Ritorno alla trasgressione

Scritto da , il 2018-02-26, genere orge

Questo è il mio secondo racconto, c'è un po' di me in questo racconto come nel primo del resto. Un modo per raccontarsi in un mix fatto di realtà e fantasia. Spero vi piaccia, i commenti di qualsiasi natura sono ben accetti.

Sono Giulia e questa è la mia storia.
Vi racconto un po' di quella che è stata un po' la mia vita sentimentale solo per darvi modo di capire meglio.
Alessio ed io siamo stati insieme per 7 anni, gli ultimi 4 passati sotto lo stesso tetto. L'amore almeno da parte mia si era spento da diverso tempo, ma cambiare vita non è mai troppo facile. Lui è sempre stato un uomo di poche parole e pochi convenevoli; l'amore lo esprimeva acquistando: viaggi, regali di ogni sorta...
Tra le lenzuola le cose non andavano bene, e questo fin da subito. Sono un tipo abbastanza passionale e fare l'amore con chi non cerca nemmeno lontanamente di capire il tuo corpo, cosa può o non può farti piacere non è proprio il massimo.
Ero spesso sola per via del suo lavoro e mi ritrovai in un sito per adulti, il passo per il tradimento fu relativamente breve.
Avventure che duravano il tempo di un incontro. Non volevo legami, non volevo conoscere nulla dell'altro nè tanto meno che questo conoscesse me. Volevo solo dare sfogo al mio desiderio alle mie fantasie. I tradimenti mi facevano sentire viva oltre che affascinante.
Non li scoprì mai o almeno non me lo disse mai, ma dopo qualche mese ci lasciammo.
Nel frattempo conobbi colui che divenne di lì a due anni mio marito. Il sesso era ed è fantastico, conosce ogni mio più piccolo cm di pelle, sa come mandarmi in estasi.
Dopo un annetto vissuto da coppietta sposata è nata nostra figlia. La desideravo immensamente e la sua nascita ci ha letteralmente sconvolto l'esistenza.
Il suo mondo mi ha travolta, trascinandomi quasi in una dimensione totalmente diversa. Quasi non avevo più pulsioni sessuali, non avevo voglia né energie.
Con il nuovo lavoro mio marito è spesso fuori casa ed io mi sono trovata di nuovo sola, ma mano che la piccola cresceva diventando sempre più indipendente dalla mia persona, ecco tornare la voglia di ritrovare la mia sessualità.
Sono tornata su quel sito per adulti, ma questa volta non ero intenzionata a tradire ma a cercare più che altro uno svago.
Dopo qualche giorno ne ero già annoiata da quelle conversazioni tutte uguali " sei una bella figa.." " ti scoperei così e così..." "ti farei questo e quest'altro" tutti terribilmente uguali tutti privi di attrattiva.
Una mattina sono entrai quasi più come prassi che per altro e trovai un messaggio che attirò la mia attenzione. Avevo una foto profilo che inquadrava solo il volto con una maschera che celava parte del mio volto. Il messaggio recitava " Sono sicuro che quello sguardo triste nasconda fin troppo ciò che sei"
Rimasi interdetta ma da lì cominciarono le nostre conversazioni sempre più intriganti e allusive. Mai volgari o scontate benchè il tutto ruotasse intorno al sesso.
Si presentò un'occasione ghiotta, quando l'invito in un casolare di campagna in cui dava era solito organizzare delle feste a tema, coincise con lo stazionamento della bambina dall'asilo ai nonni per tutto il giorno e la notte e la partenza di mio marito.
Non seppi resistere, avevo di nuovo bisogno di sentirmi viva. La mia parte trasgressiva si era risvegliata con violenza e gridava come non mai. Non sapevo se mi sarei pentita ma dovevo andare.
Come concordato rimisi la maschera del profilo, mi truccai e mi infilai in un tubino nero che poco lasciava all'immaginazione. Una profonda scollatura incorniciava il mio seno libero da ogni costrizione. Autoreggenti nere e un tacco a spillo 12 mi slanciava.
Mi diressi al casolare, altre macchine erano già presenti. Incerta se andare avanti o meno in quella follia, la porta si aprì prima che potessi suonare.
Un uomo sulla cinquantina era dinanzi a me, anche lui parzialmente nascosto da una maschera esordì" riconoscerei quegli occhi tra mille" mi prese per mano e mi condusse all'interno. Era proprio come lo avevo immaginato: distinto, elegante dal fisico ben tenuto.
Molti dei presenti erano già all'opera divisi in gruppetti più o meno numerosi. L'uomo di cui conoscevo solo il nome Enrico mi fece accomodare su uno dei divani per presentarsi poco dopo con un calice di prosecco.
Cominciai a sorseggiarlo senza spiccicare parola, non ne avevo necessità; mentre lui cominciò ad accarezzarmi il profilo della gamba accavallata con la punta delle dita, per poi insinuare la sua bocca e la lingua tra i capelli e l'incavo del mio collo. Le sue labbra e la sua lingua mi provocarono mille brividi e sensazioni.
"Spero ti sia attenuta alle istruzioni che ti ho dato..." sussurrò al mio orecchio "ma sono certo che le troie come te non si fanno problemi". Annuìiì semplicemente, quelle parole mi avevano incendiata in un attimo, sotto il vestito non indossavo assolutamente nulla. Quando la sua mano si insinò tra le mie gambe io ero già un lago. "molto brava.."
Mi prese per la mano, abbandonai il mio bicchiere e mi condusse in una delle molteplici stanze del casolare.
La stanza era immersa nell'oscurità solo pochissime candele rischiaravano gli angoli della stanza, a mala pena potevo intuire le forme del mobilio. Nella stanza non eravamo soli, potevo sentire la presenza di almeno altre 5 persone oltre noi.
"Come vi avevo promesso ecco la nostra ciliegina sulla torta.." dichiarò agli altri presenti.
In un attimo sentii delle mani iniziare a toccarmi un po' ovunque, avevo difficoltà a capirne il numero e la natura.
Improvvisamente mi sentii tirare verso il basso e mi misi in ginocchio, fu presto chiaro cosa dovessi fare. Una mano mi afferrò per i capelli acconciati in una sorta di coda improvvisata e mi spinse verso di sè. Mi ritrovai a succhiare il primo cazzo dalle forme generose, aveva un odore forte quasi animale. Mentre mi dedicavo a quel pompino sentii che qualcuno mi liberò la parte superiore del vestito facendolo raggomitolare fino a che non toccò il pavimento lasciandomi completamente nuda, non fosse per le scarpe e le autoreggenti.
Diverse mani cominciarono a palpeggiarmi, i seni mostravano due capezzoli turgidi che svettavano pronti ad ogni tipo di tocco, la mia intimità era bagnata in maniera oscena e ad ogni contatto non mancava di rilasciare copiosi umori.
Ben presto la mia bocca andò a donar piacere ad un'altra persona non prima che la precedente mi riversasse in faccia e sul seno la soddisfazione appena raggiunta.
Ero completamente in balia di imprecisate persone e invece di averne timore io mi eccitavo senza pudore alcuno.
Succhiai altri tre cazzi tutti diversi per odore, forma e anche consistenza più me ne davano più ne volevo. Le mani e le bocche sul mio corpo si alternavano senza sosta. Mi stupii quando pronta a succhiare un altro cazzo mi ritrovai davanti l'intimità di una donna. Non mi era mai capitato di doverla leccare ad un'altra ragazza, ne avevo quasi timore. Forse lei se ne accorse o forse no, fatto sta che mi prese per i capelli e mi spinse contro di lei, contro il suo pube ben rasato. Potevo chiaramente sentire sulle mie labbra il suo clitoride e le labbra della sua figa schiudersi per accogliere parte della mia lingua. Aveva un sapere buonissimo sapeva di qualcosa di fruttato e dolciastro. Mi sdraiai e lei si sedette sulla mia faccia affinchè io potessimo godere entrambe di quel momento. La assaporai, la succhiai quasi la mangiai e ben presto potei avvertire il suo piacere sconvolgerla e riversarsi sulla mia lingua. Nel frattempo il resto del mio corpo non era stato affatto trascurato anch'io beneficiavo di sonore leccate, ero a gambe aperte pronta ad accogliere ogni cosa mi venisse donato.
Sentivo persone diverse dedicarsi a me fino a quando senza troppi preamboli un cazzo di notevoli dimensioni mi penetrò inaspettatamente.
" Stai godendo come una vera troia.." sapevo già che quel cazzo apparteneva ad Enrico che mi stantuffava senza sosta. Godevo come non mai e ben presto fui preda di un orgasmo fortissimo, potevo immaginare un ghigno sul suo volto. Enrico continuava a scoparmi senza sosta di sottofondo potevo sentire altri gemiti. Tutto era così eccitante e trasgressivo che mai avrei potuto immaginare.
Senza troppo pensare estrasse il suo membro dal mio corpo, mi sentii di colpo svuotata fu una strana sensazione.
Mi voltò in modo deciso, mi aprì le chiappe sputò su di esse e una volta portata la cappella a contatto col mio buchino vi entrò in modo lento e deciso. Un bruciore immenso invase le mie viscere e man mano che il mio corpo si adeguava a quelle dimensioni anche il piacere tornò ad impossessarsi di me. Riprese a scoparmi selvaggiamente, sentivo i suoi gemiti gutturali risuonare nella stanza e unirsi alle mie urla.
Ero stravolta ma un nuovo orgasmo mi squassò ancora. Mi inondò il culo del suo seme caldo e denso. Finito mi diede un sonoro schiaffo.
"Mi è piaciuto sentirti godere come una cagna in calore..." non riuscii a dire nulla
"se vuoi puoi rivestirti e tornare a casa e tornare a fare la brava mogliettina"
Mi rivestii a fatica, ero stanca e sconvolta tornai a casa in piena notte dove mi feci una lunga lunghissima doccia per poi crollare in un sonno senza sogni.

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