Continuando un sogno interrotto: i piedi di lei suoi nostri cazzi

Scritto da , il 2018-03-06, genere bisex

Salve a tutti.
Per chi non mi conoscesse: sono NDJ, un giovane ragazzo feticista dei piedi femminili, bisessualmente curioso. Anzi, a dirla tutta mi definisco anche feticista del pene, ma se volete saperne di più, troverete qualcosa a fine racconto.

Quello che sto per raccontarvi è un sogno che ho fatto ieri notte statomi purtroppo interrotto dalla sveglia, motivo per cui ho deciso di scriverlo qui assieme ad una continua da me ideata.

Ero steso su di un divano, addossato alla spalliera, la stanza era ben illuminata dalla luce del sole proveniente dalla terrazza sulla sinistra, accanto a me era stesa una giovane ragazza dai capelli lisci, lunghi e mori, totalmente nuda se non fosse per delle parigine nere. In piedi, accanto al divano, un uomo dal fisico definito mi si para davanti, senza indumenti, col cazzo in tiro e senza un pelo (l'identità di entrambi mi è ignota, mi son apparsi entrambi senza un volto preciso, dell'uomo non vedevo nulla al di sopra dei pettorali); io ero nudo a mia volta. Lei inizia ad accarezzare piano con un piede gli addominali e poi il cazzo dell'uomo, io intanto baciavo il fianco di lei mentre l'accarezzavo e guardavo la scena. Lui quindi le prende entrambi i piedi e ne fa un abbraccio sul suo cazzo, nel contempo inizio a leccare la figa già bagnata di lei, mentre il mio cazzo è preda agli spasmi dovuti all sangue pompato così velocemente dal cuore. Lei gode, mi mette una mano sui capelli, spingendomi versi di sé, mentre con l'altra si tocca il seno, quand'ecco che decido di mettermi in ginocchio sul divano, e massaggiare le sue gambe, mentre i suoi piedi facevano su e giù per il cazzo dell'uomo senza volto. Lei quindi inizia a massaggiargli il cazzo, giocava con la cappella, da cui già iniziava ad uscir il liquido pre-seminale; si stacca da lui e con le sue estremità si rivolge a me, mi accarezza le labbra con un piede, mentre con l'altro mi tocca petto e capezzoli. La mia bocca si apre, i miei occhi si chiudono, sento le dita dei piedi sulla lingua, sento il sapore delle poche gocce di lui e questo mi eccita a tal punto che inizio a menarmelo; vedendo così, l'uomo mi accarezza la testa, io quindi, ancora assorto da quell'inebriante momento, inizio ad accarezzargli pettorali, capezzoli, addominali. I miei occhi sono ancora chiusi, mi sento afferrare il polso e portare su quel cazzo che fino a pochi momenti fa era adornato da quei bellissimi piedi che in quell'istante stavo adorando.
Caldo, liscio, pulsante.
Lo accarezzo, lo afferro, muovo la mano piano, facendolo scappellare e richiudere e scappellare e così ancora per molto, lei era giunta alle mie palle, accarezzandole piano col dorso del piede. Le afferro la gamba del piede sul mio volto e la porto sul mio cazzo, senza dire altro inizia a giocarmelo come aveva fatto poco prima all'uomo che stavo masturbando. Apro gli occhi, mi godo la donna che, a gambe aperte, mi stava segando coi piedi, quindi mi rivolgo all'uomo e lo porto verso di me, voglio sentire meglio ciò che prima avevo solo pregustato. Non indugia, si porta a me, mi mette una mano sulla nuca e si offre a me, mi avvicino a quel bellissimo sesso, lo alzo piano e do una leccata lenta e salivosa a partire dalle sue liscissime palle fino al frenulo, quindi lo porto vicino alle labbra ed inizio a leccargli la cappella, mentre con una mano lo masturbo e con l'altra mi stimolo un capezzolo. Apro di più e senza dir nulla me lo infila dolcemente fra le fauci, lo sento scivolare sulla mia lingua man mano che mi entra in bocca, quindi inizio a muovere la testa, ma non era questo che volevo, no, voleva godere usandomi. Mi afferra la testa con entrambe le mani ed inizia a scoparmi la bocca, la mia mano lo lascia ed inizio a toccarmi i capezzoli con entrambi gli arti, quindi la donna si stacca da me e mi si pone, inginocchiata, accanto; voleva godere di quella maestosità anche lei. L'uomo quindi prende con una mano anche la sua testa, esce il cazzo dalla mia bocca e lo mette fra me e lei; avvicina le nostre teste per farci baciare, le nostre lingue s'intrecciano, io inizio a toccarle i seni. Entrambi ad occhi chiu, non ci accorgiamo di lui che avvicina il cazzo alle nostre lingue, voglioso di vederci limonare fra noi e il suo pene e proprio così facciamo. Quindi ci blocca le teste ed inizia a muovere il bacino, facendo passare il cazzo fra entrambe le nostre bocche; non ce la facevo più, dovevo averne anch'io. Mi alzo, mi metto accanto all'uomo e avvicino il mio cazzo al suo; lui afferra quest'ultimo e lo fa toccare con il mio, quindi me lo afferro ed iniziamo a massaggiarci le cappelle a vicenda; sento la nostra saliva bagnata sulla sua che inizia bagnarmi il cazzo, perciò afferro la testa della donna e faccio sì che ci lecchi le palle a turno, notando il consenso del mio nuovo amico. Lei è stanca solo di dare, vuol anche ricevere. Mi prende per mano a mi fa sedere, quindi sale su di me col volto verso il mio e fa entrare il mio cazzo dentro di sé; intanto noto che l'uomo è già dietro di lei. Le bacia il culo, accarezza le mie gambe, inizia a massaggiarmi le palle. Lo sento avvicibare piano, sento il caldo del suo respiro e poi il bagnato della sua lingua sullo scroto; mi lecca per bene le palle, poi si sposta sulla mia asta e si limita a poggiar la lingua, per assaporare il mio cazzo pregno degli umori della donna che intanto stavo scopando. Lui fa fermare il tutto ed inizia a leccare ed inumidire il buchino di lei, facendoci entrare dapprima un dito; si alza, ci aggiustiamo meglio, e le infila il cazzo su per il culo, lei lo sente entrare piano, è abbondante, è bellissimo. Iniziamo a scoparla in due, le sue tette ballano su di me, l'aria mi accarezza le palle ormai fradice, è un momento unico. Lui quindi esce, si stende ed invita la donna a stendersi su di lui, permettendomi così di penetrarla in culo. Le mie mani le tengono le natiche aperte, quasi affondano nella sua carne; per me il momento però è ormai alle porte, quindi decido di uscire fuori di lei ed iniziarmi a segare mentre vedevo quel culo danzare mentre veniva scopata. Le palle dell'uomo ballavano assieme al tutto, io intanto mi masturbo senza alcun ritegno, mentre mi godo la scena.
Vengo.
Fiotti di sperma giungono al culo di lei che, sentendosi bagnare, ha rallentato il ritmo; continuò imperterrito a sborrarle sul culo, mentre guardo scendere il mio seme e raggiungere figa, cazzo e palle dei due. Lei si lascia andare al piacere ed urla mentre l'uomo le bacia il collo; manca quindi solo lui all'appello. Stanco e sfinito, mi accascio sul divano, mentre lei si siede, ancora in balìa dell'orgasmo, sul cuscino in mezzo alle mie gambe; l'uomo voleva venire, prende lei dalla testa ed inizia a scoparle la bocca. Cosa potevo fare io? Prendi i piedi della donna e li metto sul mio volto, li lecco, li bacio, ne succhio le dita; lui quindi si stacca da lei e, iniziandoselo a menare, si avvicina al mio volto. I piedi di lei si poggiano bene, le sue piante sono ben fisse sulla mia faccia, piano allarga lo spazio fra i talloni, facendomi aprire la bocca. Gemiti iniziano a provenire dall'uomo che di lì a poco mi avrebbe inondato col suo sperma. Chiudo gli occhi, apro la bocca e con la lingua lecco i piedi di lei per ciò che riesco, quindi mi sento bagnare improvvisamente. Pulsazioni veloci fan sì che il caldo fluido dell'uomo mi prendesse in pieno, sulla lingua, in bocca e sui piedi della donna, che mi passa meglio sul volto.
Amo sognare.

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Sono un ragazzo che è sempre stato curioso dello stesso sesso. Crescendo, ho capito cosa mi piaceva realmente e son giunto alla conclusione di essere un eteresessuale feticista del cazzo, oltre che dei piedi femminili, che tanto amo. Tutt'oggi, è difficile per me trovare materiale che mi soddisfi a pieno, perciò, quando son ispirato, scrivo su questo sito le mie voglie più recondite. Sono un amante del sesso di gruppo, del cazzo lungo e delle palle liscie, per quanto riguarda le donne non ho preferenze particolari. Per mantenere l'ispirazione mentre scrivi, sono solito toccarmi, mi aiuta ad essere più concentrato. E a proposito di questo: avrei potuto, forse continuare il racconto, ma sto per godermi il lieto fine...
...Qualcuno ne vuole un po'?
-NDJ

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