Ritorno a scuola

Scritto da , il 2009-11-12, genere orge

Ormai da 12 anni sposati, con i figli abbastanza grandi da poter stare con i nonni, mia moglie decide di prepararsi per un concorso di maestra, che sicuramente sarebbe utile al nostro reddito.
Ciò la sta tenendo impegnata per tre giorni alla settimana per seguire il corso tenuto nella nostra provincia, che dista da noi due ore di treno.
Quindi con molto sacrificio suo, mio, e dei miei suoceri che ci tengono i bimbi, arriviamo a gli ultimi giorni prima dell'esame.
Oggi sta studiando insieme la sua amica d'infanzia, sposata anche lei, che si prepara per lo stesso esame, abbiamo l'appuntamento a casa dell'amica per pranzare insieme, loro poi continueranno a studiare.

Durante il pranzo mia moglie esordisce dicendo "Peccato che sta finendo questa avventura, mi piaceva prendere il treno tutti i giorni, recarmi in città, andare di fretta, incontrare tanta gente e fare amicizia. Mi piaceva essere corteggiata da quel ragazzo che viaggiava insieme a noi, parlare come due scolaretti".
"Per forza" dico io "Bella come sei e con i vestiti che porti, chi sa come lo eccitavi quel poverino".
"Ma se sei tu a volermi sempre sexy che ti piace vedermi desiderata"
"Hai ragione, infatti mi immagino le seghe che si sta facendo il ragazzo pensando a te e già mi viene duro".

Ridendo il marito dell'amica si rivolse alla moglie "Chi è? Lo stesso ragazzo che fa il filo a te?"
"No, il mio e molto più spigliato e intraprendente. Non perde occasione di appoggiarmelo o di strusciarsi lasciando cadere le discussione sempre sul sesso. Proprio un figlio di puttana che ci sa fare. Spesso mi ha eccitato, con tua immensa gioia che mi trovi calda pronta e troia come sempre mi hai desiderata, permettendoci delle magnifiche scopate".

Scoppiammo a ridere e confidando che la vita ci avrebbe dato altre occasioni per gioire di certe emozioni, lasciammo le nostre mogliettine per ritornare a lavoro, quindi da questo punto passo il racconto a mia moglie...

Sparecchiammo in fretta per ritornare a studiare, ma i ricordi e le discussioni appena fatte ci avevano eccitate e non riuscivamo a concentraci.
Carla disse "Leggo, ma non capisco nulla, continuo a pensare a quel momento che il ragazzo mi appoggiò il cazzo dietro, mentre guardavamo dal finestrino ed io non ebbi la forza di allontanarmi. Ero persa nell'eccitazione non sentivo più i rumori e la vista mi si era annebbiata, lui mi cinse i fianchi, io mi girai e lui mi baciò. Uuuu quando ripenso a quel momento e quel bacio così emozionante perdo la testa".

"Anche io non riesco concentrami. Mi fa eccitare tanto parlare davanti a mio marito, di ragazzi che mi corteggiano, da quando mi ha confessato, mentre facevamo l'amore, che gli piacerebbe vedermi scopare con altri. Quella notte abbiamo goduto come non mai, lasciandoci questo desiderio a dosso."

Lei presa da vampate di desiderio, mi prese per mano e mi tirò verso la camera da letto dicendo "Uuu, che belle storielle, non resisto più, vieni andiamo a masturbarci".
Mise una cassetta porno e si slaccio la camicia facendo uscire il seno, ci sdraiammo sul letto e iniziammo a vederci il film.
Eravamo una più eccitata dell'altra a stare così vicine con le tette di fuori e le mani sulle mutande, con un filmetto porno niente male, due giovane amiche trascurate dai mariti scopavano con l'imbianchino, fin quando arrivarono i mariti che si unirono all'orgia risvegliandosi dalla noia sessuale.

Ma non accontentandosi Carla mi inizia a stringere i seni, li bacia, poi scende e mi lecca la pancia, poi le cosce, risale e strofinandosi la fica con la mia mi bacia in bocca, come una ragazzina.
Era bellissimo non l'avevamo mai fatto, ma ci venne naturale.

"Che bello Carla uuuu è bellissimo, ancora, ancora godo, godo, come vorrei che ci fossero con noi anche degli uomini, godo, godo".
"Siiii, amore godi, anche io sto godendo uuuu, non ne posso più, ora telefono ai ragazzi e li invitiamo qua, alla faccia di quei cornuti dei nostri mariti".

Chiamò il suo ragazzo del treno al cellulare, chiedendogli di venire in fretta a casa sua insieme al suo amico per spiegarci una lezione che noi due non avevamo capito bene.
Ottima scusa, ma credo che lui abbia capito perfettamente di cosa avevamo bisogno noi, che ci eravamo ricomposte nell'attesa.

Appena arrivati Carla si butta tra le braccia di Andrea baciandolo in bocca, l'altro ragazzo viene verso di me, lo bacio sulle guance.
Disse lui "No! non è giusto pure io ho bisogno di un bacio vero come Andrea e Carla" i quali continuavano a baciarsi e a toccarsi.
Presimi di coraggio baciai Antonio come avevo sempre desiderato fare, nel frattempo Carla si trascino Andrea in cucina, disse per preparare il caffè, e ci lasciò in salotto a pomiciare.

Ero eccitatissima, il cuore mi batteva fortissimo e le sue carezze mi bagnavano la fica sempre più.
Mi aveva sdraiata sul divano strofinandosi in mezzo a le mie cosce aperte, scosto un po' le mutande e lo infilò dentro scopandomi con tanta voglia e foga a dimostrazione di quanto mi desiderava.
Io non capivo più nulla gridavo e godevo. Ma poi godetti ancora di più al pensiero che stavo, finalmente, facendo le corna a mio marito, e se ci fosse stato lui sarebbe stato felicissimo, a vedermi fottere così.
Già mi pregustavo le scopate che ci dovevamo fare quando gli avrei raccontato tutto, con tutti i particolari che a lui non bastano mai, facendoseli raccontare mille volte a conferma della mia puttanaggine.

Rientra in salotto Carla, con il vassoio del caffè in mano, la camicia aperta con tette al vento, la minigonna alzata verso l'alto con l'aria da troia. Il suo amico a dorso nudo con la cerniera aperta dei pantaloni, prove che se l'era fatta li in cucina. Non resistetti più e me ne venni bagnando pure il divano.
Prendemmo il caffè, ormai quasi nudi senza vergognarci, poi ci trasferimmo sul letto di Carla e iniziammo a fare l'amore tutti insieme scambiandoci partner godendo dei corpi di tutti, fino allo squillo del telefono.

Era mio marito che voleva sapere come andava lo studio, io risposi "Siii, amore bene, va tuttooo... benee.... Grazie ai due ragazzi del treno che sono venuti a darci una mano d'aiuto perché sia io che Carla non ce la facevamo più senza aiuto. Non sai come sono stati bravi, poi ti racconto tutto, ti farò morire, ma se vuoi puoi venire loro si trattengono ancora un po', affamati come erano".
Al quel punto il sangue di mio marito si era gelato per la gelosia, ma l'eccitazione e la curiosità di vedermi posseduta da altri gli feci dire" Si, si amore divertiti fai tanti ripassi che appena posso ti raggiungo e mi racconti tutto".

Da quel giorno siamo una coppia allegra, felice e moderna, privi di falsi pregiudizi che opprimono il gusto di vivere, traendo tutti i piaceri della nostra breve e travagliata vita.

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