata come una troia. A sorprendere era la sig.ra Anna che zitta zitta si era posizionata sotto la Marta e aveva preso a leccarle il seno, giocando con la lingua sui capezzoli. Marta prese il cazzo di Giuseppe e se lo porto tutto in bocca, ogni tanto si fermava per respirare e poi di nuovo tutto giù. Piero aveva iniziato ad incitare me e Giuseppe di scopare la moglie, ma lo interruppi e …
Io: Guarda che stasera tu devi essere l’unico a non godere, o per lo meno devi soffrire un po’. Silvia e Lucia andate da vostro padre e iniziate a fargli un pompino in contemporanea, mentre Angelo continuerà a scoparvi
P: No questo no, sarebbe incestuoso non voglio
S: Dai paparino non dirmi che ti dispiace, io e Lucia abbiamo sempre fantasticato sul tuo cazzo
P: Ma siete impazzite? Ma … fermatevi non … sììììììì fààààààààà
S: Ti piace vero? Siamo bravissime a fare i pompini
A: E non solo quello, guarda qui quanto sono larghe ste due fighe
Giuseppe chiese di inculare Marta, quindi cambiammo le posizioni, io rimasi a scoparla nella fica ma mi misi sotto e Giuseppe si piazzò sopra Marta ed iniziò ad incularla, Anna si tolse da sotto e mise la sua fica in faccia a Marta. Con mio enorme stupore dopo qualche minuto vidi Anna squirtare sulla faccia di Marta, tanto che mi fermai e feci un applauso ad Anna
Io: Anna sei il mio nuovo mito
Anna: Credevi fossimo una coppia di bigotti? Io e mio marito frequentiamo molti locali per scambio di coppie
Sembravano una coppia normale invece anche loro nascondevano altarini. Marta iniziò a gemere forte
M: Scopatemi, rompetemi il culo, voglio recuperare il tempo perduto, si spingete più forte, sìììììììììììììììì
Piero che dei quattro sembrava quello più esperto, anche colpa del lavoro di lingua delle figlie, fu il primo a sborrare
M: Porco hai sborrato in faccia alle tue figlie
P: Sono figlie di una troia
L: Il tuo sperma è ottimo
S: Non ingoiarlo tutto, baciami e passamene un po’
Vederle scambiarsi la sborra del padre con un bacio era troppo eccitante, tanto che Giuseppe non ha resistito e ha sborrato dentro il culo di Marta. Per me non era ancora giunto il momento di sborrare e continuai a scoparmi Marta, mentre Giuseppe raggiunse la moglie e si fece ripulire il cazzo. Marte continuò a leccare la fica e con il dito penetrava il culo di Anna. Anna stava per venire di nuovo, ma le chiesi
Io: Se devi squirtare di nuovo, voglio che mi vieni in faccia
Così mentre Marta era a pecorina, Anna con l’aiuto del marito si posizionò sulle spalle di Marta e iniziò a masturbarsi la fica furiosamente, finchè come richiesto non venne sul mio volto. Non riuscì a resistere feci in tempo ad uscire dalla fica di Marta, mi alzai e sborrai sul corpo e sulla faccia di Anna. Arrivò anche il turno di Angelo che uscì dal culo di Lucia e si piazzo davanti la faccia delle due ragazze.
Angelo: Prendete anche la mia di sborra luride troie
Le ragazze furono colpite da un forte getto di sborra, Angelo continuava a sorprendere tutti quella sera, le due ragazze come fatto col padre, presero a baciarsi e a scambiarsi la sborra di Angelo. Si era fatto troppo tardi, le sorprese erano state anche troppo per quella sera, quindi ordinai a Giuseppe, Anna e Angelo ad andare nei loro appartamenti, mentre io me ne andai nel mio. Tornato a casa ripensavo a quale potesse essere l’effetto della troppa polvere inalata dagli altri, infatti appena vidi qualcuno sveglio andai a vedere come si sentivano.
Io: Buongiorno Marta, come va?
M: Buongiorno Antonio, tutto bene a parte un mal di testa che ha colpito tutta la famiglia.
Sembrava che la troppa dose avesse come conseguenza solo il mal di testa
Anna: Buongiorno signori, già in piedi? Avete anche voi un mal di testa stamattina?
M: Si qui tutti con il mal di testa. Sa che stanotte l’ho sognata? Veramente era un sogno erotico
Anna: Ma và? Anche io e mio marito abbiamo avuto un sogno erotico con la vostra famiglia e c’era anche lei Antonio.
Ma che stava succedendo, si stavano confessando a vicenda? Vuoi vedere che la polvere è ancora attiva? Come potevo verificare senza esagerare?
Io: Che maleducato, non vi ho salutato con il classico bacio
Io mi riferivo al classico bacio sulle guance, invece sia Marta che Anna mi baciarono e si baciarono sulla bocca. Ormai era palese le due donne erano ancora sotto l’effetto della polvere, dovevo approfittarne.
Io: Signore andiamo nel mio appartamento, ho una cosa che potrebbe piacervi
M: Con molto piacere, mi sono sempre piaciute le sorprese.
Andai in camera e chiesi alle due donne di spogliarsi e di iniziarsi a masturbare a vicenda, io nel frattempo ero andato a prendere dalla valigia sia la crema per l’elasticità che quella per Marta per farla squirtare, ad Anna non serviva perché lo sapeva già fare. Quando tornai le trovai già nude che si baciavano e si toccavano, misi prima la crema al mio cazzo e subito dopo a Marta, per sicurezza ne misi un poco anche a Anna. Invitai le due donne a farmi un pompino e loro …
M: Minchia che cazzo, quando ti ho sognato non eri così dotato
A: Anche io ti ho sognato normodotato, invece sei uno stallone
Iniziarono a prenderselo in bocca alternandosi, quando una aveva il cazzo in bocca l’altra mi leccava dal basso le palle, poi presi la nuca di Marta e le spinsi tutto il cazzo in gola. La scena fu tanto violenta che Marta stava per vomitare, ma pareva le piacesse perché mi sorrise e se lo riprese in bocca, mentre prendendo per i capelli Anna, la posizionai dietro di me e la costrinsi a leccarmi il buco del culo.
Anna continuava ad accennare conati di vomito, ma ogni volta che si fermava a riprendere fiato mi implorava di trattarla male, nel suo sogno erotico il marito le aveva confessato che l’aveva tradita.
Presi Marta, la girai i le piantai il cazzo nella fica senza lubrificarla, fortuna che era già bagnata. Appena iniziai a penetrarla Marta venne subito squirtando, feci in tempo a levarmi e a posizionarmi sotto la fica per farmi colpire dal getto in faccia. Anna si posizionò sopra Marta e la costrinse a farsi leccare la fica mentre mi baciava. Marta era in estasi, non riusciva a controllarsi, gridava di piacere tanto che non erano passati neanche 2 minuti che venne squirtando per la seconda volta. Anche Anna stava per venire e si posizionò davanti a Marta, squirtò tantissimo tanto che Marta aveva tutta la faccia piena degli umori di Anna. Vedere le due in trans senza freni inibitori mi eccitò così tanto che le portai in bagno e sborrai sui loro volti e suoi loro corpi. Era passata solo un’ora, quindi la crema aveva altre due ore di effetto, decidemmo di rinfrescarci che avremmo ripreso più tardi. Marta e Anna rimasero nella vasca a farsi un bagno insieme, ma anche se ero nell’altra stanza le sentivo che continuavano a baciarsi e masturbarsi. Passò quasi un’ora e ritornai alla carica, riprendemmo ma questa volta mi scopava Anna mentre Marta si masturbava e squirtava in faccia ad Anna. Terminammo e sborrai di nuovo in faccia alle due donne che con la faccia tutta piena di sperma continuavano a baciarsi. Terminarono le tre ore e io dovevo scaricare la crema, ma loro erano ancora lì intente a baciarsi, allora scaricai tutto sui loro corpi, che prese alla sprovvista non sapevano come proteggersi dal getto. Finito, si guardarono risero e iniziarono a masturbarsi, posizionandosi una che puntava la propria fica verso l’altra. A loro insaputa avrebbero scaricato anche loro la crema e in quella posizione si sarebbero colpite a vicenda con un colpo potente. Sapendo cosa le aspettava, presi il cellulare e filmai la scena, si scaricarono a vicenda tutto il piscio, poi si guardarono con area incredula e iniziarono a ridere. Si lavarono nuovamente e ritornarono dalle proprie famiglie. Erano passati due giorno di quando ero arrivato a Cuba e avevo già fatto un sacco di porcate.

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