Un 40 enne indimenticabile - il continuo (2 parte)

di
genere
etero

Ciao a tutti, parto rispondendo ai vostri commenti.
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Eugenio86: Grazie!
Luca: Ne faccio 19 quest'anno. Sì, è stato emozionante!
Molly: Grazie per i suggerimenti (non userò più gli asterischi). Non ho curato la prima parte perché mi mette ancora ansia.
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La prima parte:
https://www.eroticiracconti.it/racconto/34217-un-40-enne-indimenticabile-completo

Mi sono rivestita e sono andata in salotto trovandolo con già il giubbotto che mi aspettava. Mi ha accompagnata a casa chiedendomi l'indirizzo e mettendolo sul navigatore. Un po' della mia timidezza e un po' della sua e abbiamo fatto la strada senza parlare. Arrivati a casa mi ha salutata dandomi un timido bacio sulla guancia. Scesa dalla macchina è subito ripartito. A letto non sapevo bene cosa dire a Paola così ho preferito spegnere il cellulare e dormire.

Il giorno quando Paola mi ha scritto le ho detto che era meglio parlarne di persona, ma lei ha insistito e ho preferito dirle la verità e mi ha subito telefonata! Non era indignata, diceva che aveva fatto bene e mi ha fatto 2000 domande (quali posizioni avete fatto? Sei venuta? Come ce l’ha? E anche altro... :P).
La cosa che ci lasciava perplesse era che lui non aveva chiesto né a me né a lei il cellulare. Aveva solo voluto scopare? Era stata quindi una storia da una botta e via? Non lo sapevamo, lei voleva investigare, però non potevamo far capire che Paola sapesse tutto. Così abbiamo lasciato passare la giornata, poi il giorno seguente Paola gli ha chiesto come stava e cosa avessimo fatto e lui mentendole spudoratamente le ha risposto che mi aveva mostrato la casa e poi riaccompagnata a casa. Il sospetto aumentava sempre di più, se non fosse che aveva chiesto cosa avremmo fatto il weekend, sottolineando che lui aveva casa libera e che avremmo potuto bere da lui. Quella sera Paola voleva andare a ballare e per conciliare le due cose decisero di vederci bere qualcosa insieme e poi andare in discoteca.

Arrivati a casa sua (io, Paola e Marco il suo fidanzato) ci siamo messi a bere e scherzare. Quando lui tira fuori il limoncello Paola scherzando gli dice:
“Tu cì fai bere così poi io la do Marco e tu ti scopi Alessia.”
Lui non rispose alla provocazione e Marco non capendo l'allusione rispose:
“L'importante è che non prova a scopare te!”
A una certa Marco suggerisce di prendere due macchine in modo che al ritorno lui è Paola avessero potuto stare un po' per i fatti loro. Lo zio di lei risponde dicendo che non c'era problema.

Arrivati in discoteca lui non balla però mi offre da bere; mentre ballo noto che mi fissa e quando vado da lui gli chiedo se si stava divertendo, risponde di sì ma che non era un gran ballerino. Poi mi chiede se lo accompagno fuori a prendere un po’ di aria, parla con il buttafuori e usciamo. Mi dice che vuole stare un po’ con me così salgo sulla macchina mi porta in un posto con una stradina sterrata. Spegne la macchina e mi è salta addosso.


Ci baciamo con passione. Abbassa il mio sedile con una mano e con l'altra mi palpa… È davvero allupato!
Poi tira fuori il cazzo e io per non passare per una ragazzina glielo prendo subito in bocca. Inizio a fargli un gran pompino accompagnando il movimento della bocca con la mano, e dai suoi gemiti gli sta piacendo molto!
Con la mano sopra la testa decide lui il ritmo, mentre l'altra mano inizia a toccarmi sotto la gonna.
Gli piace ed esclama:
“Così brava”
Continuo fino a quando mi ferma per baciarmi, poi mi abbassa la testa e gli riprendo il cazzo in bocca.
Insisto con il lavoretto di bocca fino a quando mi ferma dicendo:
“Aspetta, voglio scopare”
Ci spogliamo frettolosamente. Completamente nuda mi sdraio in posizione supina, con le ginocchia piegate e apro le gambe mettendo la figa davanti a lui. Spero ricambi il mio lavoretto di prima, ma lui inizia a baciarmi i piedi, poi si sposta sulle gambe… Vi giuro ero arrapatissima, volevo la sua lingua sul clitoride…
Mi dà una leccata e poi torna ai piedi. Cerco di farglielo capire muovendo il bacino, avvicinando la figa alla sua bocca, ma lui la sfiora e poi torna ai piedi… è il caso di dirglielo? Non trovo il coraggio, ma trovo una soluzione: inizio a toccarmi da sola il clitoride, però lui mi ferma, inizia a sfiorarmela con la bocca, finalmente godo pure io.
Con il dito medio entra dentro, poi mi fa allargare le gambe ancor di più (per fortuna sono snodata) e mi fa:
“Voglio una foto della tua fighetta”
Diciamo che non ero abbastanza lucida per ragionare… resto zitta mentre continuo a toccarmi il seno, lui toglie il dito dalla figa, prende il cellulare e mentre inquadra dichiara:
“Hai una figa perfetta”
L’unica cosa che il buon senso mi suggerisce è quello di mettere le mani davanti al volto. Fa la foto e mette via il cellulare, poi si posiziona per scopare.
Si masturba, lo scappella e lo infila, inspiro sentendo ogni suo centimentro. Sospira:
“Mmm…. Che bello”
Mi scopa lentamente, poi ci baciamo e mi alza le gambe sopra le sue spalle per farlo entrare più in profondità. Incalza il ritmo, apro leggermente gli occhi ed ha gli occhi come puntati sul nostro “incastro”. Muovo il bacino accompagnando il suo movimento, rallenta e lo tira fuori confessando:
“Rischio già di venire”.
Prende un attimo di pausa poi mi penetra con estrema facilità, va piano e sento chiaramente che è è davvero duro. Anziché dargli tempo di abituarsi lo provoco accompagnando il suo movimento e ansimando. Mi eccita sentirlo trattenersi! Mordendomi il labbro gli dico:
“Vienimi sulle tette”
Fa un’espressione contrariata e scuote la testa. La cosa mi istiga a provocarlo ancor di più:
“Vuoi venirmi dentro?”
Mi tappa la mano con la bocca, dà delle botte più veloci, con più potenza… e poi socchiude gli occhi e viene emettendo dei versi di puro godimento:
“Ahhh, ahhhhhhh, ahh…”
Il suo volto è inebriato, si muove lentamente... bagnandomi tutta...
Ci guardiamo con due visi contenti e poi mi fa
“Sei troppo stretta…”
E io
“Ce lo hai troppo grosso”


Continuo il racconto? Oppure basta? Ditemi voi :)
di
scritto il
2018-05-19
3 . 3 K visite
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