Una famiglia di bastardi (parte 2)

Scritto da , il 2018-08-25, genere dominazione

Prefazione: questo racconto è totalmente di fantasia, ispiratomi da una signora con cui "gioco". E molto lungo e quindi lo diviso in più parti, sperando di fare cosa gradita.

Avvertenza: molti lettori, probabilmente, vedranno qualcosa dei propri racconti e diranno che ho copiato i loro e ne ho fatto una summa; può essere e nel caso me ne scuso, ma è un racconto scaturito dalla mia fantasia, fantasia condizionata da racconti letti precedentemente, naturalmente.


Personaggi: Lidia, 39 anni insegnante di matematica; Mario e Marco, 18 anni gemelli; Sara, 20 anni sorella di Mario e Marco; Alberto e Mara, rispettivamente di 46 e 44 anni genitori di Mario, Marco e Sara; Mirella, 59 anni mamma di Lidia.

Capitolo 8 – riflessioni sulla sua situazione e la dura sessione Lesbo
La mattina successiva fu svegliata dallo squillo del cellulare, ancora assonnata rispose e dall’altra parte una voce maschile “buongiorno troia, piaciuta la dieta di ieri a base di sperma, piscio e cazzo?” Lidia si sorprese a rispondere “ si molto” e dall’altra parte “bene, zoccola vedremo di accontentarti più spesso; e come va con il Cuneo nel culo?” “mi sento il culo riempito a dismisura e mi da fastidio” “cerca di abituartici, perché dovrai portarlo sempre fino a quando te lo dirò io. Bene oggi hai la giornata libera, potrai riposare e fare ciò che vuoi, fino a stasera alle venti quando si presenteranno due mie amiche che farai accomodare nella stanza degli ospiti, stanza dove non potrai entrare fino a quando non ti chiameranno loro, e dovrai fare tutto quello che ti chiederanno. Un solo avviso: sono due assatanate. Ora se ti manca qualcosa in casa o nel frigo, fammelo sapere domani mattina e provvederò, per il resto buona giornata e buon divertimento per stasera”. È così Lidia ebbe del tempo per pensare alla sua situazione. Fece delle considerazioni: e vero che aveva ceduto al ricatto, e vero che era stata usata come una bambola, non poteva uscire di casa, però in questi 4 giorni aveva goduto come non mai in tempi passati, non gli mancava niente, in più cominciava ad abituarsi e a piacergli la situazione. L’unica cosa gli mancava la sua mamma, sentiva la mancanza delle confidenze che si facevano e dei consigli che gli dava, delle chiacchierate al telefono raccontandosi del più e del meno; e poi pensava che due settimane sarebbero passate presto, sarebbe stata libera e sarebbe potuta tornare alla sua vita. Decise così di rischiare e telefono a mamma “pronto, mamma, come stai?” “Io sto bene” rispose la mamma, “tu piuttosto cosa mi racconti, hai preso queste due settimane di ferie senza dirmi niente; dove sei, ti stai divertendo almeno?” E Lidia “si sto bene, avevo bisogno di staccare un poco dal lavoro, mi sentivo stressata e volevo rilassarmi; non te lo detto perché non volevo farti preoccupare. Ora scusa, mamma ma devo andare a mangiare, ciao” “ciao tesoro , rilassati e torna carica”. Lidia chiuse la comunicazione ed ebbe il terrore che squillare perché aveva infranto una regola; ma con piacere si avviene che il cellulare rimase muto e penso “meno male, e andata bene”. Si mise a cucinare, pranzo, riassettò la cucina e si mise a guardare un Po di televisione, seduta sul divano e con la televisione accesa si addormentò. Fu svegliata dal suono del campanello della porta, andò ad aprire e si trovò davanti due donne, una alta all’incirca 180 con una 4 di seno e un culo un Po pronunciato, che si prenoto di chiamarsi Magda l’altra anch'essa alta all'incirca 1 metro e 80, ma con un seno più piccolo, forse una 2^, più longilinea e un culo meno pronunciato ma che dava l’impressione di essere sodo di nome Lucrezia Le fece accomodare, salutandole e le accompagnò nella stanza degli ospiti arrivati le dissero “grazie cara, se abbiamo bisogno ti chiamiamo, ma quando chiamiamo prima di entrare bussa e aspetta che ti autorizziamo ad entrare, va bene?” “va bene” rispose Lidia e lasciarono socchiusa la porta.
Lei tornò in sala e si rimise a vedere la televisione, un film di azione in cui la protagonista era una donna. Dopo circa un ora si senti chiamare “Lidia, vieni abbiamo bisogno”, lei andò alla stanza, busso e aspetto l'autorizzazione ad entrare; si senti, con fare ansimante “entra, entra Lidia, che c'è bisogno di te”; Lidia apri la porta e la scena che gli si presentò era eccitante, Magda a cavalcioni sulla faccia di Lucrezia, che le leccava la fica, mentre la stessa Magda, tenendo le gambe alzate e aperte la scopava furiosamente con un grosso dildo. Magda le disse “ vieni, mia cara, mettiti al posto mio, che io non ce la faccio più a farmela leccare, mi fa male a forza di godere, questa troia ninfomane vuol sempre bere dalla mia fica”; Lidia si mise con la fica sulla faccia di Lucrezia, che fu ben felice di cambiare; dopo un po’ mentre Magda baciava languidamente Lidia, quest'ultima ebbe un orgasmo; solo che in poco tempo Lidia si trasformò nell'oggetto dei desideri delle due donne e fino quasi al mattino successivo subì ogni tipo di sevizia, fisting nella fica mentre succhiava un strap-on, doppio fisting fica-culo con massaggio clitoride, doppio fisting nel culo durante un 69, doppio fisting in fica mentre gli veniva inserito un fallo lungo e grosso nel culo, doppia penetrazione con due strap-on particolari (sembravano veri e portavano piacere anche alle due ragazze), leccata fica e buco del culo mentre lei leccava una delle due, e per finire masturbazione fica e clitoride mentre lecca alternativamente prima una e poi l'altra; alla mattina, sfinite per la maratona sessuale le dissero “lasciaci che dobbiamo rivestirci e rassettarci” Lidia uscì dalla stanza molto provata ma felice, aveva avuto un infinita di orgasmi che non pensava di realizzare. Le due donne prima di andarsene dissero “sai, per essere una troia e puttana, stanotte ci hai reso un gran servizio; ci vediamo presto”. Lidia andò nel bagno, si fece una doccia andò a dormire.
Capitolo 9 – il 5 giorno: giornata di riposo (o quasi)
La mattina presto, squillò il cellulare, una voce maschile le disse che oggi la giornata sarebbe stata libera tranne che alle 15 dove le sarebbe richiesto di fare una cosa per un ora, poteva quindi lavarsi, riposare, resettare la casa, fare la lista della spesa da riferire alle 15, insomma era libera tutto il giorno tranne un'ora, dalle 15 alle 16. In più la voce gli disse “domani mattina per le dieci, arriverà una coppia di coniugi,li farai sistemare nella camera degli ospiti, resteranno con te fino alle 22 e anche loro gireranno nudi per casa. Mi raccomando dovrai fare tutto quello che ti chiedono. Buon riposo vacca, goditi il giorno”. Chiuse il cellulare, fece una lista della spesa, poi andò a farsi un bagno rilassante, finito il bagno si preparò il pranzo, rassetto la cucina e andò in sala a vedersi un po’ di televisione. Alle 15 squillò il telefono, per prima cosa le chiese la lista della spesa, poi le disse “cara la mia troia, ecco cosa devi fare: sotto il televisore vi è una chiave, questa chiave apre armadietto a fianco, tu lo apri, dentro vi sono delle custodie anonime con dvd, prendi il primo in alto, chiudi l’armadietto posa la chiave, accendi il lettore dvd , inserisci il dvd, prendi il telecomando del dvd, ti siedi sul divano, a cosce aperte, fai partire il dvd, e ti masturbi il clitoride per tutta la durata del dvd, un'ora, attenta però a non godere, perché non ti e permesso, tutto chiaro?” “si tutto chiaro”. Lidia fece come gli avevano ordinato, fece partire il dvd e il video che si presentò era quello di una giovane donna che scopava, succhiava cinque cazzi neri, e ogni volta beveva la sborra di ognuno di loro, era un video eccitantissimo e lei si senti bagnare, ogni tanto raggiungeva quasi l’orgasmo ma riusciva fermarsi per tempo ma ogni volta era sempre più difficile, intanto la scena che stava guardando vedeva la donna presa a sandwich con un cazzo in bocca che succhiava avidamente e gli altri due che gli succhiavano i capezzoli, finita la doppia la ragazza prese due cazzi nella fica, mentre continuava a pompare un cazzo e continuavano a tormentare i capezzoli, poi passo a due cazzi in culo con pompino ad un cazzo e tortura capezzoli contemporanea; alla fine del video la ragazza pompava ogni cazzo e li faceva sborrare in un bicchiere che una volta riempito lei bevve. Finito il video Lidia era stremata e non aveva goduto. Posò il dvd nella sua custodia e si rimise a vedere la televisione tutta eccitata. Arrivò finalmente la sera e poté andare a letto e dormire.

Capitolo 10 – 6^ giorno: l’entrata in scena di Alberto e Mara (genitori e complici di Marco, Mario e Sara) coppia depravata.

Il mattino seguente, Lidia venne svegliata dal campanello della porta, aprii la porta e si trovò Sara con le buste della spesa; gliele porse e se ne andò, chiuse la porta e sistemò tutta la spesa, andò alla Camera degli ospiti e la riassettò, cambiò le lenzuola del letto, poi uscii e chiuse la porta; poi il campanello della porta suono, andò ad aprire ed erano una coppia, si presentarono “buongiorno vacca, io sono Alberto e questa è mia moglie Mara, ci hanno detto di passare un intera giornata con una scrofa, devi essere tu vero? Il tuo nome?” “mi chiamo Lidia, prego accomodatevi, vi accompagno alla stanza degli ospiti” così “grazie, nel frattempo potresti prepararci la colazione?” “certamente, 10 minuti ed è pronta”; Lidia andò in cucina preparò la colazione, non aveva ancora finito di prepararla che si presentò Alberto tutto nudo, ma con un cazzo eretto, e senza dire una parola le prese la testa e la abbassò sulla mazza e disse “succhiamelo, troia, dai fammi sentire come sai fare i bocchini” lei cominciò a succhiare quel cazzo, che era grosso, lungo e nodoso e si trovava a 90 gradi a succhiare quel randello che arrivò anche la moglie “ma che bella scena” Lidia fece per girarsi che Alberto “No, no, vacca, non ti distrarre, concentrati sul cazzo, e allargati le chiappe che mia moglie vuol vedere la fica da scrofa che hai”; Lidia continuo a pompare la mazza dell’uomo, guidata nel ritmo dalle sue mani, mentre la donna andata dietro di lei le infilò subito tre dita nella fica e cominciò a lavorargliela e a scavare dentro, Lidia ebbe un orgasmo e l’uomo disse “ sentila, questa troia, ha avuto un orgasmo e continua a succhiare il mio cazzo come se niente fosse” a quelle parole la donna infilò tutta la mano nella fica e Lidia ebbe un altro orgasmo e la donna disse “ha avuto un altro orgasmo, questa qui, la sento fremere; questa e una cloaca, credo che oggi ci divertiremo un mondo con questa zoccola, vero amore?” “si proprio verooooo, godo, sborro, toh bevi tutta la sborra troia ahhhhggg, che bocchinara meravigliosa” dopo aver goduto e fattosi pulire il cazzo lo tolse dalla bocca e si sedette a tavola, stessa cosa fece la moglie, dopo aver tolto la mano da dentro la fica dicendo “guarda, amore, quanta sborra ha prodotto la vacca”. Fecero colazione tutti e tre, finito Lidia sparecchiò e lavo le tazze. Mentre si accingeva a fare questo, Mara le venne dietro e le prese i seni fra le mani e massaggiandoli andò verso i capezzoli e li senti enormi, la fece girare e vide che erano grossi come un dito indice e sensibili ed esclamò “mamma mia che belli questi capezzoli, scommetto che sono ipersensibili. Alberto vieni a vedere che capezzoli ha questa troia”; Alberto corse subito e rimase estasiato anche lui, però disse “amore, ma non ti sei accorta che chi le ha fatto i capezzoli così si è dimenticato del clitoride?” “hai ragione, amore però possiamo provvedere subito, vado a prendere l'attrezzatura, però prima blocchiamola”; fecero stendere Lidia sul tavolo a cosce aperte e gliele bloccarono, poi con un tiralatte, lo posizionarono sul clitoride, e cominciarono a pompare al che Lidia grigno per il dolore misto a piacere; quando ritennero che fosse uscito abbastanza misero un anello alla base di esso per farlo rimanere com’era diventato e dissero “ora non ti preoccupare, cara la nostra puttana, ti aiuterai e ti piacerà, anche perché così e sensibilissimo” e cominciarono a succhiare i capezzoli mentre con le mani stuzzicavano il clitoride, che stupito provocò un orgasmo a Lidia, e Mara le disse “visto, hai goduto tantissimo” poi lasciò al marito il piacere di torturare i capezzoli e lei scese al clitoride comincio a succhiamelo come un cazzo. Lidia si dimenava per la tortura al clitoride, ma Mara senza preoccuparsi minimamente continuo nel suo lavoro, nel frattempo il marito, pur continuando torturare i capezzoli con la bocca, le infilò due dita nella fica e la scopava; Lidia ebbe un potente orgasmo, ma loro due continuarono fregandosene altamente. Era una scena meravigliosa, Lidia sotto i colpi dei due aveva un orgasmo dietro l'altro e si dibatteva scossa dagli stessi, loro più lei godeva più continuavano come degli ossessi; poi si fermarono la liberarono e la adagiarono sul divano, lei era tutto un sudore e dalla fica continuavano ad uscire secrezioni per quanto goduto. La lasciarono in pace un paio d'ore, nel frattempo Mara preparò il pranzo per tutti e tre, mangiarono, rassettarono la cucina, poi presero Lidia la portarono nella loro stanza dicendo “hai riposato abbastanza, troia, è ora che fai godere anche noi”; ora Alberto si mise coricato, fece mettere lei in posizione di 69, mentre Mara prese uno strap-on di dimensioni asinine, 30 cm di lunghezza e grosso diametro tutto ondoso. Mara disse “ora ti sfondo questa cloaca di culo e tu succhia il cazzo di mio marito, e non farlo godere, perché lui vuole il tuo culo e ci vuole sborsare dentro, e non ti credere si più piccolo di questo” poi inizio a infilarmi nel culo di Lidia, lei si senti spaccare in due mentre continuava ad entrare; “dai che ti entra tutto nel culo, troia; comincia a spompinare il cazzo”. Lidia cominciò a succhiare il cazzo di Alberto, e si rese conto che era grosso quanto quello che le stava entrando in culo; cominciò a lavoreremo, mentre andrà cominciò a succhiare il clitoride, e Lidia ebbe un ennesimo orgasmo; si sentiva presa tra 3 fuochi, che la facevo godere, un cazzo in picca che era cresciuto a dismisura, fallo che le entrava in culo e che presto sarebbe stato sostituito da quello di carne e il suo clitoride che era stato trasformato n un piccolo cassettino da succhiare, e la faceva sempre godere; ora il fallo era entrato tutto, e lei si sentiva riempita totalmente; Mara inizio così un andirivieni totale, prima lo usciva quasi tutto per poi entrarlo tutto, con movimenti cadenzati; lei andò avanti per quasi mezz'ora così, e Lidia aveva avuto già tre orgasmi di cui uno con il culo, Albert o disse “questa troia è una fontana, continua a godere; a questa vacca piace il trattamento” detto ciò si cambiarono i posti, Mara si stese, Lidia sempre sopra in posizione di 69, e Alberto che cominciò a entrare nel culo di Lidia, “che bel morbido hai, zoccola” detto ciò lo aveva inserito tutto fino alle palle a questo punto Mara disse “bravo il mio amore, e ora scopare il e tu, rotta in culo, puliscono bene il fallo; dai amore, insieme; cominciamo”. Alberto comincio a muoversi dentro il culo di Lidia, Mara cominciò a succhiare il clitoride “ è bellissimo, amore, sento gli spasmi degli orgasmi che ha attraverso le pareti dell'intestino, un continuo avvolgimento di scariche mentre le sto scopando e rompendo il culo” dopo circa 20 minuti Alberto si irrigidì, si fermo ben piantato nel culo di Lidia e le sborro nel culo, mentre Mara continuava a succhiare il clitoride “godooo, lurida vacca, godo del tuo culo, ahhhhhhh che meraviglia ti in mondo il culo col mio sperma” e contemporaneamente Lidia “ahhhhhhhg godo, bastaaaa non ce la faccio più, gggrrrrrr godooooo, uuuuu che belloooooo, però basta finitela, mmmmmm godoooooo, non ce la faccio piu, bastaaaaaaa, godooooooo, aaaahhhhhhh si ancora continuaaaaaa, noooooo basta, basta” dopo tutto questo sia Mara che Alberto smisero di scoparla e torturarla, lui uscì il cazzo dal buco del culo, che rimase oscenamente aperto, Mara smise di succhiare il clitoride, si alzarono e uscendo dalla stanza le dissero “riposati adesso, che fra un paio d’ore ricominciamo” e se ne andarono. Lidia era in uno stato di estrema agitazione, era ancora scossa dai fremiti degli orgasmi, cerco di riposare e si addormento. Quando si svegliò si vide una scena davanti che non si aspettava, Alberto e Mara in un 69 dove lui succhiava il fallo dello strap-on. Quando lei si svegliò con davanti questa scena, Mara si accorse che si era svegliata e disse “ caro, la zoccola si è svegliata, finalmente possiamo pensare a lei” “e tu” disse “Era ora che ti svegliarsi, ti abbiamo fatto dormire 4 ore invece che due, ora ci devi ripagare del favore”, e così dicendo si attaccarono e si posizionarono, Mara disse “ora ti sfondo la fica, ciuccia il cazzo di mio marito, ma non farlo venire, capito troia?” lei si mise davanti, punto il fallo alla fica e entro piano dentro fino alla cervice, Lidia lancio un grido di soddisfazione, Alberto si mise alla testa per farselo pompare, poi mentre Mara cominciò il suo andirivieni con il fallo dentro la fica, Alberto che intanto se lo faceva ciucciare, allungò un amano e con il pollice e l’indice insieme, prese il clitoride di Lidia e comincio a torturalo; Lidia ebbe quasi subito un orgasmo. Lei si sentiva prigioniera di questa coppia assatanate, che non le lasciava tregua, e che le stavano sfondando ogni buco e orifizio con maestria, e mentre pensava questo ebbe un altro orgasmo; era un orgasmo continuo, prima di fisica, poi di clitoride, poi di nuovo di fica e così via, mentre i due continuavano imperterrito nel loro stantuffamento; erano molto affiatati e ne erano coscienti. Poi si diedero il cambio, Alberto andò alla fica e Mara alla bocca, allungandosi al clitoride per continuare il lavoro del marito. Lidia aveva orgasmi su orgasmi, era stremata e fisicamente provata, ma continuava a godere, poi ad un certo punto Alberto, con il fiato corto, le chiese se prendeva la pillola, lei non fece in tempo a rispondere che Alberto le scarico dentro la fica una quantità enorme di sperma, mentre la moglie continuava a torturarle il clitoride, è a quel Punto che Lidia ebbe un mega orgasmo che la scosse così tanto che sembrava posseduta, Alberto e Mara la lasciarono e si godettero lo spettacolo della troia scossa dagli spasmi degli orgasmi, felici del loro capolavoro; Lidia andò avanti a scosse per circa due minuti; poi finito tutto, Mara le fece bere un bicchiere di acqua e zucchero, dicendole di bere piano e poi disse “adesso riposa, che più tardi riprendiamo, ma con una sorpresa per te”, e se ne uscirono dalla stanza mentre Lidia si addormentava. Dopo circa due ore venne svegliata da un animare, si girò e vide una scena che la sconvolse ed eccito al tempo stesso, Alberto veniva incula dalla moglie con lo strap-on; la moglie si accorse che Lidia si era svegliata e le disse “dai, troia, vieni sotto mio marito succhiargli il cazzo dentro me lo sto inculando”; Lidia non se lo fece ripetere, quella situazione l’aveva eccitata; si mise sotto e cominciò a pompare il cazzo di Alberto che apprezzo’ ; Alberto per ricambiare, andò a succhiare il clitoride di Lidia che ci mise poco ad avere un orgasmo, ma nessuno dei tre si fermava; ad un certo punto Alberto accelerò il respiro, si staccò con la bocca dal clitoride, che però prese fra l’indice e il pollice e grido “aaaaghhh, godoooooo,ti sborro in bocca, puttana, ingoia tutta la sborra e godi” e aumentò la velocità di tortura sul clitoride, e Lidia venne una 2^ volta. Poi Alberto si sdraio’, fece montare Lidia sul suo cazzo ancora turgido, Lidia cominciò a cavalcato, poi Alberto gli disse “ora ti riempivano tutti e due buchi e ti facciamo godere” e fece cenno alla moglie di iniziare; Mara punto lo strap-on sul buco del culo di Lidia, cominciò a spingere fino a quando non entro tutto ed allora lei lancio un urlo “aaaahhhh! Basta, batardi mi state aprendo e sfondando, ma è bellissimo. Si, da scopatemi, sfondatemi che aspettate, daiiii”; a queste parole i due coniugi cominciarono una danza selvaggia dentro di lei; lui usciva e la moglie entrava e viceversa. Dopo oltre mezz’ora Alberto e Lidia scoppiarono in un orgasmo travolgente, si senti riempire la pancia di sperma e lei ebbe un orgasmo travolgente. Poi i due coniugi dopo un paio di minuti di riposo, si rivestirono e lasciando l’appartamento le dissero “Era tanto che non ci divertiamo così, sei una bellissima puttana e un’adorabile troia” e se ne andarono; Lidia si alzò dal letto, andò a farsi una doccia e poi andò nella sua camera da letto dove si addormento per la prima volta serenamente.
Capitolo 11 – 7^ giorno: seconda e ultima infrazione alle regole. le punizioni e la difficile scelta.
Lidia si sveglio la mattina successiva con un viso beato e l’animo sereno, ma non sapeva che vi era una sorpresa che le avrebbe rovinato l’atmosfera beata dentro di sé. Infatti mentre faceva colazione, squillo il cellulare “buongiorno vacca, ieri ti sei divertita, vero” “si molto” “bene sono contento per te, ma dobbiamo affrontare una questione importante. L’altro giorno ha infranto una regola, hai chiamato tua mamma; pensavi non lo sapessimo, lurida troia? E ora devi essere punita. Innanzi tutto devi sospendere la pillola” Lidia disperata “ma non posso e se poi esco incinta cosa racconto?” “sono cazzi tuoi, zoccola, ti avevamo avvertito che saresti stata punita; vorrà dire che farai in modo di non rimanerci incinta, anche se la vedo difficile, dovrai rischiare per le prossime tre settimane” “come per le prossime tre settimane? eravamo d’accordo con due, e ho appena finito la prima” “cara la mia zoccola questa e la seconda punizione, due settimane in più da fare, a meno che…..” “a meno che…. Cosa?” “ tu hai chiamato mamma, allora potresti far fare le due settimane a lei e coinvolgerla; la prima la fareste insieme la seconda la farebbe da sola e tu saresti libera; certo quello che hai imparato tu in una settimana lei dovrebbe impararlo in un giorno, insomma dovrebbe fare un corso intensivo di troiaggine” “ma,ma,ma io non se lei sarà d’accordo, e poi non potrei fare questo a lei” “insomma basta! Devi decidere cosa vuoi fare, farti altre due settimane per un totale di tre, oppure coinvolgere la mammina; hai fino a mezzogiorno per decidere, per tale ora chiamerò e dovrai comunicarmi la decisione, in base a quella ci saranno da eseguire certi ordini. A più tardi” Lidia si trovò a prendere una decisione che coinvolgeva sua madre. Stette tutta la mattina ad arrovellarsi su quale decisione prendere. Arrivarono le 12 e squillo il cellulare “allora zoccola, cosa hai deciso?” “va bene, coinvolgero’ mia mamma” “bene troia, hai fatto la scelta. Ecco cosa devi fare: telefona alla mamma e inventati qualcosa per farla venire da te per le 17; intanto nell'armadio della tua stanza ci sono dei vestiti, mettine uno, ma mi raccomando senza mutante e reggiseno; per le 16 arriverà un uomo, che tu presenterài come un tuo amico, lui saprà già cosa fare. Un’ultima cosa, raccogliti i capelli e truccati leggero.” Lidia finita la chiamata, chiamò la mamma e gli disse “avrei bisogno di parlarti, potresti venire a casa del mio amico?” “certo, amore. Ma mi devo preoccupare?” “No, no mamma, e una cosa importante ma non grave, ti aspetto per le cinque; ecco l'indirizzo: via xxxxxxxxxxxxxx numero xxx interno x; ti ringrazio e un bacio” chiuse il telefono, andò in camera, apri l'armadio, vi erano un mucchio di vestiti, della sua misura, ma molto aderenti, sfollati ma soprattutto a mezza cosci; ne provo alcuni, poi ne scelse uno color nero, scollato davanti che copriva a malapena i seni e aperto sulla schiena, si raccolse i capelli in una coda di cavallo, si fece un trucco leggero, quasi impercettibile.
Arrivarono le quattro e suono il campanello, apri la porta e s presentò un uomo nero, alto 180, spalle larghe, vestito elegante – pantaloni, giacca e cravatta, camicia di lino e scarpe lucide – insomma un bell'uomo. L'uomo come la vide disse “che gran fica che sei, ma bando alle ciance, tua mamma arriverà alle 17, tu le andrai ad aprire, la farai accomodare sul divano, andrai a preparare un caffè, che ci porterai, nel frattempo io mi diedero accanto a tua mamma, e poi ti siederai affianco a me; al resto pensero' io, basta che tu faccia tutto ciò che ti dico” “va bene” rispose Lidia. Arrivarono le 17, suonò il campanello, andò ad aprire; era la mamma. La mamma di Lidia si chiamava Mirella, aveva 59 anni, una 4^ di seno, un culo pronunciato ma ancora sodo, delle gambe molto toniche per l'età, sul viso degli occhiali da vista in osso, capelli color castano e una bocca con labbra carnose ma fini, portava una gonna a tubo appena sopra le ginocchia, un maglia di filo color caffelatte e una grande borsa a tracolla.
La fece accomodare sul divano, accanto all'uomo e disse “mamma questo e mio amico, mentre vado a preperare un caffè, fate conoscenza”; in realtà nessuno dei due proferi’ parola; poi arrivarono i caffè e Lidia si sedette accanto all'uomo. Mirella inizio a parlare “dimmi Lidia, dovevi parlarmi, cosa c'è” prima che Lidia potesse rispondere l'uomo intervenne e disse Lidia cara fai vedere alla mammina cosa hai imparato in questi giorni” e infilò le mani nel vestito, facendo uscire le tette, si sbottonota i pantaloni e tirò fuori un grosso cazzo, già abbastanza eccitato, e prese la testa di Lidia che porto sul cazzo e disse “succhia troia, e non farmi venire, e con la mano sgrillettati” poi rivolgendosi alla mamma disse “Ecco signora, sua figlia a imparato a fare la puttana e lo ha imparato anche bene” poi senza nessun avviso insinuo' una mano fra le cosce della mamma “ma signora mia, lei e tutta bagnata, allor vada a dare una mano a sua figlia” gli prese la testa e la indirizzo’ sul cazzo “su, su non si vergogni se lo goda” Mirella spinta dalla scena si prese il cazzo dell'uomo inbocca e cominciò a pomparlo, ne frattempo su indicazione dell’uomo, Lidia spoglio la mamma, e Comi ciò a leccare la fica; Mirella senti la lingua della figlia sulla sua fica e cominciò ad eccitarsi; poi l'uomo la fece mettere a pecorina e in sol colpo le penetro la fica con il suo grosso randello, e Mirella “aaaahhhh, si che bello sto per godere” ed ebbe un orgasmo in contemporanea all'uomo, che per non sbagliare le sborro sul culo. Si sdraiarono per terra poi l'uomo si alzò e disse “carissima signora, questa performance e stata registrata. Ora se lei non vuole che il video venga pubblicato su ogni social, deve stare in questa casa due settimane, dormira’ nella stanza degli ospiti, e dovrà fare tutto quello che le chiediamo. Ha dieci minuti per decidere”; Mirella si accascio sul divano guardò sua figlia Lia e rispose “va bene”. Bene disse l’uomo; lei domani farà delle sessioni intensive per poter raggiungere sua figlia, quindi oggi riposi che domani sarà una giornata allunga, si inizia alle 8 e finiremo a mezzanotte, se non oltre. Le regole che deve rispettare sono poche ma semplici; 1- in casa dovrà girare completamente nuda, con scarpe col tacco, non potrà masturbarsi o godere se non le verrà espressamente ordinato, non potrà usare il telefono per chiamare chichessia; una trasgressione ad una di queste regole e sarai punita. Ora vai camera tua e sistemati come ti ho detto e vieni ad aiutare tua figlia a preparare la cena. Io vi lascio” e se ne andò lasciando Lidia e sua mamma da sole; fecero la cena e andarono a dormire; Mirella ebbe un sonno agitato mentre Lidia dormi beatamente.

(Segue)

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