Divertirsi a fare la puttana
di
rincon
genere
pissing
Ci avevo riflettuto lungo, e avevo deciso deciso di accettare la proposta di diventare una puttana. L’essere trattata come merce era un eccitante pensiero che mi rendeva impaziente di farne esperienza. Sabato mattina, mentre Max era al mare con amici, io accampata la scusa di dover sbrigare un lavoro imprevisto in ufficio, in realtà raggiunsi Roy con cui intrattenevo una relazione da qualche mese. Roy era un personaggio losco, privo di scrupoli che gestiva, fra i vari traffici illeciti, un giro di prostituzione verso clienti di un certo livello e secondo lui, io ero il tipo adatto per quella platea di lussuriosi. Gli comunicai la mia decisione e discussi dei dettagli: le tariffe sono interessanti e questo mi attirava. Per week end completi, e concedendo molto, si potevano conseguire lauti guadagni. Lui si congratulò con me per la scelta. Riguardo la preparazione devo aspettare suoi ordini per adattarsi al meglio ai gusti dei clienti.
- Brava, hai fatto la scelta giusta perché tu davvero hai la vocazione da puttana. Ricorderò per sempre, la prima volta qui, che è stata indimenticabile. Non ho mai chiavato una troia appassionata e insaziabile di cazzo come te. Vedrai che ti divertirai, aprirai la tua mente oltre a fare ottimi incassi.
Ovviamente non mi trovavo in quel luogo per comunicare semplicemente la mia decisione - cosa che avrei potuto fare con una telefonata - ma desideravo tanto il grosso cazzo di Roy, ne avevo una gran voglia.
Purtroppo per me lui aveva già una ragazza che lo aspettava a letto. Sconsolata e delusa stavo per andarmene ma lui mi trattiene.
- Ma dai resta, c’è posto per tutti, divertiamoci e facciamo sesso a tre. La ragazza, Sue era una flessuosa bellezza nera, androgina, seni piccoli e sodi con capezzoli aguzzi. Apprezzò le mie forme morbide e mi balzò addosso come un felino cacciatore. Giocava con le mie grosse mammelle, le impastava, le torturava e in breve si dedicò alla mia passera che esplorò con la sua lingua abilmente. Roy che si era limitato a guardare, e commentare: “ Guarda che razza di spettacolo!” , afferrò la ragazza e cominciò a penetrarla da dietro. L’eccitazione che Sue si tradusse in un ardore moltiplicato nel leccarmi la figa col risultato di farmi raggiungere uno scuotente orgasmo. Roy dopo essersi scopato la ragazza africana si rivolge a me dicendomi di voler cambiare pietanza. Sapevo perfettamente cosa intendeva il porco: voleva il mio culo ed io glielo diedi in pasto volentieri ed ebbi la possibilità, nel frattempo, di gustarmi la figa di Sue, un vero tripudio di succhi vaginali straordinariamente profumati: non avevo mai mangiato figa e devo dire che mi stava piacendo.
Roy che mi trivellava finì col riempirmi il culo della sua sborra calda che accolsi urlando di piacere.
Qualche giorno dopo fui convocata a casa di Roy.
Appena arrivata lui mi condusse in una piccola dépendance dove aspettai nervosa anche per l’ansia ingenerata dalle parole di Roy.
“ Mi raccomando é un personaggio molto importante e difficile. Non facciamo figuracce.”
Così, quando sentii la porta aprirsi, tremai un po’. Quale fu la mia sorpresa nell’accorgermi che il primo cliente era una donna. Circa 60 anni, alta, ossuta, con il volto forte, atteggiamento di chi è avvezzo al comando. Una antipatica virago.
Si sedette e mi accennò di avvicinarmi. “Spogliati” mi disse sbrigativamente. Lentamente mi spogliai fino ad essere nuda. Mi valutò attentamente. “Sei decisamente una bella figa” disse. “Mi piacciono le tue belle tette naturali, morbide e la figa capelluta perché , in definitiva, non gradisco i seni di plastica e le vagine glabre non ”.
Mi afferrò con straordinario vigore e mi baciò in bocca, sul collo, sulle tette, mi succhiò brutalmente i capezzoli facendomi strillare Poi si denudò a sua volta, eccetto gli stivali da cavallerizza, mostrando un corpo tonico e androgino; mi spinse sul letto e, come una furia, cominciò a leccarmi tutto il corpo, infilò poi la lingua nel buco del culo profondamente e poi si dedicò finalmente alla mia figa: la sua lingua agile e sapiente a un tempo, sapeva scovare i punti più segreti del piacere, e contemporaneamente mi infilava le dita in vagina. Provai un orgasmo molto completo.. Ero sopraffatta. Mi fece godere moltissimo e gemetti di piacere, lei si bevve avidamente i miei umori vaginali succhiando intensamente. Infine, con violenza mi schiacciò il volto fra le sue cosce e mi costrinse a un cunnilingus. Non ero brava. Lei se ne accorse e, magnanima esclamò: “imparerai con il tempo, te lo insegnerò io, vedrai. Mi leccò sensualmente i piedi, lamentandosi che non fossero troppo odorosi.
Improvvisamente, senza alcun preavviso, ebbe uno scatto d’ira, diventò una furia e sbottò: “Non crederai, perché ho leccato i tuoi piedi, di essere tu che comandi? Bocchinara, puttana, troia, rotta nel culo” - epiteti che corrispondevano al vero, in fondo -. Mi insultò con voce sibilante, mi afferrò per i capelli, mi trascinò in bagno urinandomi addosso per un’estrema umiliazione.. “Guardami negli occhi e ricevi il piscio in piena faccia, cagna. Leccalo! - Ubbidii -. Ora hai capito chi comanda? Io sono ricca e potente e ti pago profumatamente, perciò farai esattamente ciò io deciderò. Se così accadrà andremo d’accordo. Comunque mi sei piaciuta, sei una donna dal corpo molto arrapante. Quando sarai a mia disposizione recherai molto piacere non solo a me, ma anche alle mie amiche. Ti prenoterò a breve per un week end intero. Per oggi avrai un premio in più in denaro, te lo sei meritato.”
Mentre ero sotto la doccia pensavo che questa nuova esperienza era stata
sicuramente sorprendente e mi aveva divertita.
Roy, mentre mi accompagnava alla macchina, mi disse: “Hai fatto colpo sulla contessa e non è da tutti, complimenti. Mi consegnò il mio compenso: ero una vera puttana a tutti gli effetti.
- Brava, hai fatto la scelta giusta perché tu davvero hai la vocazione da puttana. Ricorderò per sempre, la prima volta qui, che è stata indimenticabile. Non ho mai chiavato una troia appassionata e insaziabile di cazzo come te. Vedrai che ti divertirai, aprirai la tua mente oltre a fare ottimi incassi.
Ovviamente non mi trovavo in quel luogo per comunicare semplicemente la mia decisione - cosa che avrei potuto fare con una telefonata - ma desideravo tanto il grosso cazzo di Roy, ne avevo una gran voglia.
Purtroppo per me lui aveva già una ragazza che lo aspettava a letto. Sconsolata e delusa stavo per andarmene ma lui mi trattiene.
- Ma dai resta, c’è posto per tutti, divertiamoci e facciamo sesso a tre. La ragazza, Sue era una flessuosa bellezza nera, androgina, seni piccoli e sodi con capezzoli aguzzi. Apprezzò le mie forme morbide e mi balzò addosso come un felino cacciatore. Giocava con le mie grosse mammelle, le impastava, le torturava e in breve si dedicò alla mia passera che esplorò con la sua lingua abilmente. Roy che si era limitato a guardare, e commentare: “ Guarda che razza di spettacolo!” , afferrò la ragazza e cominciò a penetrarla da dietro. L’eccitazione che Sue si tradusse in un ardore moltiplicato nel leccarmi la figa col risultato di farmi raggiungere uno scuotente orgasmo. Roy dopo essersi scopato la ragazza africana si rivolge a me dicendomi di voler cambiare pietanza. Sapevo perfettamente cosa intendeva il porco: voleva il mio culo ed io glielo diedi in pasto volentieri ed ebbi la possibilità, nel frattempo, di gustarmi la figa di Sue, un vero tripudio di succhi vaginali straordinariamente profumati: non avevo mai mangiato figa e devo dire che mi stava piacendo.
Roy che mi trivellava finì col riempirmi il culo della sua sborra calda che accolsi urlando di piacere.
Qualche giorno dopo fui convocata a casa di Roy.
Appena arrivata lui mi condusse in una piccola dépendance dove aspettai nervosa anche per l’ansia ingenerata dalle parole di Roy.
“ Mi raccomando é un personaggio molto importante e difficile. Non facciamo figuracce.”
Così, quando sentii la porta aprirsi, tremai un po’. Quale fu la mia sorpresa nell’accorgermi che il primo cliente era una donna. Circa 60 anni, alta, ossuta, con il volto forte, atteggiamento di chi è avvezzo al comando. Una antipatica virago.
Si sedette e mi accennò di avvicinarmi. “Spogliati” mi disse sbrigativamente. Lentamente mi spogliai fino ad essere nuda. Mi valutò attentamente. “Sei decisamente una bella figa” disse. “Mi piacciono le tue belle tette naturali, morbide e la figa capelluta perché , in definitiva, non gradisco i seni di plastica e le vagine glabre non ”.
Mi afferrò con straordinario vigore e mi baciò in bocca, sul collo, sulle tette, mi succhiò brutalmente i capezzoli facendomi strillare Poi si denudò a sua volta, eccetto gli stivali da cavallerizza, mostrando un corpo tonico e androgino; mi spinse sul letto e, come una furia, cominciò a leccarmi tutto il corpo, infilò poi la lingua nel buco del culo profondamente e poi si dedicò finalmente alla mia figa: la sua lingua agile e sapiente a un tempo, sapeva scovare i punti più segreti del piacere, e contemporaneamente mi infilava le dita in vagina. Provai un orgasmo molto completo.. Ero sopraffatta. Mi fece godere moltissimo e gemetti di piacere, lei si bevve avidamente i miei umori vaginali succhiando intensamente. Infine, con violenza mi schiacciò il volto fra le sue cosce e mi costrinse a un cunnilingus. Non ero brava. Lei se ne accorse e, magnanima esclamò: “imparerai con il tempo, te lo insegnerò io, vedrai. Mi leccò sensualmente i piedi, lamentandosi che non fossero troppo odorosi.
Improvvisamente, senza alcun preavviso, ebbe uno scatto d’ira, diventò una furia e sbottò: “Non crederai, perché ho leccato i tuoi piedi, di essere tu che comandi? Bocchinara, puttana, troia, rotta nel culo” - epiteti che corrispondevano al vero, in fondo -. Mi insultò con voce sibilante, mi afferrò per i capelli, mi trascinò in bagno urinandomi addosso per un’estrema umiliazione.. “Guardami negli occhi e ricevi il piscio in piena faccia, cagna. Leccalo! - Ubbidii -. Ora hai capito chi comanda? Io sono ricca e potente e ti pago profumatamente, perciò farai esattamente ciò io deciderò. Se così accadrà andremo d’accordo. Comunque mi sei piaciuta, sei una donna dal corpo molto arrapante. Quando sarai a mia disposizione recherai molto piacere non solo a me, ma anche alle mie amiche. Ti prenoterò a breve per un week end intero. Per oggi avrai un premio in più in denaro, te lo sei meritato.”
Mentre ero sotto la doccia pensavo che questa nuova esperienza era stata
sicuramente sorprendente e mi aveva divertita.
Roy, mentre mi accompagnava alla macchina, mi disse: “Hai fatto colpo sulla contessa e non è da tutti, complimenti. Mi consegnò il mio compenso: ero una vera puttana a tutti gli effetti.
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Commenti dei lettori al racconto erotico