Corsetta sul mare

Scritto da , il 2018-10-29, genere gay

L'estate sta finendo e il caldo eccessivo pure,cosi da qualche settimana ho ricominciato a correre la sera, poco prima di cena, sul lungo mare, per cercare di riprendere un po di forma fisica.
Una sera però, mi trattenni più del previsto a lavoro e non avendo la possibilità di andare nel mio solito orario, decisi comunque di fare una breve corsa, nonostante il sole fosse completamente calato.
Erano le 20:30 circa e con una passo tranquillo e lento cominciai il mio solito percorso,felice anche del fatto che in quell'orario la strada era praticamente deserta di sportivi, fino a che dopo pochi minuti incrociai un uomo palestrato più grande di me ,con una tutina da corsa bianca aderente.
Proseguii con il mio percorso, per poi tornare indietro, incontrandolo di nuovo; questa volta però il mio sguardo cascò incontrollabilmente sul suo pene, notando con interesse un discreto rigonfiamento, per poi incrociare il suo sguardo.
Ci scambiammo dei veloci sorrisi per poi lasciarmelo di nuovo alle spalle e proseguire. Dopo poco mi girai e notai l'uomo correre alle mie spalle, cercando di mantenere comunque un po di distanza.

Io continuai a mantenere una corsa lenta e rilassante, mentre lui continuava a rimanere alle mie spalle, per poi ritrovarmi dopo parecchi minuti in un luogo completamente buio ed isolato, lontano da case e dalla strada.
Non avevo più fiato, cosi decisi di fermarmi per riprendere le forze, mentre l'uomo fece la stessa cosa non molto distante da me.
Passò qualche minuto e le forze piano piano ritornavano, mentre l'uomo si avvicinò e senza dirmi nulla si sedette ancora più vicino, per poi alzare la testa e con una mano cominciare a toccarsi il pacco, come se fosse da solo.
Senza farmi notare, osservai per qualche secondo la sua mano, rimanendo quasi incantato dai movimenti nonostante il buio avvolgente.

Prima che mi potesse scoprire girai la testa di scatto, come se non avessi mai guardato, per poi rigirarla poco dopo. A quel punto lui mi stava guardando e quando abbassai lo sguardo,lo ritrovai con i pantaloncini della tuta abbassati ed intento a masturbarsi, vedendo nonostante il buio un enorme cazzo nella sua mano, molto largo e con una giusta lunghezza.
Rimasi per qualche secondo pietrificato per poi imbarazzato alzarmi ad incamminarmi lentamente, passando davanti a lui, guardandolo negli occhi e di nuovo in basso. Lui sembrava tranquillo e sicuro di se, infatti continuava a segarsi delicatamente, per poi sorridermi e farmi l'occhiolino.
Feci qualche passo in avanti, per poi sedermi non molto distante da lui, per poi girarmi di nuovo a guardarlo.Questa volta l'uomo si alzò e si sedette praticamente accanto a me, tutto questo sempre con il cazzo di fuori, per poi dirmi :
"Lo vuoi il mio cazzo?"
"...." rimasi in silenzio
"Allora?Lo vuoi il mio cazzo?"
"...." Rimasi ancora in silenzio

Lui a quel punto si guardò prima intorno e dopo essersi rassicurato di essere al sicuro, si alzò e si posizionò proprio davanti a me, per poi cominciare a strusciare la cappella su tutto il mio viso, sbattendomelo di tanto in tanto.
Io rimasi pietrificato dall'imbarazzo e dalla situazione alquanto anomala, infatti provai ad alzarmi per poi essere respinto a sedere dalla mano dell'uomo, facendomi di nuovo sedere al suo cospetto.

"Non andare!Leccamelo un po!"
"Qui?Ora?"
"Certo!guarda...non c'è nessuno nei paraggi e siamo al buio!"

Lo guardai negli occhi e lo vidi molto eccitato, cosi continuando ad incrociare il suo sguardo aprii la bocca, dando cosi modo all'uomo di infilarci dentro il suo uccello.
Una volta assaggiato, cominciai ad eccitarmi pure io e a sciogliermi, cominciando poi a succhiargli per bene il cazzo, che aveva un sapore e un odore misto tra sudore e pulito molto invitante.
Dopo poco mi fece smettere e si fece seguire lungo degli scalini non molto distanti da noi, che portavano ad una spiaggetta sul mare, in un luogo ancora più sicuro e tranquillo.
Scegliemmo una postazione appartata a ridosso della scogliera, invisibili e lontani dallo stradello dove eravamo prima, sicuri che cosi nessuno ci avrebbe visto e avremmo potuto continuare indisturbati fino alla fine.
Mentre gli facevo un bellissimo pompino lui mi chiese:

" Lo vuoi un po nel culo?"
"Mi piacerebbe ma forse è troppo grosso e senza lubrificante mi faresti male"
"Dai proviamo...se poi ti fa male smetto"
"Meglio di no...è pure tanto che non ne prendo uno e non abbiamo preservativo"
"ok ok..."

Continuai a succhiarglielo per bene per molti minuti, ma sembrava non venire mai, infatti dopo poco mi disse di nuovo un po scocciato:
"Dai abbassati i pantaloni e girati, fammi almeno provare! Mi sto rompendo i coglioni..."
"Ok...però se mi fa male smetti."
"Girati e rilassati, andrà tutto bene!"

Cosi mi girai e mi posizionai a pecorina, abbassandomi i pantaloni. Lui intanto con la saliva cominciò a rilassarmi il buchetto, facendoci entrare prima un dito per poi inserirne due, facendoli scivolare per bene sino in profondità.
Dopo essersi assicurato di avermi ammorbidito il buchetto si insalivò il cazzo per bene e di nuovo il mio buco, per poi appoggiarcisi sopra con la cappellona e cominciare a spingerla dentro.
Dopo qualche tentativo riusci ad entrare, inserendo solo la cappella, per poi farla uscire e rientrare, questa volta cercando di far scivolare il cazzo più in profondità.
Dopo qualche istante cominciai a percepire un po di dolore, ma stringendo i denti, lo feci continuare, fino a che il dolore non si fece tale da dovergli chiedere di fare più piano.
Lui sembrava ignorarmi, infatti senza preoccuparsi riusci a spingermelo tutto dentro, affondandomelo fino in fondo, facendomi urlare di piacere e dolore.

Cominciò da subito a stantuffarmi il culetto in modo deciso , mentre il mio dolore continuava a salire , per poi essere costretto a chiederli di smettere.
Lui mi disse "Smettere? Oramai sono dentro...dai stringi i denti e fatti sfondare!"
"No dai...mi fa parecchio male..."
"Ti fa male perchè ti sto sfondando il culo! Resisti che tra qualche minuto passa tutto!"

Provai ad allontanarmi di qualche centimetro, in modo da farlo uscire, lui però mi riprese e mi affondo di nuovo tutto il suo cazzo sino in fondo, tenendolo dentro per qualche istante, facendomi urlare di nuovo.
Capii che forse era meglio sopportare il dolore e non farlo incazzare, per paura che potesse farmi del male, cosi cercai di concentrarmi solo sulla parte piacevole, cercando di tralasciare le sensazioni più dolorose.
Per fortuna nel giro di pochi minuti, il mio culo cominciò ad abituarsi alle sue dimensioni e con esso anche il dolore cominciò a sparire, cominciando solamente a godere.
Lui percepii la cosa e mentre cominciò a scoparmi con ancora più decisione mi disse :

"Vedi che ti piace ora?"
"Si...mi piace!"
"Bene troia, bene! Fammi sentire come ti piace farti rompere il culo!"
"Si..."

Cominciai ad ansimare e mugolare come una troietta in calore e più che lui spingeva, più che io godevo, facendoli sentire con i miei rumori quanto stessi apprezzando il suo enorme cazzo nel culo e quanto stessi apprezzando il fatto di avere il buchetto sfondato.
Mi continuò a scopare a lungo, riuscendo pure a uscire e inserire di nuovo il cazzo senza problemi,tanto mi aveva aperto; sentivo infatti come un tunnel al posto del buco e la cosa mi eccitava da morire.
Smise di scoparmi e si stese per terra, chiedendomi di sedermici sopra con la schiena rivolta verso di lui. Cosi da solo mi inserii il cazzo nel culo, per poi scendere delicatamente, assaporandomi quel cazzone millimetro dopo millimetro, fino a rimanere impalato, facendolo scomparire tutto dentro di me.
Era davvero bello e ad entrambi ci faceva eccitare, cosi cominciai a muovere il mio sedere verso l'alto per poi farlo scendere di nuovo, ripetendo questo movimenti svariate volte fino a cominciare ad andare più forte, cavalcandoli il cazzo come una puttanella.

"Ti inculerei per ore! Hai un culo favoloso!"
"Mmm...fallo!"
"Troia!"

Dopo aver ripreso le forze, mi prese per i fianchi facendomi alzare e mettendomi a pecorina, per poi ricominciare a sfondarmi con tutte le sue forze il mio culo ormai aperto e morbido come una fighetta.

"Dove la vuoi la sborra?"
"Dove ti pare!"
"La vuoi tutta in culo?"
"Si...sborrami dentro!"

Cominciai a sentirlo ansimare pure lui a voce sempre più alta, fino a che con le ultime forze riusci a sganciarmi dentro al culo una enorme quantità di sborra calda, talmente tanta e a lungo che la sentii fuoriuscire e colare sulle cosce.
Con la cappella cercò di raccogliere la sborra che era uscita, per poi venire davanti a me ed infilarmela in bocca, in modo da poterla pulire ed ingoiarla.
Lui lo aveva sempre duro, cosi continuai a succhiarglielo di nuovo, facendomi scopare la gola e poi di nuovo il culo.
Questa volta però, nel giro di pochi minuti lo sentii ansimare di nuovo e poco prima di arrivare, mi infilò il cazzo nella bocca, affondandomelo in fondo alla gola, per poi sborrarci dentro.

Eravamo esausti, lui si era completamente svuotato mentre io ero farcito a dovere e con il buchetto del culo rotto,poi ci rivestimmo e ci incamminammo sulla strada principale, come se niente fosse successo.Prima però ci scambiammo i contatti e mi chiese di tornare da lui una volta che il buco si sarebbe stretto, in modo da potermelo sfondare di nuovo e che se ci fossimo organizzati, mi avrebbe fatto trovare un altro suo amico dotato, cosi da essere usato da loro tutta la notte.

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