Mia cugina

Scritto da , il 2018-07-03, genere feticismo

Dopo la storiella con la zia E. ho deciso di raccontarvi quello che mi è successo con mia cugina F. ovvero sua figlia.
Lei ha due anni in meno di me e diciamo che si è sempre divertita a "giocare" con i suoi piedi su di me. Ricordo che quando eravamo più piccoli e passavamo le feste o le vacanze insieme, o semplicemente andavo a casa sua a giocare, era solita mettermi i piedi in faccia per farmeli annusare oppure mi strusciava un piede sulla guancia, era tutto un modo per stuzzicarmi e giocare. Io non ho mai detto niente quando lo faceva e sinceramente a me piaceva, quando poi siamo cresciuti non ci sono stati più questi genere di episodi ma soltanto qualche accenno sui suoi piedi ( nel senso che magari le dicevo che puzzavano o lei mi diceva di leccarle le scarpe cosi per scherzare). Beh, qualche settimana fa è successo quello che non mi sarei mai aspettato che accadesse. Ero andato a casa di mia zia per fare il suo schiavetto ovviamente e dopo aver concluso il mio lavoro mia zia mi disse di aiutarla a riordinare la stanza di mia cugina in quanto era un pó in disordine. Finito di sistemare, mia zia disse che doveva uscire, e che sarei potuto rimanere dato che mia cugina stava rientrando. Cosi rimasi mentre mia zia uscì. Ritornai in camera di mia cugina dove, in mezzo al disordine, prima avevo trovato delle sue calze usate che avevo nascosto sotto ad un cuscino. Le presi e subito cominciai ad annusarle. Sicuramente erano del giorno perchè erano ancora un pò sudaticce, ma molto odorose e buone. Mentre annusavo cominciai anche a succhiarle un pó, e fu proprio in quel momento che mi ritrovai davanti F. Mi sentii sottoterra in quel momento e all'istante tolsi le calze dalla mia bocca, e mia cugina disse:
- Matteo, ma che stai facendo?
Ed io risposi:
- scusami.
Non sapevo cosa dire, non avevo neanche il coraggio di dirle perchè lo stavo facendo, e neanche di guardarla negli occhi. Cosi lei disse:
- eri così indaffarato che non hai neanche sentito che stavo rientrando??
- no, scusa.
- ma scusa cosa? Mi dici perchè succhiavi le mie calze??
- non lo so, le ho viste lì ed ho cominciato ad annusarle.
- mh bene allora sei un feticista giusto?
- credo, risposi senza togliere lo sguardo da terra. Cosi poi lei in tutta tranquillità mi disse:
- e va bene dai su, non ti preoccupare, ho visto che ti sei mortificato molto e non c'è ne bisogno. Siamo cugini e non devono essere queste stupidagini a farci litigare. Da un lato è colpa mia se sei diventato cosi, dopo tutte le volte che ti ho fatto annusare i miei piedi... ahahaha.
Ridemmo insieme e così l'abbracciai. Ed in tutta tranquillità le chiesi se potevo fare il suo schiavetto per un pó. Lei mi disse che non le dispiaceva e cosi mi diede i suoi piedi (ah dimenticavo lei prende un 37/38), mi inginocchiai e mentre lei si toglieva il giubotto iniziai a leccarle un pó le scarpe. Mi stancai subito delle scarpe e gliele tolsi avendo completamente a mia disposizione i suoi piedi. Iniziai ad annusarglieli e devo dire che avevano un odore molto intenso (lei è sempre stata una a cui puzzano i piedi :)), le calze erano molto sudate ed umide. Lei si divertiva molto a giocare con me, tantè che a volte mi spingeva con i piedi in faccia con forza sul pavimento, e a me piaceva. Stetti ad annusare i suoi piedi per 20 minuti circa, alternandoli. Dopodichè mi ordinò di toglierle le calze e subito iniziare a leccarle i piedi, e lo feci.
Leccai per bene, partendo dal tallone a salire fino alle dita e succhiando poi quest'ultime. Dopo un pò che leccavo i piedi mi disse:
- ora ho bisogno che tu mi faccia da poggiapiedi, quindi vieni qui e subito.
- si padrona.
Mi distesi sul letto e lei si infilò le calze che io prima stavo succhiando (non quelle che aveva messe, ma quelle che io avevo trovato nella sua camera). E cosi si sedette sopra di me e mi mise i piedi in faccia, facendomeli annusare e usandomi come se fossi un poggiapiedi. Restammo cosi fino a quando mia zia rientró in casa ed io salutai F. Prima di andarmene salutai anche mia zia,le baciai un pò i piedi e le dissi che domani sarei andato da lei...

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