La mia prima leccata
Scritto da Mister g., il 2009-10-26, genere etero
Per tanti anni sono stato solo con la mia fidanzata, lei voleva che facessimo unicamente l’amore in modo canonico, ma a me non bastava più.
L’occasione per cambiare me la diede Rita, capelli rossi, sguardo eccitante e un corpo mozzafiato: per merito di qualche santo in paradiso lei fu attratta subito da me, e mi portò a casa sua. Eravamo lì, stesi sul divano a limonare già da diversi minuti quando un po’ intimidito, le chiesi a bassa voce se potevo leccarla: non l’avevo mai potuto fare, ed era il mio desiderio più recondito da molto tempo a questa parte.
Mi sorrise maliziosamente, e dopo aver preso la mia testa, la portò dolcemente sul suo fiore. L’odore era fortissimo, mi invadeva le narici e non mi avrebbe lasciato per diverse ore: cominciai a sfiorarla con le labbra sull’interno coscia e poi intorno al suo sesso, non volevo subito dirigermi sul suo frutto polposo, e i suoi piccoli gemiti mi sembrarono un giusto incoraggiamento alla mia iniziativa. Sentivo il liquido vischioso che fuorisciva dalla sua fica, il sapore era strano, chiusi gli occhi e cominciai a leccarla con gusto.
Rita dirigeva la mia testa sui punti che la facevano fremere di più, io assecondavo i suoi movimenti, aprii la bocca e mi gustai i suoi umori con voluttà. Era davvero una fontana, andai sul clitoride e cominciai a darle colpi sempre più insistenti, mentre le mie dita si intrufolavano nella sua apertura: intanto il mio cazzo era durissimo e stavo davvero per esplodere.
Lei cominciò a urlare che stava per venire, ma io non mi tirai indietro, e lasciai che i suoi schizzi quasi mi strozzassero. La guardai venire, mentre la mia bocca, il mento e sotto il naso ero tutto azzeccoso, pieno del suo orgasmo. Mi fece salire sopra di lei, mi disse che sapevo di fica e mi diede un lungo bacio appassionato, come per succhiare via tutto il suo sapore; mentre faceva questo cominciò a masturbarmi, ed ero talmente eccitato che dopo pochi colpi sborrai sul suo corpo copiosamente.
Quella con Rita è stata un’esperienza sublime…cavolo quanto mi sono perso per colpa della mia ex!
L’occasione per cambiare me la diede Rita, capelli rossi, sguardo eccitante e un corpo mozzafiato: per merito di qualche santo in paradiso lei fu attratta subito da me, e mi portò a casa sua. Eravamo lì, stesi sul divano a limonare già da diversi minuti quando un po’ intimidito, le chiesi a bassa voce se potevo leccarla: non l’avevo mai potuto fare, ed era il mio desiderio più recondito da molto tempo a questa parte.
Mi sorrise maliziosamente, e dopo aver preso la mia testa, la portò dolcemente sul suo fiore. L’odore era fortissimo, mi invadeva le narici e non mi avrebbe lasciato per diverse ore: cominciai a sfiorarla con le labbra sull’interno coscia e poi intorno al suo sesso, non volevo subito dirigermi sul suo frutto polposo, e i suoi piccoli gemiti mi sembrarono un giusto incoraggiamento alla mia iniziativa. Sentivo il liquido vischioso che fuorisciva dalla sua fica, il sapore era strano, chiusi gli occhi e cominciai a leccarla con gusto.
Rita dirigeva la mia testa sui punti che la facevano fremere di più, io assecondavo i suoi movimenti, aprii la bocca e mi gustai i suoi umori con voluttà. Era davvero una fontana, andai sul clitoride e cominciai a darle colpi sempre più insistenti, mentre le mie dita si intrufolavano nella sua apertura: intanto il mio cazzo era durissimo e stavo davvero per esplodere.
Lei cominciò a urlare che stava per venire, ma io non mi tirai indietro, e lasciai che i suoi schizzi quasi mi strozzassero. La guardai venire, mentre la mia bocca, il mento e sotto il naso ero tutto azzeccoso, pieno del suo orgasmo. Mi fece salire sopra di lei, mi disse che sapevo di fica e mi diede un lungo bacio appassionato, come per succhiare via tutto il suo sapore; mentre faceva questo cominciò a masturbarmi, ed ero talmente eccitato che dopo pochi colpi sborrai sul suo corpo copiosamente.
Quella con Rita è stata un’esperienza sublime…cavolo quanto mi sono perso per colpa della mia ex!
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